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10-09-2004, 12.31.43 | #42 |
Ospite abituale
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Ancora una risposta per Giulma
Esprimendo il mio consenso per quello che ha scritto ora Naima, vorrei fare ancora un piccolo appunto.
Il mio "non sapere nulla" come tu tanto bene dici, è l'ennesima riprova che anche senza sapere molto si può arrivare ad una conclusione che ormai è sotto gli occhi di tutti: quelli che ho fatto io sono i conti della serva, mica ci vuole una laurea. Così come mi sembra assai semplicistico dire che chi non la pensa come il benpensante (colletto bianco che scalda la poltrona dell'ufficio) è comunista. Hai presente la scala di grigi che riempiono il vuoto tra il bianco e il nero? Poi, in riferimento al tuo augurio di non incontrare mai un terrorista, rispondo che per me sarebbe meglio non incontrare mai sul mio cammino gente come te, capace di provocare ben più danni morali al prossimo nella vita quotidiana, di quelli che potrebbe fare un terrorista. Almeno quest'ultimo provoca quel che provoca (che io, sia ben inteso, non approvo) spinto da un credo, che sia pure folle alimenta tutta la sua vita e lo porta a morire per quello che, almeno lui crede, sia la giusta causa. Gente come te, invece, si spegne lentamente anestetizzata dalla sua ignavia, senza ideali si mette al riparo sotto al tetto più grande e ritiene amici quelli che assicurano ciò che lei vuole, per poter dormire sonni tranquilli. Mi dispiace, Giulma, ma concordo con Bluemax, quando dopo il tuo post ha risposto "ho capito con chi ho a che fare". Qui, se c'è un ipocrita quello sei tu: bambino pronto a dire che nonno è meglio di papà perchè tutti i giorni gli compra il lecca lecca... saluti di cuore Cernia |
10-09-2004, 13.57.25 | #43 | |
Utente bannato
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Re: Ancora una risposta per Giulma
Citazione:
“Esprimendo il mio consenso per quello che ha scritto ora Naima, vorrei fare ancora un piccolo appunto.” E certo, come poteva essere altrimenti. “Il mio "non sapere nulla" come tu tanto bene dici, è l'ennesima riprova che anche senza sapere molto si può arrivare ad una conclusione che ormai è sotto gli occhi di tutti:” E no, per arrivare a conclusioni reali, bisogna sapere. Solo gli ignoranti parlano come te. “quelli che ho fatto io sono i conti della serva, mica ci vuole una laurea.” Appunto, proprio della “serva”. “Così come mi sembra assai semplicistico dire che chi non la pensa come il benpensante (colletto bianco che scalda la poltrona dell'ufficio) è comunista.” E che centra il benpensante colletto bianco. Ne conosco tanti che la pensano come te, invece. Non ho detto poi che sei necessariamente comunista, non mi interessa molto. Ho detto che appoggi idee di “sinistra”, pur credendo di essere indipendente nella tua testa. Questo, nelle realtà non accade. “Hai presente la scala di grigi che riempiono il vuoto tra il bianco e il nero?” Si, tu dove staresti? “Poi, in riferimento al tuo augurio di non incontrare mai un terrorista, rispondo che per me sarebbe meglio non incontrare mai sul mio cammino gente come te, capace di provocare ben più danni morali al prossimo nella vita quotidiana, di quelli che potrebbe fare un terrorista.” Quando sperimenterai che cosa significa incontrare un terrorista, cambierai idea. Quanto ci scommetti? “Almeno quest'ultimo provoca quel che provoca (che io, sia ben inteso, non approvo)” "Non approvo" così come lo dici tu è ipocrisia pura. Lo giustifichi, invece. “spinto da un credo, che sia pure folle alimenta tutta la sua vita e lo porta a morire per quello che, almeno lui crede, sia la giusta causa” Questa è mentalità criminale. Non cerano dubbi! Ognuno è libero di pensare come preferisce. Quando ti uccideranno qualcuno a cui tieni tanto, devi però venirmi a dire: “almeno lui crede”: e se non lo farai, avrai imparato cosa significa essere falsi ed ipocriti. “Gente come te, invece, si spegne lentamente anestetizzata dalla sua ignavia, senza ideali si mette al riparo sotto al tetto più grande e ritiene amici quelli che assicurano ciò che lei vuole, per poter dormire sonni tranquilli.” Parole al vento. Non sai nulla di me, e non serva a nulla in questo contesto. Del resto, difficilmente riesci a parlare di altro, mi sembra. “Mi dispiace, Giulma, ma concordo con Bluemax, quando dopo il tuo post ha risposto "ho capito con chi ho a che fare". Qui, se c'è un ipocrita quello sei tu: bambino pronto a dire che nonno è meglio di papà perchè tutti i giorni gli compra il lecca lecca...” Se il papà è “bastardo” che ammazza gli altri bambini, CERTAMENTE è meglio “nonno”. Impara a essere nel mondo, non fuori dal mondo. Ciao, Giulio Ultima modifica di Giulma : 10-09-2004 alle ore 14.00.31. |
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10-09-2004, 14.29.54 | #44 |
Ospite abituale
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Re: Re: Ancora una risposta per Giulma
[quote]Messaggio originale inviato da Giulma
Parole al vento. Non sai nulla di me, e non serva a nulla in questo contesto. Del resto, difficilmente riesci a parlare di altro, mi sembra. In questo contesto serve eccome. La gente come te porterà il mondo allo sfacelo. Detto questo mi tiro fuori dalla discussione, mi è venuta la nausea a leggere le tue illazioni che non hanno alcun supporto di notizie lette e verificate, in una parola, REALI. Saluti cernia |
10-09-2004, 14.42.17 | #45 | |
Utente bannato
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Re: Re: Re: Ancora una risposta per Giulma
[quote]Messaggio originale inviato da cernia
Citazione:
Mi dispiace per la nausea. Curati, e vedrai che ti passerà Ciao, Giulio |
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10-09-2004, 14.48.57 | #46 | |
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Re: Re: Ancora una risposta per Giulma
Citazione:
Tutto il mio rispetto ed il mio dolore per i bambini coinvolti...sono centinaia...tanti, troppi. I bambini però secondo me contano tutti nello stesso modo...che cosa hanno questi bambini in più di quelli schiavizzati, maltrattati, uccisi sia dalle malattie che dalle guerre e dei quali gli 'organi d'informazione' parlano a malapena...eppure sono più che centinaia. Rispetto ed indignazione per i bambini russi, ma anche per quelli iracheni, per quelli ceceni...eppure quando muoiono quelli nessuno si commuove. Sono bestie quelle? no sono bambini ugualmente. Sappiamo che scarpe di moda diffusissime vengono fatte cucire da bambini-schiavi, perchè le loro piccole mani possono eseguire il lavoro con più precisione...e così per i tappeti...o il turismo-sessuale verso paesi del terzo mondo che coinvolge bambini. Eppure di questo non si parla. Prendiamo allora quest'occasione triste per cercare di aprire gli occhi e di fare un discorso armonico...mi in...zo per queste centinaia di bambini...m'in....o in proporzione per tutti quelli che da occidentale non mi fa comodo vedere. Fregandomene del fatto che cercano di mettermi i paraocchi per direzionare il mio sguardo solo dove è COMODO. Ci scarichiamo la coscienza mostrandoci indignati per questi bimbi...ci rendiamo complici, col nostro silenzio, della sorte di tutti gli altri. Non mi soddisfa questo atteggiamento e non mi sento di condividerlo...forse è solo frutto della mia ignoranza...ma allora sono contenta di considerarmi tale. |
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11-09-2004, 21.39.25 | #47 | |
Ospite abituale
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Re: non capisco più
Citazione:
Se l'islam è solo fanatismo, siamo arrivati allo scontro di civiltà, o noi o loro? O esiste invece la speranza di un islam compatibile con la democrazia, dove religione e stato siano separati? L'islam non ha, come nella chiesa cattolica, un'autorità gerarchica che definisca i dogmi, è possibile che ci siano vari modelli di islam, alcuni più moderati, più aperti? Gli ultimi rapimenti in Iraq, dei due fotografi francesci, l'uccisione di Baldoni, le due ragazze di "un ponte per", non sono forse una specie di autogol: hanno preso le persone sbagliate, persone di pace; questi fatti danneggiano l'immagine dell'islam, le comunità islamiche più moderate forse non si possono riconoscere in queste azioni. Credo che la speranza di pace sia che i paesi islamici moderati possano disconoscere ed emarginare il fanatismo e l'integralismo. |
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16-09-2004, 02.33.54 | #48 |
Ospite abituale
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Per rodi
Farò di tutto, lo giuro, per non perdere il mio self control rispondendo al tuo ultimo post.
Ma è mai possibile che le fette di prosciutto terzomondista poste sugli occhi di tanti occidentali sull'Aventino dei nostri giorni, siano così spesse da non vedere il dato essenziale? Insomma, la jihad è dichiarata "contro" di noi, contro i nostri padri, i nostri congiunti, i nostri bambini, e noi stessi. Ma è tanto difficile capire da che parte stai ? Anche a me dispiace e posso provare sdegno e vergogna per le tante persone sfruttate e vilipese (secondo i parametri che noi riteniamo adeguati a noi stessi) in tante parti del mondo. Ma si tratta di problemi sui quali noi stessi da decenni ci interroghiamo, su cui formiamo schieramenti politici ed ideologici, attraverso i quali teniamo desta una tensione morale che comunque ci pervade. E le ragioni di queste miserie ci porterebbero lontano, molto lontano dalle fattispecie di ciò che sta accadendo oggi. Non tocca a noi di farci arbitri tra la "nostra" (la nostra propria, quella che anche tu in ogni istante respiri) vita e le ragioni di chi la vuole cancellare. Noi abbiamo il sacrosanto dovere di vivere. E, vivendola, quanto più è possibile, di renderla degna. Ma, innanzitutto, di viverla e di permettere ai nostri bambini di confidare nella nostra sopravvivenza. Mi dispiace e soffro se muoiono dei civili islamici. Ma sento che sarebbe abbietto e ipocrita se dicessi che mi dispiace e soffro allo stesso modo se muore un mio amico, mio figlio, o uno che parla la mia stessa lingua e condivide i valori della mia cultura (in senso antropologico). Anzi! Ritengo lecito e doveroso soffrire molto di più per l'incertezza nel futuro dei miei figli, piuttosto che per l'incertezza nel futuro dei bambini di Baghdad, nel momento in cui questi due "futuri" si escludono reciprocamente. Vedi, finchè l'occidente che tu tanti bistratti, ma nel cui piatto probabilmente mangi, potrà permettersi il lusso di indignarsi per le tante ingiustizie che esso stesso produce nel mondo, beh, fino ad allora ci saranno speranze di una vita migliore per tante altre genti sparse nei vari continenti. Quando l'occidente non potrà più concedersi questo lusso quei popoli cesseranno di avere un futuro. E' giusto indignarsi per i bambini che perdono le dita in concerie del sudest asiatico, concerie messe in piedi da multinazionali occidentali. Ma è idiota non capire che senza quelle fabbriche quei bambini morirebbero di fame. |
16-09-2004, 13.56.32 | #49 |
Ospite abituale
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Re: Per rodi
Farò di tutto, lo giuro, per non perdere il mio self control rispondendo al tuo ultimo post.
Ma è mai possibile che le fette di prosciutto filooccidentali poste sugli occhi di tante persone sfruttate e maltrattate su tutto il pianeta dei nostri giorni, siano così spesse da non vedere il dato essenziale? Insomma, la crociata è dichiarata "contro" di noi, contro i nostri padri, i nostri congiunti, i nostri bambini, e noi stessi. Ma è tanto difficile capire da che parte stai ? Anche a me dispiace e posso provare sdegno e vergogna per le tante persone sfruttate e vilipese (secondo i parametri che noi riteniamo adeguati a noi stessi) in tante parti del mondo occidentale. Ma si tratta di problemi sui quali noi stessi da decenni ci interroghiamo, su cui formiamo schieramenti politici ed ideologici, attraverso i quali teniamo desta una tensione morale che comunque ci pervade. E le ragioni di queste miserie ci porterebbero lontano, molto lontano dalle fattispecie di ciò che sta accadendo oggi. Non tocca a noi di farci arbitri tra la "nostra" (la nostra propria, quella che anche tu in ogni istante respiri) vita e le ragioni di chi la vuole cancellare. Noi abbiamo il sacrosanto dovere di vivere. E, vivendola, quanto più è possibile, di renderla degna. Ma, innanzitutto, di viverla e di permettere ai nostri bambini di confidare nella nostra sopravvivenza. Mi dispiace e soffro se muoiono dei civili israeliani ed occidentali. Ma sento che sarebbe abbietto e ipocrita se dicessi che mi dispiace e soffro allo stesso modo se muore un mio amico, mio figlio, o uno che parla la mia stessa lingua e condivide i valori della mia cultura (in senso antropologico). Anzi! Ritengo lecito e doveroso soffrire molto di più per l'incertezza nel futuro dei miei figli, piuttosto che per l'incertezza nel futuro dei bambini di Baghdad, nel momento in cui questi due "futuri" si escludono reciprocamente. Vedi, finchè il mondo arabo che tu tanti bistratti, ma nel cui piatto probabilmente mangi, potrà permettersi il lusso di indignarsi per le tante ingiustizie che esso stesso produce nel mondo, beh, fino ad allora ci saranno speranze di una vita migliore per tante altre genti sparse nei vari continenti. Quando il mondo arabo non potrà più concedersi questo lusso quei popoli cesseranno di avere un futuro. E' giusto indignarsi per i civili che perdono i loro cari in varie parti di quel mondo occidentale, mondo messo in piedi da multinazionali che hanno da sempre rubato ai paesi piu' poveri. ... giusto per far capire che i punti di vista cambiano a seconda dell'interlocutore. A dimenticavo... noi siamo i buoni perchè siamo NOI... ... ai fasulli |
16-09-2004, 14.56.01 | #50 |
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Non è sufficiente..
giustificarsi dicendo che in fondo le "nostre" multinazionali tutto sommato hanno portato lavoro dove lavoro non ce n'è, prendendo le persone per fame e costringendole a vivere e lavorare in condizioni inaccettabili, distruggere forsete per creare pascoli, allevamenti o industrie che magari possono anche avvantaggiarsi dell'assenza di leggi in materia di inquinamento e rifiuti tossici, imporre monocolture atte solo all'esportazione nei nostri paesi per poi mettere in ginocchio il paese produttore se un'annata non va bene.. e tutte le altre note aggravanti che "noi" abbiamo portato insieme al nostro progresso (nuove malattie per esempio) e ricordiamoci anche che proprio "noi" cattolici siamo stati tra i primi a voler convertire forzatamente chi non era della "nostra "stessa religione.
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