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06-01-2004, 22.43.59 | #21 |
Ospite abituale
Data registrazione: 09-06-2003
Messaggi: 114
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Ciao ragazzi!! ;o)
Sono tornato!! (sempre che qualcuno si sia accorto della mia assenza ) Anch'io come Voi sono un gran ammiratore del lavoro svolto dalla redazione di Report, a malinquore, ho constatato il fatto che è sempre più raro in TV incontrare giornalisti degni di esser chiamati tali; il sistema televisivo attuale ha trasformato molti (ma non tutti per fortuna) giornalisti in sensazionalisti procacciatori di "share". La cosa che davvero mi colpisce non è "cosa fanno i giornalisti?" (è palese quello che fanno, sopravvivono), ma è il "perchè lo fanno?" che mi sconcerta, perchè siamo noi a chiederlo! (ovvio che non è un'accusa diretta a qualcuno, ma in un paese democratico, la maggioranza ci rappresenta). Però di una cosa sono convinto, "Report siamo noi", quelli che non prendono tutto per oro colato, che s'incaponiscono, che cercano, cercano, cercano le verità nascoste o dimenticate, che non si fanno "normalizzare". ...e cercando cercando di cose se ne trovano: dal 25 ottobre 2003, per un certo periodo, sempre su RaiTre è andato in onda Blu Notte - Misteri d'Italia, un programma sensazionale, (per i curiosi: visitando il sito è possibile guardare tutte le puntate andate in onda, fantastico!). oltre a questo a volte ci si mette pure il caso, ed è così che sono venuto a conoscenza del sito di "Misteri d'Italia", si commenta da solo!! ...per non dimenticare... |
27-02-2004, 11.14.15 | #25 |
Utente bannato
Data registrazione: 15-05-2003
Messaggi: 876
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"parzialmente scremati"
Gentile telespettatore Le ricordiamo che Report torna in onda domenica
29 febbraio alle ore 23.20, sempre su Raitre, con la prima puntata della nuova serie di inchieste dal titolo: “PARZIALMENTE SCREMATI” di PAOLO MONDANI www.report.rai.it I risparmiatori italiani sono sul piede di guerra. Dopo i fallimenti dei titoli “Argentina”, Cirio e Parmalat chiedono di essere rimborsati dalle banche e le accusano di averli rassicurati quando invece avrebbero dovuto metterli in allarme, perché tutto il mondo degli analisti e degli esperti conosceva ormai da tempo la fragilità di quei bond. Report comincia dal basso, dai lavoratori Parmalat e Cirio che temono di perdere il posto e che si interrogano sul comportamento di uomini come Tanzi e Cragnotti. Si chiedono come è stato possibile che le banche non vedessero i falsi e i debiti. La Banca d’Italia e l’ABI replicano che non si poteva prevedere un crack come quello della Parmalat, perché i bilanci falsi hanno imbrogliato pure i banchieri. Mentre Tanzi e Cragnotti sono in carcere, a Milano, Parma, Monza e Roma si indaga per comprendere gli intrecci della finanza creativa e sul comportamento degli istituti bancari. Report ha incontrato anche i titolari dei bond del primo dei “default”, il più pesante, quello argentino. Parmalat ha emesso bond per 8 miliardi di euro, Cirio per 1,2 miliardi ma il “buco” argentino ammonta a 25 miliardi di euro. E qui i risparmiatori chiedono conto nientemeno che al Fondo monetario internazionale, reo a loro dire di aver spinto quello stato a emettere un prestito che non avrebbe mai potuto restituire. E alle banche italiane, esattamente come per il caso Parmalat, si sommano le responsabilità delle principali banche internazionali. Una curiosità: le proprietà Parmalat sono tutte sotto sequestro? Sono state tutte perquisite? finalmente ritorna wahankh . |
05-03-2004, 14.04.32 | #29 |
Utente bannato
Data registrazione: 15-05-2003
Messaggi: 876
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Morire di pace !
Gentile telespettatore la informiamo che domenica prossima 7 marzo alle
ore 23,20 su Raitre andrà in onda Report con una nuova inchiesta dal titolo: MORIRE DI PACE DI SABRINA GIANNINI www.report.rai.it Un militare può davvero morire in tempo di pace a causa dell’uranio impoverito? A un mese dalla morte del Caporal maggiore Melis e cinque anni dopo il primo reportage (primo in assoluto per la televisione italiana), Report torna sull’argomento. Cinque anni fa avevamo riportato un solo caso di denuncia, quello della madre di Salvatore Vacca, morto di leucemia di ritorno dalla Bosnia. Oggi sono 24 i morti per "Sindrome dei Balcani" e oltre 200 i malati. Quasi tutti colpiti da tumori al sistema emo-linfatico. I parenti delle vittime e due associazioni ritengono che quelle patologie siano causate dalle missioni militari fatte all’estero, e puntano il dito sull’uso delle armi all’uranio impoverito da parte della NATO. La commissione medica Mandelli ha escluso una correlazione tra uranio impoverito e tumori nei soldati. Secondo l’Osservatorio militare quella relazione è viziata da un errore di fondo che, se fatto in cattiva fede dal Ministero della Difesa, è da considerarsi un maldestro esempio di insabbiamento. Basandosi esclusivamente sui fatti e documenti e tornando sui luoghi delle missioni in Bosnia e Kossovo, emergono le responsabilità dei vertici militari che hanno tardivamente avvertito i nostri soldati sul reale pericolo dell’uranio impoverito, nonostante gli americani usassero le precauzioni dal ’95. Oggi assicurano di essere adeguatamente protetti e controllati al ritorno dalle missioni. Appunto: come tornano dalle missioni in Iraq e Afghanistan i nostri soldati visto che inglesi e americani non hanno dichiarato dove hanno usato le armi all’uranio impoverito? Una scoria che potrebbe uccidere anche in Italia. La Sardegna infatti possiede numerosi poligoni militari sperimentali e di addestramento ideali per le più raffinate armi in commercio. Tra la popolazione dell’area circostante il poligono di Salto di Quirra (provincia di Cagliari) c’è un’incidenza di tumori al sistema emo-linfatico di molto superiore alla media nazionale e si tratta delle stesse neoplasie che colpiscono i soldati di ritorno dalle missioni nei Balcani. Non ci sono prove scientifiche. E non sono state cercate. Tutto questo mentre l’OMS dichiara non esserci un nesso di casualità tra uranio impoverito e cancro e l’ONU, che considera le armi all’uranio impoverito un crimine contro l’umanità. wahankh . |