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Filosofia - Forum filosofico sulla ricerca del senso dell’essere. |
12-09-2008, 21.26.01 | #12 | ||||||
Moderatore
Data registrazione: 17-11-2007
Messaggi: 405
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Riferimento: Come se la cava Dio con gli esperimenti mentali?
Citazione:
Come tu stesso dici nella discussione che hai linkato, fai tua la posizione agnostica perchè ammetti che la questione è almeno al momento, indecidibile. Infatti nessuno può dare una prova inequivocabile dell'esistenza o dell'inesistenza di Dio. In questo senso considero l'agnosticismo teoricamente ineccepibile e su questo la penso come te. Sono invece ateo perchè credo più razionale questa posizione, più conforme all'esperienza e più sensata. In altre parole la considero valida/vera. Per me Dio, quello, per capirci dei tre moniteismi, non esiste. Mi sembra improbabile. per rimanere in casa nostra , che l'Arcangelo Gabriele sia apparso alle vergine Maria annunciandole l'imminente arrivo di Gesù. Perchè è questo, fra le altre cose, che ha importanza per la gerarchia cattolica. Non importa che questi racconti siano estranei ad un discorso, non dico storigrafico, sarebbe chiedere troppo, ma almeno a una mentalità, come la nostra che è passata attraverso l'Illuminismo. L'importante è avere fede, non importa se non ci sono riscontri seri e i racconti assomigliano a favole; bisogna avere fede perchè il disegno divino è inesplicabile (anche se i papi conservano l'infallibiltà quando parlano ex cathedra richiamandosi a espressioni come diritti naturali o istituzioni naturali tutt'altro che inesplicabili ai loro occhi. Citazione:
Sono d'accordo. Citazione:
Credo che anche qui le diffficolta siano le stesse dello spazio. Se esiste, esiste adesso, mentre noi parliamo, cosi come esisteva ieri e come probabilmente esisterà domani (se non gli capita una fatalità). Citazione:
No, non l'avevo mai sentita prima. Confesso che mentre scrivevo sull'unicità dello spazio ho pensato: Vuoi vedere che adesso mi tira fuori una teoria che io ignoro completamente e che dice il contrario di quello che io sostengo? Come volevasi dimostrare. Ho comunuqe letto il collegamento. Ora, senza voler fare la figura di quello che cerca di destreggiarsi fra le obbiezioni sperando di farla franca, cerco di esplicitare quanto detto. Il mio ragionamento, come avrai capito, è puramente logico o intuitvo ed è esente da conoscenze (ahimè) astrofische. Con spazio unico, intendo dire che non riesco a pensare un luogo dove non ci sia spazio. Ed è lo stesso ragionamento che spingeva Melisso a dire che l'essere, e quindi anche l'Universo erano inifiniti perchè altirmenti sarebbero stati limitati da qualcosa che non era niente. Quindi, Dio per me, non potrebbe che esistere in uno (divino quanto vogliamo) spazio. Citazione:
D'accordo ma io mi riferivo a coloro che pensavano Dio come indipendente dallo spazio tempo mentre il "tuo" teista considera eterni e forse inscindibili Dio con questi 2. Citazione:
Cioè Dio conoscerebbe tutte le azioni in anticipo ma lascierebbe che l'uomo le compia senza intervenire in nessun modo? |
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13-09-2008, 09.40.52 | #13 |
Ospite abituale
Data registrazione: 10-06-2007
Messaggi: 1,272
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Riferimento: Come se la cava Dio con gli esperimenti mentali?
Mi pare che cercando di dipanare questi fili argomentativi non facciamo che aggrovigliarli sempre di più e fare in modo che Dio se la cavi, perché la sua arma segreta è da milioni di anni la fede, e la fede non ha bisogno di dimostrazioni: quando c’è c’è, anche se poi, quando non è più così ferrea e il tarlo del dubbio comincia a entrare nel nostro cervello, si preferisce lasciar decantare il problema continuando magari a bagnarsi le dita nell’acqua santa.
Ora però le parti si sono veramente invertite, vedo che voi dichiarate senza ambagi il vostro ateismo o agnosticismo, e per questo ho detto che può prenderci un po’ di pietà per questo signore malmesso, per un Dio che ha perso il pregio dell’onnipotenza; ed è per pietà che lo vorrei spogliare delle qualifiche che le chiese gli appioppano, in modo da poterlo vedere nella sua nudità….chi sa, forse bisogna riconoscere che, spogliato di quelle qualifiche, diventa tanto più bello vicino a quel povero nello spirito che sa solo dire “Dio mio….” Sì, la pietà di Michelangelo, non quello della Cappella Sistina, mi sembra ci mostri la condizione in cui oggi si trova Dio, al quale ognuno può dire quello che vuole senza neppure suscitare da parte del papa altre accuse che quella di relativismo o – come leggo abbia detto ieri al presidente francese – di “laicità positiva”. Ma quello che mi trattiene dall’unirmi alle accuse di Ivan Karamazov, cioè di protestare perché qualche volta fa morire un bambino, non è la pietà ma è proprio questa sublimità o leggerezza, questo suo essere talmente lontano da tutte le nostre misure e dalle qualifiche che le chiese gli offrono da permetterci di considerarlo quasi non esistente: oppure di dargli il volto che più abbiamo più caro, il volto più giusto, più prossimo al nostro, direi "più albertiano", cioè un volto non così metafisico come sì è amato descriverlo da millenni, ma fisico o quasi fisico – fisico come quello che gli dà Michelangelo e, tanto per non degradarlo del tutto, fisico e grande come questo universo. |
13-09-2008, 11.25.01 | #14 | ||
Moderatore
Data registrazione: 30-08-2007
Messaggi: 689
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Riferimento: Come se la cava Dio con gli esperimenti mentali?
Citazione:
Non direi da milioni di anni: l'idea di Dio che abbiamo adesso non ha più di qualche migliaio di anni Citazione:
chiaro che la fede nel Dio di cui stiamo parlando non ha bisogno di dimostrazioni, d'altra parte non abbiamo certo dimostrazione formale di tutte le cose a cui crediamo. Può darsi però che nel futuro passi di moda e venga vista in modo analogo a quello in cui noi vediamo le credenze religiose degli antichi Egizi |
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13-09-2008, 14.17.45 | #15 | |||||
Moderatore
Data registrazione: 18-05-2004
Messaggi: 2,725
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Riferimento: Come se la cava Dio con gli esperimenti mentali?
Citazione:
Mi sembra d'esser d'accordo con te su tutto quello che scrivi. Infatti, sebbene io sia agnostico verso il dio "classico", è altrettanto vero che sono ateo rispetto alle religioni. Prendiamo la religione cristiana: questa non si limita ad attribuire a dio qualche attributo, bensì vi è un apparato dogmatico estremamente vasto: dio è uno e trino, Gesù è generato ma non creato consustanziale al Padre, transustanziazione del pane e del vino, Maria è sempre vergine e madre di dio e concepita senza peccato originale, infallibilità papale, esistenza dell'anima immortale, ecc... Inoltre per la chiesa la fede cieca (credenza acritica) è un valore centrale. Tutto questo per me è inaccettabile. Citazione:
Probabilmente hai ragione. Comunque a me basta constatare che se dio non è nel tempo, allora non può essere un dio personale, con una propria volontà e i propri progetti. Citazione:
Comunque il discorso sulle dimensioni compattificate non era rivolto a sostenere la non unicità dello spazio. Per questo si possono accennare alle teorie sulle dimensioni parallele o cose analoghe. Il discorso sulle dimensioni compattificate era per dare un senso all'idea che dio è "fuori" dal nostro spazio-tempo ma vi può accedere comunque. In realtà non è fuori ma ad un livello superiore, come se il nostro spazio-tempo sia incluso in uno spazio-tempo più "grande" (a più dimensioni). Citazione:
Ok, quindi entrambi pensiamo che dio deve esistere almeno in un qualche tipo di spazio-tempo. Comunque c'è da aggiungere un'osservazione. Quando dio opera nel nostro mondo (durante la creazione, o in generale quando fa qualche miracolo), dio viene temporalizzato (secondo il nostro spazio-tempo), cioè vi è un dio prima dell'azione e un dio dopo l'azione. Citazione:
Sì. Conciliare l'onniscienza (che comprende la preveggenza) e il libero arbitrio non è cosa da poco. Per quanto mi riguarda in passato ho mutato più volete la mia opinione sulla faccenda e ora come ora sono indeciso. Però -- la butto giù così -- proviamo a concepire una realtà ad n dimensioni, nella quale ci sono 4 dimensioni compattificate dove noi siamo. Dio, naturalmente, vive in tutte le n dimensioni. In questa situazione, non mi sembra impossibile che dio possa scrutare spostandosi nelle nostre 4 dimensioni a piacere, e quindi anche avanti nel tempo. Proviamo a fare un esperimento mentale con una macchina del tempo. Io e te andiamo nel futuro, vediamo cosa accade, e poi torniamo al nostro presente. Ponendo il caso che noi non alteriamo il corso degli eventi (evitando i paradossi temporali), noi sapremmo alcune cose sul futuro. Naturalmente ciò che accadrà nel futuro dipende dalle azioni libere delle persone (che assumiamo per questa discussione aventi libero arbitrio), e infatti loro agiscono liberamente è solo che noi sappiamo come agiranno liberamente in anticipo. Loro non sono forzate ad agire così, ma agiranno così. Mi rendo conto che è una tesi controversa, e io stesso non so quanto la accetti, però la chiave è pensare che quando andiamo avanti nel tempo il mondo scorre più velocemente e quindi le persone fanno effettivamente le loro scelte. Un altro modo per risolvere il problema preveggenza-libertà, un modo veramente banale, è sostenere l'interpretazione a più mondi della MQ: tutte le opzioni vengono scelte contemporaneamente, generando infinite biforcazioni, realtà parallele. Probabilmente, però, in questo caso il concetto stesso di "preveggenza" non avrebbe più senso. Un altro problema è capire se dio può prevedere le sue azioni. Lui è sia assolutamente libero sia onnisciente. Si potrebbe sostenere che lui abbia già preso tutte le decisioni e che ora si limita ad agire a tempo debito conformemente a queste. In questo caso, però, per salvare la coesistenza tra preveggenza e libertà non si potrebbe richiamare l'idea della realtà ad n dimensioni di dio con le 4 compattificate. Wow, c'è molta carne sul fuoco! |
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13-09-2008, 14.25.06 | #16 |
Moderatore
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Messaggi: 2,725
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Riferimento: Come se la cava Dio con gli esperimenti mentali?
Un'altra osservazione interessante è fatta da Anthony Kenny, in "The God of the Philosophers".
Se dio è fuori dal tempo, può anche sapere "Matteo è andato dal dentista il 22 ottobre 2007", ma sicuramente non può sapere se Matteo è dal dentista in questo momento, ci è già stato, o ci deve ancora andare e ci andrà in futuro. Il problema è che un dio atemporale non può dar senso a "oggi", "domani", "ieri", "in futuro", "in passato", etc. Quindi si arriva a concludere che dio non sa se Gesù è già risorto o no. Anche se Kenny non faceva, come noi facciamo, distinzione tra il nostro spazio-tempo e un altro spazio-tempo (quello in cui potrebbe vivere dio), la sua critica si applica anche se assumiamo dio non fuori da tutti gli spazio-tempo, ma solo fuori dal nostro. |
13-09-2008, 14.57.43 | #17 |
Ospite abituale
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Riferimento: Come se la cava Dio con gli esperimenti mentali?
Migliaia e non milioni di anni, Albert? Evidentemente io pensavo a qualcosa di più arcaico del dio ebraico-cristiano, cioè a quel fantasma che immagino dovesse essere apparso allo scimpanzè più evoluto del branco il giorno che, issandosi sull’albero più alto della foresta, pronunciò mugulando la parola Dio….
”E’ la storia, bellezza” come poteva dire Bogart nel momento di rispedire la Bergman via dal Marocco…..E qui, Albert, sono con te quando dici che nel futuro potremo credere in altri dei: “è la storia, eminenza.” (ed è per questo che le religioni preferiscono citare profeti di tanti anni fa piuttosto che parlare di un imprevedibile futuro, è per questo che stentano ad apprezzare l’evoluzione di Darwin, perché somiglia troppo a una storia…. E, ad ogni buon conto, la Bibbia ha mandato l’Apocalisse nelle ultime pagine. |
14-09-2008, 13.55.36 | #18 | ||
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Riferimento: Come se la cava Dio con gli esperimenti mentali?
Citazione:
caro emmeci, come fai ad essere così sicuro che lo scimpanzè più evoluto del branco avesse qualcosa che assomiglia a ciò che chiamiamo "senso religioso"? L'importanza di questo senso religioso è innegabile nella società attuale e in quelle di cui abbiamo conoscenza, appunto, nelle ultime migliaia di anni, ma forse adesso la stiamo esagerando .... Citazione:
Ma direi che la Bibbia è comunque pervasa dal senso della storia ... o mi sbaglio? |
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14-09-2008, 16.46.22 | #19 |
Ospite abituale
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Riferimento: Come se la cava Dio con gli esperimenti mentali?
Sì, in genere lo si afferma, Albert, riconoscendo nella religione ebraica l’idea di uno sviluppo lineare e non ciclico della storia, di una visione in cui il tempo non è visto come un ingannevole flusso, ma come una serie di occasioni offerte all’uomo perché egli prenda decisioni per la verità o l’errore, il bene o il male. Tuttavia questa visione della storia come evoluzione senza fratture da un’origine sino a una meta finale, in contrapposizione a quella di religioni in cui il tempo è concepito ciclicamente se non come eterno ritorno (tali potevano essere non solo le religioni mesopotamiche e indo-americane ma almeno in parte la stessa religione greca) si regge solo alla superficie. perché, se andiamo al nocciolo della questione, non è neppure nell’ebraismo così. Fin quando esso rimane attaccato al suo dio e ai suoi patriarchi, cioè fin quando l’ebraismo non è quello degli ebrei americani ma quello degli ortodossi e ultraortodossi del muro del pianto, non mi pare che si possa parlare di coscienza storica. Del resto non è una prerogativa di questo popolo: c’è una contrapposizione di fondo non solo tra l’ebraismo e la storia ma tra ogni forte religione e la storia, anzi tra l’assoluto e la storia: perché fin quando si crede di conoscere l’assoluta verità, che importanza può avere veramente la storia? (Si può giungere fino alla terribile cecità o indolenza di coloro che durante l’impero nazista potevano osservare quasi senza tremare e quindi senza reazioni la mannaia pronta a calare su loro, tanto erano assorti nella saldezza del patto che li univa a dio).
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20-09-2008, 23.46.00 | #20 | ||
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Riferimento: Come se la cava Dio con gli esperimenti mentali?
Aggiungo un altra cosa circa il mio ateismo. Non mi ritengo un ateo bigotto ma riconosco ugualmente anche un lato positvo della religione. Non posso ignorare la sua attenzione per le persone sofferenti e il grande contributo che ha dato alla cultura occidentale. Molto probabilmente la pensi come me anche su questo punto.
Ci tenevo a specificarlo perchè, spesso nei miei interventi sono molto critico verso le posizioni della Chiesa e il mio lato comprensivo nei suoi confronti non emerge quasi mai facendomi forse apparire come un antireligioso a prescindere. Citazione:
Propongo questo esempio. Io conosco molto bene x e ho la certezza che se faccio l'azione a, x rispondera facendo l'azione b. Il fatto che io sappia con certezza come agirà x non toglie niente al suo libero arbitrio. O meglio, egli è obbligato ad agire in un certo senso ma non perchè io ho previsto l'azione ma per motivi quali il carattere ecc. Lo stesso dicasi per Dio. Verebbe meno il libero arbitrio invece se Questi, avesse non conosciuto da sempre e per sempre le nostre azioni ma le avesse stabilite. Citazione:
Un Dio atemporale in senso forte, oltre a essere secondo me, contradditorio, verebbe incontro alla difficolta dei 2 esempi da te citati. Quello che si potrebbe accettare invece è un Dio che sia in una diversa dimensione spazio - tempo come anche tu hai già detto. |
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