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Cultura e Società - Problematiche sociali, culture diverse. >>> Sezione attiva sul forum LOGOS: Tematiche Culturali e Sociali |
17-01-2004, 21.07.33 | #11 |
Ospite abituale
Data registrazione: 01-04-2002
Messaggi: 855
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Ciao, Il "fumo" si chiama "amore", ed è il principio fondamentale dell´universo. Dopo la prima guerra mondiale era creato la prima versione delle N.U. E dopo la seconda guerra mondiale è creato l´attuale organizzazione N.U che ha ancora più potere e possibilità di influire sulle nazioni della terra.
Quindi si vede che l´umanità diventa sempre più consapevole del fatto che occorre un organizzazione imparziale che può guidare e difendere i diritti degli uomini e delle nazioni del mondo. Ed entro tutti i campi della vita: economia, trasporto, lavoro, cultura, ecc ecc tutti i paesi sono, e diventano sempre di più, dipendenti l´uno dall´altro, e anche questo processo o sviluppo dev´essere regolarizzato e guidato secondo leggi comuni, il quale più essere realizzato solo mediante un´organizzazione mondiale. Dunque si vede che lo sviluppo va, anche se lentamente e con tanta fatica, verso un regno mondiale. È giusto che io sono ottimista e non si può essere altro dopo di aver letto le analisi cosmiche di Martinus www.martinus.it secondo le quale tutto nell´esistenza è soggetto a leggi e quindi tutto che succede ha un senso, anche se visto dal punto di vista d´una singola vita fisica può essere dificile crederlo. Comunque anche nell´ultimo numero di Focus si parla di un Mondo Unito e un Governo Mondiale. www.focus.it A me piace tanto questa idea, che non penso sia solo utopia. ciao Ultima modifica di Rolando : 17-01-2004 alle ore 21.21.45. |
18-01-2004, 21.43.43 | #14 |
Ospite abituale
Data registrazione: 14-12-2003
Messaggi: 270
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se si considera il fatto che proprio da autorevoli statistiche americane nel paese principe di tutto il sistema di vita di cui i centri commerciali fanno parte e di cui sono molto rappresentativi,la meta' degli statunitensi fa uso di psicofarmaci,allora vuol dire che evidentemente questo modus vivendi non porta' poi cosi' tanta felicita' come promette
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18-01-2004, 22.03.58 | #16 |
Ospite abituale
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Messaggi: 270
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inteso ovviamente il sarcasmo sul prozac del tuo post , guarda
cosa ho trovato or ora sul web: Osservatorio Italiano Sulla Salute Mentale Comunicato stampa del 27 gennaio 2003 Oggetto: autorizzazione della FDA alla prescrizione del Prozac ai fanciulli La recente decisione della "Food and Drug Administration" di autorizzare la somministrazione del Prozac ai fanciulli per disturbi depressivi e ossessivi-compulsivi non stupisce. In America è prescritto ai bambini a partire dai 2 anni da molto tempo, anche come alternativa al Ritalin. Non stupisce nemmeno il tempestivo consenso della Società Italiana Pediatri (Sip) considerata la petizione dei pediatri inviata alcuni anni fa al nostro Ministero della SAnità per la reintroduzione del Ritalin in Italia. Questa autorizzazione ha come unico scopo quello di incrementare i profitti e, nel contempo, tutelare meglio la casa farmaceutica e i medici dalle responsabilità legali. A bambini a partire da due anni ???!!!! |
18-01-2004, 23.02.18 | #17 |
può anche essere...
Data registrazione: 11-09-2002
Messaggi: 2,053
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idioti!
gliene farei mangiare una carriolata per uno di quelle pillole, stesi per terra con un imbuto cacciato in bocca. guarda, visto che ci siamo, poi gli passerei sopra con lo schiacciasassi, giusto per aiutarli nella digestione. dove sta andando la nostra societa? anche verso questo. vabbè che pensando che prima c'erano i manicomi...eh, ci stiamo evolvendo. ("Food and Drug" si chiama? ovvero pane e pillole? ) |
20-01-2004, 10.07.41 | #18 |
Ospite abituale
Data registrazione: 09-06-2003
Messaggi: 114
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"pillola della felicità"
...certo che dà la felicità, ma solo per qui pazienti che per colpa del prozac si sono suicidati!
Per quanto riguarda il "dove stà andando la nostra società?", io sono un pò più pessimista di Rolando, credo che gli scenari futuri saranno davvero assurdi. Ormai stiamo smettendo quasi del tutto di farci le giuste domande, prendiamo tutto per buono, e questo sì che è allarmante, perchè in questo modo crediamo a parole senza senso, ad esempio: "guerra preventiva" cosa vuol dire? che ammazzo tutti prima che possano nuocermi? "ecologico" è un qualcosa che quando viene disperso non inquina, ma se per costruirlo ho disboscato l'Amazzonia? "beneficenza" è dare soldi ai poveri, ma perchè non smettiamo di strozzarli con il giogo della "competitività econimica"? Adottiamo a distanza i bambini per cosa? Perchè li vogliamo in salute quando dovranno cucire le nostre scarpe di marca? Chiamano "Bio-Tecnologie" una scienza che produce un risultato decente ogni mille tentativi... ma si può chiamare scienza? Io credo che siano dei ricercatori in alto mare!! La longevità media italiana è tra le più alte in assoluto, ma a cosa ci serve? Per stare più tempo soli in ospizio? Sono pochissime le cose certe ormai, ma una di queste è che nel 2015 i piani economici dell'industria automobilistica e petrolifera porteranno l'utilizzo del gasolio al pari della banzina, e noi parliamo di risorse alternative!! ...eravamo arrivati al "l'essere o non essere?"... ...poi eravamo al "l'essere o avere?"... ...adesso siamo al "avere o apparire?" Con questo non voglio dire che il mondo è marcio, ma cambiare sarà davvero dura, e per farlo dovremmo guardare in faccia il nostro egoiosmo e dirgli: "Vergogna! ...fai un passo indietro e vergognati." ...invece... Ohoo ohoo Ma a me non me ne frega tanto. Ohoo ohoo Io sono un italiano e canto, non togliermi il pallone e non ti disturbo più, sono l’italiano medio, nel blu dipinto di blu. (Articolo 31) |
23-01-2004, 21.48.11 | #19 |
Ospite abituale
Data registrazione: 02-04-2002
Messaggi: 2,624
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lelle 79, condivido pienamente.
La torre di babele è tornata più alta che mai. Il mondo di oggi pare aver smarrito qualsiasi forma di buon senso. Ovvero il senso della vita. C'è un colpevole? chi è? siamo noi o loro? non smetto mai di chiedermelo. Mi chiedo spesso dove stanno le mie colpe. Quali rimedi posso mettere in pratica. Cerco la verità e la realtà delle cose dentro di me e intorno a me. So che anche i pensieri possono materializzarsi allora penso ad una società che imbandisce la tavola e permette a tutti di sfamarsi. Vedo un mondo in cui l'altro non è un nemico ma un fratello che ancora non si conosce. Vedo un mondo che ama. Vedo esseri umani che sono capaci di vero amore. Ed il vero amore porta alla vita, alla gioia, alla speranza, al rispetto, alla comprensione. Vedo un mondo in cui il potere non è concentrato nelle mani di pochi ma è ritornato nelle mani di tutti. E vi sono solo organizzatori e non dominatori. Cominciamo a credere che è possibile costruire il paradiso su questa terra. Se siamo stati così abili ed efficienti nel costruire un illimitato inferno perchè non possiamo costruire anche il suo opposto?! Mary |
24-01-2004, 10.13.12 | #20 |
Ospite abituale
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Con rispetto parlando ma io penso che la storia ci insegna che sono stati proprio i progetti che contemplavano un "regno perfetto" su questa terra a portare spesso grandi guai.
Io sinceramente penso che delle forme di guerra ci saranno finche' ci sara' l'uomo , solo che vi trasmetto una descrizione di una guerra "non occidentale" raccontata da un capo tribu' africano ad una convention intertribale: "Anche da noi ,una volta,c'e' stata una guerra. Una cosa tremenda ,terribile,proprio terribile.Poi un giorno,vicino a un pozzo,c'e' scappato il morto ed e' subito finito tutto" Tutta la storia dell'Africa delle sue mille etnie e' una storia in cui si ricercano gli accordi piu' che i conflitti. Poi siamo arrivati noi occidentali con il nostro illuminismo la nostra tecnologia , la nostra "superiorita'" culturale , vediamo cosa siamo riusciti fare nell'ultimo secolo: Worldwatch Institute, ventesimo secolo record di guerre Con un bilancio complessivo di 110 milioni di morti, il ventesimo secolo raggiunge un record: quello del secolo piu' colpito dalle guerre nella storia dell'uomo. A questo tragico bilancio, si vanno a sommare i danni all'economia globale dovuti alle spese militari: dal 1960 al 1996 il commercio mondiale di armi e' stato pari a circa 1.500 miliardi di dollari, mentre il conto pagare per il nucleare ha raggiunto circa 8mila miliardi di dollari. A queste spese si vanno a sommare quelle per la ricerca nel settore militare (124 miliardi nell'88) e quelle per lo smantellamento delle testate, e per la decontaminazione ambientale. A lanciare l'allarme sulla drammaticita' dell'impatto a livello globale della guerra sul nostro pianeta e' un rapporto del ricercatore del Worldwatch Institute, Michael Rennen, ''State of the war''. ''Le armi attuali - avverte Rennen - sono ancora molto superiori a quanto necessario per distruggere l'intero pianeta''. A fare le spese della folle corsa agli armamenti sono soprattutto i paesi in via di sviluppo: ''solo nel periodo compreso tra il 1984 e il 1995 - scrive Rennen - il mondo in via di sviluppo ha ricevuto circa 15mila carri armati; 34mila pezzi di artiglieria; 27mila veicoli blindati da trasporto; quasi 1.000 tra navi da guerra e sommergibili; 4.200 aerei da combattimento; piu' di 3mila elicotteri; circa 48mila missili e probabilmente milioni di armi di piccolo calibro''. Lo stock delle armi da guerra leggere in circolazione si aggirerebbe intorno ai 500 milioni, mentre il numero di stati in grado di produrle e' aumentato del 25% negli ultimi dieci anni. E, nonostante politiche per la pace e la sicurezza, nel 1998 il numero complessivo dei conflitti armati e' salito a 31 (erano 28 nel '96 e 25 nel '97). ''Le armi - scrive il ministro dell'ambiente Edo Ronchi, nella prefazione al rapporto - uccidono anche quando non sono impiegate, assorbendo risorse finanziarie, umane, tecnologiche e scientifiche e sottraendole ad altri impieghi, contribuendo quindi ad aggravare sottosviluppo e miseria in varie zone del pianeta''. Secondo Ronchi il saggio di Rennen rappresenta un richiamo a valutare l'impatto globale che i conflitti armati esercitano sull'economia, sul territorio e quindi anche sull'ambiente: ''forse una delle carenze piu' gravi della stessa strategia della Conferenza Mondiale di Rio sullo sviluppo sostenibile - scrive - e' stata proprio la sottovalutazione dell'incidenza dei conflitti armati sulla sostenibilita' dello sviluppo''. Saluti |