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25-04-2006, 23.02.39 | #42 | |
...cercatore...
Data registrazione: 15-03-2006
Messaggi: 604
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Citazione:
Il cosiddetto "voto di scambio"... ..che si è pure evoluto... ...leggete un pò qua: www.lospettro.it/pagina703.htm |
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26-04-2006, 02.46.13 | #43 |
Ospite abituale
Data registrazione: 25-04-2006
Messaggi: 79
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ciao a tutti
anch'io non credo che la mafia sia un'etichetta da affibbiare solo alla realtà meridionale, anche se è lì che è nata culturalmente. Intendo culturale, perchè il mafioso in origine era una figura che "garantiva" un territorio, un pò come i signori feudali. La mafia, le organizzazioni mafiose, oggi, sono delle vere e proprie holding : si occupano di finanza, di "business" a 360 °. Operano in tutta Italia e all'estero. Come intervenire ? dove c'è un male, non solo bisogna trovare la cura, ma è necessario prevenire che insorga. Allora i nostri governanti potrebbero cominciare a prevenire : investimenti in infrastrutture, industrie, turismo, reali e produttivi, non elargiti a pioggia e senza controlli e verifiche sui lavori monitorati costantemente e realmente effettuati. Creare sviluppo e posti di lavoro sarebbe una buona prevenzione! ciao da metodico |
26-04-2006, 14.17.28 | #44 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 08-06-2005
Messaggi: 697
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Citazione:
------------- Hai regione metodico, infrastrutture sviluppate sulla base delle necessità reali e non cattedrali nel deserto. Credo che oggi il Sud dell'Italia abbia un vantaggio comparativo rispetto alla Spagna: l'agricoltura biologica. In effetti i prodotti da cultura biologica che si vendono nell'Europa del Nord vengono normalmente dall'Italia e non dalla Spagna che ha usato concimi chimici a go go. Industria alimentare DOC potrebbe accompagnar quest'agricultura pulita. Turismo culturale/ambientale/gastronomico-artigianale da aprile a ottobre inoltrato e non solo in luglio agosto (quando fa troppo caldo per i Nord europei). Naturalmente l'infrastruttura di informazione e pubblicità, trasporti pubblici, smaltimento dei rifiuti, riciclaggio purificazione deve seguire. Credi che i gemellaggi possano servire? |
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26-04-2006, 14.45.14 | #45 |
Ospite abituale
Data registrazione: 25-04-2006
Messaggi: 79
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si credo che se molte persone volenterose, creassero un network di collaborazioni, penso a scambi di informazioni, manifestazioni, lavori in comune tra associazioni, siti internet, tra i giovani, che sono i più sensibili, più desiderosi di cambiamenti e miglioramenti, qualcosa potrebbe cambiare.
Noi con il nostro sito, siamo da poco attivi su internet, stiamo già collaborando con altri siti della Calabria e della Sicilia, a cui sono legato da vincoli parentali. Alcuni miei cugini stanno ricreando un portale di servizi , informazioni, agevolazioni ai giovani per stimolarli a iniziative propositive verso i loro amministratori. Ritengo che l'istruzione e cultura siano indispensabili per il miglioramento del nostro Paese. Ricordo quando frequentavo l'università, ma anche il liceo, che una delle condizioni indispensabili per le classi governanti, per poter agire indisturbate e fare il proprio comodo, era avere un popolo ignorante e "pecora ". Lo pensavano anche i romani ! ciao da metodico http://www.alagoas.it La COLLABORAZIONE E' IL PRINCIPIO DEL CAMBIAMENTO |
26-04-2006, 14.59.24 | #47 |
Ospite abituale
Data registrazione: 25-04-2006
Messaggi: 79
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grazie, dell'approvazione monica.
volevo dirti, che anche tu insieme ai tuoi amici, puoi crearti un'associazione nel luogo in cui vivi ( di dove sei ? ) o un sito internet, che sia propositivo di iniziative positive. se c'è l'hai già possiamo collaborare o creare iniziative comuni. ciao da metodico |
26-04-2006, 15.02.35 | #48 | |
iscrizione annullata
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Re: Re: Parliamo del sud.
Citazione:
Direi più che altro che la malavita diffusa nel nord è altrettanto radicata e malavitosa, ma tendenzialmente non è "di stampo mafioso". La malavita organizzata di stampo mafioso ha le sue radici nel sud e continua ad avere le sue sedi nel sud, anche se ovviamente si è diffusa in tutto il paese. Le associazioni di stampo mafioso hanno delle caratteristiche precise e delle precise norme "d'onore" a cui i membri sono tenuti anche a costo della vita. Non tutte le associazioni a delinquere possono essere chiamate mafie. La legge italiana credo preveda anche due crimini diversi, uno per associazione a delinquere e uno per asociazione a delinquere di stampo mafioso. A rendere radicata e difficile da combattere la mafia, sono proprio le sue carateristiche e anche la connivenza della politica. Le mafie italiane sono cosa nostra in Sicilia la camorra in Campania la ‘ndrangheta in Calabria la sacra corona unita in Puglia |
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26-04-2006, 15.54.11 | #49 | |
Ospite abituale
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Re: Re: Re: Parliamo del sud.
Citazione:
-------------- OK Fragola. Ma fino a che punto queste associazioni hanno creato piccoli feudi locali (lo stile forse è stato sviluppato sotto l'occupazione spagnola. C'erano del resto gli spagnoli anche nella Milano dei bravi di Manzoni) e fino a che punto sono servite da manovalanza per interessi che vanno ben al di là delle regioni in questione? L'interesse politico di combatterle efficacemente c'era o no? Cosa è stato effettivamente fatto per fare uscire il sud dell'Italia dall'arretratezza? O per cambiare la mentalità servile? Se non mi sbaglio, personaggi come Andreotti (che conosce molti segreti mai chiariti del nostro dopo guerra e forse se li porterà nella tomba) è stato al potere per 7 legislature. Fino a che punto era necessario mandare allo sbaraglio giudici come Falcone e Borsellino, mentre forse i problemi avrebbero potuto essere risolti in modo meno cruento? Quante cattedrali nel deserto sono state costruite per mantenere il potere? "Il potere logora chi non ce l'ha" (Giulio Andreotti) |
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