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25-11-2005, 15.28.36 | #32 |
like nonsoche in rain...
Data registrazione: 22-09-2005
Messaggi: 1,770
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---La certezza assoluta non è cosa umanamente perseguibile.
Giusto. ---L'inesistenza di qualcosa è appurabile unicamente attraverso la verifica della non evidenza di questa cosa. Conosci altri metodi? No, ora non mi vengono in mente altri metodi; comunque questo è un metodo pratico, realista, direi pragmatico ed in quanto metodo è sottoponibile a critiche. ---Gli asini che volano esistono? Sei certo che non esistano? Non ne posso avere la certezza assoluta; la assoluta mancanza di evidenza di una cosa non implica necessariamente la sua non esistenza. ---Sei in grado di trovare qualcosa di inesistente, la cui inesistenza è certa per un qualche motivo che non sia la mancanza di evindenza di questa cosa? Come faccio a trovare qualcosa di inesistente? Non è una contraddizione in termini? ---L'unico modo per appurare l'inesistenza di qualcosa è quello di andare a vedere se questa cosa si riscontra. Se non si riscontra non esiste. Così è per asini volanti e Babbo Natale; Dio sfugge invece a questo? c'è evidenza di lui in qualche aspetto della realtà? Se una cosa non si riscontra non esiste? Cosa vuol dire "riscontra"? Cosa vuol dire non esiste? Non ti sembra che la tua definizione sia un pò superficiale? Una cosa è il trascendente, una cosa è l'evidenza empirica dell'assenza dell'asino volante; il fatto che non vi siano prove empiriche dell'esistenza di dio, non implica necessariamente il fatto che qualcosa di trascendente non possa esistere... o no? |
25-11-2005, 17.23.43 | #33 |
Ospite abituale
Data registrazione: 09-09-2005
Messaggi: 383
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kantai scrive:
>Hai mai conosciuto un credente in grado di ragionare in >modo obiettivo? E cioè al di sopra dei due lobi cerebrali >perfettamente funzionanti? E cosa significa ragionare in modo obiettivo? Se intendi dire ragionare in modo razionale sì ne conosco. Ma questo comunque non vedo cosa c'entri. L'ateo non credendo in Dio fa uso della ragione. Ha "fede" nella ragione e nella razionalità. Poiché della presenza del Divino non c'è traccia suppongo non esista. Nel caso il Divino si manifestasse probabilmente cambierei idea, sebbene sarei alquanto angosciato dalla presenza di una entità superiore che può disporre di me come gli pare e piace. E' sempre preferibile un mondo guidato dalla ragione e razionalità che dalla superstizione. |
25-11-2005, 17.38.52 | #34 |
Utente assente
Data registrazione: 21-07-2004
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nonimportachi scrive:
---- La certezza assoluta non è cosa umanamente perseguibile. ---- nexus risponde: ---- giusto! ---- Mentre io rispondo: Sbagliate entrambi... e credo che entrambi lo sappiate più che bene... Infatti, con che certezza mi dite che l'assolta certezza non è perseguibile? Con l'assoluta certezza forse? Interessante risposta... Ciao, Elia |
25-11-2005, 17.40.26 | #35 | |
like nonsoche in rain...
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Citazione:
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25-11-2005, 17.47.17 | #36 |
Utente bannato
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Messaggi: 1,010
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[Se una cosa non si riscontra non esiste? Cosa vuol dire "riscontra"? Cosa vuol dire non esiste? Non ti sembra che la tua definizione sia un pò superficiale?
quanta differenza passa realmente tra "non-riscontrabilità" ed "inesistenza"? Prima di scoprire l'America, questa esisteva anche se non era riscontrabile. Ma la non-riscontrabilità dell'america ante 1492, non era una sua caratteristica intrinseca, era semplicemente dovuta alla incapacità degli uomini (nativi a parte) di riscontrarla, di prendere atto della sua esistenza vedendola, camminandoci sopra etc etc. Ma l'America era riscontrabile anche prima del 1492, se qualcuno ci camminava sopra (come ad esempio i nativi), la riscontrava senza troppe difficoltà. Se la "mancanza di evidenza" è ASSOLUTA, ovvero non è legata ad una momentanea incapacità di scorgerla, ma è proprio tale come caratteristica propria di qualcosa..... bhe... è la proprietà di tutto ciò che NON-ESISTE, ovvero ciò che non è mai evidente in nessun modo. L'inesistenza consiste nella non-evidenza (qundo, ovviamente, non si tratta della non-evidenza dell'America ante 1492). ADESSO VENIAMO ALLA PRATICA: Dato che nel 1491 non credevo all'America, quando questa invece esisteva ed era ben evidente (anche se non evidente a me). Non posso certo assumere che tutto ciò che non sia a me evidente sia di fatto inesistente, ovvero non-evidente per sua proprietà. Non posso certo pretendere che tutte le cose esistenti e quindi evidenti, risultino SEMPRE evidenti anche a me. Dunque tra tutte le cose che non sono a me evidenti come gli asini volanti, Babbo Natale e Dio, come diavolo faccio a districarmi nell'ipotizzare la loro esistenza? .........viva il libero arbitrio! il fatto che non vi siano prove empiriche dell'esistenza di dio, non implica necessariamente il fatto che qualcosa di trascendente non possa esistere... o no? Di che trascendente stiamo parlando? se questo trascendente è tale perchè trascende le questioni di evidenza e riscontrabilità, stiamo parlando dell'inesistente, ovvero ciò che non è identificabile in nessun modo, tutto quel che non si vede e non si sente. Ma se è un trascendente che esiste, allora per esistere, deve avere quelle caratteristiche proprie dell'esistenza, deve essere evidente e riscontrabile (magari non all'uomo, ma da qualche parte deve potersi vedere). Il fatto che non vi siano prove dell'esistnza di Dio non implica l'inesistenza di Dio. Implica certamente che io non ho alcuna prova a sostegno, non certo che queste non vi siano da qualche parte. Lo stesso posso dire di Babbo Natale, di Topolino e degli asini volanti. E adesso vorrei proprio sapere cosa ci sia, nella sostanza, di oggettivamente valido (e non di emozionalmente coinvolgente) che renda l'ipotesi "Dio" più probabile dell'ipotesi "Babbo Natale"....................... .. e non parlo certo dei vari vangeli o di qualsiasi altra cosa costituita in se da un'informazione ereditata, una nozione presente nella cultura. Parlo di qualcosa di immediatamente riscontrabile ed osservabile che per essere tale presupponga l'esistenza di Dio. Nel mondo reale non c'è, io non l'ho travata e quindi considero Dio alla stessa stregua di Babbo Natale ed asini alati. Qualcosa di presente nella nostra cultura, qualcosa di cui si sente parlare, ma di cui non c'è traccia all'atto pratico. |
25-11-2005, 17.58.12 | #38 |
Utente assente
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nonimportachi... ma sei forse agnostico?
Se sì, peccato che quella posizione non sia difendibile logicamente parlando... o cmq un circolo vizioso senza via d'uscita... A parte questo, il considerare Babbo natale al livello di Dio è davvero una cosa interessante... Che strane idee che hai...! Dio rappresenta l'assoluto, il trascendente, il tutto, la perfezione, e c'è che noi lo crediamo o meno, che noi lo vogliamo o meno; mentre babbo natale è un qualcosa che l'uomo si è inventato un giorno perché non sapeva cosa fare... Insomma... Dio c'è da prima che noi lo potessimo in un certo senso concepire con la mente... Babbo natale invece non c'era prima che noi ce lo impagginassimo... Elia P.S.: mi sarò espresso bene? Mah!? |
25-11-2005, 18.15.03 | #40 | ||||
like nonsoche in rain...
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Inoltre non vorrei stare a sottilizzare: tu scrivi <<Se la "mancanza di evidenza" è ASSOLUTA, ovvero non è legata ad una momentanea incapacità di scorgerla, ma è proprio tale come caratteristica propria di qualcosa..... bhe... è la proprietà di tutto ciò che NON-ESISTE, ovvero ciò che non è mai evidente in nessun modo>>; e che vorrebbe dire ciò? Stai caratterizzando per definizione ciò che non esiste con l'attributo di non essere riscontrabile? Come fai a caratterizzare il non essere? Il non essere E' qualcosa che NON E' riscontrabile? E' qualcosa che possiede "la mancanza di evidenza ASSOLUTA"? Ripeto cosa vuol dire "ASSOLUTA"? L'inesistenza consisterebbe nella non-evidenza? Non evidenza rispetto a noi, esseri umani? O rispetto a chi o a che cosa? Giustamente dici: Citazione:
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Non sei stato coerente, poichè ora dici: Citazione:
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