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25-12-2009, 11.43.40 | #22 | |||
Ospite abituale
Data registrazione: 08-08-2009
Messaggi: 52
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Riferimento: errori ricorrenti: sono evitabili o fanno parte della filosofia?
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25-12-2009, 12.19.40 | #23 | |||
Ospite di se stesso
Data registrazione: 29-03-2007
Messaggi: 2,064
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Riferimento: errori ricorrenti: sono evitabili o fanno parte della filosofia?
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Leggi il termine tutti per diversi. Citazione:
allora ciò che sei è proprio quell’essenza..non vi è differenza alcuna:oppure puoi forse mostrarmi chi sei e che ciò neghi l'essenza? Lascia perdere le domande..neanch’io me le faccio.. Le domande sono sempre un'atto retorico… ma talvolta possono essere utili (o si presentano da sè) semplicemente per smuovere le acque indefinibili.. non certo la mente discorsiva.. Citazione:
Quindi tutto bene. Ultima modifica di Noor : 25-12-2009 alle ore 17.38.24. |
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27-12-2009, 14.49.08 | #24 | |||||
Lance Kilkenny
Data registrazione: 28-11-2007
Messaggi: 362
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Riferimento: errori ricorrenti: sono evitabili o fanno parte della filosofia?
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28-12-2009, 14.02.45 | #25 | ||
Ospite abituale
Data registrazione: 08-08-2009
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Riferimento: errori ricorrenti: sono evitabili o fanno parte della filosofia?
partiamo dal fatto che non parlo in termini di categorie. la stessa parola sottintende un sistema di riferimento chiuso, tipo compartimenti stagni in cui una cosa entra o no. non è così semplice. bisogna analizzare caso per caso. ogni termine ha un senso solo nell'uso. nel caso della frase che citi, io non vedo nessun senso perchè ci possono essere infinite risposte, o per essere più precisi, puoi creare infinite motivazioni sia per la risposta affermativa che per quella negativa. l'uomo, ogni singolo uomo può essere ascetico o no. può essere ascetico in un momento e può non esserlo in un altro. ma soprattutto può non porsi il problema e risolvere la questione.
mi hai chiesto cosa intendo per essere, è molto semplice: l'essere è un verbo, un termine. come tutti i termini ha un senso solo nell'uso. non vedo perchè farsi tanti problemi sul termine essere e non sul termine tavolo. che cambia? mi puoi dire che questa domanda è sempre stata posta, che è sempre stato così. io ti rispondo che a moltissime persone piace giusy ferrero, ma ciò non toglie che sia stonata e quindi che non è una cantante. il fatto che le cose vadano in un certo modo non significa nè che sono giuste nè che "l'evoluzione" le cambierà. ritornando all'esempio di giusy ferrero, un motivo per la sua scomparsa sarebbe il fatto che è stonata, ma non penso che la conoscenza di questo cambierà la situazione. non penso nemmeno che la battaglia di wittgenstein contro le "definizioni" che non siano date nella prassi abbia o possa eliminare la metafisica dalla filosofia, ma questo non toglie valore alla sua opera, non significa che non sia un buon argomento. io ho dato delle argomentazioni, ovviamente non impeccabili ci mancherebbe. tu mi hai solo riportato il fatto che è sempre stato così e non vedo come possa influire in una discussione questo fatto, sempre se è un fatto. Citazione:
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28-12-2009, 21.07.20 | #26 | ||
Ospite di se stesso
Data registrazione: 29-03-2007
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Riferimento: errori ricorrenti: sono evitabili o fanno parte della filosofia?
Citazione:
La constatazione che sei ,è forse un verbo? Oppure stai affermando che sei solo in relazione a qualcosa,ad un oggetto,e se non c’è ,scompari pure tu? Citazione:
Il “Chi” che qui, adesso,si relaziona ,osserva e parla... ebbene:constatarne l'evidenza,non è forse già metafisica? O forse si pensa che ciò si possa oggettivare col linguaggio per dopo poterlo gettare nel cestino con un semplice calcio nel sedere? Per demolire la metafisica...ma quella falsa però non ci vogliono sofismi,ma un vero Martello.. Ultima modifica di Noor : 28-12-2009 alle ore 23.18.32. |
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29-12-2009, 09.13.16 | #27 | |
Ospite abituale
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Riferimento: errori ricorrenti: sono evitabili o fanno parte della filosofia?
Citazione:
ho detto che il senso di un termine è dato dall'uso e dalla relazione con gli altri termini, in altre parole un termine ha un senso solo in una frase. sto parlando del verbo "essere" non di me. per affermare la mia esistenza mi basta parlare con qualcuno e questa non è metafisica. se iniziamo a discutere sulla possibilità che mi stia sbagliando sul fatto che esisto, nemmeno questa è metafisica ma pazzia. la metafisica si basa, di solito, su un presupposto sbagliato: bisogna andare al di la del linguaggio, cercare l'essenza, l'essere. il problema è che "essenza", "essere" sono termini che hanno un senso nel linguaggio. che differenza c'è tra metafisica falsa e quella vera? |
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29-12-2009, 12.06.51 | #28 | ||||
Ospite di se stesso
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Riferimento: errori ricorrenti: sono evitabili o fanno parte della filosofia?
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Ma non mi sembra un sufficiente motivo per annullare totalmente ciò che non è comunque ciò che il linguaggio vorrebbe indicare,ovvero il tuo essere,in quanto diviene pur sempre un’oggettivazione di un soggetto (e qui sta il limite del linguaggio) . Citazione:
sarebbe comodo,facile,pragmatico ma alquanto ingenuo. Tutto il resto è la falsa metafisica ,ovvero la disquisizione astratta che ne gira intorno.. |
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29-12-2009, 13.52.18 | #29 | ||
Ospite abituale
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Riferimento: errori ricorrenti: sono evitabili o fanno parte della filosofia?
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29-12-2009, 15.33.46 | #30 | ||
Ospite di se stesso
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Riferimento: errori ricorrenti: sono evitabili o fanno parte della filosofia?
Citazione:
non è questo che auterefenzia l’essere ,il quale non ha bisogno di parole per autoaffermarsi. D’altronde quando stai zitto ci sei comunque no?,così come quando dormi: ecco..questa continuità è l’essere ,che è indimostrabile ma alquanto innegabile, e che è comunque metafisica perché ..non è fisica la trascende innegabilmente. Oltretutto,a parte che non potersi vedere o toccare,l'essere non è qualcosa che si possa dimostrare,oltre che nell'automanifestarsi . Insomma..più metafisica di così.. Citazione:
Rientrando a bomba sul tema dell'interessante thread che hai proposto: sai dove sta l’ingenuo errore che abbiamo sotto gli occhi e che nessuno vede (a parte la “vera” metafisica che non è certo ingenua)? Nel credere che conoscere qualcosa sia il pensarla,mentre al contrario questa credenza impedisce la conoscenza stessa! Tutto si riconduce a :Sono dunque lo so..Dunque senza il pensarlo! E’ chiaro che son soltanto parole che si posson smontare,analizzare a piacere.. ma è il senso carpito che importa,più della formula stessa proposta. Dico:ma mai nessuno che metta in crisi d’identità il soggetto che smonta e analizza mi pare.. Quello lo si da sempre per scontato..e che cos’è quello? Domanda inutile?Meglio darlo per scontato e la festa finisce lì? Qualche volta toccherà pur farlo invece,e solo dopo darlo per scontato, nel riconoscerlo finalmente (anzi, autoriconoscersi) al di là delle parole, del linguaggio.. e questa indagine che è del filosofo (non dello studioso di filosofia) è comunque alla portata di tutti mi pare.. Basta essere seri,onesti e spietati con se stessi.. Penso infine che Cartesio abbia scatenato un finimondo identificando tutto col pensiero e Wittgenstein pur avendo fatto molta pulizia di tanti errori accumulati (ma Nietzsche gli aveva ben spianato la strada) ha errato nel proiettare tutto l'errore della filosofia moderna,nel linguaggio . Questo è chiaramente un'opinione,non certo una verità.. ciao |
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