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27-11-2002, 23.34.08 | #13 |
frequentatrice habitué
Data registrazione: 08-04-2002
Messaggi: 780
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Droga leggera.
Perché nessuno racconta come ha fatto ad uscirne fuori e perché l’ha fatto? Immagino che aveva toccato il fondo. Che significa toccare il fondo? Vi ricordate i periodi brutti? Perché non raccontate la lotta tremenda che si deve fare per stare lontani dalle droghe una volta che siete diventati dipendenti? Che la droga diventa il tuo padrone? Che non esiste niente e nessuno più importante? Che in un certo momento lo prendi non perché ti piace ma perché non puoi fare a meno, che ti manca come l’aria, anche se dal punto di vista fisico e soprattutto psichico ti senti uno straccio? Non ho capito bene forse. Chi riesce a smettere da solo? Chi smette inizia a bere? Pensate che è un sostituto innocuo? Tutti danno la colpa alla società (o quasi). C’è un bellissimo programma di 12 passi sia nei gruppi di N.A. che nei gruppi di A.A. dove si impara a cambiare se stessi e si impara a vivere in mezzo agli altri e in pace con se stessi. Ma anche questa fa parte del karma. Avete imparato qualcosa? Secondo me quelli che riescono ad uscirne fuori sono veramente bravi. P.S. Per le persone che non conoscono l’argomento. A voi poveri mortali che non avete superato niente di simile, che fatte finta di capire con il vostro “buonismo”, che condannate “amici” o conoscenti dicendo che le loro “tragedie” vi sembrano sordide vi dico che qualsiasi testimonianza prima o poi arriva alla persona che ha bisogno di un aiuto. Consideratevi soltanto portatori del messaggio senza dare giudizi, altrimenti avete fatto un buco nell’acqua. Dov’è la vostra comprensione se dietro le spalle sputanate e davanti colpite con ferocia quando vi fa comodo? P.S.2 Poter guardare il passato senza paura non significa vivere nel passato ma gioire del presente. |
28-11-2002, 06.34.23 | #14 | |
tra sogno ed estasi...
Data registrazione: 21-06-2002
Messaggi: 1,772
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Citazione:
Edali sei patetica e te lo dice chi quell'esperienza l'ha vissuta in prima persona... Ma cosa c'entra la dipendenza da dorga in questo contesto....ciò a cui ti riferisci non è cannabis ma bel altro e, stranamente, dovresti sapere che c'è una notevole differenza tra questa e la coca o la roba....o altro... Se sostituisci una droga con l'alcool..forse è il caso di farsi curare veramente, ciò che devi eliminare è la dipendenza psicologica dallo sballo.... farsi una canna non è certo come farsi un buco...ma io davvero non ho parole.... Smettere da soli? o, scusa...perchè? Chi smette, smette grazie agli altri o a se stesso???? non aggiungo altro... ho già detto in passato... buona giornata |
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28-11-2002, 23.57.23 | #15 |
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Messaggi: 1,287
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la nebbia
la nebbia che annebbia il cervello è il massimo della vita.
Quando non vuoi pensare a niente ti puoi fare una canna, una damigiana di alcool, o tremila sigarette in un giorno. Dov'è la differenza? Forse anzi, sicuramente, ho fatto un pò di confusione tra il fumo "canne" e fumo "sigarette" ed ho aggiunto anche la dipendenza da alcool. In più una piccolissima parte di me stessa. Firenze, non vorrei mai incontrarti se avessi bisogno di te! Devi essere la classica persona che per darti una mano ti dà una spinta nel fosso. Nel senso che se uno ammette una propria debolezza, anzichè aiutarlo gli dai del coglione che si sta rovinando l'esistenza. Hai ragione. Il tuo ragionamento non fà una grinza, ma io nel frattempo sarei morta grazie a te.(non voglio fare la vittma, questo è un'altro post). Lo stato di grazia e beatitudine lo si raggiunge anche perchè non hai altro a cui pensare se non a pensare a te stesso e basta. Quando si vive, qui sulla terra intendo, vedi molto spesso ci sono le quotidianità e guarda caso chi si deve arabbattare è un coglione, mentre chi ha il tempo di fare viaggi trascindentali (o come cazzo si chiamano) vuol dire che non hanno nient'altro di meglio da fare o di cui preoccuparsi. Ora il fatto di vivere così profondamente il quotidiano questo non giustifica l'uso o l'abuso di sostanze che danno assuefazione, ma permettimi non tutti sono così grandi e forti come te o altri, così sicuri della loro supremazia della loro verità che si permettono di dar giudizi e sentenze. Non tutti hanno il coraggio di ammettere delle debolezze, e ammetterle è un bel passo avanti credi. Vedi i rincoglioniti a cui penso io sono proprio quelle persone che sanno, sono informati, sui danni che provocano gli stupefacenti o le sigarette o l'alcool e che cominciano così..per gioco, per divertimento, come dire: se li conosci li eviti. Purtroppo c'è anche chi, pur conoscendone i danni, da solo non ce la fà, perchè in qualunque "sballo" ha trovato il proprio star bene. Intanto che scrivo capisco la contraddizione, ma in quel "vivere" denunciano uno stato di malessere con sè stessi e con gli altri e da soli non ce la faranno mai. Vedi io ho ammesso una mia debolezza: apparentemente ho un carattere molto forte, ma in realtà trovo molto coraggio nella mia sigaretta, ed ho ammesso che da sola non riuscirei a smettere di fumare, ma sarebbe così per qualsiasi altra cosa. Non c'è solo gestualità nel fumare, ma una vera e propria dipendenza: vuoi sicurezza, vuoi compagnia o chessò altro. L'unico discorso sensato m'è sembrato quello di willow: tutto, ma nella giusta misura. Io sono più cogliona di altri perchè in ufficio non fumo, se esco con persone che non fumano (sono rimasta la pecora nera ) non fumo, eppure continuo . Avevo smesso per un periodo di cinque anni (doppiamente cogliona) ho ricominciato, ma se mi analizzo sò anche perchè ho smesso e perchè ho ricominciato, và da sè che se ricreo lo stesso habitat, smetta di fumare un'altra volta, ma rimane il fatto che sia un soggetto a rischio. Tutto questo dire, personalmente, lo applico anche a chi fa uso di stupefacenti o di alcool. Ben vangano le comunità e le associazioni alcoolisti anonimi e metodi per smettere di fumare. Quel che è importante soprattutto è l'informazione, informare i giovani su ciò che gli può accadere e, per evitarglielo, sarebbe opportuno stargli vicino (senza soffocarli), ma con l'impegno che un genitore si prende nel momento in cui mette al mondo un figlio. Inoltre, per cose minori ed evitare il peggio, non sarebbe male un amico/a a cui confidare le proprie angosce, spesso serve più del medico, ma chi confiderebbe una dipendenza prima che si sia reso conto che dipende esclusivamente da questa? Con questo credo di aver risposto anche a Edali che chiede di raccontare, ma credo non volesse dire proprio raccontare i fatti personali, ma informare piuttosto chi vediamo fare qualcosa di dannoso per sè, a cosa può andare incontro. |
29-11-2002, 05.50.58 | #16 |
frequentatrice habitué
Data registrazione: 08-04-2002
Messaggi: 780
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Per dd
Se hai trovato patetico ciò che ho scritto, vuol dire che non mi sono spiegata bene.Se sono “patetica” non lo sono certo di meno o più di altri. Se leggi con attenzione i post degli altri può darsi che riesci a capire meglio, senza lasciarti coinvolgere dai tuoi sentimenti ed esperienze personali. Anche se si parla solo delle canne non vedo quale sia la differenza, visto che danno comunque dipendenza. O no? Dei ragazzi che si fanno una canna a scuola, sistematicamente, e poi sono rincoglioniti, credo che chiunque ne abbia sentito parlare. O la scuola è un luogo di divertimento dove si và una volta alla settimana quindi, uno sballo ogni tanto non nuoce? Andando di questo ritmo mi sa che le patate ed i pomodori verranno raccolti dalle nuove generazioni. Il post non era rivolto a te nè in particolare, nè in generale, bensì era una richiesta di spiegare di quanto si stia male quando si diventa dipendenti e quanto sia difficile uscirne fuori. Anche solo per ciò che sappiamo, senza necessariamente aver vissuto queste esperienze. Non è la prima volta che viene esaltato l’uso delle sostanze sia leggere che pesanti! |
29-11-2002, 07.07.04 | #17 |
tra sogno ed estasi...
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Messaggi: 1,772
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Mia cara Edali, ciò che hai scritto in precedenza l'ho reputato patetico e ti spiego subito il motivo. La dipendenza fisica da cannabis, non esiste...la famosa crisi d'astinenza, non c'è. Che si possa creare una sorta di dipendenza psicologica, è possibile, tutto dipende dal grado di maturità della persona che ne fa uso. Personalmente ritengo che non faccia più male di una sbronza o delle sigarette.
Due, a scuola.... su questo non ci sono dubbi, in alcuni contensti è decisamente sbagliato. Edali, lo so che non era rivolto a me in particolar modo, ma se scriviamo un'opinione e qualcuno ha qualcosa da dire...forse è giusto scriverlo, non ti pare? Non fare come ho fatto io ieri con Irene. Tu parli di venirne fuori e quanto sia duro...lo so benissimo, forse lo so meglio di te. Conosco il significato della lotta interiore che porta una dipendenza, sia psicologica che fisica. Il dolore di dire basta e sentire che tutto il tuo corpo si ribella...ma qui stiamo parlando di cannabis e non d'eroina o cocaina ...teniamo ben distinte le due cose. Non voglio sembrare presuntuosa, ma sai bene più di me che l'ho vissuta sulla mia pelle e non me ne vergogno, perchè dovrei? Ne sono venuta fuori a testa alta....ho vinto io la guerra, e non una battaglia. Le esperienze vissute in prima persona sono diverse, meglio...vengono viste in modo diverso da quelle epr sentito dire. Per quanto riguarda la tua ultima affermazione...ho capito dove vuoi arrivare, probabilmente alla mia affermazione fatta in passato sull'uso degli allucinogeni da parte degli sciamani...a parte che se mi dici una cosa simile significa che non hai inteso il mio discorso... affermare che gli sciamani usino droge per alterare lo stato di coscienza, non significa indurre le persone a farlo. L'uomo è dotato di cervello...o sbaglio? A lui la scelta.... spero di essermi fatta capire ora. ciao |
29-11-2002, 11.38.51 | #18 |
Ospite abituale
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[quote]Messaggio originale inviato da edali
Dei ragazzi che si fanno una canna a scuola, sistematicamente, e poi sono rincoglioniti, credo che chiunque ne abbia sentito parlare Tu hai mai provato sistematicamente a fumare??? Io potrei anche essere d'accordo con te,però sarebbe meglio che si smettesse di ragionare seguendo i "chiunque ne HA SENTITO PARLARE"... perchè così si rafforzano i luoghi comuni. Non volgio dire che tutti coloro i quali vogliono parlare di hascisch debbano farsi una canna,ma nemmeno riportare eperienze di altri(di altri di altri di altri...) e poi darle come regole o esperienze universali. Naturalmente non è il tuo caso. Ne sono sicuro. |
29-11-2002, 20.19.43 | #20 |
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allora
considerato e tenuto tutto per buono, perchè non si fa un bel referendum alla "Pannella" per la liberarizzazione delle droghe leggere? La sigaretta nuoce gravemente la salute, la "canna" nò quindi non vedo il problema. Ci facciamo tutti una bella canna in compagnia e viviamo felici e contenti.
Anche quando si parla "per sentito dire" non necessariamente si è "sentito dire", ma sai Lukra a volte basta proprio VEDERE, per rendersi conto di come sono rincoglioniti anche i fumatori di canne. Scusa l'inesperienza forse dipende dal contenuto della canna andare fuori di testa o solo da un autosuggestione nel fumarla? Cmq sia sono per la libertà del libero suicidio quindi ritengo che lo Stato, qualsiasi cosa vi fumiate comprese per me le sigarette, dia via libera a questo bel fumo collettivo, forse ci ritroveremo, finalmente, tutti insieme felici e contenti. Sperando che lo sballo sia positivo. Lo sapevate che anche la ciucca può essere cattiva? |