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20-05-2010, 17.24.44 | #14 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 30-09-2004
Messaggi: 2,009
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Riferimento: La "cultura" al tempo di Internet
Citazione:
Riprendo il tuo post di apertura a motivo del tuo utimo. La conoscenza, a meno che tu non intenda parlare di sapienza con la quale s'intende qualcosa che ha superato il livello della conoscenza per diventare una matura ed universalmente valida visione della vita e del mondo umano, è semplice da analizzare. Anticamente la conoscenza si attingeva tramite l'insegnamento orale magari davanti al fuoco, poi con la diffusione della scrittura anche da testi nei quali erano depositate le conoscenze...e poi si sono costituita biblioteche in numero sempre maggiore. Il primo mezzo di comunicazione che ha fatto fare un balzo in avanti alla comunicazione, che è sempre anche diffusione di informazioni e scambio , è stata la radio. Fino a qualche decennio fa in Australia molti corsi scolastici si tenevano via radio ed ora per mezzo della rete, a motivo della distanze. Il volume delle informazioni o dati che si possono scambiare è enormemente aumentato. Le nostre conoscenze crescono solo se abbiamo delle informazioni, maggior informazione maggiore conoscenza: se supponiamo individui isolati dal mondo delle informazioni come possono questi acquistare delle conoscenze? Oggi informandosi sulla rete si è in grado di apprendere, se lo si è, come si costruisce financo una bomba atomica tascabile. E' fin troppo ovvia la risposta alla tua domanda. Detto questo, ora facciamo una gerarchia: informazione-conoscenza-cultura-sapienza. Possiamo avere una cultura o una sapienza senza conoscenza? E' una domanda retorica! Per quanto riguarda la cultura, nel medioevo al vertice delle conoscenze c'era la teologia, tutte le altri arti convergevano in quella sfera che si riteneva la più alta forma di conoscenza. Non poteva essere chiamato veramente colto chi non fosse in possesso di quella disciplina. Facciamo un salto nel tempo ed entriamo nell'epoca del positivismo: colto poteva dirsi solo chi mettesse il sapere scientifico al primo posto, chi possedesse una solida cultura scientifica ( naturalmente è una enorme semplificazione). Nella contemporaneità l'atmosfera che si respira è quella del relativismo cuturale ed etico, vale a dire che constatiamo come i valori di riferimento siano molti e coabitino, più o meno pacificamente, in quasi tutte le società. Quando parli di qualità della conoscenza, intendendo con questo cultura entriamo subito nel campo della relatività e delle ideologie. (Puoi andare a visionare una discussione che ha qualche analogia col tema che stiamo trattando: "il declino dela cultura".) Ultima modifica di Giorgiosan : 20-05-2010 alle ore 19.47.40. |
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21-05-2010, 07.57.13 | #15 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 30-09-2004
Messaggi: 2,009
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Riferimento: La "cultura" al tempo di Internet
Citazione:
Su questo concordo in pieno. In un certo senso la rete è "anarchica", a differenza di tutti gli altri mezzi di comunicazione. La libertà non può essere assoluta, ogni libertà che lo pretende non è compatibile con nessuna società. |
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21-05-2010, 08.59.06 | #16 | |||
Ospite di se stesso
Data registrazione: 29-03-2007
Messaggi: 2,064
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Riferimento: La "cultura" al tempo di Internet
Citazione:
dunque dipenderà dalla consapevolezza dell’essere, l’uso/abuso che se ne fa. Altre critiche mi sembrano superflue. Citazione:
Nessuno ,credo nessuno con un briciolo di coscienza,mette in dubbia la priorità dello scambio reale rispetto ad altre modalità,tutte virtuali,compresa quella epistolare. Citazione:
è realmente esistito nella Grecia classica: meglio a questo punto rifarsi (incarnandolo) all’originale.. altrimenti si insegue soltanto un'immagine ideale.. sicuramente un'errare che si paga più di qualsiasi credenza verso un Reale metafisico.. Un sorriso.. Ultima modifica di Noor : 21-05-2010 alle ore 12.56.56. |
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22-05-2010, 11.26.23 | #17 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 12-08-2006
Messaggi: 127
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Riferimento: La "cultura" al tempo di Internet
Citazione:
Sono d'accordo, ma non vale il contrario, cioè non vale "maggiore conoscenza=maggiore informazione". Tu stesso, fra l'altro, poni un salto fra informazione e conoscenza. Dunque non basta essere immersi in molte informazioni per ricavarne molta conoscenza. Personalmente, quando mi trovo davanti a trecento link (ma anche a trecento libri! anche a trecento idee diverse ecc.) mi sento perso, non più "colto". Né sento che ho l'opportunità di diventare più colto. E' soltanto una condizione soggettiva, questo bisogno di (un minimo) di ordine? |
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22-05-2010, 18.23.36 | #18 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 30-09-2004
Messaggi: 2,009
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Riferimento: La "cultura" al tempo di Internet
Citazione:
Non non credo che sia soggettiva. Anch'io ho la tua stessa esigenza e sono convinto che l'abbiano tutti quelli che intendono delle informazioni costruirsi una conoscenza. Occorre tempo per mettere in ordine e chiarire le nozioni. Spesso è meglio saltare qualche cosa che non comprendiamo e cercare di arrivare in fondo egualmente, ma poi bisogna ritornare e chiarire quello che non avavemo compreso...ripercorrendo e ripercorrendo finchè non abbiamo superato lo scoglio. Ascoltare o leggere di ogni punto difficile le diverse opinioni. Frenare la smania che tende ad allargare il cerchio dell'attenzione facendoci disperdere in tanti rivoli. Poco ma bene. Leggere e rileggere e rileggere....e qualche volte staccare quando comincia a svanire il significato delle parole e ti comincia ad apparire buffo quello che stai studiando. Non è una medodologia. Ciao Fallen6 |
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24-05-2010, 09.25.59 | #19 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 12-08-2006
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Riferimento: La "cultura" al tempo di Internet
Citazione:
Non sono convinto Il problema, mi pare, è che senza una guida (almeno all'inizio) ci si può perdere per strade dalle quali poi è difficile uscire. Ecco perché mi sembra che la conoscenza non sia qualcosa di cumulativo nel senso del progresso costante: le nostre conoscenze, aumentando in quantità, possono perfino diminuire in qualità. E non c'è alcuna garanzia, a meno di postularla, che finiremo per trarre vantaggio "culturale" dall'assidua frequentazione di "luoghi" come la Rete. Grazie dello scambio, ciao! |
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30-05-2010, 01.03.59 | #20 | ||
Lance Kilkenny
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Riferimento: La "cultura" al tempo di Internet
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