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Cultura e Società - Problematiche sociali, culture diverse. >>> Sezione attiva sul forum LOGOS: Tematiche Culturali e Sociali |
25-07-2002, 18.12.34 | #24 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 17-05-2002
Messaggi: 82
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Citazione:
Secondo me è leggittimo parlare di principi solo se si è convinti di poterli mettere in pratica. Descrivere belle utopie sulla carta come quelle di Platone o Tomaso Moro può essere un esercizio letterariamente interessante , ma politicamente costituisce un disastro : ossia la negazione di ogni anche piccola possibilità di trasformazione della realtà . Ma forse sono crudele: queste cose aiutano a vivere... Secondo te chi riconoscerebbe questo diritto ? Non sembra percaso il manifesto di un movimento futurista? Perciò parliamo pure di estensione del diritto allo studio , o meglio dello studio come valore sociale, e quindi di + aule , tasse meno care , libri a minor costo etc.etc. , ma non sprechiamo tempo a fare le carte dei diritti dell'uomo , che mi sembrano piuttosto le carte dei diritti dell'asino. Secondo te i professionisti che sono già arrivati , i figli dei manager e dei burocrati , rinunceranno al loro "dirtto di precedenza"? Forse ci sarà un po' di mobilità sociale in +, ma persone provenienti da ceti meno fortunati a parità di merito rispetto ai + fortunati avranno mediamente sempre qualcosa in meno. e se ci saranno rivoluzioni , da esse nasceranno i nuovi privilegiati , i nuovi zar o i nuovi mandarini... Inogniccaso non stiamo troppo a piangerci sopra , la vita sarà bella lo stesso ,e la ruota della fortuna forse un giorno girerà in altro senso. Aggiungo che questi miglioramenti concreti ci saranno solo se saranno realmente VOLUTI , e non come per un capovolgimento del diritto dinastico , (e con ciò risponderei anche a kri) Spero ora di essre stato abbastanza chiaro |
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25-07-2002, 18.43.29 | #25 |
Numero
Data registrazione: 02-04-2002
Messaggi: 291
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Mmmh...
I principi sono idee, in particolare idee di perfezione.
La perfezione è spesso difficilotta da raggiungere, io direi che potremmo anche accontentarci di muoverci in quella che ci sembra una buona direzione. Insomma nemmeno io sto dicendo che da oggi a dieci anni (o cento o duecento) bisognerà che tutti si sia esattamente uguali etc.... Una cosa simile sarebbe davvero irrealizzabile: io dico che per quel che riguarda noi oggi l'accettare il principio di eguaglianza (ed eventualmente ratificarlo in una carta, ma le carte si stracciano in continuazione e quindi questo è il meno...) significherebbe impegnarsi a far sviluppare la nostra società in quel senso. Se ti piace l'idea poi pensi a come metterla in atto, se no lasci subito perdere (se uno cercasse si restaurare il feudalesimo o l'inquisizione non gli chiederei nemmeno come pensa di fare, se non per semplice curiosità). Ma queste sono venialità... Sulla possibilità di sostenere tutta la popolazione mondiale: nemmeno io sono certo che si possa fare, mi riferivo ad un rapporto (mi pare FAO ma non ci giuro) di qualche anno fà, ma non ho altre informazioni in merito... Certo, non si tratta di "mantenere" sei miliardi di persone, ma di metterle in condizioni di farlo da sole, e quindi sviluppare delle catene produttive, infrastutture, tecnologie, manodopera, tecnici....................... .............................. .............................. ......... Insomma di certo non è per domani! Senza contare gli ostacoli che esistono anche solo perchè una cosa simile si metta in moto: politiche nazionali, interesse economico....... Quello che non ho capito è: ma il principio, al di là di fattibilità e tempi lunghi, lo condividi o no? E se no, solo per ragioni di "sensibilità" diversa o perchè trovi che non sarebbe poi così tanto "giusto"? |
26-07-2002, 15.29.25 | #26 |
Ospite abituale
Data registrazione: 17-05-2002
Messaggi: 82
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Il tuo principio lo condivederei ; mi piace quando dici che ci si potrebbe accontentare di muoversi in quella direzione , ma mi sembra che tu ti sia fatto un'immagine troppo edulcorata della realtà : ci sta il principio di perfezione e il principio di realtà. nessuno ti stende un tappeto rosso in base alle tue potenzialità , non si cammina mano x mano dandosi i bacetti : tu stai facendo dell'uomo una specie di idea pensante , non un individuo in carne e ossa .
In questo modo stai deprivando l'uomo di quei sani impulsi di competività e agressività su cui pur SI FONDA LA VITA Di questo non te ne dimenticare ; ti ripeto che i posti migliori sono limitati e ci sarà sempre chi spintona , magari attraverso la retorica e la demagogia , oppure facendo facili promesse . Una vera e propria vampirizzazione dell'uomo e della vita! |
28-08-2002, 02.11.19 | #27 |
Numero
Data registrazione: 02-04-2002
Messaggi: 291
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Ebbene, se questa è la natura dell'uomo... violentiamola.
L'uomo è in molta parte un animale e come tale l'istinto coincide con l' "etica", ma è anche estremamente, sicuramente più che qualsiasi altro essere plasmato dall'apprendimento. Di un feto si possono fare migliaia di uomini diversi, a seconda dell'impronta che si dà alla sua mente. Ho un'immagine edulcorata dell'uomo? di quest'uomo che vediamo oggi sì, ma dell'Uomo, del concetto astratto di Uomo, ho solo presentato una delle edizioni possibili. Chiaramente: di un concetto astratto si ha una visione astratta. Ma come ti dicevo stiamo solo parlando e parlando e parlando, e di ciò che sarà davvero della razza umana potremo solo fare una constatazione per quanto vedremo: personalmente con un certo distacco, anche... |