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27-11-2005, 16.59.24 | #82 |
Utente bannato
Data registrazione: 04-11-2004
Messaggi: 1,010
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non mi iteressa speculare su come dovrebbe essere. A me interessa il mondo com'è.
Mi sembra evidente che giustificare la morte dei bambini nei terremoti, alla luce di una presunta esistenza di Dio sia impossibile, e quanto finora tentato di fare mi sembra un'evidente arrampicata sugli specchi! Dio è amore? allora l'amoreè indifferente alla morte dei bambini! E' tutta colpa di lucifero? Dio non riesce a fermare lucifero. Dio, l'onnipotente, non ci riesce.... per me è sufficiente. continuate voi. |
27-11-2005, 18.30.41 | #83 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 06-06-2005
Messaggi: 455
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Citazione:
...stai rifiutando il dio delle religioni ed e' chiara la contraddizione...non ti interessa com'e'...potrebbe benissimo essere al di la' del bene e male come lo intendiamo noi...non capisco perche' attribuire valori morali ad un'ipotetico dio...quindi la morte di bambini nei terremoti per me non rappresenta una prova della non esistenza... ciao,klara |
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27-11-2005, 19.58.03 | #84 |
Ospite abituale
Data registrazione: 16-10-2005
Messaggi: 749
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Ammiro lo sforzo di alcuni che hanno provato a rispondere alle domande.
Purtroppo non vi sono riusciti, se non rispondendo con frasi stilizzate e prive di spiegazione logica. Non ve ne faccio una colpa poichè rispondere non era possibile. Non era possibile rispondere con un No. Altrimenti esisterebbero nel mondo tre categorie di uomini: -Uomo che crede in Dio. -Uomo che non crede in Dio. -Uomo che non crede in dio poichè non sa nulla di lui e dunque non giudica. Notiamo che gli ultimi Due fanno in realtà parte di una unica categoria. Non credono in Dio. Dunque confermo il mio parere: e ateo anche l'animale, quindi l'ateo non professa una credenza paragonabile a quella religiosa. |
27-11-2005, 20.12.37 | #85 |
Ospite abituale
Data registrazione: 16-10-2005
Messaggi: 749
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AIAIAIAI!!! Nonimportachi ha messo il dito nella piaga!
"Come fai a contemplare qualcosa se non è ancora stata scoperta? se non ha dato alcun segno di se? Gli asini volanti non danno segni di se, nessuno ci perde più di tanto tempo ad ipotizzare la loro esistenza.... Dio non da segno di se, eppure ci si perde molto più tempo.... perchè? per qualche ragione oggettiva? per qualche aspetto della realtà che non potrebbe essere altrimenti senza Dio? No. E' semplicemente perchè molti ci credono, molti ne parlano" Ecco il vero problema. Molti ne parlano. Come il cellulare, o il computer, o l'ultimo grido della moda. Tutti ne parlano, tutti lo vogliono, tutti ci credono. Il vero problema è qui. Dico problema poichè TUTTI, credenti compresi lo sanno, conoscono questa incongruenza all'interno della propria fede. Sanno che credono perchè attorno a loro vi sono persone che ne parlano continuamente. Se fossero soli perderebbero il senso del farlo. Il non parlarne non crea il problema, come l'asino volante. Se non parlo di lui non vi è nessun problema e non vengo catalogato come "Non credente negli asini volanti". semplicemente il problema non sussiste. |
27-11-2005, 20.36.19 | #86 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 06-06-2005
Messaggi: 455
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Citazione:
...ma sei prorio sicuro?...quindi LA DOMANDA secondo te non sorge in ogni uomo spontaneamente...forse la mia memoria non puo' essere molto attendibile ,ma rammento il momento esatto quando mi era sorta spontaneamente...avevo 6 anni cca...lo vissi come un fulmine al ciel sereno... |
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28-11-2005, 11.39.40 | #88 |
Ospite abituale
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Messaggi: 749
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Ovviamente questo è il mio parere liberamente criticabile, comunque ecco la mia spiegazione già postata nelle prime pagine:
la credenza è questa: -Io posso scegliere di credere. -Io posso scegliere di non credere. Ecco l'errore. Noi non abbiamo due strade da sciegliere. Ne abbiamo solo una: Scegliere di credere. Poichè partiamo già con la seconda "Scelta" (nome improprio) ossia partiamo già non credendo. L'errore viene avvertito per questo semplice motivo: molti che credono "Scelgono" di non credere. Ecco perchè si pensa che sia una scelta. (ovvio chè il linea di principio è realmemnte una scelta, ma non come la intendete voi) In realtà quelli che "Scelgono" di non credere non fanno altro che tornare allo stadio iniziale. Piccolo esempio: Nasce un uomo che non fa nulla. Gli domandiamo Che lavoro fai? Risponde: Nulla, faccio L'uomo. Poi un giorno decide di iniziare a lavorare nel mestiere di falegname. Che lavoro fai? Faccio il falegname. Si stanca e abbandona il lavoro tornando allo stadio iniziale. Che cosa fai? nulla, faccio l'uomo. E ovvio realizzare che teoricamente questo uomo HA SCELTO di non fare nulla, ma la sua scelta, non è orientata a qualcosa che va al di la della sua natura. Semplicemente ha abbandonato ogni scelta orientata in questo caso al lavoro. Quindi la negazione di ogni scelta è L'uomo. Dunque essere atei non implica necessariamente una scelta. E un tornare allo stadio di partenza, è una negazione della scelta: io non scelgo nessuna religione. Spero di avevrvi fatto capire la mia idea (cosa non facile) |
28-11-2005, 11.53.56 | #89 | |
like nonsoche in rain...
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Messaggi: 1,770
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Citazione:
Ho compreso, credo, il tuo discorso: gli animali, non essendosi mai posti il problema, sono senza dio e dunque tu concludi che sono atei; fermandoci al vocabolario, l'ateo è colui che nega consapevolmente dio e dunque è alquanto improprio sostenere che gli animali sono atei. Gli atei non sono semplicemente dei senza dio e nemmeno semplicemente persone che negano dio! Lo fanno dopo averci ragionato su e con la loro analisi investono, non solo il concetto di dio, ma tutto ciò che ne deriva. Un uomo che dice di dichiararsi ateo semplicemente perchè nega dio, per me non è degno di chiamarsi "ateo"; questo l'ho discusso in Filosofia e non ho voglia di ripetere... figuriamoci se posso considerare ateo il mio gatto! |
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28-11-2005, 12.31.06 | #90 |
Ospite abituale
Data registrazione: 16-10-2005
Messaggi: 749
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Credo di avere capito il problema della discussione: Il termine Ateo.
Siamo in questo forum per discutere di vari argomenti, confrontare le varie teorie e cercare di trovare una soluzione comune. Volgio dunque avvicinarmi per trovare un punto di contatto. Sono daccordo nell'identificare il termine Ateo come una convinzione sostenuta della teoria "assenza di Dio". Due termini sono ora in gioco: -Ateo. -Senza Dio. Sono simili, eppur differenti. Il primo presuppone oltre al non credere ad una divinità anche l'affermare con convinzione questa tesi, e proporla come Ideale. Il secondo si limita a non credere in una divinità. Alcuni uomini appartengono alla prima categoria, altri alla seconda. Dunque forse potrebbe essere giusto identificare un "ATEO" (appartenente alla prima categoria) come un "credente" alla negazione di Dio. Ma occorre tenere sempre in considerazione l'esistenza della seconda categoria. Il gatto è dunque diverso da un ateo poichè l'ateo professa a piena voce il suo stato, mentre il gatto non ne è consapevole. Ma, sempre il gatto è identico ad un uomo che ha scelto la seconda opzione: il termine "senza Dio", ignorando tutto il discorso, ed evitandolo semplicemente di entrare approfonditamente nell'argomento. |