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Vecchio 06-02-2006, 21.00.59   #1
Kim
Utente bannato
 
Data registrazione: 02-11-2004
Messaggi: 1,288
Eutanasia e qualità della morte....

Lo spunto di questo 3d nasce da un avvenimento delle mie ultime 24 ore ossia la morte di mia nonna (non ancora avvenuta, diciamo a breve) che nel suo svolgersi mi ha fatto sorgere il dubbio dell’accanimento terapeutico da una parte e di una scarsa, anzi direi inesistente qualità della morte dall’altra.

Questa persona negli ultimi 8 mesi e stata piu’ volte ricoverata nelle strutture ospedaliere per delle broncopolmoniti, piu’ o meno pesanti per i suo 88 anni e le varie riabilitazioni per permettergli di tornare all’autosufficenza.

L’ultimo fatto e dire quello conclusivo della vicenda terrena di questa persona, si è svolto la settimana scorsa. Dopo una caduta con conseguente perdita di coscienza ricovero in ospedale nel reparto di medicina, gli viene diagnosticato un affaticamento del cuore…rimedio? …peismaker! Spiegazione?: visto gli episodi “2” di perdita di coscienza l’apparecchio garantiva il funzionamento ritmico adeguato per un cuore oramai stanco….

Chiesto al dottore se si trattasse di accanimento terapeutico rispose che anche Bossi ne ha uno e che quindi si poteva andare tranquilli.

Il giorno dell’intervento direi banale, è riuscita non si sa come a cadere dal letto….in ogni qual modo, subito cucita e pronta per l’intervento!…tutto bene per due giorni, il terzo giorno, oggi accusava dolori lancinanti allo stomaco ed alla schiena…che tutti hanno preso per una cattiva digestione…e fin qui tutto bene, pomeriggio (come se ce lo sentissimo) suona il telefono è l’ospedale che ci comunica di andare se non di corsa, quasi! perchè la paziente era stata trasferita in terapia intensiva.

Non sgomenti ma quasi, ci precipitiamo ed ad accoglierci troviamo un dottore gentile ed anziano che ci ragguaglia sugli sviluppi del caso, ossia il mal di stomaco era un ischemia, un infarto e di ore di vita, vista l’età della paziente vista la gravita dell’Ischemia ne ha ben poche…dicendoci chiaramente di prepararci al triste evento!!

Ora che noi fossimo preparate mi pare il minimo vista l’età della medesima, ma non eravamo certo preparate ad un evoluzione di questo tipo ed in questo modo!

Sembra una sciocchezza parlare del tipo di morte degli altri! Nel senso che da casa parlar di morte o pensare alla morte rimane sempre fine a se stesso, quello che piu’ mi ha disturbato e mi disturba nella vicenda e che non solo la vecchietta in questione ha subito un accanimento terapeutico nell’applicare un peismakerche che credo abbia causato piu’ danni che resto…ma mi domando se ha diritto ad una qualità della morte!?

Ossia stabilito che è solo una questione di ore e stabilito che non è piu’ possibile aiutarla in nessun modo…perché, io mi domando perché si debba assistere allo sfinimento di una vecchia che non ha ancora capito bene quale sarà il suo destino….dico questo perché le sue ultime ore definite dal medico, le sta passando come se qualcuno le avesse legato un sacchetto intorno alla testa…questo stato di totale apnea le provocherà la crisi cardiaca piu’ grave e definitiva…(sperando che il peismaker, funzioni male…il prima possibile)…non è piu’ umano dargli un sedativo e lasciare andare la cosa? No? È piu’ semplice sentirla rantolare, annaspare con gli occhi fuori tre dita mentre grida chiamando l’infermera che non farà nulla!…questa è la legge!!!! Però siamo tutti felici! perché quando finalmente sarà morta…diremo si è spenta!!! …..quanta ipocrisia già nelle parole, figuriamoci nei fatti!!

Ho raccontato questo fatto forse troppo lungo, per riproporre il discorso sull’eutanasia…che non significa a mio avviso, sopprimere un essere vivente ma senza dubbio garantirgli una qualità della morte degna….cosa serve, a chi serve una persona che questa mattina stava “normale” costretta ad auto -procurarsi un infarto per mancanza d’ossigeno…cosa puo’ insegnarci questa morte, che nuove morali evince, che idiozia è????

Io ne faccio un discorso generale…forse egoisticamente piu’ mio che per mia nonna…la quale per forza di cose è costretta ad una condizione che non è mutabile, ma perché e chiedo perché…prima di andare a votare come pecore ed essere schiavi una vita di dogmi e cretinate varie…non si cerca di capire che domani sul quel letto ci saremo noi!!…perché prima di essere certi che l’eutanasia è un delitto, non ci si fa un bel giro dai malati terminali?…perché oltre a chiedere il sacrosanto diritto alla qualità della vita, non si pensi mai al sacrosanto dovere di dare e ricevere la qualità della morte!?….

Pensiamoci!…
Kim is offline  
Vecchio 06-02-2006, 22.48.57   #2
meditando
Ospite abituale
 
Data registrazione: 19-11-2004
Messaggi: 69
Re: Eutanasia e qualità della morte....

Citazione:
Messaggio originale inviato da Kim
Lo spunto di questo 3d nasce da un avvenimento delle mie ultime 24 ore ossia la morte di mia nonna (non ancora avvenuta, diciamo a breve) che nel suo svolgersi mi ha fatto sorgere il dubbio dell’accanimento terapeutico da una parte e di una scarsa, anzi direi inesistente qualità della morte dall’altra.


Secondo me il problema non è come si muore, se sia meglio o peggio essere o meno aiutati, incentivati a morire, ma se siamo preparati alla morte e se siamo stati educato al concetto di morte.

Infatti il problema dell'eutanasia non riguarda quasi mai chi sta per morire, a lui interessa magari l'aspetto del dolore, il combattere con il proprio spirito di sopravvivenza ecc. ecc. ma piuttosto chi stà vicino all'ammalato, colui il quale si trova a doversi adattare a situazioni che non è preparato a sopportare e che spesso è portato a drammatizzare più del necessario situazioni che potrebbero benissimo essere vissute con maggiore distacco e minore tensione emotiva; quest'ultima è sempre deleteria e spesso porta a prendere decisioni spagliate.
meditando is offline  
Vecchio 06-02-2006, 23.04.44   #3
Kim
Utente bannato
 
Data registrazione: 02-11-2004
Messaggi: 1,288
Non credo di essere una di quelle persone non preparate, ad agosto dell'anno scorso è morto anche mio padre...quindi della morte in diretta forse ne so qualche cosa!...hai ragione non siamo preparati a morire! ma non capisco perchè associarlo sempre al soffrire! io non sottovaluterei l'astetto fisico del dolore non capito dall'uomo e solo subito!...non si è avvicinato nessuno a lei , perchè lei, nel particolar caso non ha voluto nessuno vicino....ma questo non toglie che raccontare gli avvenimenti e vederli con i propri occhi sia del tutto diverso! non credo che sia sbagliato chiedere una morte giusta! non credo sia sbagliato chiedere un valore anche nella morte, ossia la "comprensione" come atto finale

Morire degnamente è un diritto! ma ora capisco che diverrà chiaro solo quando ci faranno salire noi su quel letto!!
Kim is offline  
Vecchio 06-02-2006, 23.29.58   #4
Melany
Ospite abituale
 
Data registrazione: 31-10-2005
Messaggi: 422
Re: Re: Eutanasia e qualità della morte....

Citazione:
Messaggio originale inviato da meditando

Infatti il problema dell'eutanasia non riguarda quasi mai chi sta per morire, a lui interessa magari l'aspetto del dolore, il combattere con il proprio spirito di sopravvivenza ecc. ecc. ma piuttosto chi stà vicino all'ammalato, ........

No, meditando, ti contraddico. Assolutamente falso che il problema dell'eutanasia non riguarda chi sta per morire. Io lo so perchè ho vissuto una situazione simile a quella descritta da Kim. L'eutanasia riguarda solo chi sta per morire, per farlo smettere di soffrire, se tu parli così si vede che non ti sei trovato in una situazione simile e, intendiamoci, buon per te. Personalmente mi augurerei che nessuno riuscisse a capire di cosa stiamo parlando, vorrebbe dire che non si ci è trovato e auguro che non ci si trovi mai nessuno in queste situazioni. Il fatto è che ti trovi davanti una persona della tua famiglia con una malattia nello stadio terminale e si sa già anche quanti giorni gli rimangono, il tutto fra atroci sofferenze. I medici somministrano dei farmaci per limitare il dolore, ma succede che questi farmaci non sono sufficienti. Tu chiedi cose di questo tipo:" ma non possiamo fare un'altra puntura per non farla soffrire? " e ti senti rispondere che fare un'altra puntura diventa eutanasia e quindi non si può fare. Al che tu rispondi: ma che senso ha visto che sono gli ultimi giorni di vita e con queste sofferenze? Ti senti rispondere che è contro la legge. Ti ho descritto materialmente e in termini spiccioli quello che accade e che cosa vuol dire che l'eutanasia è vietata dalla legge. A questo punto ti assicuro che arrivi anche a pregare che quella persona muoia il prima possibile perchè così non soffre più. Ti assicuro che se siamo impreparati in qualcosa siamo più impreparati alla sofferenza di chi amiamo che alla morte di chi amiamo. E' peggio vedere soffrire un familiare che vederlo morto, almeno sai che con la morte è finito tutto anche il dolore.

Ultima modifica di Melany : 06-02-2006 alle ore 23.37.00.
Melany is offline  
Vecchio 06-02-2006, 23.33.11   #5
Melany
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Data registrazione: 31-10-2005
Messaggi: 422
X Kim

Capisco benissimo quello che stai passando. L'ho vissuto pure io con una persona della mia famiglia, che era anche giovane. Cerca di farti coraggio, purtroppo di queste situazioni ce ne sono all'infinito e sempre ce ne saranno. Non mi dilungo ancora perchè mi fa troppo male questo tasto, anzi sono andata anche troppo oltre e non me la sento.
Un saluto.
Melany is offline  
Vecchio 06-02-2006, 23.41.53   #6
Kim
Utente bannato
 
Data registrazione: 02-11-2004
Messaggi: 1,288
Gracie Melany tu hai capito perchè passata attraverso! e non filosofeggi!!! speriano che per un eventuale legge capiscano anche altri! perchè la morte è di tutti e per tutti...ed anche se giovani...non è un pensiero da rimandare...ma da discutere e sostenere....

Grazie tante Melany! buona notte...
Kim is offline  
Vecchio 06-02-2006, 23.51.08   #7
cannella
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Sono d'accordo con te Kim, e con Melany.
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Vecchio 06-02-2006, 23.53.16   #8
Rael86
Imperial Aerosol Kid
 
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Data registrazione: 18-01-2006
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Sono d'accordo con te, Kim, il nostro paese potrà dirsi veramente civile e libero da vincoli religiosi solo quando si comincerà a capire che una morte decente è un diritto che tutti devono avere per natura. Solo quando nessuno sarà più costretto a passare mesi (se non anni) nei letti degli ospedali tra atroci dolori sapendo in anticipo la fine che lo attende, solo allora, potremo considerarci civili.

Fatti forza.
Rael86 is offline  
Vecchio 07-02-2006, 11.51.45   #9
Aristippo
Ospite abituale
 
Data registrazione: 06-10-2004
Messaggi: 365
Io invece signori,
mi son dovuto ricredere sul discorso eutanasia.
Bè se leggete un post di quache tempo fa, mentre discutevo col Sig. Kannon, e mentre mia mamma ora mai era giunta alla fine ( 52 anni, non anziana ) ero convinto che tutta questa sofferenza non fosse giusta e che avremmo dovuto fare qualche cosa per aiutarla a partire ( non morire ma ben si partire ) .
Essendo malata di cancro e essendo stata data per incurabile, pensavama che la soluzione più giusta sarebbe stata quella di aiutarla a smettere di soffrire.
Ma come pensavo anch'io , questa religione, questo vincolo cristiano che abbiamo in Italia non ce lo avrebbe permesso.
Pertanto, il 25 Aprile, mia mamma morì, dopo un agonia di 1 settiama, più i mesi precedenti a causa dei lanciananti dolori che si presentavano anche dopo la somministrazione di alte dosi di morfina e anti dolorifici.
Bene, signori, io da Venerdi' questo a oggi, ho cambiato radilcalmente idea sul principio di Dolce morte.
Non essendo mai stato credente, non concepivo questo soffrire inutilmente, questo cercar di continuare a resistere ad un qualche cosa che fa paura..La morte.
Bè, prendetemi per pazzo, per fissato o per credente ( adesso ho cominciato ad esserlo ) ma Vi dico ( nn vi garantisco, ognuno è libero di crederci ) che la dolce morte forse non sarebbe la cosa più opportuna da fare nei confronti di colui che sta per trapassare.
Vedete, se voi aveste e provaste a sentire ciò che da 4 giorni a questa parte sento io, mio padre, mia sorella, e tutti coloro che sono passati da casa mia in questi giorni, capireste che la vita non solo non finisce qui, ma forse è anche migliore. E forse questa voglia di abbreviare il percorso potrebbe essere dannosa dall'altra parte.
So quel che state pensando, lo pensavo anche io, ( e vi prego di leggere ciò che scrivevo e di cui ne ero fermamente convinto ) ma siccome sto ricevendo , staimo ricevendo ( la mia familgia ) dei segnali talemente eclatanti da rendermi felice e tranquillo e non solo in questa vita ma anche dopo questa vita.
Davvero signori, credetemi o provate a farlo ( anche se nessuno vi obbliga ), non crediate che il dolore sia per forza una cosa brutta. O meglio sicuramente lo è, ma forse è tutto un percorso che la persona malata deve percorrere. Vi sembreranno dei discorsi religiosi, ma vi assicuro che ne sono battezzato, nè nulla, ateo fino a Venerdì. Ora sono molto turbato sulle mie credenze, e sono molto confuso su quello che fino a ieri credevo giusto e quello che oggi reputo sbagliato.
Signori miei fate attenzione a sfidare la vita, perchè potrete accorgervi, che qusta non è la vera vita, ma ben si un semplice gradino che ci porta ad un qualche cosa di davvero superiore.

Adesso liberi di credere che sia giusta l'eutanasia, magari lo sarà, ma se avessimo applicato l'eutanasia a mia madre, sicuramente la sua morte non sarebbe stata tanto significativa per la mia vita, sicuramente ciò che ho visto nei suoi occhi non ci sarebbe stato, sicuramente ciò che sento sarebbe stato offuscato dal semplice dolore della solitudine che invece non c'è. Grazie alla presenza cattolica ( forse troppo invasiva, ma in questa situazione fortunatamente giusta ) in Italia io son riuscito ( io e mio padre e mia sorella ) ad avere una gioia che solo pochi fortunati possono ricevere.

Saluti e non abbiate paura della morte, perchè la cosa che deve far paura è la vita , quella vita a cui noi siamo troppo attaccati.

Saluti


X Melany : Hai ragione melany e ti capisco bnissimo, sono arrivato anche io al punto di pregare qualcuno o qualche cosa per vederla smettere di soffrire. Ma non siamo sufficientemente preparati alla morte, ma solo alla vita. Io immagino, credo, che tu non sia una credente, o cmq sia che tu ci creda poco. Bè ero come te e lo stesso discorso che tu hai fatto, l'ho scritto l'anno scorso ( come detto sopra ) , idem il pensiero di un iniezione massiccia di MOrfina o chessò io, di farmaci, ma non ce la siamo sentita, lo potevamo fare..ma adesso son felice di non averlo fatto, son felice perchè sto bene, perchè mia mamma è vicina, perchè mia mamma è viva. L'altro giorno una signora alla quale avevo raccontato ciò che mi stava accandendo e la quale aveva anch'essa perso il padre..Bè lei mi domandò, come possono stare bene i nostri cari senza di noi, quando noi non stiamo bene senza di loro ? Bene, sembrerà stupido o filosofico, ( anches e credo che di filosofico non abbia nulla )....Noi stiamo male, perchè non siamo coscienti di averli ancora accanto. Liberi di credere, ma Kim e chi pensa come te, ti auguro di ricevere il dono che io sto ricevendo da 4 giorni tutte le sere. Così potrai capire bene cosa intendo dire.

p.s. L'accanimento terapeutico fino ad un certo punto è giusto, secondo me, ma dopo di che è solo un far perdere tempo alla morte che avanza...88 anni di signora, forse stanca di tutti questi sbattoni, forse vogliosa di andare in pace, a parer mio è più ingiusto obbligare qualcuno a rimanere per il proprio egoismo affettivo che pensare altruisticamnete al fatto che forse starebbe meglio dall'altra parte. Ciao nuovamente

Ultima modifica di Aristippo : 07-02-2006 alle ore 12.00.28.
Aristippo is offline  
Vecchio 07-02-2006, 12.11.41   #10
bluemax
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aristipippo... l'eutanasia è tutt'altra faccenda...
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