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Cultura e Società - Problematiche sociali, culture diverse.
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Vecchio 02-12-2004, 14.05.55   #51
kantaishi
Utente bannato
 
Data registrazione: 15-05-2004
Messaggi: 1,885
X Giancarlo de Angelis.

Risponde Angelo Silesio,mistico cristiano del 1600.
Da"Il pellegrino cherubico."

8-Dio non vive senza di me.
So che,senza di me,Dio non può un istante vivere:
se io divento nulla,deve di necessità morire.

10-Sono come Dio e Dio è come me.
Son grande come Dio,egli è piccolo come me;
di me non può esser più alto,nè io di Lui più basso.

Allo stesso modo risponde Meister Eckhart.
Da:"La via del distacco."

72-Quando il Padre creò tutte le creature,creò anche me e io
fui emanato con tutte le creature e tuttavia rimasi all'interno del Padre.

Ora,senza queste premesse,ogni discorso filosofico è inutile e non porta da nessuna parte.
Se 1+1=2 allora la matematica si può sviluppare all'infinito.
Ma,se partiamo dicendo che 1+1=45 allora tutta la matematica che ne consegue è errata.
Quel computer che è il cervello umano è infettato da migliaia di virus e pertanto tutte le sue filosofie sono false,perchè hanno le premesse errate.
I mistici come Angelo Silesio,Meister Eckhart,Enrico Suso,Dionigi Aeropagita e tanti altri,hanno la funzione di essere dei"Norton antivirus."e cioè spiegano dove iniziano gli errori nel cervello umano e,se questi errori vengono eliminati,allora il cervello funziona al 100%e non all'1%come succede senza "caricare il Norton."
Silesio dice che,se lui dovesse morire,anche Dio dovrebbe morire.
Certamente, perchè,se la parte scompare,col tempo anche le altre parti devono scomparire e,alla fine,scompare tutto l'universo.
Pertanto,se io dovessi un giorno morire,nel senso che di solito si dà alla morte,allora tutto l'universo dovrebbe morire con me.
E chi non vuole capire queste cose?
Sarà travolto dal "diluvio"prossimo venturo.
Chi oggi non si costruisce l'"Arca"che lo Spirito stesso gli offre,annegherà miseramente.
Questo è il messaggio attuale dei maestri di Saggezza.

Hare Krishna.

Kantaishi.
kantaishi is offline  
Vecchio 02-12-2004, 20.53.49   #52
Giancarlo_Deangelis
Utente bannato
 
Data registrazione: 26-06-2004
Messaggi: 183
X Kantaishi

riferimento:
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faccio rispondere ad Angelo Dionigi.
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Caro Kantaishi, diverse volte ci siamo incontrati e scontrati su questo forum, ma credimi, le mie non sono contrapposizioni di maniera o per partito preso, mi sento semplicemente un pragmatico, che non si lascia influenzare, emotivamente, da quello detto dagli altri, ma che cerca di ragionare e analizzare i contenuti con il proprio cervello e la propria esperienza.

Perlomeno cerco di farlo, perché se tutti ci adagiamo su quello detto da altri, senza il nostro contributo, la ricerca si fermerebbe e nemmeno i mistici da te menzionati avrebbero potuto elaborare ed affermare qui pensieri che tanto ti affascinano.

In ogni modo, la domanda principale continua a rimanere inevasa, poiché: né Angelo Silesio fino ad arrivare a Dionigi Aeropagita, hanno risposto alla domanda iniziale e tanto meno hai risposto tu.

A scanso di equivoci la ricordo: "Quale il senso della vita?"

Sarei veramente contento se dicessi la tua opinione, senza l'interposizione di altri personaggi. Grazie ed un saluto. Giancarlo.

Giancarlo_Deangelis is offline  
Vecchio 03-12-2004, 22.11.48   #53
Giancarlo_Deangelis
Utente bannato
 
Data registrazione: 26-06-2004
Messaggi: 183
X Innominato

riferimento.
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Io non credo che la vita abbia un senso, ma può avere quello che noi gli diamo (cito a memoria).
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Scusa se rispondo al tuo post con ritardo, ma sono molto impegnato con il mio lavoro.

Io invece credo che la vita, per forza di cose debba avere un senso, anche se, per il momento è a noi sconosciuto.

Se noi, in questa ricerca, ragionassimo solo con una mentalità laico scientifica, tralasciando la parte religiosa, forse potremmo arrivare ad una spiegazione che, perlomeno, potrebbe essere soddisfacente, senza pretendere che sia quella finale.

Parlare in modo laico scientifico, intendo affermare che dobbiamo partire da come la scienza interpreta la nascita della vita sulla terra.

Ovvero: la vita dalla non vita è nata per caso, dalla combinazione di tanti fattori, termoelettrochimici, che sono stati chiamati "Brodo prebiotico".

Se noi partiamo da queste premesse, prendendole per buone, allora ci dovremmo domandare: come ha potuto la materia da cui proveniamo, creare il pensiero, tramite la presenza dell'uomo?

Se questo dovesse, con il tempo, risultare esatto, allora dovremmo rimettere tutto in discussione ed interpretare il mondo che ci circonda con ben'altro rispetto.

In ogni modo, quello che si dovrebbe domandare l'uomo moderno (sic!), è questo: come mai che degli uomini dell'antichità (ma esistono ancora) chiamati animisti, da sempre hanno considerato in modo differente e con il massimo rispetto, applicando una delicata sensibilità verso il mondo che ci circonda, da lasciare sbalorditi?

Esempio: prima di tagliare un ramoscello si mettono a parlare con lo stesso, per spigargli i motivi per cui lo fanno.

Oppure, I monaci animisti (termine improprio) camminano per le loro città completamente nudi, per paura di schiacciare gli animaletti (si presume pidocchi) che hanno indosso.

Forse loro già sapevano che la materia ha progettato il pensiero
tramite l'uomo? Da quali conoscenze derivava e deriva tutto quel rispetto per il mondo animale, vegetale e minerale?

Ecco caro innominato, prima di poterci dare una risposta soddisfacente sul significato della vita, a piccoli passettini dobbiamo iniziare a darci delle risposte sul mondo che ci circonda,
e domandarci: perché mai degli uomini antichissimi abbiano deciso che tutto ha un'anima e che, quindi, tutto deve essere rispettato?

Un caro saluto e alla prossima....Non ti scoraggiare.

Ultima modifica di Giancarlo_Deangelis : 03-12-2004 alle ore 22.18.49.
Giancarlo_Deangelis is offline  
Vecchio 04-12-2004, 01.27.55   #54
leibnicht
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Un postulato

La vita di ciascuno di noi ha esattamente il senso che gli Altri le attribuiscono.
leibnicht is offline  
Vecchio 04-12-2004, 19.14.51   #55
kantaishi
Utente bannato
 
Data registrazione: 15-05-2004
Messaggi: 1,885
X Giancarlo.

Allora mettiamola così:
per il 99,999999%della gente la vita è totalmente priva di senso perchè quella vita non appartiene all'individuo ma alla sua cultura,alla ideologia a cui è sottoposto,al padrone che deve servire,al condizionamento avuto nell'infanzia ecc.
Ma,ripeto,tutto questo è valido se si vive una volta sola.
Se la vita è eterna,allora tutto cambia e tutto diventa chiaro.
Un esempio:
chi erano nelle vite precedenti coloro che nel 1900 sono apparsi come Nazisti, SS,Gestapo,Kapò ecc?E chi erano nelle vite precedenti le loro vittime,finite nei Lager?
Basta avere un pò di immaginazione,intuizione e qualche conoscenza storica per arrivare a capire .
Ma,una volta capito,non si può dirlo,per rispetto verso gli interessati.
Sono eterne vendette,eterne faide che si ripetono eternamente nei millenni e solo chi sa che è così può smetterla per sempre e vivere una vita sensata.Una vita fatta di eterne vendette non ha senso alcuno.
Nel 400 al Concilio di Calcedonia, il Papa ha dichiarato eretica la dottrina della reincarnazione e le pecore hanno obbedito.
Che senso può avere la vita di quelle pecore che obbediscono ciecamente a ciò che dice un ignorante di Papa?
La vita ha senso solo se tu sei te stesso,altrimenti non ha senso alcuno.

Hare Krishna!

Kantaishi Gurudeva.
kantaishi is offline  
Vecchio 04-12-2004, 23.16.41   #56
innominato
Ospite abituale
 
Data registrazione: 17-04-2004
Messaggi: 63
Un caro saluto Giancarlo,
Citazione:
Io invece credo che la vita, per forza di cose debba avere un senso, anche se, per il momento è a noi sconosciuto.

Non sono d'accordo solo sull'espressione "per forza di cose", tuttavia quello che dici può esser possibile: il fatto che le diverse religioni siano in contrasto talvolta palese tra loro e con la scienza non significa certo che un senso in assoluto non esista; è possibile che essa esista ma sia irraggiungibile ed inconoscibile, come è possibile che esso sia conoscibile solo col passare del tempo, questo io purtroppo non lo so...
Per quanto riguarda l'animismo: la credenza che ogni elemento abbia un anima ed il conseguente rispetto per tutto ciò che comprende la realtà esterna è a mio parere una "forma elementare di vita religiosa". Questo non vuol dire che il considerare l'animismo sia inutile o controproducente, può essere anzi molto utile e significativo il porsi domande (come dici anche tu) riguardo all'estremo rispetto con cui l'animismo tratta la realtà esterna paragonato all'atteggiamento sprezzante con il quale l'uomo tratta oggi qualsiasi forma di vita esistente, compresa quella umana.Ma tale discussione entrerebbe piu in un ambito sociologico-religioso.
Io continuo ad essere dell'opinione (magari a torto, chissà...) che IL senso in assoluto non esista, ma che esso sia un concetto squisitamente relativo, che esiste nella misura in cui è creato dall'uomo.
Un saluto
innominato is offline  
Vecchio 05-12-2004, 21.21.35   #57
Giancarlo_Deangelis
Utente bannato
 
Data registrazione: 26-06-2004
Messaggi: 183
Ciao Innominato

riferimento.
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Non sono d'accordo sulla espressione " Per forza di cose".

E ancora: Io continuo ad essere dell'opinione ( magari a torto....)
che il senso della vita, in assoluto, non esista, ma che esso sia un concetto squisitamente relativo, che esiste nella misura in cui è creato dall'uomo.
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Se avessi letto tutti i post fin dall'inizio, forse avresti compreso, anche se non accettata, la frase: per forza di cose, da me affermata.

Chiaramente, io mi sono prefigurato una situazione che scaturiva dal concetto scientifico sulla comparsa della prima vita sulla terra, e la domanda che mi sono posto e che ripeto è la seguente: se la materia è riuscita a creare l'uomo e quindi il pensiero, questa materia dobbiamo considerarla e rispettarla in un altro modo, di come non abbiamo fatto fino ad oggi.

Da questo ragionamento è stato portato l'esempio degli animisti, che da millenni rispettano la materia in un modo eccezzionale, altro che "forma elementare religiosa" come affermi tù.

In ogni caso, a mio modo di vedere, l'uomo ha un compito ben preciso da svolgere nell'universo, come lo hanno tutte le altre civiltà che si trovano in esso, chi prima e chi dopo; e questo compito riguarda proprio la sicurezza della continuità dell'universo.
Un saluto Giancarlo.

PS. per quanto riguarda la tua affermazione che la vita non ha nessun significato, se non quello che gli dà l'uomo, questa è l'idea scientifica della casualita della nascita dell'uomo.

Ovvero: la vita sulla terra è un prodotto casuale, che poteva esserci o no, tanto per l'universo non sarebbe cambiato nulla.

Intanto i signori scienziati non riescono a comprendere come mai l'universo, che s'autoalimenta per mantenere la sua temperatura stabile, come faccia ad autoalimentarsi.

Domandatelo anche tù, forse riesci a darti la stessa risposta che mi sono dato io.
Giancarlo_Deangelis is offline  
Vecchio 05-12-2004, 22.03.06   #58
innominato
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Ciao Giancarlo,
Citazione:
Se avessi letto tutti i post fin dall'inizio, forse avresti compreso, anche se non accettata, la frase: per forza di cose, da me affermata

Ti assicuro che li ho letti i post dall'inizio; il fatto che non condivida l'espressione da te utilizzata non significa che io non l'abbia compresa, ho semplicemente sottolineato di nuovo che non concordo, tutto qui.
Citazione:
Da questo ragionamento è stato portato l'esempio degli animisti, che da millenni rispettano la materia in un modo eccezzionale, altro che "forma elementare religiosa" come affermi tù.

Comunque non sono io ad affermare questo, ma è Emile Durkheim, con il pensiero del quale mi limito ad esser d'accordo (in questo caso).
Mi rendo conto che l'argomento è molto più complesso di quanto non pensiamo e, a mio modo di vedere, il modo di trattarlo da parte dell'uomo risulterà esser sempre una banalizzazione di questo..
Un saluto.
innominato is offline  
Vecchio 06-12-2004, 21.52.09   #59
Giancarlo_Deangelis
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Ciao innominato.

riferimento a pag. 6.

Non hai accettato la frase ma senza mensionare le argomentazioni che ti hanno indotto a non accettarla, bloccando, di fatto, il colloquio.

Inoltre, non condivido la tua affermazione, nella quale dichiari, che parlare del senso della vita, da parte dell'uomo, diventa sempre una banalizzazione.

Se così fosse, l'evoluzione filosofica, letteraria e scientifica si fermerebbe, e saremmo costretti a parlare solo di quelle cose che sono state affermate prima di noi.

Spesso e volentieri, su questi forum, vedo delle persone intelligenti, tra cui annovero anche te, che, non si sa per quali motivi, non danno sufficiente valore alla propria opinione o, addirittura, abbandonano il tragitto iniziato.

Io credo che questi confronti, anche se effettuati con argomenti empirici, possano ampliare i nostri orizzonti.

In ogni modo, mi farebbe piacere continuare la discussione sui motivi che ti hanno impedito di accettare le mie argomentazioni, sul significato della vita futura dell'uomo nell'universo, e le mansioni che dovrè assumere.

Un ciao da Giancarlo.
Giancarlo_Deangelis is offline  
Vecchio 07-12-2004, 21.21.04   #60
Giancarlo_Deangelis
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X Red Arrow

Caro Red, se la storiella della tua amica era tutta una stronzata, almeno metti una buona parola, per me, presso la telecom, la tiscali o la teledue; ti garnatisco che saprei trovare argomenti molto stomolanti per i babbei del web (me compreso).

In ogni modo, questa amica si potrebbe anche presentare al forum, se non altro, per ringraziarci dello sforzo che stiamo facendo, per soddisfare la sua curiosità; a meno che non sia un cicciona o chiattona: come affermano a Napoli.
Ciao, doppio babbeo e bugiardo.
Giancarlo_Deangelis is offline  

 



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