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20-02-2006, 16.25.43 | #4 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 04-09-2003
Messaggi: 766
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Re: Il reato ideologico
Citazione:
guarda che DEMOCRAZIA non significa mica libertà di parola o libertà di azione. Dignifica tutt'altro... e spesso la parola democrazia viene facilmente scambiata con la parola libertà... |
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20-02-2006, 17.15.12 | #5 | ||
Moderatore
Data registrazione: 18-05-2004
Messaggi: 2,725
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Re: Re: Il reato ideologico
Citazione:
bluemax, non ho certo affermato che il concetto di democrazia sia -- in qualche senso -- un sinonimo di di libertà di parola/azione. anche se è innegabile che la democrazia presuppone un buon grado di tale libertà. Citazione:
anch'io probabilmente penso che non dovrebbe. capisco i timori (che sono anche i miei) di mary, ma penso che una democrazia non dovrebbe limitare mai la libertà di parola. se mi fermassi qui, nel mio intervento, verrei lapidato vivo ed in effetti vi capirei, ma vorrei spiegare un po' meglio ciò che intendo. io distinguerei il potersi esprimere liberamente riguardo una tesi, dal potersi esprime liberamente riguardo ad una persone: un conto è dire "Il signor X è stupido/cretino/etc..." un'altro è dire "L'idea y proposta da X è stupida/cretina/etc...". Il primo tipo di enunciato dovrebbe essere garantito come libertà di parola, mentre il secondo vietato per diffamazione. poi io distinguerei tra il potersi esprimere e l'incitazione all'agire, ritenendo quest'ultimo più vicino all'agire che all'esprimersi: quindi se in un contesto pacato di una conferenza qualcuno inizia a speculare sulla superiorità della razza Z, ciò dovrebbe essere tutelato dal diritto di parola; mentre se tra urla, foto di uccisioni di persone di razza Y, etc. etc., si urla "gli y sono delle merde!!!" allora cambia totalmente. ecco, se uno insulta un'altra persona è diffamazione; se uno incita alla violenza allora è incitazione al reato. penso che già questi due bastino per regolamentare la libertà d'espressione: quindi il posto per il reato ideologico non c'è. epicurus P.S. è naturale che il confine tra esprimersi-diffamare e esprimersi-incitare è sfumato e dipende dai casi, ma quando mai nel diritto avviene il contrario? |
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20-02-2006, 17.26.05 | #6 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 08-04-2002
Messaggi: 2,959
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Re: Il reato ideologico
Citazione:
Le idee razziste, ad esempio, non nascono da sole. C’è sempre una causa e magari qualcuno che soffia sul fuoco. E’ sempre meglio parlarne e, se fossimo davvero capaci di parlarci civilmente, prima di prenderci per il collo, questo mondo sarebbe un posto quasi felice. Purtroppo c’è gente che non è disposta a mettere in discussione le sue verità. |
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20-02-2006, 19.02.24 | #7 |
Utente bannato
Data registrazione: 15-05-2004
Messaggi: 1,885
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La legge non scritta.
Hare Shiva!
Il reato ideologico è sempre esistito ed esiste tutt'ora ,ma non sta scritto nel codice civile nè nel codice penale. Reato ideologico vuol dire pensare e perlare diversamente da quella che è l'opinione pubblica dominante. E tale reato viene regolarmente punito al di là della legge scritta. Viene punito tramite la diffamazione della persona implicata. Esempio semplicissimo: il più bravo politico di questo mondo potrebbe mai venir eletto se si dichiara Musulmano,credente negli UFO e sessualmente libero? Mai! Kantai,indo -ebreo-musulmano,dottore in Ufologia e attualmente fidanzato con sei ragazze contemporaneamente. |
20-02-2006, 20.02.29 | #8 |
Ospite abituale
Data registrazione: 08-04-2002
Messaggi: 2,959
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Caldiroli accusato di vilipendio alla religione, (ma non era stato tolto come reato?). Lo storico negazionista David Irving condannato in Austria a tre anni di carcere per avere negato l’olocausto. Io non sono d’accordo ne con Caldiroli ne con Irving ma non so se fanno più paura loro o il silenzio imposto con la forza.
Nel dubbio mi stringo forte a Voltaire che affermava: - non condivido le tue idee ma darei la vita affinché tu possa esprimerle. |
21-02-2006, 00.41.50 | #9 | |
Moderatore
Data registrazione: 18-05-2004
Messaggi: 2,725
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Citazione:
sottoscrivo assolutamente questo discorso, ciao Van |
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23-02-2006, 07.14.41 | #10 |
Ospite abituale
Data registrazione: 18-07-2005
Messaggi: 348
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Da un articolo di Maurizio Blondet:
(...) Christopher Caldwell, «senior editor» del Weekly Standard. Il quale prende le mosse dalla polemica sulle vignette anti-Islam, e riporta (...) l’argomento dei musulmani che protestano: l’Occidente dice di avere sacra la libertà d’opinione, e invece ha varato leggi che vietano penalmente l’opinione di chi mette in dubbio il genocidio ebraico. E’ vero, ammette Caldwell: «in gran parte dell’Europa esiste una ‘verità ufficiale per legge’ sull’Olocausto». Ed elenca: in Francia la legge Gayssot del 1990 è stata subito imitata in Germania e Svizzera; ed ora anche in Austria, Belgio, Repubblica Ceca, Polonia e Slovacchia. Si noterà che il divieto non esiste nei paesi anglosassoni. Ciò perché, spiega Caldwell, «è che sanzionare poliziescamente opinioni marginali sulla seconda guerra mondiale crea più problemi di quanti ne risolve. E alcuni di questi problemi sono costituzionali». E qui, si cita Ronald Dworkin, il filosofo del diritto, anche lui intervenuto sulla polemica:«la libertà di parola», dice Dvorkin, «non è solo uno speciale emblema della cultura occidentale, che possiamo limitare come forma di rispetto per altre culture… la libertà di parola è una condizione del governo legittimo. Le leggi e le direttive politiche non sono legittime, se non sono state adottate attraverso un processo democratico; e un processo non è democratico se lo Stato ha vietato a qualcuno di esprimere le sue convinzioni». «Se esigiamo anche dai fanatici di accettare la decisione della maggioranza una volta che la maggioranza ha deciso, allora dobbiamo consentire loro di esprimere il loro fanatismo durante il procedimento la cui decisione chiediamo loro di rispettare». |