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24-06-2004, 16.52.54 | #52 | |
Ospite abituale
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Citazione:
comunque anche il P.C.I. è scomparso. Adesso si chiama Rifondazione Comunista... vabbuo... buon pomeriggio... a domani. |
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24-06-2004, 17.14.36 | #53 | |
Utente bannato
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Citazione:
La parola "fascista",in Italia, è stata inculcata in senso dispreggiativo,e di spauracchio,dal dopo guerra in poi. Pur con la consapevolezza da parte degli "strateghi del conseso",che il regime fascista non sarebbe più potuto essere riattuato,nè in Italia nè altrove,meno male. Adesso,hanno trovato un'altra parola,che viene schiaffata ovunque,anche nel caffè,ovvero: "Berlusconi",grande amico,anche del vecchio Pci,sino al 1993. Nel 1994,la parola Berlusconi,finisce nel dizionario di Italiano, (gazzantina) per i compagni. Berlusconi significa:fascismo,mafia,ditta tura,corruzione ecc,ammazza !!! In un anno di tempo improvvisamente si accorgono che Berluska è tutte queste cose messe assieme? Possibile che quanto le frequentazioni erano ravvicinate (vedi foraggimento viaggi in Urss) nessuno si è accorto di nulla? Non solo,ma la citazione su di un dizionario di Italiano,che finisce nelle mani dei ragazzini a scuola,la dice lunga sulle concezioni d'inddotrinamento di stampo bolscevico,degli strilloni della libertà e della pace. Per me,Berlusconi è un abile manager con idee moderne in tal senso,ma anche un pessimo politico,non adatto a rivestire la carica di Presidente del Consiglio".Ma se Berlusconi è oggi Premier,chi deve recitare il mea culpa,è la cialtroneria subdola e parolaia di chi come politico,è peggio di Berlusconi, mentre la managerialità è concepita esclusivamente "assistenziale". Per quando mi riguarda "Nè marx nè cocacola". |
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24-06-2004, 17.25.17 | #54 | |
Utente bannato
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E' scomparsa la denominazione,non la ideologia comunista.Nella sostanza non cambia nulla,tra Partito Comunista Italiano e Partito della Rifondazione Comunista. In Italia,eccetto qualche sparuto gruppetto più folckoristico che politoco,la ideologia fascista non esiste più. Quella comunista si,al punto da vantare due partiti parlamentari, molti estremisti extraparlamentari,un partito post-comunista,oggi sulla via della "social democrazia",cioè i Ds,oprezione questa che ha due significati. 1) Hanno ammesso che il comunismo ha fallito e che è una ideologia inumana. 2) hanno cambiato abito ipocritamente,di fronte al crollo totale,scoprendo la social democrazia,sino ad un anno prima odiata,quale ancora di salvenza per continuare a fare i politicanti. Diversamente e coerentemente,dovevano dire:abbiamo sbagliato,andiamo a casa. |
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24-06-2004, 17.28.38 | #55 | |
Utente bannato
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Citazione:
Bella dove l'hai trovata sul bigliettino nei baci perugina? |
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25-06-2004, 10.44.55 | #56 | |
Utente bannato
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Allora: per quanto riguarda quello che hai sopra scritto, ti ha già risposto nemamiah, subito dopo. E io concordo nella spiegazione. Per quanto riguarda me e il mio pinto di vista, ti dico questo: la destra e la sinistra sono solo invenzioni che gli esseri creano per dire qualcosa che pensano e che, molto spesso, neanche credono, ma che conviene dire in quel momento. Ciò che conta è la persona più che l'ideologia e la corrente di pensiero a cui appartiene. Voglio dire, se la persona è disonesta lo sarà in qualunque posto o carica occupi, perchè, come gli sarà possibile, prima o poi cercherà di fregare il prossimo. Purtroppo, devo dire, che ho visto questo atteggiamento molto più prevalere nella sinistra che non nella destra, ma ciò che più mi sembra assurdo nella sinistra, oltre all'ideologia che non ha alcun senso anzi, tende solo ad appiattire l'essere umano e renderlo povero arricchendo comunque sempre pochi, è che proprio loro che dovrebbero difendere i diritti dei lavoratori e dei più deboli, perchè questo dicono sempre, sono invece quelli peggiori che di nascosto fanno tutt'altro. Lo vedo nei sindacati, ad esempio, che sono tutti venduti (io lavoro in una grande azienda e i sindacalisti sono dei parassiti di una falsità e ipocrisia vomitevole, oltretutto hanno permessi e agevolazioni che altri non hanno e non fanno nulla di reale rispetto alle tante finte chiacchiere di cui si vantano). Lo vedo in certi personaggi come i pricipali esponenti del centro-sinistra che sono dei benestanti che tanto parlano al popolo e che nulla fanno realmente. Se non sbaglio uno di questi una volta se ne stava in una casa con un affitto ridicolo al centro di Roma quando quella casa la poteva lasciare a qualche famiglia povera che ne aveva davvero bisogno, e di cui loro dicono tanto difendere. Solo a chiacchiere, questi personaggi vorrebbero i soldi che hanno gli altri, e come se non li vorrebbero, perchè i soldi piaccioni anche a loro: ma allora non parlassero in modo ipocrita. L'ipocrisia è davvero la cosa che meno gratisco. E poi? Che cosa hanno fatto di così reale per produrre ricchezza e denaro e occupazione con le loro chiacchiere e ideologie? Io se lavoro e guadagno, oggi, non è certo grazie a loro. Non entriamo poi nel discorso della guerra perchè li veramente mi fanno schifo. Credo che può bastare. Ciao, Giulio Ultima modifica di Giulma : 25-06-2004 alle ore 10.50.45. |
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25-06-2004, 10.56.59 | #57 | |
Utente bannato
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Citazione:
Per me non è neanche un pessimo politico, lo vedo in modo positivo come persona, credo che sia difficile governare con gente che gli fa opposizione come quella che c'è oggi in Italia. Inoltre, anche per la politica estera, credo che Berlusconi sia una persona onesta e leale, derisa e screditata da gente che dovrebbe farsi una bella analisi della propria coscienza, avendo ancora il coraggio di dire certe cose utilizzando facili e banali paroline, come pace, buone per la massa che si lascia trascinare, perchè egoista e vigliacca. Giulio Ultima modifica di Giulma : 25-06-2004 alle ore 11.02.44. |
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25-06-2004, 11.20.47 | #59 | |
Ospite abituale
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ammiro il coraggio (dico davvero). Ma sarebbe opportuno SAPERE chi è silvio prima di lodarlo. Riporto a seguito la sua storia, che potete roitrovare anche in libreria PARTE 1: SILVIO E LE SCATOLE CINESI 1. Nasce la Cantieri Riuniti Milanesi con Carlo Rasini come finaziatore delle ideee di Silvio b. tramite la societa sono edificati alcuni palazzi in Via Alciati a Milano 2. Nasce l’EDILNORD sas di Silvio B. e C. ,una società accomandita semplice, cioè comprende soci che mettono i soldi(accomandanti) e quelli che mettono tempo e cervello (accomandatari). Nell’ Edilnord Silvio B. è accomandatario (con la possibilità di prendere l’1% degli utili). Carlo Rasini, della Banca Rasini e Renzo Rezzenico, rappresentante di una finanziaria di Lugano. LA BANCA RASINI FU ACCUSATA DA SINDONA DI ESSERE UNA BANCA COLLUSA CON LA MAFIA. DELLA FINANZIARIA SVIZZERA NON SI è MAI SAPUTO NULLA, NE DA DOVE VENIVANO I DENARI PER FINANZIARE LE COSTRUZIONI, NE CHI FOSSE IL REALE PROPRIETARIO VISTO CHE REZZENICO ERA UOMO DI FACCIATA. 3. Con questa Edilnord (che contava sei soci noti Berlusconi, Rasini, Piccitto, Canali ed i Botta; ed aveva anche soci Occulti, riconducibili alla finanziaria di Lugano) venne costruito il Primo grande insediamento di Silvio B. a Brugherio nel finire degli anni 60. 4. Da Milano 2 i soci Occulti aumentano e per capirci qualcosa si diventa scemi: EDILNORD SAS DI SILVIO B. E C. Cura gli interessi del Centro residenziale di Brugherio, verrà sciolta nel 1972 EDILNORD CENTRI RESIDENZIALI SAS DI LIDIA BORSANI. Nasce nel 1968 , la Borsani era la Zia di Silvio B. che non ha piu come socio SilVio B. e prende capitali da una società misteriosa svizzera sempre rappresentata da R.Rezzonico, la Aktiengesellshaft fur Immobilienanlagen in residenzentren Ag (Chiamiamola Aktien).. (strano no?)non se ne sa molto di più.. si sa solo che nel settembre del 1968 una agenzia lussembrurghese della banca DISCOUNT BANK OVERSEAS LTD di New York crea proprio la Atkien vincolandola ad operare dovunque ma non in Svizzera.. bene amici pochi giorni dopo è creata la Nuova Edilnord di Lidia Borsani. EDILNORD CENTRI RESID. DI MARIA BOSSI, VEDOVA BORSANI. Nel 1970 esce la borsani e subentra la Zia Maria, zia di silvio b. come Socia. Lui non compare come partecipante alla società. 5. BERLUSCONI TORNA IN CAMPO NEL 1975 DIVENTANDO PRESIDENTE DELLA ITALCANTIERI. La italcantieri viene fondata nel 1973 a milano da due fiduciarie svizzere, la COFIGEN di lugano (con a capo un finanziere di posizioni reazionarie, vicino alla massoneria Tettananti; non è altro che una società che controlla numerose banche) e la ETI A.G.HOLDING di chiasso (controllata da Aurelius financing controllata a sua volta da Inetrchange bank,,,scatole cinesi insomma; la Eti è amministrata da Dominelli che è anche a capo della FI.MO FINANZIARIA COINVOLTA IN NUMEROSE INCHIESTE GIUDIZIARIE IN VARI PAESI DEL MONDO , ACUSATA DI RICICLAGGIO A FIANCO DEI NARCOS COLOMBIANI.) 6. LA FININANZIARIA INVESTIMENTO S.R.L.-FININVEST viene fondata a Nel 1975. Bene la Finivest viene fondata nello stesso anno e nello stesso ufficio, a via san Nicola da Tolentino a Roma, dove viene fondata la IMMOBILIARE SAN MARTINO SPA che ha come amministratore MARCELLO DELL’UTRI e che ha come finanziatori la SERVIZIO ITALIA ( parabancaria della Bnl, bene al riparo di questa fiduciaria si celano i traffici di figure come LICIO GELLI, MICHELE SINDONA, ROBERTO CALVI …) e la SAF , rappresentata da un prestanome di 87 anni, Federico Pollak. La fininvest poi cambia denominazione e si sposta a Milano. AVETE CAPITO CON QUALI SOLDI IL SIGNOR BERLSCONI HA COMINCIATO A COSTRUIRE IL SUO IMPERO… E QUESTO è SOLO L’INIZIO… OGNI FATTO SCRITTO è VERO E PROVATO..(QUEL POCO CHE SI RIESCE A PROVARE ) BERLUSCONI E LA P2 Berlusconi aderisce alla Loggia p2», adepto di Licio Gelli: tessera 1816, codice E.19.78, grup- po 17, fascicolo 0625. Su questa affiliazione darà in seguito, in sede giudiziaria, versioni diverse. Interrogato a Milano il 26 ottobre 1981 dal giudice istrutto- . re Rivellese, risponde: «Mi sono iscritto alla P2 nei primi mesi ,jel 1978, su invito di Licio Gelli, che conoscevo da circa sei mesi e che avevo visto solo due volte. Ero convinto che la Log- gia fosse parte del Grande Oriente d'Italia. Non ho mai versa- to contributi [in realtà, agli atti risulta un versamento di centomila li- re, n.d.a.]; ricevetti una tessera d'iscrizione che non riesco più a trovare Fu Roberto Gervaso, mio amico, a presentarmi a Gelli Gelli mi chiarì che, tramite la Massoneria, organizzazione internazionale, avrei potuto avere dei canali di lavoro e contatti internazionali per la mia attività di presidente del Consorzio per l'edilizia industrializzata. Non vi fu cerimonia di iniziazione; non ho avuto rapporti con altri af- filiati [vedremo più in là quant'è affollata la cerchia dei piduisti suoi amici, n.d.a.] né ho partecipato a riunioni; non ho ricevuto .. neppure inviti in tal senso. ADR: Il mio grado era quello di ap- prendista. Posso solo aggiun~ere che, dopo l'iscrizione, mi di- menticai della Massoneria». Altro interrogatorio a Verona. ll Tribunale di Verona sente Berlusconi (che ha querelato alcuni giornalisti di Lanotte e L’unità per un libro “Berlusconi ed il signor tv” )il 27 settembre 1988 nella sua qualità di teste-parte offesa nonché querelante. L'assiste il patrono di parte civile Domenico Contesta bile (futuro senatore di Forza Italia e viceministro di Alfredo Biondi alla Giusti- zia). Depone sotto giuramento: «Non ricordo la data esatta della mia iscrizione alla P2, ricordo comunque che è di poco anteriore allo scandalo [...) Non ho mai pagato una quota d'i- scrizione né mai mi è stata richiesta». Bugie. E infatti: l. lo scandalo (la pubblicazione degli elen- chi P2 scoperti a Castiglion Fibocchi) è del maggio 1981, l'affliazione di Berlsuconi di tre anni prima; 2. ha pagato. Inevitabilmente scatta la denunzia per falsa testimonianza. Era all'attacco da que relante, arretra a imputato. Sentenzierà nel maggio del 1990 la Corte d'Appello di Ve- nezia: «Ritiene il Collegio che le dichiarazioni dell'imputato non rispondano a verità. In sostanza, infatti, secondo Berlu- sconi, la sua definita adesione alla P2 avvenne poco prima del 1981 e non si trattò di vera e propria "iscrizione" perché non accompagnata da pagamenti di quote appunto d'iscrizione. Tali asserzioni sono smentite: a) dalle risultanze della Commissione Anselmi; b) dalle stesse dichiarazioni rese dal prevenuto avanti al GI di Milano, e mai contestate, secondo le quali la sua iscrizione alla P2 avvenne nei primi mesi del 1978 [...) Ne consegue quindi che il Berlusconi, il quale, deponendo avanti al Tribunale di Verona nella sua qualità di teste-parte offesa, ha dichiarato il falso Ancora nella vigilia elettorale de11994, il sapientepamphlétaire del berlusco- niano Canale 5 potrà sfilarsi dalla disagevole questione Berl sconi-P2 buttandola in facezia; con un sorriso tra l'indulgent e il malandrino dirà: «Ma la P2 è una barzelletta, vogliam davvero prendere sul serio una comitiva che includeva pers naggi tipo Roberto Gervaso?». Ma cos'è veramente la P2? Solo un Rotary o un Lyons con la distinzione della segretezza? E Berlusconi ne ha poi tratto un qualche utile? Un po' di storia dimenticata. Hanno smascherato il Grande Ragno Gelli i magistrati mi- lanesi Gherardo Colombo, Giuliano Turone e Guido Viola. Il l 7 marzo 1981, «indagando sul falso raPimento di quell'altro grande ... maestro dell'imbroglio e del ricatto che è stato Michele Sindona, sono arrivati», racconterà Carlo Rognoni, «prima nella casa di Arezzo poi nell'ufficio di Castiglion Fibocchi di Licio Gelli. E hanno messo le mani su una valigia di documenti da cui è uscito di tutto: un elenco di 962 affiliati alla Loggia massonica Propaganda 2; una serie di documenti dei Servizi segreti su al- cuni dei più ignobili affari di questa nostra Repubblica; fotocopie e originali di altri documenti che provano esportazioni clandestine di capitali, operazioni finanziarie illecite, ricatti». Da ciò che l'archivio Gelli lascia intendere, militano nel «partito occulto» tre ministri in carica, due ex ministri, il se- gretario del PSDI, parlamentari, il capo di gabinetto del presi- dente del Consiglio Forlani, l'intero vertice dei servizi segreti riformati, i vecchi capi del SID, i vecchi capi della.Guardia di Finanza e il suo attuale comandante, banchieri, editori, giornalisti, magistrati.11 L'infezione ha toccato i gangli vitali della Repubblica. Figurano affiliati uomini di tutti i partiti, eccet- tuati soltanto il PCI, il pdup e il partito radicale. Negli elenchi, neanche un comunista A proporsi di restare a un minimo di serietà, la P2 è faccen da un tantino più complicata. Ha vissuto due stagioni: la pri ma, sino a metà anni Settanta, di forte connotazione antisiste ma (trame golpiste, stragismo nero); la seconda -non più via lentemente eversiva -di inserzione nel sistema per modificarlo radicalmente dall'interno in senso autoritario (anti-sinistra): in questo caso, un'associazione politica occulta, trasversale ai partiti,.che tende alla gestione del potere mediante il controllo degli apparati. Non «un» partito di governo, ma «il» partito (occulto) di controllo. ... continua |
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25-06-2004, 11.24.29 | #60 |
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BERLUSCONI E I SUOI MISTERI
La vita e la carriera dell'imprenditore Silvio Berlusconi, nonostante le biografie autorizzate che il protagonista ha fatto pubblicare o propiziato nel corso degli anni con fini auto-agiografici, rimane costellata di buchi neri e di domande senza risposta. Piccolo riepilogo degli omissis più inquietanti. 1) La Edilnord Sas è la società fondata nel 1963 da Silvio Berlusconi per costruire Milano 2. Soci accomandatari (quelli che vi operano), oltre al futuro Cavaliere, sono il commercialista Edoardo Piccitto e i costruttori Pietro Canali, Enrico Botta e Giovanni Botta. Soci accomandanti (quelli che finanziano l'operazione) il banchiere Carlo Rasini, titolare dell'omonima banca con sede in via dei Mercanti a Milano, e l'avvocato d'affari Renzo Rezzonico, legale rappresentante di una finanziaria di Lugano: la "Finanzierungesellschaft für Residenzen Ag", di cui nessuno conoscerà mai i reali proprietari. Si tratta comunque di gente molto ottimista, se ha affidato enormi capitali a Berlusconi, cioè a un giovanotto di 27 anni che, fino a quel momento, non ha dato alcuna prova imprenditoriale degna di nota. 2) Sulla banca Rasini, dove il padre Luigi Berlusconi lavora per tutta la vita, da semplice impiegato a direttore generale, ecco la risposta di Michele Sindona (bancarottiere piduista legato a Cosa Nostra e riciclatore di denaro mafioso) al giornalista americano Nick Tosches, che nel 1985 gli domanda quali siano le banche usate dalla mafia: "In Sicilia il Banco di Sicilia, a volte. A Milano una piccola banca in piazza Mercanti". Cioè la Rasini, dove - ripetiamo - Luigi Berlusconi, padre di Silvio, ha lavorato per tutta a vita, fino a diventarne il procuratore generale. Alla Rasini tengono i conti correnti noti mafiosi e narcotrafficanti siciliani come Antonio Virgilio, Salvatore Enea, Luigi Monti, legati a Vittorio Mangano, il mafioso che lavora come fattore nella villa di Berlusconi fra il 1973 e il 1975. 3) Il 29 ottobre 1968 nasce la Edilnord Centri Residenziali Sas (una sorta di Edilnord 2): stavolta, al posto di Berlusconi, come socio accomandatario c'è sua cugina Lidia Borsani, 31 anni. E i capitali li fornisce un'altra misteriosa finanziaria luganese, la "Aktiengesellschaft für Immobilienanlagen in Residenzentren Ag" (Aktien), fondata da misteriosi soci appena 10 giorni prima della nascita di Edilnord 2. Berlusconi da questo momento sparisce nel nulla, coperto da una selva di sigle e prestanome. Riemergerà solo nel 1975 per presiedere la Italcantieri, e nel 1979, come presidente della Fininvest. Intanto nascono decine di società intestate a parenti e figuranti, controllate da società di cui si ignorano i veri titolari. Come ha ricostruito Giuseppe Fiori nel libro "Il venditore" (Garzanti, 1994, Milano), Italcantieri nasce nel 1973, costituita da due fiduciarie ticinesi: "Cofigen Sa" di Lugano (legata al finanziere Tito Tettamanzi, vicino alla massoneria e all'Opus Dei) e "Eti A.G.Holding" di Chiasso (amministrata da un finanziere di estrema destra, Ercole Doninelli, proprietario di un'altra società, la Fi.Mo, più volte 7 inquisita per riciclaggio, addirittura con i narcos colombiani). 4) Nel 1974 nasce la "Immobiliare San Martino", amministrata da Marcello Dell'Utri e capitalizzata da due fiduciarie del parabancario Bnl: la Servizio Italia (diretta dal piduista Gianfranco Graziadei) e la Saf (Società Azionaria Finanziaria, rappresentata da un prestanome cecoslovacco, Frederick Pollack, nato nientemeno che nel 1887). A vario titolo e con vari sistemi e prestanome, "figlieranno" una miriade di società legate a Berlusconi e ai suoi cari: a cominciare dalle 34 "Holding Italiana" che controllano il gruppo Fininvest. Secondo il dirigente della Banca d'Italia Francesco Giuffrida e il sottufficiale della Guardia di Finanza Giuseppe Ciuro, consulenti tecnici della Procura di Palermo al processo contro Marcello Dell'Utri per concorso esterno in associazione mafiosa, queste finanziarie hanno ricevuto fra il 1978 e il 1985 almeno 113 miliardi (pari a 502 miliardi di lire e 250 milioni di euro di oggi), in parte addirittura in contanti e in assegni "mascherati", dei quali tuttoggi "si ignora la provenienza". La Procura di Palermo sostiene che sono i capitali mafiosi "investiti" nel Biscione dalle cosche legate al boss Stefano Bontate. La difesa afferma che si tratta di autofinanziamenti, anche se non spiega da dove provenga tutta quella liquidità. Lo stesso consulente tecnico di Berlusconi, il professor Paolo Jovenitti, ammette l'"anomalia" e l'incomprensibilità di alcune operazioni dell'epoca. 5) Nel 1973 Silvio Berlusconi acquista da Annamaria Casati Stampa di Soncino, ereditiera minorenne della nota famiglia nobiliare lombarda rimasta orfana nel 1970, la settecentesca Villa San Martino ad Arcore, con quadri d'autore, parco di un milione di metri quadrati, campi da tennis, maneggio, scuderie, due piscine, centinaia di ettari di terreni. La Casati è assistita da un pro-tutore, l'avvocato Cesare Previti, che è pure un amico di Berlusconi, figlio di un suo prestanome (il padre Umberto) e dirigente di una società del gruppo (la Immobiliare Idra). Grazie alla fortunata coincidenza, la favolosa villa con annessi e connessi viene pagata circa 500 milioni dell'epoca: un prezzo irrisorio. E, per giunta, non in denaro frusciante, ma in azioni di alcune società immobiliari non quotate in borse, così che, quando la ragazza si trasferisce in Brasile e tenta di monetizzare i titoli, si ritrova con una carrettate di carta. A quel punto, Previti e Berlusconi offrono di ricomprare le azioni, ma alla metà del prezzo inizialmente pattuito. Una sentenza del Tribunale di Roma, nel 2000, ha assolto gli autori del libro "Gli affari del presidente", che raccontava l'imbarazzante transazione. 6) Nel 1973 Berlusconi, tramite Marcello Dell'Utri, ingaggia come fattore (ma recentemente Dell'Utri l'ha promosso "amministratore della villa") il noto criminale palermitano, pluriarrestato e pluricondannato Vittorio Mangano. Il quale lascerà la villa solo due anni più tardi, quando verrà sospettato di aver organizzato il sequestro di Luigi d'Angerio principe di Sant'Agata, che aveva appena lasciato la villa di Arcore dopo una cena con Berlusconi, Dell'Utri e lo stesso Mangano. Mangano verrà condannato persino per narcotraffico (al maxiprocesso istruito da Falcone e Borsellino) e, nel 1998, all'ergastolo per omicidio e mafia. 7) Il 26 gennaio 1978 Silvio Berlusconi si affilia alla loggia Propaganda 2 (P2), presentato al gran maestro venerabile Licio Gelli dall'amico giornalista Roberto Gervaso. Paga regolare quota di iscrizione (100 mila lire) e viene registrato con la tessera 1816, codice E.19.78, gruppo 17, fascicolo 0625. La partecipazione al pio sodalizio gli procaccerà vantaggi di ogni genere: dai finanziamenti della "Servizio Italia" di Graziadei ai crediti facili e ingiustificati del Monte dei Paschi di Siena (di cui è provveditore il piduista Giovanni Cresti) alla collaborazione con il "Corriere della Sera" diretto dal piduista Franco Di Bella e controllato dalla Rizzoli dei piduisti Angelo Rizzoli, Bruno Tassan Din e Umberto Ortolani. 8) Il 24 ottobre 1979 Silvio Berlusconi riceve la visita di tre ufficiali della Guardia di Finanza nella sede dell'Edilnord Cantieri Residenziali. Si spaccia per un "un semplice consulente esterno" addetto "alla progettazione di Milano 2". In realtà è il proprietario unico della società, intestata a Umberto Previti. Ma i militari abboccano e chiudono in tutta fretta l'ispezione, sebbene abbiano riscontrato più di un'anomalia nei rapporti con i misteriosi soci svizzeri. Faranno carriera tutti e tre. Si chiamano Massimo Maria Berruti, Salvatore Gallo e Alberto Corrado. Berruti, il capopattuglia, lascerà le Fiamme Gialle pochi mesi dopo per andare a lavorare per la Fininvest come avvocato d'affari (società estere, contratti dei calciatori del Milan, e così via). Arrestato nel 1985 nello scandalo Icomec (e poi assolto), tornerà in carcere nel 1994 insieme a Corrado per i depistaggi nell'inchiesta sulle mazzette alla Guardia di Finanza, poi verrà eletto deputato per Forza Italia e condannato in primo e secondo grado a 8 mesi di reclusione per favoreggiamento. Gallo risulterà iscritto alla loggia P2. 9) Il 30 maggio 1983 la Guardia di Finanza di Milano, che sta controllando i telefoni di Berlusconi nell'ambito di un'inchiesta su un traffico di droga, redige un rapporto investigativo in cui si legge: "E' stato segnalato che il noto Silvio Berlusconi finanzierebbe un intenso traffico di stupefacenti dalla Sicilia, sia in Francia che in altre regioni italiane (Lombardia e Lazio). Il predetto sarebbe al centro di grosse speculazioni in Costa Smeralda avvalendosi di società di comodo aventi sede a Vaduz e comunque all'estero. Operativamente le società in questione avrebbero conferito ampio mandato ai professionisti della zona". Per otto anni l'indagine, seguita inizialmente dal pm Giorgio Della Lucia (poi passato all'Ufficio istruzione, da anni imputato per corruzione in atti giudiziari insieme al finanziere Filippo Alberto Rapisarda, ex datore di lavoro ed ex socio di Marcello Dell'Utri) langue, praticamente dimenticata. Alla fine, nel 1991, il gip milanese Anna Cappelli archivierà tutto. ... continua |