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03-02-2005, 14.08.05 | #44 | |
Moderatore
Data registrazione: 16-10-2003
Messaggi: 1,503
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Re: schizofrenia italica
Citazione:
Ciao Ettore, è la prima volta che dialoghiamo e dunque.......piacere Alessandro. Col tuo nome mi ricordi che a scuola, appena prima dell'adolescenza, quando studiavo Epica, stavo dalla parte di Ettore. E non mi davo pace per la vittoria del pelide Achille....... Oggi, invece, mi affascinano le tue domande. O meglio quelle che poni e che io ho "quotato". In particolare mi sembra decisiva la domanda <PERCHE' siamo così addormentati?> Sono domande retoriche o tu avresti una tua risposta? O quantomeno un'idea di risposta? Grazie e ciao |
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03-02-2005, 15.13.00 | #45 |
L' Emigrato
Data registrazione: 26-05-2004
Messaggi: 637
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Re: Re: schizofrenia italica
Caro Alessandro,
la tua domanda "perché addormentati" mi fa pensare ad alcune risposte possibili, che ti passo, proponendoti di scegliere e farmi sapere. La prima la riprendo da un mio preced. intervento, eccola: " c' é una direttiva in un alto loco nascosto (associazioni sospette di cui si parla poco) che gli Italiani vanno soporizzati per meglio governarli ? ? Allora potrebbe darsi che i trasmettitori TV emettano le Onde Sublimali (una tecnica che fa assorbire le immagini in modo inconscio, in modo da influenzare la gente senza che se ne accorga. Ovviamente proibita in altri Paesi, ma in Italia ?). Oppure c' é una diffusione di quelle droghe che ammazzano la volontà ? Senza una di queste due possibilità non saprei spiegarmi la ignavia di tanti partecipanti al forum che non reagiscono". [/b][/quote]. La opzione alternativa, che ti dà un emigrato che ha esaminato gli Italiani dall' esterno con una certa attenzione. A causa della mancanza di organizzazione (da sempre in Italia), di rigore, della spârizione di molte regole e paletti, nell' era del Villaggio Globale non é possibile avere risultati (di gestione e economici) buoni, ma arrivano i falllimenti sociali, in gran numero. A causa della sparizione della riflessione, in un Paese confuso, non é facile fare correzioni dove sono errori. Il gran numero di insuccessi sociali e di venditori di "Patacche", porta gli Italiani al sospetto ed alla incredulità, oltre che alla RASSEGNAZIONE. La quale é anche figlia dell' abitudine alle iniziative prese e poi affogate dalla melma in cui alcuni sono costretti a camminare. La molla che sta dentro la testa di altri europei, che permette loro di agire nella buona direzione spesso, di avere risultati, sta sparendo da certi settori dell' Italia sociale. Infatti altri emigrati che arrivano in Italia poi scrivono a Severgnini che hanno notato un grigiore ed un sopore notevoli. Risultato: l' ANARCHIA sta arrivando. Il Paese é in equilibrio instabile, il Burrone si intravede da lontano. La conclusione che io ho tratto da qualche annetto é: sono spariti i VALORI. Come potrebbe funzionare un Paese senza i VALORI (Inclusa l' organizzazione) ? Antonio Greco |
03-02-2005, 15.35.30 | #46 | |
Moderatore
Data registrazione: 16-10-2003
Messaggi: 1,503
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Re: Re: Re: schizofrenia italica
Citazione:
Ciao Antonio, piacere. Concordo sulla tua analisi. Ma io mi riferivo alla coscienza. E al sonno della stessa. Provocato, a mio avviso, dal modus operandi dell'intelletto. In altre parole come possiamo affidarci ad uno strumento così imperfetto: schiavo del piacere, della vanità e di centinaia di difetti tra i più antipatici! E soprattutto come possiamo affidarci di una facoltà praticamente MECCANICA???? Questo era il senso del mio intervento. Chiedo scusa se ho dato adito a diverse interpretazioni. Ciao |
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03-02-2005, 19.35.06 | #47 |
Ospite
Data registrazione: 29-12-2004
Messaggi: 22
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A Sudha
C'è qualcosa che mi sembra non vada nella tua domanda . Tu descrivi un mondo perfetto che non esiste e non esisterà mai e proprio perchè ti prefiggi la perfezione , che è irraggiungibile, non potrai vivere mai bene .Il mio approccio è diverso.So che la perfezione non esiste nè oggi nè in futuro. Il mondo di adesso ha molte cose negative, ma diverse positive.Cosa posso fare per migliorare anche di poco ciò che non va? A questo punto cerco nel mio piccolo di fare la mia parte per migliorare cio che non va e .....in questo modo posso dire di vivere discretamente perchè so di aver fatto quanto potevo in un mondo imperfetto ma perfettibile Spero di aver fatto capire il mio pensiero |
03-02-2005, 20.21.08 | #48 |
Ospite
Data registrazione: 29-12-2004
Messaggi: 22
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X Antonio Greco
Mi sembra che la tua analisi sia troppo pessimista e mi chiedo se uno dei tratti degli italiani non sia anche quello di criticare sempre e comunque l'Italia . Tante cose l'Italia deve imparare, ma anche gli altri devono imparare da noi e non abbiamo bisogno di Maestri. Io vivo a Milano e ci sto bene, i difetti sono tanti e se vuoi ne possiamo parlare ma c'è una sanità efficiente ( non ti parlo per sentito dire) con grandi Ospedali, trasporti efficienti,una metropolitana che porta in qualsiasi posto con rapidità, scuole anche queste molto valide (mia figlia frequenta la scuola pubblica e non è vero che non si impara niente) e ciò vale anche in altre città d'italia per cui forse bisogna evitare i luoghi comuni e analizzare i fatti con obiettività Ciao |
03-02-2005, 22.01.03 | #49 | |
L' Emigrato
Data registrazione: 26-05-2004
Messaggi: 637
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Citazione:
Cerco rispondere a tutto. Milano. Mia figlia ha finito la Bocconi ora, quindi son tornato a Milano dopo 25 anni. La ho trovata diversa e un po' troppo meridionale. Non più efficiente come nel '65. La gente non é corretta come allora. Ma questo vale forse per tante regioni. La scuola. Quando io studiai, ho capito poi col tempo, la scuola italiana era forse la migliore d' Europa. Lo ho capito dal fatto che gli Italiani, se lavorano all' estero (dove imparano i VALORI) diventano spesso i più brillanti degli europei. A condizione che abbiano lavorato all' estero, ove spesso imparano quello che non sanno perché nessuno glie lo ha spiegato: metodi di lavoro, efficienza, organizzazione. Ragionamento lucido e costruttivo (sembra raro oggi in Italia dove la linea di pensiero, nel sociale é distruttiva o neutra, non costruttiva). Per fortuna Milano non é Roma, ma attenzione , la deriva italiana é strisciante e invade col tempo tutte le regioni, perché non ci sono contromisure né regole. Per Paolo: ho pubblicato un saggio su Internet che mostra cosa i francesi dovrebbero imparare in Italia e cosa gli Italiani dovrebbero imparare in un qualsiasi Paese europêo. IL saggio riguarda Italia e Francia. Se ti interessa, mi chiedi le coordinate. SE avete altre domande, fatemele sul mio indir., perché posso inviarvi dei testi, in quanto ho affrontatato tutti i lati prioritari, in quanto a CAUSE del degrado. Il quale non é finito... Antonio Greco ANGREMA@wanadoo.fr |
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03-02-2005, 22.07.24 | #50 |
L' Emigrato
Data registrazione: 26-05-2004
Messaggi: 637
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ADDENDUM
Un punto di un certo interesse.
In Italia si trascura troppo il fatto che, per adottare un comportamento o un valore, ci vogliono leve adeguate e pratiche. Ma noi, a furia di iniezioni di demagogia, di doppio linguaggio e di superficialità, siamo divenuti TEORICI in campo sociale... Con tutto quel che segue. Fare un calcolo del rapporto fra gli obiettivi dichiarati dai vari governi e le realizzaioni ottenute... E molto indicativo, perché il tasso di insuccesso indica, su un gran numero di casi, la teoricità o la praticità dei comportamenti (o, se preferite, le efficienze delle proprie azioni (nelle squadre o società o Paese). Efficienze che danno, poi, in fondo , la competitività di un' economia. A.G. |