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Cultura e Società - Problematiche sociali, culture diverse.
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Vecchio 18-02-2004, 14.34.17   #11
Giuliano
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Messaggio originale inviato da bluemax
certo che di ipocrisia e falsità il mondo ne è pieno... e spesso internet non è da meno.

Pantani UOMO non è sopravvissuto al Pantani CAMPIONE.

L'uomo, tutto il suo essere, tutto il suo senso, sono stati solo solo una proiezione del CAMPIONE. Tale uomo viveva solo se viveva il campione. Morto questo, doveva morire anche Pantani.

Inutile dire è colpa dei media, è colpa degli amici, è colpa dei familiari o altro. La colpa è solo ed unicamente dell' "uomo" Pantani. Un uomo tutto sommato debole, che non è riuscito a sopravvivere alla morte del campione.

Diciamocelo pure. Pantani, un tossico, dipendende dalla cocaina, un "falso" campione, falso perchè i suoi risultati risultano "aiutati" dalla dopamina.

Se volgiamo proprio dare la colpa a qualcuno... diamola pure a Pantani che non è riuscito a sopravvivere all'obra del campione.




Quante belle frasi sono state dette in TV. Qante scemenze, qante banalità, dirette unicamente agli ammaestrati dal televisore.

Quanti ragazzi invece ogni giorno lottano ed escono dal vortice della droga ? Quanti ragazzi sopravvivono al campione ? Quanti ragazzi invece MUOIONO per droga ? Ma sopratutto... CHI OLTRE AGLI AMICI E PARENTI PIU' STRETTI E' VERAMENTE DISPIACIUTO DELLA MORTE di un personaggio conosciuto solamente grazie ai media ?

In pratica... dispiace della morte di un "falso" campione o della morte del "vero" uomo ?

... agli ipocriti


e' un sano atteggiamento virile e combattivo il tuo , nel darci senza tanti discorsi degli ipocriti,e io cercando di essere alla tua altezza ti rispondo che secondo me tu vivi in uno strano mondo,per tua fortuna.
Ogni ciclista assume eriproteina e altre schifezze,la cosa coinvolge altri sport come il calcio,Zeman disse che le partute si decidevano in farmacia , figurarsi se fosse stato un direttore di corse ciclistiche cosa avrebbe detto
la colpa puo' essere tutta di Pantani,della sua morte,ma la colpa di una sempre minor mancanza di una cultura della vita rispetto a quella del denaro e della prestazione non e' certo sua
dalle mie parti un importante titolare di una nota squadra ciclistica ha deciso il suo ritiro dal "business" , perche' quello ormai e' soprattutto,dopo che diversi dilettanti del centro Italia sono morti di "strani mali"

i piu' deboli come forse si e' poi rivelato Pantani pagano il prezzo piu' alto , ma non crediamo di essere nessuno di noi fuori da questo gioco in cui meta' delle persone per essere "in",reggere lo stress,dimagrire , essere sempre simpatiche e via dicendo,insomma nel loro piccolo essere dei campioni ,al top come la societa' sembra richiedere,si fanno di varia robaccia,da sonniferi a ansiolitici,aminoacidi ramificati per i muscoli,robaccia per non sentrire la fame ,antidepressivi e via dicendo
Giuliano is offline  
Vecchio 18-02-2004, 14.48.03   #12
bluemax
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Messaggio originale inviato da Giuliano
Ogni ciclista assume eriproteina e altre schifezze,la cosa coinvolge altri sport come il calcio,Zeman disse che le partute si decidevano in farmacia , figurarsi se fosse stato un direttore di corse ciclistiche cosa avrebbe detto

pare che le tue parole tendano NON a condannare la situazione... ma a farcela accettare...

nel nostro pianeta, le cose stanno diversamente...

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Messaggio originale inviato da Giuliano

la colpa puo' essere tutta di Pantani,della sua morte,ma la colpa di una sempre minor mancanza di una cultura della vita rispetto a quella del denaro e della prestazione non e' certo sua

Non è forse "selezione culturale" quella di cui stiamo parlando ?
Dove un debole, il cui IO non è stato alla pari del personaggio creato ha deciso di suicidarsi per rilanciare il campione dimenticato ? Non credo che l'IO di Pantani abbia deciso di sacrificarsi nel nme del CAMPIONE ?

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Messaggio originale inviato da Giuliano

dalle mie parti un importante titolare di una nota squadra ciclistica ha deciso il suo ritiro dal "business" , perche' quello ormai e' soprattutto,dopo che diversi dilettanti del centro Italia sono morti di "strani mali"

Sarebbero appunto queste le persone da elogiare e da sbattere in prima pagina... e non i perdendi. Perdenti sia con se stessi, sia con lo sport.

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Messaggio originale inviato da Giuliano

i piu' deboli come forse si e' poi rivelato Pantani pagano il prezzo piu' alto , ma non crediamo di essere nessuno di noi fuori da questo gioco in cui meta' delle persone per essere "in",reggere lo stress,dimagrire , essere sempre simpatiche e via dicendo,insomma nel loro piccolo essere dei campioni ,al top come la societa' sembra richiedere,si fanno di varia robaccia,da sonniferi a ansiolitici,aminoacidi ramificati per i muscoli,robaccia per non sentrire la fame ,antidepressivi e via dicendo

infatti... io la chiamo era della "selezione culturale" dove i deboli di mente devono estinguersi...
bluemax is offline  
Vecchio 18-02-2004, 15.12.53   #13
Giuliano
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e i forti devono combattere la cultura della morte e dell'inganno,come il direttore a cui ho fatto cenno,anche perche' e' compito dei forti lottare per un mondo migliore anche per le prossime generazioni
non dobbiamo solo farci selezionare dalla cultura dominante,dobbiamo selezionarne noi una che ci assomigli

non dobbiamo erigere monumenti equestri a chi si e' lasciato sconfiggere , certo , ma ogni storia umana ci dice qualcosa , anche puo' essere solo un avvertimento , perche' nessun uomo e' assolutamente diverso dagli altri , nessuno e' invincibile e perfetto,almeno su questo pianeta

Saluti
Giuliano is offline  
Vecchio 18-02-2004, 15.21.44   #14
bluemax
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Messaggio originale inviato da Giuliano
perche' nessun uomo e' assolutamente diverso dagli altri , nessuno e' invincibile e perfetto,almeno su questo pianeta

Saluti

è proprio qua che volevo arrivare...

a volte qualcuno che muore di overdose è meglio di altri...


questa è òìipocrisia di cui parlavo.

Quando muore un prodotto mediatico è sempre migliore di altri. Sempre il più ben voluto. Ha fatto solo del bene, la colpa è sempre degli altri...

se poi eliminiamo retorica ed ipocrisia vediamo un povero IO, vittima unicamente di se stesso e delle proprie scelte. Ed un campione che ha smesso di brillare perchè, si sa, ogni cosa finisce.
C'era bisogno di ridare vita a quel campione... era talmente importante che l'UOMO si è sacrificato per ridar vita al CAMPIONE.

La cosa più triste è vedere quanti rendono omaggio al VERO uomo perdente e quanti al campione. Che sia un invogliare i perdenti all'estremo sacrificio ?
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Vecchio 18-02-2004, 15.26.54   #15
bluemax
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Messaggio originale inviato da Giuliano
perche' nessun uomo e' assolutamente diverso dagli altri , nessuno e' invincibile e perfetto,almeno su questo pianeta

Saluti

è proprio qua che volevo arrivare...

a volte qualcuno che muore di overdose è meglio di altri...


questa è l'ipocrisia di cui parlavo.

Quando muore un prodotto mediatico è sempre migliore di altri. Sempre il più ben voluto. Ha fatto solo del bene, la colpa è sempre degli altri...

Ricordo che la morte di Madre Teresa, non certo appartenente alla sfera TV, ha avuto molto meno importanza...

e che dire di un povero disgraziato che muore in una metropolitana per overdose ?

Giusto... hai ragione... ci sono persone che non DEVONO morire, che anche se fanno scelte sbagliate, sono perdonate... a differenza di altre che POSSONO morire... chi se ne frega... avrà fatto la sua scelta...

se poi eliminiamo retorica ed ipocrisia vediamo un povero IO, vittima unicamente di se stesso e delle proprie scelte. Ed un campione che ha smesso di brillare perchè, si sa, ogni cosa finisce.
C'era bisogno di ridare vita a quel campione... era talmente importante che l'UOMO si è sacrificato per ridar vita al CAMPIONE.

La cosa più triste è vedere quanti rendono omaggio al VERO uomo perdente e quanti al campione. Che sia un invogliare i perdenti all'estremo sacrificio ?
bluemax is offline  
Vecchio 18-02-2004, 16.45.23   #16
bomber
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Messaggio originale inviato da bluemax
certo che di ipocrisia e falsità il mondo ne è pieno... e spesso internet non è da meno.

Pantani UOMO non è sopravvissuto al Pantani CAMPIONE.

L'uomo, tutto il suo essere, tutto il suo senso, sono stati solo solo una proiezione del CAMPIONE. Tale uomo viveva solo se viveva il campione. Morto questo, doveva morire anche Pantani.

Inutile dire è colpa dei media, è colpa degli amici, è colpa dei familiari o altro. La colpa è solo ed unicamente dell' "uomo" Pantani. Un uomo tutto sommato debole, che non è riuscito a sopravvivere alla morte del campione.

Diciamocelo pure. Pantani, un tossico, dipendende dalla cocaina, un "falso" campione, falso perchè i suoi risultati risultano "aiutati" dalla dopamina.

Se volgiamo proprio dare la colpa a qualcuno... diamola pure a Pantani che non è riuscito a sopravvivere all'obra del campione.


Quante belle frasi sono state dette in TV. Qante scemenze, qante banalità, dirette unicamente agli ammaestrati dal televisore.

Quanti ragazzi invece ogni giorno lottano ed escono dal vortice della droga ? Quanti ragazzi sopravvivono al campione ? Quanti ragazzi invece MUOIONO per droga ? Ma sopratutto... CHI OLTRE AGLI AMICI E PARENTI PIU' STRETTI E' VERAMENTE DISPIACIUTO DELLA MORTE di un personaggio conosciuto solamente grazie ai media ?

In pratica... dispiace della morte di un "falso" campione o della morte del "vero" uomo ?

... agli ipocriti
ùù





se proprio proprio hai ragione penso che sia il caso del fatto che l uomo non e stato forte ma che sia un falso campione è molto più discutibile o meglio si parla tanto di doping ma alla fine tutti i ciclisti ne fanno uso da quelli che corrono negli amatori a ragazzini ecc... essere nel mondo del ciclismoti accorgi che enormale prendere qualcosa che ti faccia migliorare le prestazioni , epo dopamina ,si usano piu e piu sostanze , l importtante e non farsi beccare anche perche beccato uno si beccano tutti ...
nel caso di pantani poi e stato uno dei tanti che e stato beccato poi probabilmente e stato più callugnato di altri anche perche lui era un personaggio molto di piu di molti altri ,era la notizia anzi e un uomo notizia ogni cosa che faceva era un evento un avvenimento da mettere in prima pagina quello che non e successo ad altri bravi ciclisti ...esempio Frigo (se si chiama cosi ) è stato espulso dal giro d'italia quando aveva la maglia rosa e nessuno ha detto bau notizia sul giornale il giorno dopo era ancora come se non fosse successo nulla differentemente da quello che poteva succedere a Pantani che lui invece sulla prima pagina ci stava un mese per la stessa cosa...


allora marco Pantani sicuramente non era un uomo forte e combattivo (come persona ) ma sicuramente era un campione dopato che correva in mezzo a tanti altri corridori dopati a loro volta ....
insomma se lo vuoi chiamare campione falso devi dire pero che tutti i corridori prof e non di ciclismo sono dopati e FALSI
bomber is offline  
Vecchio 18-02-2004, 22.31.55   #17
Mary
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E' morto un uomo nella sua solitudine, tutto qui.
Che fosse forte o debole non fa alcuna differenza, anche i forti hanno i loro momenti di debolezza.

Quel che veramente mi dispiace è che lo sport in generale non è più uno sport.
Sono i farmaci che vincono o perdono non gli uomini che perdono sempre quando non sono più se stessi.

Ma questo è solo il risultato della cultura di oggi: apparenza.

Il tuo pallone deve essere più gonfio degli altri, ma c'è un limite. Il pallone alla fine scoppia.

Mary
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Vecchio 18-02-2004, 22.59.15   #18
tammy
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ok...

sono una donnetta fragile, lacrimosa, romantica, emotivamente instabile, stupida ed ignorante.

Fatte queste premesse vi chiedo:

DUBBI nulla eh?

Cioè...proprio tutti, salvo qualche nick, convinti che il "dramma" pantani sia circoscritto al dopping e non invece a mettere in luce una qualche verità che solo Lui ha pagato.
Sè discusso anche qui sull'argomento suicidio.... qual'è la linea del coraggio e della vigliaccheria? Perchè un'uomo dovrebbere essere così debole o arcistufo da subire violenza, per arrivare a togliersi la vità? E perchè non dovrebbe essere vero il contrario? cioè: tanto forte e sicuro della sua innocenza che proprio non ha più sopportato psicologicamente la "vergogna" che gli è stata gettata addoso?

Il dopping non riguarda solo il ciclismo, ma a quanto pare è l'unico che paga in numero di vittime.

Oltre a quanto menzionato sopra sono ottimista: aspetto, come il cinese sulla riva del fiume il cadavere del suo nemico, la verità sull'uomo e campione Pantani.
Al momento preferisco il beneficio del dubbio e presumo anche il dubbio all'evidenza dei fatti.

...che ci volete fa...son cotta....
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Vecchio 19-02-2004, 00.14.49   #19
rodi
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Messaggio originale inviato da bluemax
...
se poi eliminiamo retorica ed ipocrisia vediamo un povero IO, vittima unicamente di se stesso e delle proprie scelte. Ed un campione che ha smesso di brillare perchè, si sa, ogni cosa finisce.
C'era bisogno di ridare vita a quel campione... era talmente importante che l'UOMO si è sacrificato per ridar vita al CAMPIONE.
...

Credo sia un po' azzardato ipotizzare che Pantani abbia deciso di morire per ridare vita ad un campione....
credo che il dolore profondo che porta un essere umano a compiere un gesto così estremo meriti quantomeno rispetto...
qualsiasi essere umano , sia Pantani, che ha un nome conosciuto, sia lo sconosciuto che muore nella metropolitana...
credo che non sia finito come campione perchè ogni cosa finisce...
ma perchè è diventato il capro espiatorio di una situazione che ancora oggi ha tanti 'pantani' all'interno (parlo del mondo dello sport)...

"Camminando solo tra le strade del mondo
guardando dentro gli occhi della gente
di cosa sono in cerca non so
si forse di un po' d'amore
guardando nel più profondo di me stesso
del mio cuore
vado alla ricerca di capire questa amarezza
che vaga nel più profondo di me stesso
corro all'impazzata
cercando una piccola risposta
che plachi quell'immensa amarezza
lottando con me stesso
perchè mi possa sentire così meno solo.

Solo mi sento
solo sono
in un tempo ormai sfumato.

Per colpa dell'ignoranza di gente
con cui mi confronto ogni giorno per un po' d'amore
per me e per quella gente ormai stanca
delle falsità che ricoprono
questo nostro meraviglioso tempo.

Per la mancanza di un po' d'amore
che viene negato
per una stupidissima paura della solitudine
senza più ricordarsi cosa voglia dire amare."

Questa me l'ha scritta un tossico, che probabilmente morirà in qualche strada, non si sa dove, non si sa quando, non si sa con chi.
Non credo che Pantani abbia provato qualcosa di più o di meno come dolore.

E' dolore quello che porta un uomo a distruggere la propria vita.

E se per questa opinione completamente diversa da quelle che tu hai mi consideri un'ipocrita', sono fiera di questo.

Rispetto per quella che è la morte come gesto estremo.
Almeno questo dobbiamo ad una vita che se ne va con tanta sofferenza da scegliere di andarsene.
rodi is offline  
Vecchio 19-02-2004, 00.49.30   #20
tammy
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ok
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