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Cultura e Società - Problematiche sociali, culture diverse. >>> Sezione attiva sul forum LOGOS: Tematiche Culturali e Sociali |
28-01-2005, 09.53.31 | #6 |
Ospite
Data registrazione: 26-01-2005
Messaggi: 29
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Io credo che la libertà sia uno stayo mentale si è liberi quando si abbandonano preconcetti e costrizioni mentali ........... perchè in realta come ha detto Mr Bean per il fatto di non poter decidere di nascere non siamo realmente liberi
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28-01-2005, 19.20.22 | #7 |
Ospite abituale
Data registrazione: 27-10-2004
Messaggi: 1,774
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spazi
La libertà fisica dipende dagli spazi in cui ci troviamo (in un ascensore o su di treno non ho la libertà di sgomitare)
Il libero arbitrio dipende dalla capacità di elaborare i dati che ci vengono proposti e dal grado di socializzazione a cui siamo giunti |
22-02-2008, 20.51.42 | #8 |
Ospite abituale
Data registrazione: 21-02-2008
Messaggi: 1,363
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Riferimento: la mia liberta' finisce dove inizia quella dell'altro
veramente essendo appena arrivato..non so bene in quale discussione o thread mi trovo a scrivere...mi ha colpito la vecchia discussione sulla libertà con l'impostazione di VIANDANTE.
E' chiaro che la libertà assoluta non eiste e in una società civile nemmeno sarebbe auspicabile...sarebbbe l'anarchia piu' completa, il disordine ed il reciproco ammazzamento...sono necessarie le leggi per dare a ciascuno il suo...indirizzando anche l'opinione dei singoli su cosa è giusto o cosa è ingiusto Posso richiamare, all'origine, alcune antiche affermazioni come ad esempio: 1)- "la mia libertà finisce dove comincia la tua" (mi pare la citasse M.L.KING). per la quale è ovvio che ciascuno cerca sempre di spostare il limite a proprio favore...per cui occorre la legge democraticamente elaborata. 2)- "anche se le tue idee sono contrarie alle mie ...combatterò fino alla morte perchè tu le possa comunque esprimere..civilmente! (credo sia di Voltaire) Ovviamente il cultore di Voltaire si aspetta che l'altro faccia altrettanto...altrimenti sono guai seri. Certo che per usufruire veramente della libertà occorre una società colta e a cio' formata con lunga esperienza democratica: è la democrazia che forma i cittadini ad essere liberi!..in interazione... è la nostra formazione di convivenza sociale, etica ed intellettuale in continua evoluzione che ci porta alla conquista della libertà e ad usufruirne: un ignorante egoista non puo' usufruirne. Forse puo' solo usufruire di cio' che riesce ad arraffare se è furbo e sopraffattore...ma per poco tempo ed in malo modo...se vive in una società libera e democratica. In una società assolutista o malamente democratica..non ancora formata, è ovvio che i sopraffattori intrallazzatori prosperano: i cittadini devono allora darsi da fare e formarsi quanto prima alle esigenze della democrazia...se si defilano e se cominciano a dire ...a me questa società fa schifo...straccio la scheda, non voto..ecc...hanno una unica soluzione: espatriare! emigrare!..in paesi ove la democrazia esiste però ..se no siamo di nuovo da capo: o lupi o agnelli! ciao. |
23-02-2008, 09.49.12 | #9 |
Ospite abituale
Data registrazione: 02-04-2002
Messaggi: 2,624
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Riferimento: la mia liberta' finisce dove inizia quella dell'altro
Giustissimo "la mia libertà finisce quando inizia la tua" ma, c'è un piccolo problema è necessario aggiungere, a quanto è stato già detto che condivido pienamente, che la libertà va prima concepita ed attuata dentro noi stessi.
E' vero come dice Mr. Bean che la libertà negata comincia dalla nascita, ma vi è entro questa arena che è la vita, una forma di libertà entro cui noi possiamo e dobbiamo destreggiarci in un costante e continuo allenamento. Posso vedere, accettare, rispettare la libertà dell'altro solo nel momento in cui vedo, accetto e rispetto la mia di libertà. Solo nel momento in cui vedo l'altro oltrepassare il mio confine posso fermarlo, e solo quando l'altro VEDE il mio confine può fermarsi o sconfinare. E per questo non possono esservi regole rigide, perchè i confini si spostano continuamente e vanno riposizionati ogni giorno, quasi. La società stessa con leggi (possibilmente giuste per quel tempo) cerca di segnare e rendere visibile i limiti. Ma anche le leggi sono costrette ad essere modificate nel tempo perchè i confini, per loro stessa natura, tendono alla instabilità. E' una ricerca continua che molti ignorano assaliti dalla pigrizia, dall'ego, dalla paura, dalla negligenza. In un di là da venire, in un popolo evoluto e veramente libero, le leggi non avranno più alcun senso limitativo ma solo organizzativo, come fissare gli orari dei mezzi pubblici, degli spettacoli ecc., precedenza a destra, divieto di sosta...... buona domenica |
23-02-2008, 11.01.53 | #10 |
Ospite abituale
Data registrazione: 21-02-2008
Messaggi: 1,363
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Riferimento: la mia liberta' finisce dove inizia quella dell'altro
mi fa piacere che mary concordi.
credo però che sia un pò utopica quando sembra auspicare o prevedere che un giorno non avremo piu' bisogno di leggi che definiscano i reciproci rapporti o anche il giusto e l'ingiusto: la nostra soggetività è straripante...i nostri giudizi non possono prescindere da noi stessi per cui la nostra formazione, oltre che relativa alla conoscenza di noi stessi, al controllo dei nostri impulsi primordiali, deve essere rivolta anche al reciproco rispetto ed al riconoscimento dei dirirtti altrui che le leggi, appunto, indicano e sempre piu' migliorano. ...senza leggi scritte, elaborate democraticamente al variare delle situazioni e della cultura, si andrebbe incontro al decadimento dei rapporti civili. In sostanza la cultura deve essere fissata oggettivamente da un supporto di riferimento e da tale piedistallo...sempre autosuperantesi, ripartire per ricostruire e migliorare sempre. La trasmissione orale affidata al buon senso ed alla buona volontà di ciascuno non puo' essere che essere indefinita...sempre piu'. Ma è solo una sensazione particolare nel vasto complesso dei nostri comportamenti ciao |