Ospite abituale
Data registrazione: 06-10-2004
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Da una persona che mi ha dato tante risposte intelligenti in precedenza, Giovanni, da te queste non me le aspettavo proprio , e ti spiego il perchè, visto che è facile fare gli spiritosi. Opinioni reazionarie ?????? Uè giovanni, non son mica io quello che nelle moschee ITALIANE inneggia alla guerra santa !!!! E non è un pensiero, è un dato di fatto .
1) Hai letto dei capitoli , non tutto il libro. Come fai a giudicare cio' che dice, non so.
2) Mi chiedo cosa possano insegnarci . Ma se tu lo sai, ti prego dimmelo.almeno un esempio. (forse l'odio anti.occidentale, e non come dici antiamericano.)
3) Bastava dire, chiediamo aiuto agli americani, ma si vede che ti scocciava darmi una risposta del genere.
4) Le centinaia di mussulmani, come tu dici, che tirano a campare lapidano e ammazzano le donne per ogni minima cazzata. E nonostante tutto li difendi. A me basta solo questo per definirli cultura INFERIORE. Strano che nessuna donna ti abbia detto nulla a rigurado.
5) no, nn mi dice nulla.
6) Tutti possono insegnarci qualche cosa, è una risposta stupida e senza fondamento. Perchè esempio, dal terrorsita islamico non ho nulla da imparare. A bè certo come si uccide, ma nn credo sia di nostro interesse. Ma tu mi obbietterai, anche da un terrorista italiano. Vero, ma che stiano a casa loro. E se ti sfugge il particolare che la maggior parte dei guerriglieri non sono iracheni, mi spiace. E non lo dico io.
7) la nostra cultura deriva anche da origini cristiane. Vero, anche. Mi spiace non essere sotto la sharia. Forse a te piacerebbe.
8) Si la bibbia ho provato a leggerla, ma la differenza è che da noi viene interpretata, e non so da quanti anni che non crocifiggono gli infedeli Mori. Fai te. Tu per caso hai sentito di Crocifissioni moderne ??
9) qui invece ti faccio vedere la giustizia a che serve, riportandoti l'articolo del corriere della sera di oggi .
10) Ma tu vedi in Italia donne col burka o lapidate per adulterio ??????????? Ma che vuol dire la tua risposta non so.
11) Gli individui frustrati che inneggiano alla guerra santa ?? E la chiami frustrazione ????
12) Caspita, perchè ho da fare, altrimenti ridevo.
Come al solito chi non vuole ammettere la realtà finisce nel banale.
E se tu fossi un arabo ?Bè se tu fossi un Arabo e non pretenderesti di : pregare il Venerdi'. Di mettere il Burka a tua moglie. Di togliermi l'abero di natale e i crocifissi. Di sgozzare gli animali e far scorrere il sangue fino a quando l'ultima goccia non sia uscita dall'animale sofferente ed agonizzante, prima di poterlo mangiare. Bè allora ti farei anche votare. Ma non credo che questo possa mai accadre, perchè semplice, non saresti mussulmano.
Take it easy lo dicevano anche gli ebrei nei confronti dei tedeschi. ma si, mica potranno ucciderci.
Simpatica ancora la battuta , ma come scritto prima non posso ridere perchè ho da fare.
Per il punto 9, apri gli occhi e guarda in che mondo vivi :
Il «moderato» tradito da un video dove spara
Le immagini riprese dal pentito Mohammed Tahir in uno
dei campi paramilitari del movimento "Al Ansar"
Il pentito Mohammed Tahir in una delle immagini del video
MILANO - Il «moderato» che spara con il kalashnikov nei campi di Al Ansar in Kurdistan. Il presunto innocente che viene arrestato nientemeno che dalla repubblica islamica dell’Iran. Il semplice falsario di passaporti che giura di non aver mai sospettato che i suoi amici Mohammed Atta e Ramzi Binalshibh stessero progettando (anche in casa sua) gli attentati-kamikaze dell’11 settembre. Fino a prova contraria meritano davvero l’assoluzione, ma proprio per questo è indubbio che avevano un curriculum sfortunatissimo i protagonisti della sentenza che, l’altro ieri, ha assolto cinque fondamentalisti islamici spiegando che hanno sì inviato guerriglieri in Iraq, ma questo non basta a definirli terroristi.
Nel passaggio centrale della motivazione, il giudice Clementina Forleo chiarisce che è provata la loro «comune appartenenza all’organizzazione combattente islamica Al Ansar». Ma aggiunge che «questa formazione era alquanto eterogenea», nel senso che «la svolta violenta verso l’utilizzo di kamikaze» era condivisa «solo da alcuni militanti», per cui non è possibile condannare tutti per terrorismo internazionale. L’argomento chiave, secondo il giudice, è che a fare queste distinzioni è lo stesso Mohammed Tahir, il curdo-iracheno di Parma che i pm milanesi hanno presentato come il primo pentito di Al Ansar, ma che in realtà, come rimarca il giudice, si autodefinisce «islamista moderato».
Il «rito abbreviato», che limita il giudizio ai soli atti scritti, ha però lasciato in ombra la storia del pentimento di Tahir: come, quando e perché un «fondamentalista» come lui ha deciso di collaborare con i pm? La risposta sta in un video, girato in Kurdistan dallo stesso Tahir: 78 minuti d’immagini-choc di guerriglieri armati di kalashnikov che inneggiano alla guerra santa in uno dei campi paramilitari di Al Ansar, gli stessi che nel 2003 sono stati rasi al suolo dai bombardamenti americani. Tahir se l’era portato in Italia per indottrinare nuove reclute. Quando la Digos gliel’ha sequestrato, ha pensato di non avere scampo: lui stesso si era fatto riprendere con il kalashnikov e a quel punto non poteva negare di far parte di Al Ansar. Di qui la sua sofferta decisione di patteggiare una condanna (che per ora è l’unica) per terrorismo internazionale: 1 anno e 11 mesi, da scontare tutti in carcere. Il video, beninteso, prova solo che Tahir era un guerrigliero, ma mette in dubbio che fosse davvero un «moderato», come lui giurava nelle confessioni che la Procura, per la verità, ha sempre considerato «parziali».
Tra i cinque imputati riconosciuti «non terroristi», il più pericoloso, secondo la Digos, era Drissi Noureddine, 35 anni, marocchino, che all’accusa sembrava una specie di «prova vivente»: dopo averne seguito il viaggio dall’Italia all’Iraq, la polizia lo ha intercettato mentre comunicava all’imam di Cremona, con un satellitare, il suo arrivo tra i guerriglieri antiamericani, con parole inequivocabili: «Noi siamo Al Ansar». Le sue intercettazioni, piene di violenza e odio contro gli infedeli, sono bastate ai giudici islamici dell’Iran per ordinarne, caso più unico che raro, l’arresto e l’estradizione in Italia.
Ora è detenuto solo per reati minori (passaporti falsi e immigrazione clandestina dei suoi guerriglieri) e dunque potrebbe uscire dal carcere al più tardi fra tre mesi.
Ancor più inquietante è il passato di Mohammed Daki, che uscirà lunedì da San Vittore perché ha già scontato tutta la condanna a 22 mesi. Prima dell’11 settembre, Daki viveva ad Amburgo, dove ha prestato la sua casa, per un anno, a Ramzi Binalshisbh: il superterrorista di Al Qaeda arrestato dagli americani nel 2002 come «pianificatore» dell’attacco alle Torri gemelle. Interrogato dai giudici italiani e tedeschi, Daki ha ammesso di conoscere Mohammed Atta, gli altri due piloti-kamikaze dell’11 settembre e tutti i loro presunti complici: «Ma io non sapevo che fossero terroristi». E finora nessuno ha potuto smentirlo, anche se il suo inquilino Ramzi è da quasi tre anni prigioniero (e stranamente collaboratore) dei servizi segreti statunitensi.
Paolo Biondani
Biagio Marsiglia
27 gennaio 2005
Se ste cose non bastano, se questi articoli non Vi dicono nulla, bè signori miei per me il confronto è finito.
Saluti Aristippo
Ah dimenticavo. Ti sei mai fatto un giro in una moschea ?? Sai cosa dicono ? Hai mai letto cosa scrivono gli editorialisti Islamici, su i loro compatrioti ??? Gli vanno contro, ecco cosa fanno, e da questa parte invece (tu sei un esempio) li difendi.
Non tutti i mussulmani sono cattivi. Ma tutto il terrorismo che c'è adesso è mussulmano. E non lo dico io, e appena so il nom edi costui. te lo faccio sapere. anzi domani lo riporto. cosi' magari leggi qualche cosina anche tu su questo argomento, al posto di basarti sul buonismo, antiamericanismo, finto pacifismo e permissimismo.
Ultima modifica di Aristippo : 27-01-2005 alle ore 14.25.48.
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