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30-05-2007, 10.29.09 | #14 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 27-03-2007
Messaggi: 173
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Riferimento: Simbiosi, solidarietà utilitaristica e la nascita delle religioni.
Citazione:
Francesco aveva evidentemente un ritorno dalla sua fede, ma la fede non è una sottoscrizione simile ad un tesseramento; la fede, un pò come la filosofia, assume una valenza positiva (simbiotica) se esiste dentro di te, ma non se la usi come uno strumento . Sinceramente, pur vivendo in una nazione pervasa dal cristianesimo, non mi sembra di vedere molte persone che praticano etiche cristiane... C'è del marcio in Danimarca.... Da dove deriva questa marciscenza? Proprio dal fatto che i cristiani (non tutti) non credono in Cristo, bensì lo usano; i cristiani rifuggono l'etica abbarbicandosi alla morale; per loro, se non sei scoperto a fare qualcosa di proibito, sei un giusto, questo basta a loro. Ma tutto ciò ha le gambe corte. La Chiesa è un mostro poiché si comporta proprio in questo modo. Perché la gente ha fede nelle Chiese? A mio parere l'unico modo per capire l'autorità ecclesiastica è quello di scorgere quello che sta alla base del processo di affermazione di qualsiasi religione. La mia idea mi porta a considerare che le religioni si siano costituite in principio con un linguaggio autorevole (linguaggio vero, riconosciuto da tutti) che nel tempo ha però prodotto un linguaggio autoritario (la legge). L'autorità si perpetua in modi inerziali, è difficile scalzarla poiché a suo tempo fu autorevole, riconosciuta da tutti; la tradizione, anche se morta, è una pratica, un'abitudine e tutti sanno quanto sia difficile scrollarsi dall'abitudine, specie poi se questa fonda sè stessa sul concetto di morte, questa nostra mezza verità. La legge è il punto chiave di tutto, bisognerebbe riflettere e parlarne. ciao |
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30-05-2007, 14.46.46 | #15 | |
Ogni tanto siate gentili.
Data registrazione: 14-03-2007
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Riferimento: Simbiosi, solidarietà utilitaristica e la nascita delle religioni.
Benedetto
Citazione:
Non cè che dire Benedetto: con me sfondi una porta aperta, però andiamo fuori tema, mentre avrei piacere che tu continuassi ad esternare i tuoi pensieri sul tema, che ho trovato coerenti ed interessanti. Ciao. |
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31-05-2007, 00.06.17 | #16 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 28-05-2007
Messaggi: 61
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Riferimento: Simbiosi, solidarietà utilitaristica e la nascita delle religioni.
Citazione:
Detto questo,è anche vero però che l'induismo,come il cristianesimo,riconosce all'essere umano uno statuto speciale,in quando lo considera come l'unica forma vivente capace di realizzare consapevolmente l'essenza divina che sostanzia tutto ciò che esiste:realizzazione che si compie nei Maestri illuminati come Krishna,Buddha,Cristo e tanti altri,ma che è possibile,e in fondo destinata,a ognuno di noi. Sinceramente mi sembrerebbe eccessivo e inappropriato derivare dall'esempio che fai dei cani che si sacrificano per dei bambini,la presenza in loro di una coscienza e realizzazione spirituale in senso stretto,ma sicuramente in questo quadro ontologico tutta la materia,non solo quella che noi consideriamo 'vivente',in quanto manifestazione di Dio,ha una natura spirituale. Sono anche molto d'accordo con quanto scrive benedetto sulla degenerazione istituzionale a cui nel corso della storia sono andate incontro le varie religioni:ma del resto questo è un fenomeno generalizzato che investe un po' tutte le sfere dell'organizzazione sociale e non solo le religioni. Saluti Ultima modifica di karlem : 31-05-2007 alle ore 00.47.23. |
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01-06-2007, 09.53.46 | #17 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 27-03-2007
Messaggi: 173
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Riferimento: Simbiosi, solidarietà utilitaristica e la nascita delle religioni.
Citazione:
Circa l'ipotesi sull'autorevolezza della religione la mia idea è molto semplice. Al mondo si nasce con dei talenti o si sviluppano dei talenti, non so. Questi talenti si rappresentano come una speciale capacità di un individuo a compiere un verbo: disegnare suonare saltare correre parlare pensare ....un pò tutti i verbi di una lingua insomma. Secondo me i verbi che noi pratichiamo al mondo sono nati secondo una certa cronologia e quando qualche acuto osservatore (filosofo arcaico) proferì il primo germe di quello che col tempo si costituirà come libro sacro (con aggiunte e revisioni di altri filosofi arcaici) lo fece dall'alto del suo talento, della sua inclinazione all'osservazione. Leggendo un testo come la bagavad gita (scusate l'ortografia), che è pure un testo abbastanza recente, è difficile restare indifferenti all'autorevolezza con cui si parla della vita. Che poi la speculazione filosofica (religiosa perchè non analitica) abbia travalicato la linea di confine posta dalla morte, beh, di questo pure si può parlare. Se qualcuno esprime delle verità, la gente lo ascolta. La gente ha paura della morte. |
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01-06-2007, 11.21.45 | #18 | |
Ogni tanto siate gentili.
Data registrazione: 14-03-2007
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Riferimento: Simbiosi, solidarietà utilitaristica e la nascita delle religioni.
benedetto
Citazione:
Al punto in cui siamo arrivati, credo sia riduttivo tornare indietro e catalogare i nostri patrimoni come semplici verbi, senza spiegarne la composizione o provenienza. La disamina che ne abbiamo fatto, anche in altri 3D, esponeva delle situazioni molto concrete, giuste o sbagliate che siano, mentre il tuo intervento, catalogando certe peculiarità della nostra mente in quel modo, ci obblica a tornare all'aplicazione del concetto di fede. Tra l'altro, credo sia semplice seguire la pista che abbiamo tracciato con tutti gli interventi, i tuoi compresi. Ora, tornare indietro non mi permette di compredere o, perlomeno, di continuare il discorso iniziato. Ciao. Giancarlo. |
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01-06-2007, 16.00.05 | #19 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 27-03-2007
Messaggi: 173
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Riferimento: Simbiosi, solidarietà utilitaristica e la nascita delle religioni.
Citazione:
Beh, potrei darti una formulazione generale sul processo di sviluppo della ragione, ovvero della lingua, senza ricorrere propriamente alla metafisica, proponendo cioè una metafisica per così dire più umana, ma visto che è una teoria mia, è in qualche misura metafisica per chi l'ascolta. Quello che tu esprimevi nel proporre l'argomento si traduce per me nel sottolineare che nessuno crede più alla divinità di Gesù; questo che per molti può sembrare un mio arbitrio è invece ai miei occhi oggettività quando vedo che al mondo pochi assumono un comportamento simile a quello di Gesù. La gente tende ad essere ipocrita, ma senza ammettere la propria ipocrisia, oppure nascondendosi come struzzi dietro al proprio essere disgraziatamente peccatori. Ma il peccato maggiore che compiono è proprio quello di giudicare senza misura e senza tregua; è quello che faccio anch'io naturalmente (l'atto di giudicare), ma non senza misura e senza tregua. La chiesa è un gigante per pochi puri che hanno ancora il coraggio di vivere credendo in un Dio che li assista. E anche la chiesa giudica senza tregua, ma forse quei pochi non lo fanno. Ecco ora riemergere l'aspetto utilitaristico... Spero vada meglio, in ogni caso siam sempre qui.... Ojalà che llueva cafè |
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03-06-2007, 09.48.39 | #20 | |
Ogni tanto siate gentili.
Data registrazione: 14-03-2007
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Riferimento: Simbiosi, solidarietà utilitaristica e la nascita delle religioni.
Bendetto
Citazione:
Caro Benedetto: ora si che mi hai spiazzato, giacché la mia idea era sì quella di parlare della religione ma senza applicare il concetto di fede, perché tutte le volte che si inserisce tale concetto, è come voler affermare: io sono dalla parte della ragione, ho il mio Dio, e tutte le altre opinioni non esistono; in pratica si taglia qualsiasi possibilità di dialogo. Possibile che persone intelligenti e sensibili come te, Forin e altri, non riusciate a comprendere questo limite assoluto quando si parla con persone che la fede non l'applicano o non l'hanno? Cosa posso risponderti ora? Nulla. Mi debbo ritirare, mio malgrado, da una discussione interessante.....Ma non per colpa mia. Un caloroso saluto. Giancarlo. |
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