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30-12-2005, 17.53.40 | #12 |
L' Emigrato
Data registrazione: 26-05-2004
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ASSEMBLEE
Cara Mary
giusto quanto tu dici. Io metterei come titolo a tali discorsi: "Dal Paese senza regole; dal Paese degli sprechi". la mia impress.: gli Italiani di oggi non sanno fare di meglio: - non saprebbero gestire un Paese; - non sanno più essere sempre competitivi; - non sanno discutere nelle assemblee numerose, per produrre dei risultati; ------ e tante altre cosette derivanti da manco di educazione. Vedi il post successivo. Antonio Greco |
30-12-2005, 17.55.44 | #13 |
L' Emigrato
Data registrazione: 26-05-2004
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DEFRAUDATI PER MANCO DI EDUCAZIONE
Il SISTEMA ITALIA A INIZIO SECOLO
Difficoltà di gestire il Paese (e la FIAT, l' Alitalia) con risultati di livello europeo. L’ aumento degli insuccessi sociali degli ultimi lustri ha generato scetticismo verso lo stato. I servizi e i diritti promessi dalla costituzione e dalle leggi dello stato non sono realizzati in maniera affidabile, regolare, efficiente, equanime. La società italiana é come un enorme piatto, di puré di patate (être dans la purée = essere nei guai). Ogni cittadino, in una società senza regole, muove il proprio mestolo a modo suo. Tanti mestoli che girano con sensi e ritmi diversi. Manovrati talvolta da padrini (quelli che fanni i mazzi), talvolta da cittadini di secondo piano (quelli che si fanno mettere nei mazzi). Qualcuno gira in maniera forsennata. Alcuni, fra i mestoli, si scontrano fra loro, talvolta con zuffe improvvise. Quali i motivi primari di tali incapacità ? Non é difficile analizzarli, confrontandoci alla parte seria dell' Europa. DEFRAUDATI Noi Italiani, defraudati dei nostri diritti. Dalla Pubblica dIstruzione, fra l' altro, per decenni. Essa infatti non ha saputo insegnare ai cittadini: - i doveri dei cittadini verso la collettività, applicati in maniera reale, continua, efficace; - i doveri delle strutture dello stato di applicare la costituzione e le leggi, per offrire a tutti i cittadini i servizi promessi, in modo efficace, organizzato, programmato, equamine. Per poter ottenere che tutti i cittadini siano effettivamente eguali davanti alla legge, senza eccezioni; - la pratica delle chiarezza degli intenti e gli strumenti necessari ad avere, specie in ambito pubblico, la coincidenza tra dichiarazioni di intenti e realizzazioni effettive; - l' imperativo della precisone, della coerenza e della responsabilità di ogni singolo cittadino; - il pensiero organizzato e strutturato, il dialogo diretto, necessari nell' era del commercio globale e delle tecniche digitali. Tutti questi mancati insegnamenti hanno fatto si che loschi figuri abbiano avuto una gran faciltà a diffondere, nel "Paese del poco chiaro", il doppio linguaggio, la falsità di dichiarazioni irresponsabili, i doppi scenari (anzi la sceneggiata), la demagogia, la incoerenza. Non é stato insegnato ai cittadini il buon senso, l' educazione, il rigore, la responsabilità del proprio operato. Per cui essi non sono stati in grado, in tempo di elezioni, di sceverare i venditori di chiacchiere senza esperienza dai candidati in possesso di professionalità per costruire, modificare, migliorare... Essendosi pensato, alla Pubblica dIstruzione, solo alla ISTRUZIONE degli studenti, ignorando l' EDUCAZIONE, il cittadino tipo ignora gran parte dei suoi doveri. E non é divenuto mai conscio dei propri diritti. La rassegnazione alla sopraffazione impera infatti in molte regioni e settori del sociale. Guardiamoci intorno, in U.E. In ogni Paese c' é una società in cui i cittadini usano il buon senso, le regole, e criteri di comportamento corretti, sulla base di Valori comuni, soddisfano i loro bisogni, nel quadro di un Patto Sociale. Il quale permette, a milioni di individui, di essere una sola società. Cosa c' é in Italia ? Una folla disordinata di individui, senza ordini di squadra, senza patto sociale, ognuno per suo conto....come in un pollaio. Ma tutti spesso d' accordo su due sole cose: Anarchia e Confusione. LA PUBBLICA DISTRUZIONE CI HA RESO, COLLE SUE INADEMPIENZE, ...... QUASI CITTADINI LATINO-AMERICANI... LE CONSEGUENZE SONO SOTTO GLI OCCHI DI TUTTI. Ogni Italiano si muove nella società, con una latitudine di 360° (mancanza di regole, inesistenza di educazione). Gli europei di altri Paesi operano in società avendo, quasi tutti, una latidudine di, ad esempio, di 20° o 30°. Proviamo a confrontare i risultati di un' assemblea in Italia e nel resto della U.E.. Confronto sconcertante ! ! La cosa vale anche confrontando i parlamenti.......Cosa si puo' allora costruire nel Paese Confuso ? Di questo passo.. lo Stivale si staccherà presto dall' Europa, per iniziare ilsuo viaggio........verso il M.O., o l' America Latina ? Cosa ci resta ? ? Soltanto reagire. Informatevi della realtà in U.E.. Dei diritti che hanno gran parte dei cittadini della U.E.. E che voi non avete. Non fidatevi della politica ufficiale, quella predicata da chi vuol mantenere il proprio potere. Con stipendi decisi da sé stesso.... Ma ricordiamo anche che, per reagire, ci vuole organizzazione.......La si puo' inventare, nel Bel Paese ? La prima cosa da fare: analizzare i motivi per cui le ruote del sistema Italia sono spesso grippate, perché gli sprechi aumentano........Dopo..... sarà possibile trovare una strategia di sopravvivenza, per restare a galla, evitare il terzo mondo. Solo se la riflessione é lucida. Sarà possibile, la riflessione lucida, in un Paese ove ognuno ha un mestolo diverso ? ? L' Emigrato Antonio Greco ANGREMA@wanadoo.fr (disponibile per una presentazione delle CAUSE del degrado) Le Lettere dall’ Europa, analisi sulle CAUSE del degrado, sono su: http://angrema.blogspot.com www.accademiaonline.net (le lettere dei mesi precedenti sono nell’archivio del sito, argomento “società”) --------------------- Premessa. Il vostro problema: difficoltà a capire perché la società continua a degradarsi; difficoltà a capire cosa manca per promuovere lo sviluppo economico. Conviene aprire gli occhi, poiché il degrado continuerà, se non prendete le contromisure sociali necessarie per acquisire competitività. Un emigrato esperto vi potrebbe aiutare. LA LAPIDE Leggo un quotidiano italiano. Nausea abbondante. Decido di scrivere una lettera al giornale, per listare le CAUSE apparenti di tante emergenze, di tanta melma fangosa, che ostacola il cammino di tanti Italiani. Mia moglie: “Lascia perdere, il giornale non te lo pubblica”. “Perché ?” “Perché tu dici la verità ! Il giornale non te la pubblica la verità”. “Lascio perdere ?”. “Prova con una filastrocca”, lei mi dice. Ci provo, sui VALORI. Quelli che sono, fra l’ altro, necessari per far girare le ruote di un Paese, di un’ economia. LA FILASTROCCA Un emigrato legge il giornale. “Solo valori negativi ! Dove stanno quelli positivi ?”. “Positivi ? gli Italiani non amano costruire !” Come costruire, se manca la chiarezza ? Come reinserire la chiarezza, se manca la coerenza ? Come diffondere la coerenza, se si é diffuso il doppio linguaggio ? Come eliminare il doppio linguaggio, se lo scopo dei politicanti non é costruire, ma guadagnare....... potere ? Come togliere il potere ai politicanti ? Ci vorrebbero i tecnici, i professionisti, quelli che non vendono chiacchiere......... ? Dove trovare i professionisti, se le persone che hanno una buona posizione, che hanno fatto esperienza ad alto livello, sono state scelte col comparaggio e l’ omertà ? Come eliminare il comparaggio e l’ omertà, se non ci’ abbiamo una proposta seria per poterlo fare ? Come preparare una proposta solida e seria, se non si conosce più, nello Stivale, la chiarezza, la coerenza, l’ efficienza, l’ onestà, la dirittura, il rigore, la responsabilità, il realismo, il valore, il merito che genera impegno ? Ritrovare i VALORI , le forze positive? ....... Ma bisogna andare a comprarli in U.E. ? Andare a comprare i VALORI in U.E. ? .... Forse, ...ma é proprio quello che fanno gli emigrati ! Solo che, una volta imparati i VALORI, ci restano, nei Paesi europei. Gli conviene..... ............................ anziché rientrare nella melma fangosa. Ho capito, ordino una lapide al marmista dietro l’ angolo. “Che ci scrivi ?”, chiede la moglie. Ci scrivo: “Alla memoria: della chiarezza, la coerenza, l’ efficienza, l’ onestà, la dirittura, il rigore, la responsabilità, il realismo, il valore, il merito e l’ impegno”. Che metto in un cimitero italiano. Qualsiasi. L’ emigrato Antonio Greco ANGREMA@wanadoo.fr (disponibile per presentare le CAUSE dei guai italici) --------------------- In caso di diffusione, informare l' autore. |
30-12-2005, 18.11.56 | #14 | |
Ospite abituale
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Citazione:
beh le differenze sociali ci sono sempre state e ci sono e permettemi di dire che sempre ci sarano ... ovviamente ci sono delle categorie avantaggiate e quelle meno ... indubbiamente penso che anche lo specialista abbia notato la differenza di quando andava al suo rispotrante preferito e sicuramente lui a parte magari lamentarsi manco se ne frega di quanto si paga tanto ci va lo stesso .... ma visto che non tutti in italia sono specialisti allora bisogna mettersi a guardare i prezzi e fare selezione su quelli che realmente sono cari e quelli che si possono accettare e questo dovrebbe farlo sopratutto chi alla fine del mese fa fatica ad arrivare ... vedo tanti miei amici che pur facendo lavori non ben retribuiti non vanno dal benzinaio che costa meno ma solo quello che gli viene piu comodo e questo pens che sia un difetto in modo particolare quando poi al bar ci si lamenta del costo della vita...(ovviamente quello piu economico del paese non quello della povincia che altrimenti verebbe piu la spesa a raggiungerlo che il guadagno ...) vedo tante persone che si lamentano dei prezzi e poi andando a mangiare con loro vedo che invece di prendere una pizza margherita puntare al risaotarnate o pizzeria piu economica vanno in quella piu prestigiosa anche se costa il doppio ... insomma un fatto appurto è che l'inflazione è aumentata molto piu dello stipendio enon ci piove xò è anche vero che molte persone non guardano assolutamente dove spendono i soldi ... |
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30-12-2005, 19.13.34 | #15 |
eternità incarnata
Data registrazione: 23-01-2005
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bomber, giustissimo ciò che tu affermi. Io la chiamo mancanza di coerenza. Come possiamo lamentarci dei prezzi alti e poi vai nei centri commerciali e c'è la ressa, su strade e autostrade è il caos più totale e non solo e non sempre per lavoro. E' vero: molti scelgono la strada più comoda perché poi è anche più comodo lamentarsi, piuttosto che darsi da fare. In Brianza si dice che chi piange più miseria ha più soldi.... che sia così anche nel resto d'Italia?
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30-12-2005, 19.45.32 | #16 | |
Ospite abituale
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Citazione:
beh immagino che fra molti che si lamenatano alcuni di questi hanno molti soldi e si lamentano per fare massa o per moda o per darsi un certo tono davanti agli altri ...ovviamente questo non toglie le consegueze che ha avuto l'€ sulla nostra vita e come i prezzi siano alzati di botto ....+ |
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30-12-2005, 22.27.56 | #17 |
L' Emigrato
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REALISMO
Leggendo i vs interventi, ho troppo spesso l' impressione che molti stanno colla testa per aria.
Perché parlano di impressioni, di supposizioni, di teorie. E chi le conferma ? Come potreste costruire, riformare, aggiustare un Paese dscassat, senza futuro (nelle attuali condizioni), se non mostrate il senso della concretezza, dell' obiettività , della visione lucida ? Il realismo, dall' Italia, sembra sparito, ve lo confermo perché faccio paragoni coll' Europa seria. La realtà, di cui parlate poco, si misura attorno a domande del tipo: "perché gli Italiani sono poco competitivi ?" "Perché gli Italiani non sanno gestire il Paese ? " "Perché non sanno far funzionare la giustizia ? " . "Perché gli Italiani non sanno fare cio' che altri Paesi (quasi tutti) nella U.E. sanno fare benissimo ?". E' questa la concretezza. Se non cercate il realismo dei fatti e continuate a parlare di impressioni, allora vuol dire che accettate di diventare latino-americani... Con tutto quel che segue sul vs futuro... e su quello dei vs figli.... REALISMO ITALIANO Esiste ancora nella società italiana il realismo ? Quella qualità che era somma presso gli antichi Romani ? Nel Paese dei clans, delle cordate, si é capaci di analisi obiettiva, di fronte ad un problema politico-sociale ? Si tratta, sembra, di due interrogativi chiave. Per trovare la risposta a tali quesiti, la cosa più semplice sembra: listare alcuni esempi di problemi sociali irrisolti, per cui si cerca, bene o male, la soluzione. Un popolo maturo e responsabile, che abbia un problema sociale cosi grosso, come il degrado socio-economico dello Stivale a inizio secolo, fa una riflessione, un’ analisi per scovare le cause primarie della deriva. Poi adotta, con urgenza, le misure correttive necessarie. Cosi si é fatto in Italia ? Tante, tante chiacchiere fatue...Si discute, infatti, piuttosto dello scudetto, dello spettacolo di Celentano, di destra, di sinistra e di centro (senza precisare cosa si intende con tale termini). Un’ analisi seria delle cause del calo di competitività deve ancora essere iniziata.., almeno mi sembra. Le evoluzioni sociali italiane dell’ ultimo trentennio, nel periodo della globalizzazione, hanno mostrato: - difficoltà nella gestione del Paese. - difficoltà di gestione in due grosse strutture: l’ Alitalia, la Fiat. La valutazione di un emigrato indica: - la sparizione nella società di quegli strumenti che sono necessari alla gestione di un macrosistema; - la cronaca di tutti i giorni mostra esempi di gestione ove l’ attenzione, la cura, l’ impegno del buon padre di famiglia sono .... assenti. - della qualità degradata delle gestioni italiane si parla poco , molto poco. Li si considerano fatti isolati. Come se fosse cosa normale. Ove invece bisognerebbe indagare sulle cause. E’ il Realismo italiano ...... La società italiana ha accumulato, negli ultimi anni, molti primati europei: - quello del numero di giorni di sciopero in un anno; - quello del numero di governi in trenta anni; - quello del numero di problemi sociali di cui si parla, si parla ..... e si continua a parlare; - quello della diffusione della corruzione nelle istituzioni.... Quest’ ultimo primato é importante. Si sa infatti che la corruzione, se diffusa, é un forte ostacolo allo sviluppo economico. Ora, di strategie e strumenti per combattere e debellare la corruzione diffusa, non si parla..... Realismo Italiano. Nella U.E., un Paese ove l’ applicazione della legge dipende dalla fortuna (o dalla conoscenza) del cittadino, ove la costituzione non é, da lungo tempo, completamente applicata, ove il sistema di gestione é l’ oligarchia. Tale Paese viene definito spesso, dai suoi cittadini, una democrazia..... Realismo Italiano. Saranno mai gli Italiani, come son divenuti, con qualche difficoltà nella distinzione fra le parole e i fatti, capaci di realizzare una vera democrazia ? L’ Emigrato Antonio Greco angrema@wanadoo.fr P.S. Un' ipotesi: se buttassimo via il doppio linguaggio, l' ipocrisia e qualche altra abitudine, diffusi in campo sociale, forse..... il realismo potrebbe rinascere..... |
30-12-2005, 23.54.01 | #18 |
Utente bannato
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Senti Antonio Greco ti faccio una domanda se me lo permetti
tu sei convinto che basti cambiare partito che cambiano le cose? Io a parte gli sprechi in pizzeria vedo a Milano che tante famiglie con monoreddito si rivolgono per un pasto caldo alle associazioni come la San Francesco, vedi una volta ci andavano i "barboni" l'ho apicettato perchè è un termine che odio e non rende giustizia ...sono persone che per varie e tristi momenti della loro vita non hanno potuto scegliere!....ma a parte questo ora ci vanno tutti padri, madri, figli....All'associazione "il pane quotidiano" sempre a Milano c'è la fila di quelli vestiti decentemente, donne, uomini come noi....è una tristezza... Ma quello che piu' mi rattrista sta nel cercare sempre oltre confine il disagio...quando il disagio è palese qui... Devo dirtelo io non sono certa che voglio votare...credo che sposterei la mia preferenza da un ladrone ad un altro....quella gente tu non la spazzerai mai le tigne esistono e sono sempre esistite....chi vive alle spalle di chi pena non credo smetta mai di esistere....se non fossimo all'oggi e se per un attimo tornassimo alle seconda guerra mondiale sarebbero a capo del mercato nero e via dicendo....quelli non li stronchi mai! Scusa Antonio Greco...ma a 40 anni ne ho viste tante e oramai non vivo di speranze ma solo di pura osservazione dei fatti...ed i fatti sono questi!.... Grazie del tuo impegno lo trovo incomiabile...buon anno tanti auguri... |
31-12-2005, 00.59.49 | #19 | |
dnamercurio
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Citazione:
Gentile e preparato Kim, per curiosità ti riporto una mia ricerca fatta nel 2002 sulla Teccani online: <<LA FAME E' DI CASA A BUENOS AIRES>> Dal fondo dell'Argentina stremata dalla crisi economica arriva la lettera del parroco di un quartiere poverissimo della periferia di Buenos Aires, il Barrio de la Cava, nella diocesi di San Isidro. Don Hector di Nostra Signora de la Cava si trova con 1400 bambini da sfamare, dal lunedì al venerdì, ogni giorno dell'anno. Fino a qualche mese fa il municipio di San Isidro e il governo della Provincia di Buenos Aires contribuivano a finanziare la mensa. Ma la crisi del Paese è tale che i contributi pubblici da tempo non vengono più versati. Ci sono anche i 320 dell'asilo nido, e 600 adulti in condizioni miserabili che ogni settimana ricevono dalla parrocchia una borsa di viveri. ### Grazie a Dio, scrive il parroco, ai medicinali provvede la Caritas; ma l' area dei bisognosi si allarga a macchia d'olio. Ormai alla mensa chiedono accesso anche i figli degli operai rimasti senza lavoro. Desidererebbe, questo parroco, una sorta di gemellaggio con qualche parrocchia italiana, che possa con un minimo di continuità fornire aiuti alla sua. Perché quella del Barrio de la Cava è un'emergenza di lunga durata. Le famiglie che prima se la cavavano oggi cominciano, umiliate, a bussare alla porta della chiesa. ### La domenica, a Nostra Signora del Barrio, si usava sfamare solo i 220 ragazzini delle famiglie più diseredate. Oggi, dice don Hector, quei bambini arrivano col padre per mano, un padre che non mangia da due giorni. E allora in qualche modo la mensa s'allarga, si riducono le razioni. Ma è una goccia in un mare, un mare di fame. Da Buenos Aires stendono la mano. ### Millequattrocento bambini hanno fame, ogni giorno. ### Ho riportato questo testo poichè è facile che questo stato di cose su scritte potrà verificarsi non solo in Italia, ma anche in Europa fra 10 anni circa. Sono ottimista? Saluti a Tutti |
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31-12-2005, 08.15.57 | #20 |
L' Emigrato
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Rispondo a Kim.
Sono certo che cambiare partito non vi leverà dalla merda. Per i motivi indicati nel post che metto qui sotto; e per un altro motivo: gli Italiani non hanno ancora scoperto che un Paese puo' funzionare se c' é una condizione necessaria: l' impegno civile dei cittadini che costruiscono attivamente lo stato. IN Italia invece... c' é la rassegnazione. Allora come puo' un Paese funzionare ? Nel resto della U.E. cittadini e stato vanno a braccetto. In Italia o essi si ignorano, o sono nemici. Ognuno cerca di "fare fesso " l' altro. E' il Paese dei furbi, non puo' funzionare, se non vi svegliate...... LETTERA DI UN EMIGRATO Miei cari Italiani rimasti, dedico qualche pensierino a voi che siete rimasti nello Stivale, il Paese della confusione. Siete rimasti perché avete avuto fiducia nello Stellone, il quale avrebbe dovuto sistemare tutto. Lui, sistemare tutto, ....... agli Italiani pigri. Il numero di quelli che non credevano nello Stellone, anzi sbuffavano per l’ immobilismo della società, sembra aumentare. Immobilismo di una società che vede i problemi e non li risolve, che non capisce cosa i cittadini vorrebbero. Credevate, nell’ eleggere il vostro deputato, di averne un ritorno in futuro. Che egli vi risolvesse qualche problema sociale, migliorasse qualcosa nel Paese, o che vi trovasse un posticino a vostra moglie o cugina. Credevate male, in fondo. E tanti hanno fatto lo stesso discorso. Ed hanno eletto i rappresentanti in base a un: “lo conosco” oppure a un: “parla bene”. Trascurando il fatto che , perché un deputato risolva i problemi, non é importante che parli bene, ma piuttosto che sia un professionista di esperienza. Per decenni gli Italiani hanno eletto il parlamento senza il criterio “professionalità, esperienza”. Risultato: nel parlamento oggi si vedono tre tipi di politici: a) quelli che sanno parlare (ma non fare); b) quelli che sono immersi nelle lotte di potere, di cordata, di clan, di congrega, di ghenga; c) quelli che sono incaricati di fare gli interessi di qualcuno (di un padrino, di una categoria). Tutti guardinghi, furbastri, manovratori e negoziatori di ogni tipo, agitatori di richieste o di ricatti. Il succo: nessuna delle dette categorie di politici include gente capace, professionista, impegnata per il progresso del Paese, esperta di leggi e decisioni, risolutori di problemi..... Con tale tipo di gente, incapace di risolvere i problemi, per decenni, gli unici contenitori esistenti nel parlamento, il cui contenuto aumenta e trabocca, sono quelli delle “Decisioni non prese” e dei “provvedimenti che non risolvono”. La conseguenza, nella vita sociale italiana: gli inghippi, le non risposte, i problemi irrisolvibili, i contrasti, le lotte, le sopraffazioni, tendono sempre ad aumentare. In una società cosiffatta, cosa puo’ succedere ? - qualcuno, e sono sempre più, é vittima di sopraffazioni; - gli imprenditori si trovano di fronte ad aumenti vertiginosi dei costi; di conseguenza la competitività tende a calare, gli sprechi invece no, quelli aumentano. Finché al parlamento siederanno tristi figuri simili a quelli attuali, finché gli Italiani non saranno capaci di trovare di meglio da eleggere, .................. non esiste nessuna speranza che la società italiana inizi a funzionare. E finché la società italiana continua a non funzionare............. nessuna speranza che l’ economia, di un Paese che pur fu competitivo, possa prendere lo slancio che gli imprenditori (e chi cerca lavoro) vorrebbero..... Negli ultimi trent’ anni, le evoluzioni che la società italiana ha subito sono state solo quelle imposte da’ alto (come nelle dittature). Se l’ Italia fosse una democrazia, e se gli Italiani fossero maturi e capaci di attuarla, ci sarebbero anche evoluzioni richieste dal basso. Ma non ce ne sono. Come si puo’ credere che l’ Italia sia una democrazia ? Queste valutazioni, che certo voi conoscete, si vedono anche dall’ Europa. Anzi vorrei dirvi che: - se non vi europeizzate, se non divenite capaci di gestire una società efficiente (con tanti bastoni e tante carote), se non imparate la buona gestione, ..... allora state rassegnati........ ... la povertà, quella del sottosviluppo, arriva da sola, in punta di piedi... - se invece volete europeizzarvi, ebbene, ...... la volontà non basta. Poiché ormai le capacità di gestione efficiente, corretta, sembrano scomparse......... Allora, bisogna reimparare molte cose, in ambito sociale. Impararle in U.E...... Per reimparare, il metodo sicuro, che mi sento di consigliarvi, é di rivolgervi agli emigrati. Quelli che vivono in Paesi normali, ove la chiarezza, la coerenza, l’ efficienza, l’ onestà, la dirittura, il rigore, la responsabilità, il realismo, il valore, il merito e l’ impegno, sono ....... ........aria che si respira. Antonio Greco angrema@wanadoo.fr (disponibile ad una presentazione delle cause del degrado) P.S. Visto che non é consigliabile dar fiducia ai vostri politici, sarebbe vostro interesse associarvi (o usare un’ associazione esistente) per tirarvi fuori dai guai. Una cosa possibile, se volete partire col piede buono, sarebbe chiedere a persona competente in sviluppo (anche il sottoscritto) di presentarvi: - le cause del degrado; - le condizioni sociali necessarie per permettere lo sviluppo economico. |