io amo quest'uomo
E anche se mi accusate di pederastia, non me ne frega un budino molle.
Purtroppo hai ragione sulla fantasia dilagante, e finché non ti scontri con le fantasie degli altri o con la tua, è un bene che sia cosí (il mondo è bello perché è vario). Pirandello (uno dei miei autori preferiti) è il passo successivo a Shakespeare. Tra l'Amleto e la signora Ponza c'è solo una sottile differenza: l'orizzonte del verosimile (nessuno osi dire l'orizzonte del realismo, perché piú realista di Pirandello o di Shakespeare non c'è neanche la realtà).
Indubbiamentre la realtà è modificata da quello che la gente fa, e spesso la gente fa perché crede: credere modifica la realtà. Su questo non piove. Colgo l'occasione a questa altezza della risposta per ribattere su un punto che mi sta a cuore: ma a me la filosofia non piace!!!
L'amore è una delle illusioni piú belle: non intendo argomentare contro; io non ci credo, ma mi piace tanto che gli altri lo facciano.
Passando alla realtà sottoscrivibile del sasso, ripeto: nulla di assoluto, tu deduci che lo zoccolo duro sia il medesimo sulla base della reazione simile di tutti: nell'ambito delle teorie viabili puoi supporre (cosí come faccio anch'io) che il dolore sia abbastanza simile per tutti. Ma se quando il sasso mi cade in testa in sento quello che senti tu quando mangi le patatine fritte, non potremo OGGETTIVAMENTE mai saperlo. In effetti potemmo avere due sensazioni diverse ma stessa reazione (magari causata dallo stesso evento)
Ovviamente le fai lunghissime.
guarda che se non cambia la vocale finale i problemi idraulici persistono: so che per te è diverso, ma non puoi fare di tutto l'erba un fascio: ci escono almeno sei canne (che faccio la smetto con le battute? È meglio, eh?).
Per quanto riguardo l'Obiezione 5 e 7 (la 6? vabbuò non ci tengo)devo dire che concordo su tutto: tranne sulla questione delle corna: attento, la tua ragazza non è sempre con te, e se non ce l'hai allora non c'è mai...
Comumque il toro ero io, non per le corna, ma per la questione idraulica di cui sopra... (che succede il 24 notte?).
Per i punti 8 e 9 che dire?
Continuo anch'io a preoccuparmi.
Controbiezione 10: non sono risposte, ma solo un passaggio in piú. Concordo con il resto.
Ma come? L'unica volta che ti do ragione obietti?
Il divino non è onnisciente, a meno che non cambi anche i connotati della conoscenza: se il divino è diviso dall'umano mi si faccia la grazia di non attribuirgli qualità invidiabili dall'uomo (tu non lo fai, ma si spera che qualcuno con molta pazienza legga questo post).
L'ultima parte è commovente, mi ha fatto venire il magone. Ti faccio un regalo: --
Alla prossima!
Ultima modifica di Antonio Franco : 08-07-2003 alle ore 20.24.09.
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