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14-01-2007, 14.36.20 | #82 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 15-05-2005
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Riferimento: Il grande dramma dell'eutanasia
Citazione:
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14-01-2007, 17.29.32 | #83 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 08-04-2002
Messaggi: 2,959
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Riferimento: Il grande dramma dell'eutanasia
Citazione:
E’ come se io volessi suicidarmi e tu mi leghi braccia e gambe ad un lettino e mi impedisci quell’atto e nel farlo pensi di fare un gesto di amore e di giustizia, mentre in realtà stai solo difendendo i tuoi valori, la tua visione della vita, il tuo credo, in altre parole stai difendendo te stesso. Posso assicurarti che se realmente in te ci fosse stato amore io non sarei arrivato a quell’atto. Ogni suicido denuncia un atto di trascuratezza che noi tutti compiamo verso un nostro simile e non volersene assumere la responsabilità dichiarando colpevole il suicida, denuncia due volte la nostra incapacità di dare amore e compassione. Ultima modifica di VanLag : 14-01-2007 alle ore 19.23.52. |
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16-01-2007, 11.53.52 | #84 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 15-05-2005
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Riferimento: Il grande dramma dell'eutanasia
Citazione:
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16-01-2007, 13.15.05 | #85 | |
Frequentatrice abituale
Data registrazione: 06-08-2005
Messaggi: 822
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Riferimento: Il grande dramma dell'eutanasia
Citazione:
Scusa Aleksandr, ma il discorso di VanLag che io condivido, era un discorso apriori, non aposteriori come sembra voglia intendere tu: Posso (forse) impedire a qualcuno di suicidarsi dandogli amore, ascolto, comprensione, in modo che non senta più il bisogno di finirla con la vita. Ma al momento del suicidio consapevole, io arrivo troppo tardi per salvare qualcuno contro la sua volontà. E non avrebbe molto senso, ne convieni? Ciao |
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16-01-2007, 17.00.13 | #86 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 15-05-2005
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Riferimento: Il grande dramma dell'eutanasia
Citazione:
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16-01-2007, 18.26.19 | #87 | |
Frequentatrice abituale
Data registrazione: 06-08-2005
Messaggi: 822
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Riferimento: Il grande dramma dell'eutanasia
Citazione:
Forse la risposta è nella tua domanda, la morsa della sofferenza spesso non è questione di pochi attimi, ma si trascina lungo una esistenza. Ogni destino umano, anche quello psicotico, è un destino personale. Chi si suicida è già "morto dentro" Il gesto non è che l'adeguamento alla situazione interiore ; il suicida desidera profondamente di annullarsi ricercando pariteticamente un affrancamento dall'impotenza del vivere. Hanno quindi un peso decisivo la tenacia dei legami col passato ed il relativo coraggio ad affrontare l'ignoto in questo mondo: il suicidio simbolicamente si prospetta come una caduta nell'ignoto e nel nulla: Ci sono suicidi silenziosi ed imprevedibili, suicidi sotto l'istanza psichica del raptus, avremo suicidi disperati configurantisi come una disperata richiesta d'aiuto urlato ad un mondo indifferente e distratto; un evento esterno, una perdita, un lutto, un'ulteriore frustrazione spezzano l'instabile equilibrio interno oppure l'equilibrio crolla alla fine di una vicenda interiore che fa aprire improvvisamente gli occhi sulla penosità della propria impotenza di vivere. Il suicidio è forse un grido d'aiuto, talvolta una vendetta ma certamente la manifestazione eclatante del bisogno di "una rigenerazione totale". E ,in questo senso non è affatto lontano dall'eutanasia. Poi, non so, caro Aleksandr: quello che so è che la psiche umana è un labirinto da cui spesso non si riesce più ad uscire. Ciao, con simpatia |
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17-01-2007, 15.08.36 | #88 |
Rudello
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Messaggi: 943
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Riferimento: Il grande dramma dell'eutanasia
Eutanasia sociale
Si parla molto in questo periodo di eutanasia in senso “classico” e se ne dibatte in ogni sede. Mi sembra giusto: l’argomento è quanto mai coinvolgente per tutti ed il momento per discuterne, considerati i recenti dolorosi avvenimenti ed alzate di scudi da parte di scuole di pensiero diverse, quanto mai opportuno. Ma un’altra vocina, rivolo secondario del grande discorso, vorrei alzarla lo stesso. Giorno di nebbia e di fiacca lavorativa ho l’occasione di ascoltare tre TG consecutivi, senza alcun disturbo esterno. E scopro di non essere d’accordo su niente!... E scopro di non essere d’accordo con nessuno! Gli argomenti del giorno sono molteplici e non starò ad elencarli tutti, non è lo scopo del mio intervento. Ne cito alcuni per spiegarmi, ma senza commentarli, ché di politica non voglio interessarmi, né sono un sociologo Il divieto di intestazione di una strada alla Fallaci, così come avvenne per Cuccioli e Calabresi, mentre è stata intitolata una sala della Camera al “Ragazzo di Genova”. La “mezzobusto” che definisce “increscioso episodio” l’abuso sessuale di ragazzini su una compagna di scuola a Palermo. I Prestigiosi Signori Politici Autorevoli Membri del Parlamento della Repubblica che non sanno mettersi d’accordo se è legalmente lecito indire un referendum per il nuovo aeroporto militare NATO non so dove ed il Signor Presidente della Camera del Deputati che taglia corto con l’allucinante pressappochismo che qualsiasi cosa sia contro le guerre (o le armi?) sia buona!... Che l’amico grosso esponente di Autonomia Operaia condannato per “Partecipazione a Banda Armata Sovversiva” se ne vada libero senza un giorno di carcere perché è riuscito a non farsi acchiappare?... Sia ben chiaro che non ho nulla contro la scaltrezza del nostro ideologo, ed anche Autonomia Operaia mica diceva cose del tutto sbagliate (io c’ero, e me lo ricordo!), ma la nostra Repubblica sputtana una sentenza di eccezionale gravità emessa da lei stessa!... questo, mi fa accapponare la pelle! E se la Preside del “Carducci”, liceo classico di Milano, blocca la pubblicazione del giornalino interno deve essere messa sotto accusa dai giornalisti del TG, senza aver diritto nemmeno al contraddittorio coi ragazzi redattori di quel foglio, magari per ragioni di palinsesto (non lo so, per generosità mia voglio ipotizzare questo, come scusante) Ed il quindicenne che ammazza per “futili motivi” il coetaneo passato come “indice ricorrente” di un sedicente “degrado ambientale”… con la Signora Sindaco/a se la cava dicendo che ci vorranno vent’anni (quando Lei sarà sicuramente in pensione) per risolvere il problema…. …. M’è andata via la memoria, ché sono vecchio, ed altri episodi li salterò. Ma ragionare so ancora, ed allora dico: Non è possibile che tutto sia così storto come lo vedo io e nessuno se ne accorga, e nessuno se ne fotta. Quindi è colpa mia, vecchio brontolone, che traviso le cose e le vedo nere, dove nere non sono. E quando andrò a votare inquinerò la volontà collettiva non con il mio giudizio, ma con il mio ingiustificato pessimismo. Ed allora auspico una “Eutanasia sociale” per me, e per tutti gli altri vecchiacci balordi come me. Non la soppressione della vita, costosa ed inutile, ché crea gravi scrupoli e turbamenti in cambio di una scodella di minestra e del poco altro di cui abbisognamo, ma una esclusione dal voto, dal giudizio, dalla critica, dal parere, dalla legge. Realizzeremmo così il tanto auspicato “largo ai giovani” e ci scaricheremmo di tante, desolate e per noi inaccettabili responsabilità! Rudello 17 gennaio 2007 parole 570 FR “Il dramma dell’eutanasia” |