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03-05-2006, 15.38.40 | #22 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 27-09-2003
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Citazione:
MA chi ha detto che la Moratti non ci deve andare ??? Di che vada come giusto che sia ... come tutti quelli che vogliono andare come dice la costituzione hanno il diritto di farlo e meno male.... Sicuramente i fischi non erano tanto per il padre che immagino nessuno sapesse neppure chi fosse, non penso neppure che lo conoscessi tu prima di questa cosa... Non penso che nessuno abbia fischiato il padre ne la moratti come donna ma piuttosto hanno fischiato un Ministro.... Che non possa piacere e che non sia un atto gentile i fischi sicuramente sono un fatto assodato, ma che la contestazione non violenta sia un diritto anche il 25 aprile e il 1 maggio anche quello è un diritto.... Ripeto finche si parla di fischi per contestare un ministro in qualsiasi posto esso sia fa parte della democrazia e tale persona che ricopre una carica pubblica e così importante deve saperli accettare... è infatti la stessa moratti che il 26 aprile ha detto che i fischi fanno parte della Democrazia... Per cui se vogliamo vivere in un paese democratico dobbiamo per forza accettare comportamenti di contestazione anche in luoghi non idonei a ciò .... Se poi uno vuole solo sentire quello che gli pare allora questo è un altro discorso . e non si parla più di democrazia... La Moratti inoltre sapeva benissimo se non è una stupida che nel corteo del primo maggio (manifestazione organizzata dai sindacati) ci sarebbe stato il rischio di essere contestata sopratutto perchè lei era a rappresentare in tal momento un governo uscente da cui si vede che ha accetto il rischio o eventuali contestazioni ... Da cui riassumendo il fatto che abbia preso i fischi fa parte della DEMOCRAZIA per cui ogni persona che vuole vivere in una democrazia deve accettare questo e se non lo fa probabilmente vuole vivere in un regime... Inoltre a dire che il popolo della sx prende la piazza mentre la dx no probabilmente questo è dovuto la particolarità delle due feste e da chi le organizzava ... infatti il 25 apirle che si festeggiava la liberazione e di conseguentemente lo stato italiano suona strano che che un partito come AN e Lega si unicano alla festa opposta al loro credo mentre l'unico potrebbe essere FI. Per il primo maggio ovviamente era oganiz da sindacati e il sindacato con piu aderenti in italia non a caso è quello di SX |
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07-05-2006, 02.36.50 | #23 | |
iscrizione annullata
Data registrazione: 23-02-2005
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Re: Re: Ma chi sono i cretini?
Citazione:
Quelli che tu chiami "partigiani" non furono che codardi e vigliacchi traditori del proprio Paese. Il mio non è, nè vuole essere, assolutamente, "revisionismo" sul fascismo e sugli altri movimenti rivoluzionari che scossero l'Europa del XX secolo. Semplicemente considero le cose, per come saranno lette e percepite tra due secoli. Spiacente dovermi riconoscere, probabilmente, assente da quello scenario, caro amico. Ma, se ne avrai voglia, ti invito fin d'ora a prenderci un caffè, il 25 aprile del 2145, a Torino, di fronte al "D'Azeglio". Chiederemo al primo ragazzino che entrerà nel locale di mostrarci il suo libro di Storia. Gli sorrideremo, senza dire chi siamo, nè perchè lo facciamo. E sarò felice di pagarti un caffè e offrirti una Ceres, prima che l'imbrunire ci costringa a riparare tra le nostre pietre: alle quali io son disposto a tornare meno contento. |
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07-05-2006, 07.52.19 | #24 | |
eternità incarnata
Data registrazione: 23-01-2005
Messaggi: 2,566
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Re: Re: Re: Ma chi sono i cretini?
Citazione:
già! Tu non consideri che può essere stata codardia anche quella di chi ha obbedito Mussolini che ha voluto seguire Hitler verso il baratro? Non siamo mica tutti soldati e anche all'epoca del fascismo c'era chi non era d'accordo. Tra questi, chi manifestava il suo dissenso era picchiato se non ucciso (Matteotti per esempio), oppure c'era chi non condivideva le scelte del fascio ma non lo voleva dire apertamente. Non erano forse codardi questi? Ma come: io sono contro la guerra agli anglofrancese e tu, da presidente del consiglio gliela dichiari? E' chiaro che appena ne avrò l'occasione combatterò al loro fianco contro di te... non so se mi sono spiegato. |
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07-05-2006, 20.36.39 | #25 | |
...cercatore...
Data registrazione: 15-03-2006
Messaggi: 604
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Re: Re: Re: Ma chi sono i cretini?
Citazione:
L'unica vigliaccheria la leggo nei tuoi interventi, che probabilmente farai solo dietro un nick... ...e almeno abbi il coraggio e l'onestà intellettuale di definirti fascista... |
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08-05-2006, 01.06.49 | #26 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 21-09-2003
Messaggi: 611
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Re: Re: Re: Re: Ma chi sono i cretini?
Citazione:
Eppure la nostra idea di oggi è ancora molto condizionata dai racconti e dal vissuto dei nostri nonni se non dai nostri padri. Ognuno di noi ha una piccola grande storia alle spalle, se non vissuta direttamente, raccontata, e probabilmente se ne sente parte. Anche in un voto c'e' un po' della nonna, di un ricordo, di un racconto. E come quando non c'è molto di nuovo da proporre in arte, si aprono i musei, così forse accade oggi in un racconto politico. Personalmente non ho avuto molti racconti diretti, se non da mia nonna rimasta a casa mentre mio nonno proprio in guerra perdeva la salute e la voce. Altri racconti impossibili perchè sotto le lapidi del Piave c'è silenzio. Ho però ascoltato narrazioni diverse, da persone che la guerra l'hanno fatta e vissuta, e anche di un dopoguerra. Quello che credo sia un racconto unanime è rappresentato dagli anni del consenso, poi da quelli di chi ha opposto una guerriglia di frontiera, poi da chi ha pagato con la prigione o peggio con la vita, come nell'eccidio di Schio (non credo di dover documentare questo, è storia nota) un'adesione poi non rinnegata. E poi ho letto di persone che si sono lavate il passato e la coscienza rinnegando sè stesse, Repubblichini paracadusti volontari come Dario Fo acclamati da una sinistra che non vuole conoscere il passato, e altri politici che in generale si sono macchiati di firme ai limiti dell'umana coscienza, sedere sul carro dei vincitori. Quindi la confusione continua, la mia idea è solo una: che a destra o sinistra, nel passato come ora, dovrebbero vincere soprattutto l'onestà intellettuale e la coerenza. E che si potrà avere veramente un programma politico degno di questo nome quando le eredità del passato e i preconcetti del presente saranno ricondotti ad annullare ogni estremismo di sorta in nome del bene e dell'organizzazione comuni. |
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08-05-2006, 07.18.36 | #27 | |
...cercatore...
Data registrazione: 15-03-2006
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Re: Re: Re: Re: Re: Ma chi sono i cretini?
Citazione:
...ma per favore non mescoliamo e parifichiamo vittime e carnefici... ...Marzabotto, Fossoli, Ardeatine, Risiera di San Sabba....ecc.... ...non dimentichiamo le vittime di queste stragi fasciste... |
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08-05-2006, 13.04.58 | #28 | |
iscrizione annullata
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Re: Re: Re: Re: Ma chi sono i cretini?
Citazione:
Ribadisco e ripeto che la "lettura" che propongo è solo quella che, razionalmente, risulterà ovvia e scontata quando tutte le generazioni che furono protagoniste e prossime ai fatti della Resistenza se ne saranno andate. Inutile arrabbiarsi e sciocco definire "fascista" chi te la propone. Come si può essere fascisti nel XXI secolo? E' un'assurdità che si commenta da sola! Trovo invece l'intervento di cannella assai equanime e intelligente. Ma le cose, vedi, stanno così: l'Italia entrò in guerra stringendo patti ben precisi, aggredendo alle spalle una Francia ormai spezzata dall'avanzata nazista. Mussolini da solo invase Nizza e la Provenza? Le vicende di una guerra sono drammatiche, è chiaro, ma proprio per questo a tali vicende occorre dare le risposte proprie di una circostanza estrema, quale è quella di una guerra in corso. Il 25 luglio 1943 il GCF spodestò Mussolini, che venne arrestato. L'8 settembre Badoglio proclamò l'armistizio, mentre il re ed il governo fuggivano, lasciando il Paese in balia di se stesso: degli alleati tedeschi, che di fatto vi erano "di stanza", e degli alleati (nemici) angloamericani che lo stavano rimontando da sud. Nell'annuncio non era contenuta alcuna indicazione precisa riguardo a quello che avrebbe dovuto essere il comportamento dell'esercito nei giorni seguenti. Da molti ciò fu interpretato come un "rompete le righe". Ma i patti erano assai chiari: non ci si può ritirare unilateralmente da un conflitto bellico al quale si è presa parte attiva. La neutralità o si decide subito o si esclude del tutto: le forze tedesche non erano forze di "occupazione", erano presenti sul nostro territorio per difenderlo dall'invasione in corso. Puoi immaginare facilmente il tipo di lettura che quei soldati diedero delle vicende in corso. Due tra i miei zii erano ventenni a quel tempo. Uno fuggì in montagna, l'altro si arruolò nelle SS italiane. Alla fine del conflitto, quello che era fuggito si ritrovò avvolto da una sorta di gloria inattesa: con stupore si vide attribuite intenzioni che neppure supponeva. Ebbe, però, la dignità di non approfittarne, riscattando in tal modo, almeno in parte, il suo gesto vile. L'altro, invece, subì il destino dei reietti, e non perdonò mai al suo Paese l'ipocrisia sordida che fece del suo gesto ( e di quello di molti altri) polvere da nascondere sotto il tappeto. "Non potevo accettare la vergogna del tradimento, - mi raccontava - evitai le milizie repubblichine perchè non ero e mai sarei stato fascista, inoltre ritenevo che quella di Salò fosse una repubblica-fantoccio". Nella mia infanzia e nella mia adolescenza confrontai sempre quelle due vicende umane con la retorica dei festeggiamenti del 25 aprile. E, poichè credo che la realtà sia razionale, sono certo del fatto che, prima o poi, anche queste verità saranno riconosciute. Non nego affatto che vi fossero anche intenzioni diverse tra le fila dei partigiani: ma le scelte di coloro che restarono sul campo mi apparvero sempre più limpide e meno bisognose di spiegazioni e ragioni. Anche il tributo di sangue fu ben diverso, com'era logico e prevedibile. Ben diverso era, evidentemente, combattere al fronte rispetto al cecchinaggio e ad atti di piccolo terrorismo, cui seguiva il ritiro nella macchia. Tutto qua. E' tanto complicata la verità? |
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08-05-2006, 14.51.30 | #29 | |
Ospite abituale
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Re: Re: Re: Re: Re: Ma chi sono i cretini?
Citazione:
Beh quella storia dei tuoi Zii mi sembra non attinente ... ovvero non è detto che tuo zio sia stato un vile ogni partigiano lo sia a sua volta ... ce da domandarsi se è più vile chi si piega ad una forza superiore o scappa perchè nn può realmente fare nulla contro qualcosa che non gli appartiene ... Come si definisce un cane che ubbidisce alle bastonate del padrone?? e quello che scappa ??? magari il coraggio l'ha quel cane che aggredisce il suo padrone per poi essere coraggioso ??? la storia ha tante sfaccettature e si può vedere da tanti lati e con tante ideologie .. d'altronde la stessa cosa capitò ai miei nonni che scapparono da un potere che li voleva morti per poi combattere nell'anonimato per poi ottenere per loro la vittoria in quello che credevono ovvero "la liberta" Sinceramente il mio concetto di coraggio non si definisce obbedire ad un dittatore. |
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08-05-2006, 14.55.18 | #30 | |
...cercatore...
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Re: Re: Re: Re: Re: Ma chi sono i cretini?
Citazione:
...la verità non è affatto complicata, ma chi vuole fare del revisinonismo spicciolo come te omette sempre di raccontare su cosa il "consenso" fascista si basava nei suoi vent'anni di potere... Abolizione dei partiti politici... Abolizione dei diritti civili Guerre coloniali Stato poliziesco Squadrismo Leggi razziali Alleanza con il nazismo Delitti e persecuzioni politiche Indottrinamento delle masse ...il tutto sfociato in una guerra scellerata costata milioni di morti... ...ti basta...? ...poi se tuo zio si è arruolato nelle SS, informati bene su cosa le SS hanno combinato in Italia e all'estero... ...se cerchi il baratro dell'umanità, lì lo troverai... ...e poi parli di retorica.... ...e comunque ha un senso definirsi fascisti oggi, visto che in molti lo fanno, vedi forza Nuova, Alternativa sociale, ecc. Solo che almeno loro hanno il coraggio di definirsi tali... ...tu nemmeno quello.... |
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