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Filosofia - Forum filosofico sulla ricerca del senso dell’essere. |
10-07-2007, 18.00.31 | #5 |
Ospite abituale
Data registrazione: 10-06-2007
Messaggi: 1,272
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Riferimento: Einstein e Pirandello, eroi del relativismo
Giustamente The Druid rifiuta di immobilizzare la verità, diffidando di ciò che ci è offerto come “verità assoluta”, mentre Nexus6 crede nel valore del tentativo di cercare la verità, senza prefissare punti d’arrivo o metodi tassativi, siano essi scientifici o filosofici, fisici o metafisici. Così si potrebbe credere che il quesito posto implicitamente dal tema che ci sta di fronte abbia trovato una compiuta risposta: noi crediamo nella verità, ma non crediamo di averla afferrata, forse perché – più umili di Cartesio – non pretendiamo d’aver sconfitto il demonio del dubbio ma forse solo quello dell’assolutismo. Che non minaccia solo la filosofia ma, come ci è dato constatare ogni giorno, la piccola e grande politica, oltre che le chiacchiere giornalistiche e televisive. La Milanesiana di quest’anno è stata intitolata “confini dell’assoluto” mentre Umberto Eco interviene con un lungo articolo su Repubblica, avvertendo che la prima domanda che un filosofo dovrebbe porsi è: “che cosa intendo con la parola assoluto?”.
Credo che, al di là di ciò che hanno pensato religiosi e filosofi di tutto il pianeta, i primi identificando l’assoluto con dio, gli altri con la materia, il pensiero, la volontà, l’essere o il non essere…., non possiamo che attribuire l’aggettivo assoluto alla verità, qualunque essa sia: perché nessuno può negare che esista pur non potendo e non sapendo nominarla o descriverla, cioè affermare se è fisica o metafisica, se è materia o pensiero, se equivale all’essere o al nulla, se è verità di ragione o di fede…..Dunque qui si attua la sintesi abbozzata da The Druid e Nexus6, cioè nel paradosso, per non dire il mistero, di una verità che tutti sappiamo che esiste e che tuttavia non possiamo avere in quanto per noi verità è sempre condizionata dal dubbio, e quindi richiede l’illimitatezza della ricerca, ossia – ancora una volta – l’impossibilità di raggiungerla. Ciò che pare sufficiente a giustificare, di fronte a chi proclama: “la verità è questa”, la potenza inesorabile del relativismo: relativismo contro assolutismo. (Una posizione che mi sembra sia anche quella di katerpillar che, nei suoi interventi sul tema “il principio antropico” dibattuto in questo nostro forum, afferma che la scienza stessa non può ammettere posizioni assolute: la teoria della relatività e quella del quantismo sono lì ad insegnarcelo). |
11-07-2007, 08.37.07 | #6 | |
Ogni tanto siate gentili.
Data registrazione: 14-03-2007
Messaggi: 665
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Riferimento: Einstein e Pirandello, eroi del relativismo
emmeci
Citazione:
Relativismo contro assolutismo? io ho sempre creduto che il relativismo fosse la strada più onesta da perseguire, fino a quando non si potrà affermare, finalmente: la nostra verità ultima. Per verità, non ancora assolutismo, intendo tutti quei processi che hanno portato l'uomo ad esistere e stare qui nel web a ragionarci sopra; giacché, a mio modo di vedere, inevitabilmente bisogna porsi, più che dei limiti, delle tappe da raggiungere con l'applicazione del relativismo pirandelliano o altro, anche quando avremo le certezze di come sia nato l'uomo, e se esso avrà degli scopi precisi in questo universo. In quest'ultimo caso, se risultassero degli scopi, dovremo dar ragione alla teoria del principio antropico, e allora scopriremmo che il nostro dio non è altro che "semplice materia" che pensa, programma e organizza. Ma applicando sempre il relativismo, i pronipoti si dovranno domandare cosa sia la materia e il significato di tutto quello che vediamo e sappiamo: perché un significato dovrà averlo, altrimenti ci dovremmo mangiare le mani per non aver ascoltato quando qualcuno ha affermato: "Beati coloro che non sanno" |
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11-07-2007, 10.36.17 | #7 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 21-05-2007
Messaggi: 268
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Riferimento: Einstein e Pirandello, eroi del relativismo
Dire Platone ha ragione sul sofista (più per una questione di dialettica che per altro, e poi non è bello fare dell'eristica!).
Per il secondo caso il relativista, piuttosto che veder predominare il falso concetto ecclesiastico di una verità od ordine assoluto che come TheDruid nota: Citazione:
Infatti che senso ha mescere la verità oggettiva con una opinione "soggettiva" (fortemente di parte e che la Storia ci mostra sempre contro la verità!) di cui non si ha la minima prova di dimostrazione, non dico scientifica, ma anche razionale, ma che dico razionale anche solo di coerenza nei confronti dell'oggettività stessa del mondo. Un conto è lo studio di oggetti o categorie astratta che già esistono; un altro conto è lo studio di invenzioni come quelle che codesti "maestri del sapere" ci propinano come verità. Non mi sono molto simpatici i relativisti (più che altro sembrano dei profeti dell'eristica) però se devo scegliere meglio loro che l'assoluto della chiesa. |
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11-07-2007, 17.30.13 | #8 |
Ospite abituale
Data registrazione: 10-06-2007
Messaggi: 1,272
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Riferimento: Einstein e Pirandello, eroi del relativismo
In ogni modo, se non altro per non lasciare equivoci sul nostro cammino, sono d’accordo sulle riserve espresse da The Druid e Katerpillar nei riguardi delle “verità religiose”, che preferirei indirizzare soprattutto alle religioni che hanno istituito gerarchie e chiese: non solo per l’assurda ma in fondo tradizionale pretesa di conoscere l’assoluto e di poterlo insegnare, ma per le conseguenze pratiche che ne discendono. E se è vero che il cattolicesimo si è alterato attraverso i secoli tanto da apparire esso stesso secolarizzato, ormai incapace di scoccare anatemi su scienziati e filosofi, e perfino di credere nei propri dogmi, è bastato che salisse al soglio un maestro del Santo Uffizio (oggi Congregazione per la dottrina della fede) per tirare le redini ai relativisti di tutte le specie, nonché ai fedeli di altre forme di cristianesimo, magari assolutisti anch’essi. Mi ricordo che un moralista, al quale avevo confidato la mia speranza nella possibilità di un cattolicesimo nuovo e, in un certo senso, tornato alle origini nazarene, mi rispose: basta aspettare….Basta aspettare e, in caso di supposto pericolo li vedrai agitare l’insegna “E’ Dio che lo vuole!”. Che è la stessa insegna dei fondamentalismi islamici: perché tutte le religioni hanno in sé questa vampa, un entusiasmo che principia con l’asserzione che l’assoluto è il mio Dio, e si completa con la certezza che io sono fatto a sua immagine e somiglianza, e quindi ciò che dico è la verità e se comando tu devi obbedire.
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11-07-2007, 17.41.22 | #9 |
Ospite abituale
Data registrazione: 21-05-2007
Messaggi: 268
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Riferimento: Einstein e Pirandello, eroi del relativismo
Già e troppo entusiasmo e zelo in questi campi così delicati, può anche diventare nocivo; ciò spiega l'esistenza del fondamentalismo; già come relazioniamo i fondamentalisti con i relativisti?
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11-07-2007, 23.04.32 | #10 | |
Ogni tanto siate gentili.
Data registrazione: 14-03-2007
Messaggi: 665
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Riferimento: Einstein e Pirandello, eroi del relativismo
trismegistus
Citazione:
Meno male; già stavo indossando la corazza pesante: quella per "battagliare" duramente. Non vi è dubbio che a fronte d'esperienze differenti ci si esprime in modi differenti, ma non per questo alla fine non ci si possa intendere. Premetto di essere stato un tecnico, addetto alla ricerca di mezzi e dispositivi per il contenimento dei consumi energetici industriali, e piace portarmi dietro la razionalità necessaria alla mia ex professione, anche quando debbo valutare problematiche non inerenti tale attività. La separazione effettuata sulla ricerca (ancora non conclusa) di come potremmo essere apparsi su questa terra e se abbiamo uno scopo in questo universo (che ho chiamato il nostro assolutismo), e l'assolutismo definitivo, se mai potranno arrivarci, deriva dalla valutazione dei nostri limiti dovuti all'attuale conoscenza. Ho parlato di tante tappe, in cui, nell'ultima, i nostri lontani eredi si dovranno domandare: se la materia è dio o cosaltro sia, sempre se riusciranno a comprenderne la provenienza o come si sia formata. |
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