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29-11-2006, 18.46.20 | #3 |
Ospite abituale
Data registrazione: 24-04-2006
Messaggi: 486
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Riferimento: Il grande dramma dell'eutanasia
Proprio per questa diversità di concezioni della vita e della morte, religiose, laiche, atee,etc. credo dovrebbe essere consentito di scegliere ad ognuno, quando è in grado di farlo.
Del resto non arreca alcun danno alla società, ma aiuta immensamente la dignità della persona, immensamente. |
02-12-2006, 22.33.09 | #4 |
Ospite abituale
Data registrazione: 02-04-2002
Messaggi: 2,624
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Riferimento: Il grande dramma dell'eutanasia
Credo anch'io che l'atto più criminale e intollerabile che un essere umano possa fare ad un altro essere umano è.... obbligarlo a vivere contro la sua volontà.
Se quel poveretto vivesse in una foresta avrebbe già trovato la sua pace. Ma, per sua somma sfortuna, vive tra popoli "civili" che disumanamente lo costringono a vivere e a soffrire. L'eutanasia attiva già richiederebbe un discorso diverso, ma quella passiva credo che non abbia alcun bisogno di discussione. Io chiedo di essere lasciata in pace e adagiarmi nella quiete della morte che naturalmente verrebbe e voi (medici, preti, Papa, legge) mi usate la maggiore e più crudele forma di violenza: mi costringete a soffrire senza che io possa oppormi. E' come torturare un cucciolo inerme e indifeso. Che razza di civiltà è mai questa?! Chiunque potrebbe trovarsi nella situazione di essere oggetto (e qui il termine è al massimo della sua espressione) dell'iimposizione di una vita innaturale e artificiale senza potersi opporre, che a questo punto si viene trasformati totalmente in oggetti privi di valore e di diritti. Che fine ha fatto il concetto di libertà?! Temo che questo accanimento sia dovuto alla presenza del Papa sul suolo Italiano, al suo scagliarsi con occhi bendati e cuore di pietra sulle sofferenze e le libertà umane. La chiesa osanna la sofferenza e la vita, ma non sa che il masochismo è una malattia e la vita non è ...."basta che si respira". Come fanno a chiamarsi Cristiani quando Gesù non ha mai imposto nulla a nessuno, nemmeno la guarigione. Coloro che impediscono ad un essere umano di avere dignità nella vita così come nella morte sono ipocriti, sepolcri imbiancati come li chiamava Gesù. E oltre all'ipocrisia possiedono anche l'incapacità di amare. scusatemi se sono stata molto dura, ma davanti a queste cose mi incavolo terribilmente ciao mary |
06-12-2006, 02.12.04 | #5 | |
Rudello
Data registrazione: 08-01-2006
Messaggi: 943
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Riferimento: Il grande dramma dell'eutanasia
Citazione:
Sulla questione del rispetto concordo pienamente. Chiedo scusa di essermi inserito così maldestramente nel testo quotato, ma non ho ancora imparato a fare riferimenti multipli. NB I miei commenti sono in corsivo verde, le parti del testo che non ho inteso quotare le ho sostituite, come d'uso, con dei puntini |
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13-12-2006, 13.21.23 | #6 |
Ospite abituale
Data registrazione: 12-12-2006
Messaggi: 62
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Riferimento: Il grande dramma dell'eutanasia
Ad un malato terminale deve essere concesso il diritto di poter scegliere di morire dignitosamente, credo fermamente che nessuno possa sostituirsi ad un altro individuo nel prendere tale decisione.
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13-12-2006, 14.35.47 | #7 | ||
Ospite abituale
Data registrazione: 08-04-2002
Messaggi: 2,959
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Riferimento: Il grande dramma dell'eutanasia
Non avevo visto che mi avevi quotato e mi scuso per non averti risposto ma lo faccio ora.
Citazione:
Inorridiamo davanti all’idea che si possa approvare un suicidio e poi mandiamo i nostri figli a morire in guerra….. Non ti sembra che ci sia qualche contraddizione? Citazione:
La sapienza è delicata e discreta non si impone mai…. E' come una bella donna ama essere corteggiata e forse, allora, si concede..... Ultima modifica di VanLag : 13-12-2006 alle ore 17.32.10. |
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13-12-2006, 14.59.37 | #8 |
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Data registrazione: 03-07-2006
Messaggi: 250
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Riferimento: Il grande dramma dell'eutanasia
ma! io penso che se si azzoppa un cavallo non lo lasciamo vegetare steso nella stalla ma lo spariamo.
un giorno in un castello del veneto ho visto un'arma antica, un crocefisso che si apriva ed era un pugnale, veniva chiamato la misericordia, e veniva usato, dopo aver fatto baciare la croce per prepararsi al trapasso, per finire i feriti gravi diguerra. penso che ove la natura abbia deciso la morte di una persona bisogna rispettare la scelta di natura (dove non si puo' vivere senza apparecchiature) dove i macchinari possono far sperare in una salvezza, bisognatentare. certo la legge e' precisa, e non puo' lasciare tutto nel vago come le mie affermazioni, ed e' questa incapacia' di mettere in norma tutti i casi possibili ed immaginari che frena l'opera del legislatore. ma puo' la vita e la morte dipendere dalla legge? abbiamo tolto questo potere alla Chiesa per darlo allo Stato? (meditate gente meditate) |
13-12-2006, 15.52.29 | #9 | |
Perfettamente imperfetto
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Riferimento: Il grande dramma dell'eutanasia
Citazione:
Ciao Mary... trovo molto bella e vera questa tua indignazione… Oltretutto, per me, che nel viaggio esistenziale vedo l'occasione per trovare o riscoprire l'essenza più intima della nostra natura, lo spirito Divino che ognuno ha in sè, non riesco proprio a capire cosa ci sia di Spirituale nelle posizioni di chi è contrario all'eutanasia regolamentata in maniera molto seria. A me sembra una concezione estremamente materialista nella sostanza, una esagerata identificazione ed attaccamento con l'organismo corpo-mente, che è fondamentalmente un involucro dell'Essenza (Anima?), ed una visione spirituale dell'essere che non mi convince per nulla. Non a caso ho scelto altre strade… per ritrovare il Divino. Ultima modifica di Mirror : 13-12-2006 alle ore 16.29.14. |
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13-12-2006, 16.33.13 | #10 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 08-04-2002
Messaggi: 2,959
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Riferimento: Il grande dramma dell'eutanasia
Citazione:
Ne la chiesa ne lo stato dovrebbero poter decidere della vita e della morte di nessuno, perché sarebbe mostruoso se un uomo avesse il potere di vita e di morte su un altro uomo. Nello stesso tempo lo stato e la chiesa, dovrebbero fermarsi davanti alla volontà di un uomo verso se stesso e se uno decide, per motivi suoi, che vuole morire, la cosa migliore che si può fare è rispettare quella scelta. (Tanto se uno è così disperato da decidere il suicidio, lo farà egualmente). Il rispetto della dignità e della libertà degli altri, rimane la migliora forma di accoglienza alla vita e se uno decide di voler morire è solo perché noi lo abbiamo avvilito e vilipeso così tanto, da spingerlo ad odiare la vita. E nulla avvilisce e vilipende come la mancanza di rispetto, come il privare un uomo della sua dignità di uomo, della sua libertà di disporre di se stesso Nulla avvilisce e vilipende come un uomo che si eleva sopra ad un altro uomo pretendendo, dall’alto delle sue presunzioni, di insegnargli cosa è bene e cosa è male, cosa è giusto e cosa è sbagliato….. quasi a volergli dire: - tu non sei in grado di capire e ti dico io cosa fare e come agire – Ultima modifica di VanLag : 13-12-2006 alle ore 17.33.09. |
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