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10-01-2007, 13.26.39 | #74 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 15-05-2005
Messaggi: 575
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Riferimento: Il grande dramma dell'eutanasia
Citazione:
Poi sempre per il principio di non contraddizione dobbiamo tenere ben presente che se la sola differenza che qualifica una persona umana da una non persona umana consiste nell'avere la consapevolezza di sè stessi, ma anche nel non soffrire, così si ritorna in tema eutanasia, (anche solo psicologicamente!), si entra in uno scenario con tutte le sue conseguenze logiche. Saremmo non persone umane tutte quelle volte che non siamo coscienti di noi stessi e che non avvertiamo alcun tipo di dolore anche se abbiamo una malattia fisica...In pratica neonati, chi è sotto sedazione, chi fa uso di sostante psicotrope, chi soffre di demenza senile, i cerebrolesi ecc..ecc.. e sono soltanto alcune delle possibilità che si possono prendere in esame, non sono persone umane e quindi la loro vita può essere intenzionalmente interrotta. Ti sembra giusto? Ti sembra troppo? A questo punto conduce la logica, l’unico modo per tirarsi indietro è ritornare alle premesse del ragionamento e vedere se esse non siano errate. Il giudizio sull'embrione come NON PERSONA porta direttamente a queste conseguenze ed è strettamente collegato con il tema dell'eutanasia. |
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10-01-2007, 14.58.43 | #75 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 15-05-2005
Messaggi: 575
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Riferimento: Il grande dramma dell'eutanasia
Citazione:
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11-01-2007, 17.51.16 | #77 | |
Rudello
Data registrazione: 08-01-2006
Messaggi: 943
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Riferimento: Il grande dramma dell'eutanasia
Citazione:
Questo credo che sia finalmente il cuore dell’argomento. Quello sul quale ragionando tutti assieme, forse, potremo chiarirci un po’ le idee. Diamo per scontato quindi che ognuno dovrebbe essere libero di decidere della sua vita, includendo in questa libertà ogni remora morale o principio religioso, i personali convincimenti, le paure, le emozioni, i sentimenti ed i “risentimenti con sé stesso”, gli elementi contingenti e chi ne più ne ha, più ne metta. Abbiamo, a questo punto sei miliardi circa di “situazioni particolari”, di cui cinquantotto milioni circa in Italia. Ne prendiamo atto, non possiamo far altro. Possiamo invece ragionare su cosa possa fare la comunità, cioè tutti noi che abbiamo deciso di vivere insieme dandoci regole comuni, per garantire il più possibile il singolo cittadino, per evitare al massimo malversazioni (sempre possibili) favoreggiamenti, discriminazioni. Cioè lo spirito del nostro discorso fra benpensanti dovrebbe a mio avviso orientarsi non verso il “cosa sia il giusto” in assoluto, ma cosa per la nostra amministrazione statale sia il “meglio” per i suoi amministrati. Cioè gli italiani presi nel complesso delle mentalità, delle etnie, delle culture, delle tradizioni che li caratterizzano. Ammesso naturalmente che sia possibile fare qualcosa di ragionevole, applicabile, proponibile e difendibile. Una legge cioè da applicare e non scritta solo sulla carta. Per quanto invece riguarda il “cosa sia il giusto”, io ritengo che la “res publica” dovrebbe restarne assolutamente estranea, e lasciare (o al massimo garantire) assoluta libertà di dibattito e convinzione a tutti, ché l’analisi dell’argomento riguarda la speculazione intellettiva, la filosofia, la teologia ma non le regole di comportamento sociale che legano, regolano e limitano le libertà ed i doveri di ognuno nella casa comune che è l’Italia per le leggi interne l’Europa per quelle comunitarie e le strutture mondiali per l’affermazione di principi pandemici. Grazie per avermi letto. |
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13-01-2007, 00.37.09 | #78 | |
...cercatore...
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Messaggi: 604
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Riferimento: Il grande dramma dell'eutanasia
Citazione:
...possiamo volentire parlare di bioetica dell'embrione, magari apri un thread al riguardo. |
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13-01-2007, 22.09.49 | #79 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 02-04-2002
Messaggi: 2,624
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Riferimento: Il grande dramma dell'eutanasia
Citazione:
siccome con l'acqua bollente ci si può scottare allora evitamo di mettere usare l'acqua bollente! Dovremmo dire anche che siccome i coltelli sono pericolosi è meglio non fabbricarli! Non esiste niente a questo mondo che sia buono o cattivo a prescindere. Resta l'uso che se ne fa, e questo riferito a tutto. E troppe, davvero troppe cose non si fanno solo perchè temiamo che vengano usate male. Ma l'uomo non si ferma purtroppo e per fortuna. Quando eravamo piccoli potevamo ruzzolare dal triciclo o dalla culla ora che siamo più grandi ci confrontiamo con le auto, i treni, i coltelli..... Possiamo dire che non siamo abbastanza maturi per gestire l'eutanasia, le cellule staminali, la libertà, la giustizia ecc. Sì, possiamo dirlo ma ammettiamo anche di aver paura. I coniugi Curie quando scoprirono il radio non sapevano certo delle bombe atomiche. Ma il radio, di per sè, non è il male. Per paura di scottarci non riusciamo ad avvicinarci neppure all'acqua calda. |
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14-01-2007, 01.15.01 | #80 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 15-05-2005
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Riferimento: Il grande dramma dell'eutanasia
Citazione:
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