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23-09-2003, 00.38.42 | #22 |
Ciò che è, è!
Data registrazione: 01-04-2002
Messaggi: 202
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ho trovato un vecchio libro...
...che comunque meriterebbe di essere riletto per intero, perché è molto attuale, per certi versi ha previsto la situazione in cui ci troviamo oggi. E' stato scritto nel 1976 ed io l'ho letto nell'86, ma ora l'ho rispolverato, perché mi sembrava che ne parlasse anche lui, Erich Fromm in "Avere o essere?":
... Tratto da "Avere o essere?" di Erich Fromm, ed Mondadori Molti dei mali delle attuali società capitalistiche e comuniste scompariranno con l'introduzione di un reddito minimo annuo garantito. (…) Il nocciolo di quest'idea è che tutte le persone, che lavorino o meno, devono godere dell'incondizionato diritto a non morire di fame e ad avere un ricovero. Non dovranno ricevere più di quanto sia indispensabile per mantenersi, ma non dovranno neppure ricevere di meno. E' un diritto che risponde a una concezione nuova oggi, benché si tratti di una antichissima norma di cui si è fatto paladino il cristianesimo, e che era messa in pratica in molte tribù " primitive ", quello secondo cui gli esseri umani hanno un incondizionato diritto a vivere, indipendentemente dal fatto che compiano o meno il loro " dovere verso la società ". È un diritto che concediamo ai nostri animali domestici, non però ai nostri simili. Una prescrizione del genere avrà per effetto di dilatare enormemente l'ambito della libertà personale; nessuno che sia economicamente dipendente da altri (da un genitore, da un marito, da un capo) sarebbe più sottoposto al ricatto di venir lasciato morire di fame; individui dotati, che vogliono cominciare una nuova vita, potrebbero farlo a patto che siano disposti a sobbarcarsi al sacrificio di vivere, per un certo periodo, in relativa povertà. I moderni stati assistenziali hanno quasi accettato questo principio: dove quel " quasi " significa " non effettivamente ": infatti, una burocrazia continua ad " amministrare " la popolazione, controllandola e umiliandola. Invece, per avere il reddito minimo garantito non occorrerebbe che nessuno fornisca la " prova " di trovarsi in condizioni di indigenza per ottenere una semplice stanza e un po' di cibo; sicché, non sarebbe necessaria alcuna burocrazia che amministri un programma assistenziale con gli sprechi e le violazioni della dignità umana che gli ineriscono. Il reddito annuo minimo garantito assicurerebbe reale libertà e indipendenza; per tale motivo, esso è inaccettabile per ogni sistema basato sullo sfruttamento e il controllo, soprattutto per le varie forme di dittatura. È caratteristico del sistema sovietico che sistematicamente siano stati e continuino a essere respinti anche semplici accenni alla possibilità di fornire gratuitamente beni o servizi assolutamente elementari, come a esempio trasporti o latte gratuiti. L'unica eccezione è costituita dal servizio medico, ma anche quest'eccezione è tale solo in apparenza, perché la concessione del servizio risponde a una precisa condizione, e cioè che chi ne usufruisce sia malato. Tenendo presente l'attuale costo del mantenimento di una vasta burocrazia assistenziale, nonché quello richiesto per il trattamento di malattie corporee, soprattutto psicosomatiche, oltre che per opporsi alla criminalità e per combattere la diffusione delle droghe (si tratta, in tutti e tre i casi, in larga misura di forme di protesta contro la coercizione e la noia), sembra lecito supporre che la ' spesa necessaria ad assicurare a chiunque lo desideri un minimo annuo garantito, sarebbe inferiore a quella richiesta dal nostro attuale sistema di assistenza sociale. Si tratta di un'idea che apparirà senza dubbio inattuabile o pericolosa a coloro i quali ritengono che " gli uomini sono sostanzialmente pigri per natura ". Ma è questo un cliché che non si basa sui fatti: è un semplice slogan che funge da razionalizzazione della riluttanza a rinunciare al sentimento di potere nei confronti di coloro che non ne hanno affatto. ... A voi i commenti. A proposito, credo che esista una cosa come la "coscienza collettiva". Se imparassimo a lasciarci guidare da questa, una coscienza che ha un cuore e che non necessita di regolamenti, proibizioni o controllori con il potere di "correggere" gli errori della "massa", non faremmo altro che essere ciò che siamo. La gente non può rigare diritta con la forza, ma può vivere in un sistema di relazioni che privilegi la coscienza ed il senso di collettività. Non è questione di dover porre freni di alcun tipo. Chi sarebbe autorizzato a metterli?! In natura tutto si autoregola. Non esiste potere superiore esterno che possa rendere cosciente l'uomo al di fuori della sua stessa coscienza. |
04-10-2003, 10.06.23 | #23 |
Ospite abituale
Data registrazione: 02-04-2002
Messaggi: 2,624
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grazie edali
grazie Claudio From è stato il mio primo contatto con il mondo reale, molti e molti anni fa. Forse è il caso di andare a rispolverarlo. Edali, hai perfettamente ragione. Me ne sono resa conto. In effetti io sono per la libertà, ma sono anche un essere umano. Mi sono resa conto di non avere del tutto fiducia negli esseri umani. Di certo ci sarà qualcuno che con il minimo per la sopravvivenza non farà assolutamente nulla: ma sarà un suo problema. Per i figli sarà lo stesso, ciascuno deve avere su di sé la responsabilità di se stesso. Ritiro non solo a parole ma dal mio cuore e dalla mia mente questo pensiero. Ti ringrazio per avermi fatto da specchio. Guardandomi in te mi sono accorta di avere la fronte sporca. Ora l'ho pulita. Forse, certamente mi sporcherò ancora. Ma questo è parte della vita. Mi sento meglio. Qualche giorno fa hanno aperto un ipermercato vicino al mio paese. Quando sono entrata sono rimasta stupefatta: era molto bello. (anche se mi dispiace per i negozi che probabilmente chiuderanno qui in paese) Il mio stupore nasceva anche dal fatto che l'ho visto costruire. Diversi anni fa era solo una voce che circolava. Poi se ne iniziò a parlare sui giornali. Poi vi spianare il terreno, arrivarono le fondamenta e i primi muri. In poco tempo lo hanno messo su. Ed ora è aperto. Quella "voce" senza peso che avevo sentito circolare ora era diventata concreta. In quel momento la mia parte pessimistica aveva un duro colpo: tutto è possibile se esiste la volontà di farlo. Anche questo nostro pensiero che sembra utopistico un giorno, se ci sarà la volontà di attuarlo diventerà realtà. Quando la cioccolata arrivò in Europa la chiesa disse che era una cosa del demonio. Ma la gente è andata avanti ugualmente trasformando la cioccolata in un cibo stupendo. Trenta anni fa una donna che concepiva un figlio fuori dal matrimonio era una "donna perduta". Con questo voglio solo dire che siamo noi a cambiare le nostre vite e la società in cui viviamo. Solo noi, piccoli e poveri esseri umani. Galilei rischiò il rogo ai suoi tempi ora è nei libri. Tutto è possibile, proprio tutto. Il limite siamo solo noi stessi. Ancora grazie Mary |
31-10-2003, 00.47.58 | #24 | |
Vivi!
Data registrazione: 28-10-2003
Messaggi: 1,159
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Re: ho trovato un vecchio libro...
Citazione:
In teoria il succo del discorso potrebbe essere giusto, ma potrebbe essere effettivamente applicabile? Per me no e per voi? |
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