D'accordo, pienamente, con l'ultimo intervento.
Quanto al precedente rammento che, a furor di popolo, e senza nessun bisogno di referendum, questo è il paese che ha disposto, d'autorità, in anni recenti, una terapia anticancro che ci ha fatto rider dietro da tutta la comunità scientifica internazionale, Burundi compreso.
Siamo gli stessi che , con grande strepito ed applausi della volontà popolare, entrarono in guerra qualche decennio fa, mandando mezzo milione di alpini in Russia vestiti di cartone. Il paese in cui i cinegiornali esortavano a "fregarcene" delle sanzioni internazionali perchè tanto avremmo ricavato il ferro dalla sabbia marina e che della carne potevamo fare a meno perchè, in effetti, "abbiamo tanto pesce/ che a chi lo chiede lo possiamo regalar".
Abbiamo una alfabetizzazione scientifica degna delle bidonville del terzo mondo ma, in compenso, uno stuolo di geniali ricercatori che si sparpagliano a lavorare per tutto il resto del globo terracqueo.
In questo nostro paese, tramite referendum, sarebbe possibile abolire, nell'ordine: il Parlamento, le tasse, l'euro, i partiti di minoranza, gli psicofarmaci, i pidocchi e la relatività generale.
Questo è il paese a lungo celebrato per il bel canto, il sole, gli spaghetti e il mandolino.
Eredi di tanta tradizione noi, evidentemente, "tireremo diritto" facendo a meno di tutto ciò contro cui non sbattiamo regolarmente il naso, sempre confidando nella nostra genialità e capacità di improvvisazione.
Per tutto il resto, la navigazione procede, come sempre, "a vista".
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