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20-08-2005, 22.32.31 | #77 |
L' Emigrato
Data registrazione: 26-05-2004
Messaggi: 637
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LA REALTÀ DEL BEL PAESE
Qualcuno ha detto, in un commento precedente "Paese che é un colabrodo". Ottima espressione.
Se vogliamo farlo divenire europeo, il processo é lungo e la strada é stretta, ma esiste. La prima fase che mi sembra VITALE, più che necessaria, urgente é......... Eccovi la mia proposta: Forse non ve ne siete ancora accorti, ma ci sono delle semplici constatazioni che potrebbero essere di vostro interesse. O di interesse per chi ha una visione obiettiva (per esempio gli emigrati); si tratta infatti di cose piuttosto evidenti. - Se volete aumentare il potere di acquisto; - se volete che ci sia un futuro in Italia per i vostri figli o per il vostro lavoro; - se volete che la società italiana sia un giorno gestita in modo da realizzare i vostri diritti (senza l’aiuto di politici, tanto loro vi levano qualcosa, certo non ve la danno); - se volete che il Bel Paese la smetta con la politica delle chiacchiere e si avvicini all’ Europa, per avere risultati sociali REALI; - se volete che gli sprechi di risorse diminuiscano e non aumentino; il Paese è già allo sfascio ed ulteriori sprechi inutili di risorse ricadrebbero su tutti. Se volete tutto ciò, allora bisogna partire da qualche considerazione basilare: - la società italiana, come è divenuta oggi, è ingestibile; - i cittadini di questa società hanno una buona probabilità di ricevere batoste, non aiuti e sostegni (come accade invece in altri Paesi della U.E.); - la conclusione: l’unica possibilità di evitare il Terzo Mondo (e oggi lo state rischiando) sta nel: a) prendere atto che la società italiana ha numerosi e grossi GAP rispetto alla U.E. e alla normalità, in termini di comportamenti e mentalità distorti e di insuccessi in vari campi; b) individuare i motivi scatenanti del degrado recente (da mettere sotto il titolo “incapacità di sviluppo competitivo”); c) discutere fra esperti (senza politici, ormai divenuti incapaci o pericolosi o deviati o animati dall’ambizione al potere fine a se stesso) tali motivi, per individuare le possibili soluzioni; d) propore e costruire un’alleanza fra imprenditori, operatori dell’economia, associazioni serie, cittadini che vorrebbero si creasse lavoro, invece di andare verso la povertà. Se ci sono Italiani che hanno questi obiettivi, mi contattino per indicarmi a quale associazione o a quale gruppo di cittadini seri potrà interessare una mia presentazione delle CAUSE del degrado italiano. Cause che sono poco conosciute in Italia. A futura memoria. Lo Stivale è terra di confine fra l’Europa e il Maghreb. A seconda di quello che gli Italiani faranno o non faranno nei prossimi tre anni circa, vedremo nel 2015 una o l’altra di queste due situazioni: a) il Bel Paese sarà riuscito a europeizzarsi; b) l’Italia sarà parte del Maghreb. Attenzione, la soluzione a) non potrà avverarsi senza un’azione determinata del tipo: “•aprire gli occhi”; “realizzare le azioni urgenti e necessarie per evitare il terzo mondo”. Saluti da Parigi. L’ Emigrato Antonio Greco ANGREMA@wanadoo.fr (ex funzionario europeo, consulente in TLC, analista delle CAUSE del declino) Paolo Radaelli (dirig. Banca del Nord, esperienze di lavoro in Lussemburgo e Asia) paulradaels1@hotmail.com Valutazioni su: http://angrema.blogspot.com www.accademiaonline.net (le lettere dei mesi precedenti sono nell’archivio del sito, argomento “società”) http://angrema.blogspot.com.blog.kat...gressoangrema/ |