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Vecchio 27-11-2007, 17.45.50   #21
Celavano Ganneviz
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Data registrazione: 23-11-2007
Messaggi: 65
Riferimento: Onnipotente è il desiderio

Citazione:
Originalmente inviato da Bige
Un intervento lodevole e che condivido appieno . Era proprio questo quello che intendevo quando in altra sede, conversando con te, dicevo: <L' uomo preferisce ancora il falso al dubbio>. Quando l' uomo si spoglierà del bisogno di un essere superiore, ed abbraccerà il dubbio e la soltiudine nella sua totalità, assumerà una dignità magnifica e sarà degno di ogni rispetto.


Ho trovato in quanto quotato motivo per una mia risposta o meglio... per una mia domanda. Ma se togliamo all'uomo il desiderio, cos'altro gli rimane ?
Se ci spogliamo della volontà di realizzare ciò che nn è, che motivo abbiamo di vivere ? A cosa ci serve una perfetta e superiore dignità, se non si trova un motivo per cui raggiungerla e mantenerla ?
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Vecchio 03-12-2007, 17.23.26   #22
emmeci
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Data registrazione: 10-06-2007
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Riferimento: Onnipotente è il desiderio

Ma Bige non parla dell’uomo qualunque o del musiliano uomo senza qualità. Credo che abbia in mente un uomo sensibile alla sua dignità, magari difficile da incontrare attraverso un computer: un uomo forse simile allo stoico greco o romano, capace di vivere senza desideri che corrompano la sua natura e senza chiedere soccorso agli dei, che rimangono comunque indifferenti alle sue personali vicende.....
emmeci is offline  
Vecchio 03-12-2007, 22.11.28   #23
Celavano Ganneviz
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Riferimento: Onnipotente è il desiderio

Citazione:
Originalmente inviato da emmeci
Ma Bige non parla dell’uomo qualunque o del musiliano uomo senza qualità. Credo che abbia in mente un uomo sensibile alla sua dignità, magari difficile da incontrare attraverso un computer: un uomo forse simile allo stoico greco o romano, capace di vivere senza desideri che corrompano la sua natura e senza chiedere soccorso agli dei, che rimangono comunque indifferenti alle sue personali vicende.....


Beh questo è un altro desiderio... desiderio di trascendere la carne di cui si è fatti. E' un'esigenza psicologica, ma pur sempre un'esigenza (desiderio)
Celavano Ganneviz is offline  
Vecchio 04-12-2007, 00.37.36   #24
Dasein
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Riferimento: Onnipotente è il desiderio

Citazione:
Originalmente inviato da Celavano Ganneviz
Ho trovato in quanto quotato motivo per una mia risposta o meglio... per una mia domanda. Ma se togliamo all'uomo il desiderio, cos'altro gli rimane ?
Se ci spogliamo della volontà di realizzare ciò che nn è, che motivo abbiamo di vivere ? A cosa ci serve una perfetta e superiore dignità, se non si trova un motivo per cui raggiungerla e mantenerla ?

La "tensione" che produce il desiderio, lo stimolo, è qualcosa che si acquieta solo in presenza della realizzazione definitiva di tutti i desideri: secondo voi qual'è quella realizzazione definitiva di ogni desiderio, quella punta talmente alta di consapevolezza e felicità che ci permette di dire, "non ho più bisogno di desiderare altro perchè ho ottenuto già tutto"?
Se togli il desiderio all'uomo, è perchè l'uomo non ha più bisogno di desiderare, perchè ha raggiunto la sua meta. Gli rimane l'eterna soddisfazione.
Dasein is offline  
Vecchio 04-12-2007, 15.47.03   #25
Celavano Ganneviz
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Messaggi: 65
Riferimento: Onnipotente è il desiderio

Citazione:
Originalmente inviato da Dasein
La "tensione" che produce il desiderio, lo stimolo, è qualcosa che si acquieta solo in presenza della realizzazione definitiva di tutti i desideri: secondo voi qual'è quella realizzazione definitiva di ogni desiderio, quella punta talmente alta di consapevolezza e felicità che ci permette di dire, "non ho più bisogno di desiderare altro perchè ho ottenuto già tutto"?
Se togli il desiderio all'uomo, è perchè l'uomo non ha più bisogno di desiderare, perchè ha raggiunto la sua meta. Gli rimane l'eterna soddisfazione.


Esatto... il che equivale ad affermare che nn c'è più motivo di vita, se si appagasse ogni desiderio a che ci servirebbe l'esistenza. L'unica cosa che fa la vita degna di essere vissuta è il deisiderio ( nn prendetemi per un edonista, il desiderio potrebbe essere anche morale o psicologico).
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Vecchio 04-12-2007, 20.15.35   #26
daniele75
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Riferimento: Onnipotente è il desiderio

Il desiderio può essere infinito,l'appagamento frutto di un desiderio é una sensazione momentanea,vincolata dalla mente,quindi anche quando raggiungeresti uno stato secondo te "supremo" appagando tutti i desideri ti ritroveresti punto a capo,il segreto é capire perché si manifesta il desiderio é sradicarlo alla radice con la sua comprensione,cosi vivi senza essere vittima dei tuoi desideri....(mio punto di vista)
daniele75 is offline  
Vecchio 05-12-2007, 16.48.34   #27
emmeci
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Riferimento: Onnipotente è il desiderio

Certo, ma anche il desiderio infinito, anzi il desiderio dell’assoluta verità – quello che sembra proprio di religiosi, filosofi e scienziati (anche di Einstein, se Dio non gioca a dadi) - potrebbe rientrare nel novero dei desideri che il delirio di onnipotenza dell’uomo si può consentire: ho paura però che sradicare questo desiderio renderebbe l’uomo un’ombra di sé, una specie animale come le altre, poiché è solo questo che gli dà vita anzi una vita in qualche modo immortale, nonostante le rovine in cui giorno per giorno si riduce il suo corpo, anima e sangue. Naturalmente mi chiederai, daniele tolu, come può una persona ragionevole affidare il suo destino a un desiderio impossibile da realizzare. Ma io penso che non è impossibile da realizzare se l’infinito si traduce per lui nella capacità di aprirsi agli altri, a tutti gli esseri della terra e dell’universo – cioè in qualcosa che se non è amore, è simile a un’infinita pietà.
emmeci is offline  
Vecchio 06-12-2007, 15.01.22   #28
Celavano Ganneviz
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Messaggi: 65
Riferimento: Onnipotente è il desiderio

Beh, volendo dire così, sembrerebbe che l'uomo debba circondarsi di illusioni per trovare scopo all'esistenza ?

(Onnipresente Nietzsche )
Celavano Ganneviz is offline  
Vecchio 06-12-2007, 17.59.33   #29
emmeci
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Riferimento: Onnipotente è il desiderio

Mi pare che l’aprirsi agli altri – cioè conoscere o cercare di conoscere che cosa sono coloro che troviamo sul nostro cammino e, in senso più ampio anche se meno determinato, aumentare il nostro sapere, uscire dai limiti imposti dalla scuola o dalla professione, non chiudersi in sé e soprattutto – come ho detto – mantenere viva la fiamma della pietà per quello che essa potrà illuminarci e consigliare di fare nel penoso intrico delle nostre esistenze in un tempo che sembra coltivare solo desideri di rapina e lotte fanatiche in nome di Dio - tutto questo non è un’illusione e non è un’utopia. D’altra parte un ideale morale vive solo nella difficoltà o addirittura nell’impossibilità di realizzarsi.
emmeci is offline  
Vecchio 13-12-2007, 07.04.08   #30
gyta
______
 
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Messaggi: 2,614
Il Desiderio: la Brama di Essere.

Citazione:
Originalmente inviato da emmeci
Ma forse dopo tutto ho sbagliato a dare tanta importanza al desiderio, che troppe volte è sconfitto dalla realtà, anche o specialmente se è desiderio di una grazia divina. Eppure questo desiderio di un Dio soccorritore ed amico – pur se terribile coi nemici sui – c’è sempre dentro di noi

Quel Dio siamo noi, Emmeci! E' la nostra voce che cerchiamo, il nostro sostegno, la nostra grandezza,
la nostra forza, il nostro coraggio.. il nostro amore! Ecco come sono nati i miti, gli dei e tutta la simbologia attraverso la cristallizzazione di un concetto, una qualità, una dote, un potere in una sorta di possibile identità di riferimento seppur sublimata..! Il bisogno di rendere evidente, di proiettare al di fuori in senso assoluto i propri <colori>, le proprie qualità, la propria ricchezza, la propria preziosità in una sorta di gioco di scomposizione e ricostruzione, nel tentativo attraverso la scomposizione di conoscere se stessi e nella ricostruzione di riconoscerci in tutta l'interezza del nostro essere, il cammino necessario per passare dall'ombra alla luce, dall'inconscio alla coscienza consapevole!
Il desiderio è di per sé la sintesi <agìta> del senso di potenza che sottostà all'essere, all'esperienza di essere
e come tale motore primario della realizzazione di sé in sé medesimi; ma anche tale fondamentale <qualità> (che rende l'essere <essente> e potenza - a mio avviso) passa, sottostà e necessita di percorso di scissione e di ricostruzione verso l'integrità finale. Il desiderio come definizione del senso del potere, dal possesso come proiezione al potere come identificazione, ri-appropriamento di sé a sé. Non quindi il desiderio sproporzionato al senso del reale ma distinto, <assoluto> e reso animato proprio al fine del necessario percorso analitico-simbolico per la ricostruzione dell'identità.
Identità come processo di conoscenza esplicato attraverso le varie fasi di <sublimazione> del sentire.
Coscienza di tale processo come percorso di realizzazione all'integrità.

Citazione:
Originalmente inviato da Celavano Ganneviz
Ma se togliamo all'uomo il desiderio, cos'altro gli rimane ?
Se ci spogliamo della volontà di realizzare ciò che non è, che motivo abbiamo di vivere ?

Non <realizzare ciò che che non siamo> ma <realizzare ciò che siamo>
Infatti senza una strada che porti alla conoscenza profonda, alla radice del sentimento <desiderio> nella maggior parte dei casi l'uomo è destinato a restare <mancante> e <deluso> poiché altro non è il desiderio che la proiezione del senso di potenza dell'essere.
Nella proiezione (esterna) senza la conseguente coscienza di questa scissione e proiezione, il desiderio resta aspirazione senza realizzazione sostanziale, poiché non la <cosa> ma il significato, il senso intimo è la <cosa> (o <oggetto del desiderio>)!
Insomma il <fuori> come necessaria rappresentazione del <dentro>
e la realizzazione come scoperta di tale sottile gioco di ricerca e possesso di sé.

Citazione:
Originalmente inviato da Celavano Ganneviz
L'unica cosa che fa la vita degna di essere vissuta è il desiderio

Ne convengo! Assolutamente sì!
Distinguerei perciò il desiderio come <movimento della sola superficie> dal desiderio come <movimento profondo di potenza> ovvero di conoscenza (di sé!). L'uno si ferma alla prima parte della proiezione/ rappresentazione esterna, l'altro giunge alla scoperta del senso di identità e si realizza nel potere del possesso del Senso dell'Essere. (*)


Gyta

(*) <Senso dell'Essere>.. e potremmo in tale caso arricchire <Senso> del doppio significato insito, non solo concettuale come coscienza ma <animistico> come sviluppo esperienziale di un senso sviluppato predisposto proprio al Sentire il <senso-potenza>, il <Senso-Essere>, esattamente come tutti gli altri sensi tattili, olfattivi etc..
Il Senso del Sentire.. Il <Senso-Essere>.
gyta is offline  

 



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