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Messaggio originale inviato da Monica 3
In questo bellissimo periodo di inter-regno in cui pare che ognuno voglia veramente usare la propria testa per pensare, c'è una questione che mi piacerebbe affrontare.
Uno dei freni più grandi per lo sviluppo della società civile nel nostro paese (e per legittime ragioni storiche) sono i legami familiari. La famiglia in Italia è sempre stata garante dello stato sociale ed è dunque importantissimo mantenere buoni rapporti familiari.
Ma fino a che punto questo (per intenderci il classico "pro domo sua") ha frenato il nostro senso della collettività?
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Rimane lo stile insopportabile con cui si confrontano i politici di schieramento opposto: stile malevolo, ostile, accusatorio. Non bisogna prendere sul serio queste iene ridenti e ghignanti, che però stanno facendo scuola.
I legami familiari esclusivi (pro domo sua) hanno frenato lo sviluppo della società civile e hanno generato l' "onorata società"
nelle sue molteplici espressioni della mafia, 'ndrangheta, camorra ecc. Ma non mi sembra che la famiglia sia stato solo questo e, comunque, che i suoi risvolti negativi siano fenomeno solo italiano.
Personalmente vedrei contrario allo sviluppo della società civile il dominante capitalismo anarcoide che, come vediamo, porta inevitabilmente all'imperialismo militare.
Non vorrei essere andato fuori tema.