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31-05-2006, 11.47.34 | #1 |
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Maturità dimenticata
Maturità dimenticata
ovvero psicoanalisi di una riforma. Sottotitolo pomposo, che però vuole soprattutto essere ironico. Con la riforma moratti, il caro vecchio esame di maturità non si chiama più maturità ma "esame di stato" e lo studente non ha più l'occasione e la possibilità di confrontarsi in un dialogo con docenti esterni. Non gli viene più richiesto di dimostrare la sua capacità di lasciare il nido della scuola ed uscire nel mondo. Poi, per altri tre anni, durante il corso di laurea "breve", dovrà per lo più sostenere esami scritti, test a crocette, che premiano più in nozionismo mnemonico della comprensione e della capacità di collegamento. Oggi la scuola insegna ai nostri studenti ad imparare a memoria e a piacere ai professori. Insegna il nozionismo e la dipendenza. Quindi è giusto che l'esame che conclude il primo ciclo di studi superiori non si chiami più maturità. Certo è un bel piano politico e sociale formare una "classe intellettuale" fatta di laureati che possono tranquillamente laurearsi con 110 e lode senza aver mai dovuto affrontare una conversazione e soprattutto senza aver mai imparato a pensare!!! Piano che pare si sia tradito con un bel lapsus!!! Il vecchio governo si è dimenticato di stanziare i fondi per la maturità 2006!!! Ops, scusate, per l'esame di stato. Ecco l'articolo di repubblica!! Maturità, mancano 45 milioni di euro i prof rischiano di non essere pagati di SALVO INTRAVAIA Il governo Berlusconi ha dimenticato di mettere in bilancio i soldi per la maturità. Così, circa 140 mila insegnanti della scuola superiore italiana e 10 mila presidenti di commissione impegnati nei prossimi esami di Stato rischiano di dovere ricorrere al giudice per ottenere gli ’spiccioli’ previsti come compenso per l’esame di giugno. Tra gli addetti ai lavori la voce girava da qualche giorno. Ora è arrivata la conferma dallo stesso ministro della Pubblica istruzione, Giuseppe Fioroni, che in un comizio a Campobasso ha anche citato i numeri. "Si sono dimenticati - ha detto Fioroni riferendosi al precedente esecutivo - di prevedere 436 milioni di euro per l’adeguamento di quello che già il personale ha avuto". Ma cosa ancora più importante per chi dovrà valutare a partire dal prossimo 21 giugno i 450 mila maturandi delle scuole pubbliche e private "non hanno previsto neanche i soldi per gli esami di maturità dove, su 90 milioni di euro, ne mancano 45". Sulla questione è già intervenuta qualche giorno fa la Flc Cgil. "Non ci sono i fondi per pagare gli esami di Stato. E in questo modo lo Stato si indebita", dichiara il segretario nazionale, Enrico Panini, che aggiunge: "Per il pregresso, da alcune settimane abbiamo dato mandato ai nostri avvocati per avviare tutte le pratiche che consentano il recupero delle spettanze degli insegnanti". Il problema, secondo i sindacati, nasce dagli ultimi tagli previsti dalla Finanziaria sulle cosiddette somme per il funzionamento delle scuola che comprendono anche i compensi di commissari e presidenti d’esame. Anche negli anni scorsi le risorse sono state centellinate e centinaia di insegnanti sono ancora in attesa di percepire le somme (circa 560 euro lordi) della scorsa maturità. Parecchie scuole hanno pagato con fondi propri, ma chi è in difficoltà col bilancio non ha liquidato i prof. "Se negli anni scorsi il problema si è presentato, quest’anno sarà peggio - spiega Panini -. Le scuole riceveranno decine di migliaia di ricorsi e saranno costrette a pagare lo stesso". Si tratterà di aspettare, magari anche un anno per i docenti che non potranno andare in vacanza prima del 5/10 luglio. "Per gli insegnanti - dice Massimo Di Menna, segretario nazionale della Uil scuola - gli esami di stato sono un obbligo. Per fortuna la Finanziaria 2006 non ha messo in discussione il diritto al pagamento". Ma cosa occorre fare per farsi pagare, si chiedono i prof? "Abbiamo già avviato e lo faremo anche per il futuro le ingiunzioni di pagamento che potrebbero concludersi con pignoramento dei beni della scuola", risponde Di Menna che vede anche una via d’uscita: "Ho notizia che il ministero sta pensando a una variazione di bilancio per sistemare la questione". Uno sforzo da 45 milioni di euro che farebbero iniziare gli esami senza troppi malcontenti. (26 maggio 2006) http://www.repubblica.it Ultima modifica di Fragola : 31-05-2006 alle ore 11.49.48. |
31-05-2006, 15.38.13 | #3 | |
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Re: Re: Maturità dimenticata
Citazione:
Personalmente io non le vedo tanto bene le scuole private. Per moltissimo motivi, soprattutto educativi. Vedo che l'argomento scuola non interessa quasi a nessuno e che anche Van che ha risposto lo ha fatto più che altro per cortesia. (grazie Van ) Eppure, la scuola e la formazione degli individui dovrebbero essere la base e la radice di una società civile. Perchè il problema non è sentito? |
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31-05-2006, 16.25.14 | #4 | ||
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Re: Re: Re: Maturità dimenticata
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Citazione:
Inoltre non c’è il rischio che una scuola controllata centralmente, quindi statale o comunque non privata, se da una parte garantisce l’omogeneità dell’insegnamento, dall’altra imporrebbe, come impone, una specie di “monopolio della conoscenza” obbligandoci ad un insegnamento mono-culturale? Un esempio (forse un po futurista), può essere che vediamo come migliore la medicina occidentale, perché ci siamo dentro, ma chi ci dice che l’Ayurveda non sia 1000 volte migliore, o che non ci siano, che ne so, delle tecniche tantra che curerebbero molto meglio l’uomo di come non fa la nostra medicina? In una scuola controllata centralmente, l’ayurveda ci sarebbe o non ci sarebbe a secondo di scelte fatte dal ministro dell’istruzione, mentre in un regime privato sarebbe o dovrebbe essere possibile, aprire una scuola che insegni anche ayurveda, misurandosi poi sui risultati. |
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31-05-2006, 16.46.42 | #5 | |
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Re: Re: Re: Re: Maturità dimenticata
Citazione:
Fino a che la riforma moratti non ha posto dei vincoli alla libertà di insegnamento, il rischio di un insegnamento monoculturale era davvero minimo. Quello che non mi convince delle scuole private è l'ambiente. Secondo me è profondamente educativo che un bambino frequenti da subito un ambiente in cui si confronta con le diversità. Diversità di classe sociale e di cultura. E anche che abbia l'occasione per incontrare modelli culturali che non sono quelli scelti per lui dalla famiglia. L'istruzione privata si può affiancare a quella pubblica, ma non la dovrebbe sostituire. |
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31-05-2006, 16.57.08 | #6 | |
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Re: Re: Re: Re: Re: Maturità dimenticata
Citazione:
Spero che il 3d decolli magari con apporti di addetti del settore..... Non avrò molto da dire, ma lo seguirò volentieri…. P.S. non conosco neppure la riforma moratti ed i vincoli alla libertà susseguenti..... Ultima modifica di VanLag : 31-05-2006 alle ore 16.58.35. |
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31-05-2006, 17.28.06 | #7 | |
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Re: Re: Re: Re: Re: Re: Maturità dimenticata
Citazione:
...questo è grave!! Oltre all'interesse per la scuola, sarebbe una buona cosa sapere come funziona la testa del nuovo sindaco di Milano. I limiti alla libertà di insegnamento derivano dalle modalità con cui vengono applicati i cosiddetti "piani di studio personalizzati". Non tutto è compreso nel testo della legge. Per capire le indicazioni di applicazione della stessa, bisogna leggersi tutte le circolari. A tendere, i piani di studio personalizzati nella scuola primaria, potrebbero portare a situazioni per cui la famiglia (o anche gli insegnanti) possono indirizzare gli studi di un bambino in una direzione prefissata che non tiene conto delle sue aspirazione ma solo di eventuali presunte "doti" o carenze. Piani che influenzeranno inevitabilmente il suo iter futuro e che impediscono al bambino di "assaggiare" tutti li ambiti e di scegliere. Non solo, l'interferenza delle famiglie nei programmi ha portato a situazioni per cui, ad esempio, in alcune scuole tutto'ora avviene che venga richiesti di escludere l'insegnamento della teoria evoluzionista di Darwin in quanto contraria alla visione creazionista della chiesa!!!!!!! E non si tratta di casi isolati. Di fatto, darwin era scomparso dai programmi e dai testi scolastici per motivi misteriosi :-)) Ed è ricomparsa un po' edulcorata. Dopo il revisionismo storico, ora abbiamo ache quello scientifico!!! "L’evoluzione biologica, scomparsa dai programmi della scuola dell’obbligo (OSA) all’inizio del 2004 è ricomparsa nell’ottobre 2005, modificando con prudenza gli OSA del 2004. MA, se davvero si rispettassero i programmi attuali, non si dovrà parlare più alle medie di evoluzione umana; non si parlerebbe infatti di evoluzione biologica o di evoluzione umana, ma di un argomento originale come la ‘coevoluzione di geosfera e biosfera’. Solo in 3’ media. [cioè ben cinque anni dopo aver parlato… di dinosauri (in terza elementare)]" http://www.unipv.it/webbio/labweb/pr...ormascuola.htm Va beh, ora devo andare. |
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31-05-2006, 20.13.54 | #8 | ||
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Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Maturità dimenticata
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31-05-2006, 22.28.11 | #9 |
Avanti è la vita
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Purtroppo il problema della scuola non risale solo dai tempi della moratti ma anche il csx ha fatto del suo per peggiorare la situazone.
La riforma universitari dei famosi 3+2 è di berlinguer ed è un qualcosa di indecente.Anche l'esame di maturità fu modificato da berlinguer e pur non avendo fatto i danni della riforma universitarià cmq ha eliminato i prof. esterni. Purtroppo a volte abbiamo la mania di copiare quello che fanno gli altri senza capire che non sempre le cose altrui sono meglio delle nostre infatti basta vedere negli USA come vanno le cose per capire come funziona l'istruzione.Peccato però che abbiamo voluto copiare proprio quel sistema. ciao |
01-06-2006, 11.21.31 | #10 |
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I problemi della scuola italiana certo non nascono dalla riforma moratti. Però è incredibile come le varie riforme non abbiano fatto niente altro che peggiorare le cose.
La riforma moratti, però, ha dato una bella botta non solamente alla struttura ma al concetto stesso di scuola e più di qualsiasi altra riforma ha perso di vista lo scopo dell'istituzione scolastica. Ha trasformato, anche concettualmente, la scuola da luogo di iniziazione alla cultura in una scuola come azienda. Il cui scopo non sembra comunque può essere "produrre" persone ma produrre denaro. E' interessante, ad esempio, esaminare i compiti del "dirigente scolastico" (il caro vecchio preside!!!!) |