ATTENZIONE Forum in modalità solo lettura Nuovo forum di Riflessioni.it >>> LOGOS |
02-03-2010, 10.31.38 | #22 | |
Ospite di se stesso
Data registrazione: 29-03-2007
Messaggi: 2,064
|
Riferimento: Che cos'è l'intelligenza? (2)
Citazione:
che è qualcosa di molto più vasto della capacità di ottenere un'utilità-vantaggio personale.. Tanto vasto che non son capace di definirlo,visto che troppi sono i parametri di valutazione da mettere in campo.. |
|
02-03-2010, 15.12.52 | #23 |
Ospite abituale
Data registrazione: 30-09-2004
Messaggi: 2,009
|
Riferimento: Che cos'è l'intelligenza? (2)
Eppure il percorso evolutivo rivela che c'è intelligenza in atto.
E' una intelligenza immanente che prova e riprova, che procede per tentativi, è l'intelligenza costitutiva dello slancio vitale. Alla fine di un percorso che si direbbe terminato con l'essere umano, l'intelligenza della vita biologica, nell'organizzare, nell'impedire un collasso strutturale, nell'adattarsi all'ininterrotto mutare dell'ambiente, non si può negare. Anche nel perpetuarsi della vita biologica, così straordinariamente complessa e sofisticata, nonostante noi, nonostante la nostra ignoranza si mostra un'intelligenza. La Materia, con la m maiuscola, si deve ammettere essere intelligente. E' una evidenza che è ridicolo voler dimostrare, come lo sarebbe voler dimostrare l'esistenza del Sole. Certamente astrusi ragionamenti, e poi quali ragionamenti se l'intelligenza non è, potrebbero provare a dimostrare il contrario. Per questo il filosofo diventa talvolta una macchietta. |
02-03-2010, 20.10.22 | #24 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 05-09-2006
Messaggi: 176
|
Riferimento: Che cos'è l'intelligenza? (2)
Citazione:
Temo Noor che tu non abbia ben chiaro il concetto di "vantaggio", di conseguenza hai confuso "Furbizia" con "Intelligenza". Difatti, se analizzi meglio il concetto di "vantaggio", puoi tranquillamente desumere anche tu, dalla mia defnizione che precedentemente ho dato di "intelligenza", che la furbizia è una diversa e "mascherata" forma di stupidità, in quanto, a chi la pratica, procura dei danni molto gravi ! L'esatto opposto di ciò che hai desunto. Per quanto concerne il tuo smarrimento, esso trae nutrimento dalla non-distinzione fra gli strumenti che l'intelligenza utilizza per esplicarsi, quali memoria, analisi, valutazione, creatività, ecc.ecc., e l'intelligenza stessa. Analizza meglio il concetto di "vantaggio" e tutto ti sarà più chiaro ! Ciao |
|
02-03-2010, 21.20.06 | #25 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 03-12-2007
Messaggi: 1,706
|
Riferimento: Che cos'è l'intelligenza? (2)
Citazione:
Io condivido lo scetticismo di Noor. Il vantaggio è un vantaggio. Il comportamento di un furbo avvantaggia chi quel comportamento lo fa (altrimenti non sarebbe furbo ). Mentre non si comprende chi deve beneficiare di un comportamento intelligente. Io ripeto la mia idea: intelligente è quell'ente pensante che tenta di mettere ordine alle cose (ambiente compreso). Invece ora voi state ammettendo (anche senza dichiararlo esplicitamente) che solo il risultato giusto è un risultato intelligente. Ma chi sa dire quale è, in ogni caso, un risultato giusto? |
|
03-03-2010, 20.42.32 | #26 |
Ospite abituale
Data registrazione: 21-02-2008
Messaggi: 1,363
|
Riferimento: Che cos'è l'intelligenza? (2)
Ciao Francesco ()
effettivamente non mi pare il caso di attribuire alla "intelligenza" un significato etico....e forse non bisognerebbe nemmeno attribuirgli un significato o un grado qualitativo tale che esisterebbe un linea di confine al di sopra della quale un cervello è intelligente è al di sotto è stupido. Io credo che si potrebbe invece usare un attributo che ne definirebbe la qualità rispetto ad un parametro medio...magari statistico. In fondo da almeno un secolo è in uso il QI come misura della intelligenza umana: sotto 100 l'intelligenza sarebbe scarsa o insufficienete, sopra 100 sarebbe buona...ottinma....genio...ecc .... Naturalmente esistono vari tipi di intelligenze...quella del gatto. del cane...ecc...il pensiero orizzontale o laterale e verticale, ecc...in dipendenza degli addattamenti evolutivi di millenni o milioni di anni. Mi fa piacere averti ancora incontrato pur dopo tre anni. |
03-03-2010, 22.58.57 | #27 | |||||
Ospite
Data registrazione: 16-02-2010
Messaggi: 10
|
Riferimento: Che cos'è l'intelligenza? (2)
Riparto da Dubbio, con le risposte/i commenti, e via via fino al più recente, Ulysse. Vi chiedo perdono se lascio un post ogni morto di papa, ma purtroppo non ho tanto tempo a disposizione per il computer...
Citazione:
Ciao, sono iscritto ad un corso di laurea in fisica, coltivo la passione per le scienze da quando avevo dieci'anni... ne so qlcosa, nn ti preoccupare Citazione:
Sono d'accordo con te, ma solo fino a quando la parola "intelligente" viene usata come aggettivo (per intenderci, come "bello", "brutto", "lucente"...) Continua a leggere Citazione:
La linea di pensiero che fai in seguito mi ha convinto del fatto che l'uomo possa essere "intelligente" nel tuo senso... in effetti, dopo qllo che mi hai scritto, concordo sul fatto che esso crei ordine nel senso in cui lo dici... ma questa frase, però (successiva all'altra sulla Terra, per chi non lo sapesse ), rimane per me sbagliata: l'eq. "intelligenza=ordine=risultato [di qlcosa]" contraddice in partenza quello che intendo io per "intelligenza": essa infatti non è (e nn può essere, come ho mostrato nel mio primo intervento, def. alla mano) il risultato finale, ma è quel qlcosa che porta al risultato finale (forse è questa la vera contraddizione profonda che abbiamo al momento). In tal senso l'intelligenza deve essere però per forza di cose anche una qualità propria dei sistemi dotati di mente. Mi spiego: anche se, prendendo i tuoi esempi, la natura e la Terra in generale sono sistemi - relativamente - ordinati (e dunque si può dire "intelligenti") essi hanno raggiunto tale ordine rispettivamente mediante tentativi puramente casuali e mediante le leggi fisiche. Per definizione, queste due cose non combaciano con l'intelligenza; essa è un qlcosa che partecipa attivamente, non una semplice immanenza passiva presente nelle leggi o nel caso. Solo gli esseri viventi possono, dunque, possedere intelligenza... che può in effetti essere la capacità di creare ordine, nel senso in cui tu lo esponi. Non ho ben capito però il passaggio in cui dici che l'intelligenza umana non è quantificabile... Citazione:
I batteri dominano incontrastati sul pianeta Terra, e forse anche oltre, come sembrano suggerire le scoperte dell'ultimo decennio... vorresti dirmi che essi sono più intelligenti degli esseri umani? Citazione:
Per Giorgiosan: ti invito a rileggere quello che ho scritto a Dubbio, più sopra. E non dare per scontato che Dio esista ma questa è un'altra discussione. Per Ulysse: ehm... probabilmente mi scambi per qualcun altro... non mi chiamo Francesco, e non ho partecipato alla prima discussione... cmq io considero l'intelligenza come un qualcosa che cresce e decresce... non è che esiste uno scalino che bisogna "saltare" per avere intelligenza Ciao a tutti |
|||||
04-03-2010, 08.22.57 | #28 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 30-09-2004
Messaggi: 2,009
|
Riferimento: Che cos'è l'intelligenza? (2)
Citazione:
Quando nasce? Con gli esseri viventi? E difficile giustificare una soglia...e le molecole organiche più complesse? E le meno complesse ? E le molecole in generale? E perché no gli atomi? Se si ammette una intelligenza immanente bisogna ammetterla nella materia a tutti i livelli...come la vita. Sono d'accordo con Z4nz4rO. dovresti cercare una maggior sintesi. Hai dato poco spazio alla memoria: il rapporto intelligenza memoria è da mettere in rilievo perché è un rapporto necessario. Ciao Ultima modifica di Giorgiosan : 04-03-2010 alle ore 14.44.05. |
|
04-03-2010, 09.05.54 | #29 | |
Ospite di se stesso
Data registrazione: 29-03-2007
Messaggi: 2,064
|
Riferimento: Che cos'è l'intelligenza? (2)
Citazione:
A chi? Se si rimane sul vago ,ogni definizione è vaga e fraintendibile,penso.. |
|
04-03-2010, 12.38.55 | #30 | ||||
Ospite abituale
Data registrazione: 03-12-2007
Messaggi: 1,706
|
Riferimento: Che cos'è l'intelligenza? (2)
Citazione:
Questo non può che farmi piacere, anch'io coltivo la stessa passione anche se non nel senso professionale del termine, e sono contento anche perchè così, le cose che dico (come spesso succede qui), non cadranno nel vuoto. Citazione:
Fino ad un certo punto l'intelligenza è una misura quantificabile (proprio come avevi detto tu nel post precedente). Se per esempio abbiamo un testo, che può essere un problema matematico o di altro genere e ti do alcune risposte di cui una soltanto è giusta, l'intelligenza si può misurare (è quantificabile) e dipenderà dalla risposta data. In questo caso però è necessaria la “comprensione” del testo. Questa comprensione però non sempre è misurabile (quantificabile). Avevamo fatto l'esempio del matematico che sceglie l'equazione più bella, più elegante, più semplice ecc. proprio per dire che la scelta giusta, dopo aver compreso il testo, non è interna al testo (o qualcosa di simile). Dopo tutto anche la sola comprensione del testo non è misurabile (quantificabile), infatti esistono tante definizioni che non sono comprensibili soltanto leggendo il testo (ovvero non sono definibili) e se non si è dotati di quella giusta astrattezza non si giunge a comprendere nulla. L'intelligente quindi (in questo contesto) è colui il quale ha compreso il testo, ha la capacità di astrattezza e sa trovare la soluzione e non è detto che debba per forza essere la migliore, poiché dire che è la migliore vuol dire che si ha una precisa idea del fine migliore da raggiungere. Ciò non sempre è quantificabile (su questo però ci ritorno...perchè qui l'esempio fatto può essere interpretato male). Citazione:
La Terra è un pianeta grande. Grande è un aggettivo che se usato da solo non ci aiuta comprendere cosa sia la "grandezza". La stessa cosa avviene per l'intelligenza. Dire che un uomo è intelligente non ci aiuta a comprendere cos'è l'intelligenza. Quindi non si può comprendere cosa sia l'intelligenza soltanto partendo dal termine inteso come aggettivo. Sempre che non intendessi qualcosa di diverso...che non ho ben "compreso" Citazione:
Ciò che volevo dire io è che la differenza tra l'ordine naturale e quello costituito dalla mente si basa proprio sulla volontà che noi pensiamo di possedere. Quindi quel qualcosa che, come dici tu, partecipa attivamente all'ordine, non potrebbe essere altro che la “volontà”. Infatti concordiamo dopo che non è importante il risultato finale in se ma come ci si è arrivati (anche se sembra che tu ti contraddica quando accetti la definizione di Tommy...ed anche su questo ci ritorno). La natura ci arriva casualmente, noi invece pensiamo di arrivarci volontariamente. In effetti, come ho detto nel mio precedente post, sembra che l'ordine naturale e quello umano non siano tanto differenti... e fisicamente parlando non lo sono. La differenza però sta nella volontarietà di trovare un "ordine", la definizione però non cambia. Chiaramente la mia risposta a Tommy2005 verteva proprio a mettere sull'avviso: se l'intelligenza fosse il raggiungimento di un risultato (per esempio un vantaggio), allora avremmo sempre un risultato a cui dover arrivare e la misura di questa intelligenza dipenderà dalla scelta che si fa. Sarà intelligente colui che arriva ad uno scopo già ben confezionato a priori. Siccome non è possibile misurare sempre le scelte (ulysse aveva ricordato che ciò ricorda le scelte etiche), l'intelligenza non sarà una capacità quantificabile e sotto certi aspetti assomiglierebbe a quelle casuali della natura, che per natura ha comunque un obiettivo da raggiungere (in senso lato del termine) cioè quella di preservare la natura stessa; un obiettivo fine a se stesso e per giunta non ricercato volontariamente. Ritengo che non si è considerato,poi, ciò che dice Noor. sulla differenza fra intelligenza e furbizia. Lo scopo del furbo è di arrivare ad ottenere un vantaggio, e non si capisce perchè invece dovrebbe causare dei danni. I vantaggi si possono calcolare in modo assoluto solo alla fine. Non si può calcolare oggi che un'azione intelligente ( o soltanto furba), porterà il vantaggio più ampio possibile se non si sa quale sarà l'evoluzione del futuro e di cui non si ha assoluta certezza. Quelle sembrano scelte etiche... non quantificabili. Anche l'azione di un furbo (e di un presunto svantaggio) potrebbe in teoria portare ad un maggiore vantaggio finale. Ripeto e ampio il mio pensiero: l'intelligenza è quella capacità di mettere ordine alle cose...volontariamente. Lo scopo finale è però indecifrabile. La natura ne ha soltanto uno, preservare se stessa e lo fa in modo del tutto casuale. Noi abbiamo tanti scopi... e ci è difficile comprendere quale sia il "migliore". Nel momento in cui lo scegliamo però tentiamo volontariamente di seguire la strada migliore. Per migliore si può intendere in modi diversi :bello, semplice, intuitivo...elegante ecc.. |
||||