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Cultura e Società - Problematiche sociali, culture diverse.
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Vecchio 17-09-2003, 11.27.38   #11
VanLag
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Data registrazione: 08-04-2002
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un piccolo contributo....

Mezzi minimi ed aiuti decorosi di sussistenza sono una bella cosa, ma mi chiedo se bastano a preservare la dignità umana. In Germania il sussidio di disoccupazione mi pare fosse attorno alla cifra che tu Claudio citi, ma anche la Germania non è esente dai mali sociali che oggi permeano la nostra società industriale.

Una testimonianza come esempio di quanto obbrobriosa possa essere questa società te la do io….
Lavoro in una grossa azienda che è appena stata acquisita da un gruppo americano e, come prevedibile, da subito, i nuovi padroni hanno mostrato di voler dare le loro impostazioni alla società. Sono entrati nell’organizzazione con la boria dei conquistatori, hanno mosso persone, modificato ritmi, cambiato ruoli ed il tutto senza tenere in minimo conto chi aveva mandato avanti per anni l’azienda. Ho visto adulti piangere, padri e madri di famiglia cadere in depressione con lo spettro magari anche di perdere il lavoro. Ho visto altri abbandonare ogni ritegno ed inchinarsi ed umiliarsi, davanti al potente di turno, par salvaguardare il loro angolo al sole, quasi felici di essere finiti sotto un nuovo potente.
E’ una vicenda comune, come tante, ma proprio perché come tante è emblematica della società moderna e delle sue aberrazioni, con uno spaccato sulla cultura americana, intrisa di manie di onnipotenza e sprezzante per l’uomo ed il suo lavoro. E’ la mentalità del conquistatore, del super-potente il cui unico “compito” è decidere, perché anche il lavoro è sporco, persino il lavoro tecnologico dei ricercatori è disprezzato.

Credimi se è da questi uomini che ci aspettiamo la dignità umana, aspetteremo in eterno, eppure abbiamo consegnato il potere nelle loro mani.
VanLag is offline  
Vecchio 17-09-2003, 16.33.25   #12
alessandro
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Ti riporto una frase di Stiglitz: " nel medioevo erano soliti mettere delle sanguisughe sul corpo delle persone malate, e quando si accorgevano che c'era ancora sangue aggiungevano altre sanguisughe, così funziona il processo della globalizzazione"
alessandro
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Vecchio 17-09-2003, 20.52.15   #13
Mary
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VanLag
condivido pienamente quel che dici. Non è sufficiente dare un qualcosa per sopravvivere (che da noi sarebbe anche tanto) ma occorre ridare la dignità ad ogni essere vivente.

Vorrei solo comprendere chi ha creato questa umanità sempre più composta da alienati. L'America molto tempo fa era additata ad esempio da seguire per una guida verso il progresso ed il benessere. I nostri capi politici non vedono l'ora di emularne le nefandezze.
Quanti sono oggi, a rendersi conto che gli americani stanno distruggendo (hanno distrutto) la dignità dell'essere umano?!

Dovremmo imparare dai loro errori e tirarci fuori finché siamo in tempo.

Il loro dio è il denaro e il potere. Libertà e democrazia credo siano diventate solo vuote parole. Sono dei potenziali dittatori che stanno affinando le loro armi.

Vivono nel terrore (attuato anche da noi) di essere licenziati. Licenziamento, da loro e da noi, significa non poter più vivere dignitosamente.
Niente posto fisso, niente posto sicuro, nessuna certezza.
Essere licenziati intorno ai 50 anni vuol dire precipitare nella miseria, non nella povertà. Andare a chiedere l'elemosina.
Ovviamente quelli che non sanno neppure quanto posseggono nei loro conti in banca e a quanto ammontano le loro ricchezze, se ne fregano altamente del posto fisso.

Siamo diventati novelli schiavi. Senza catene di ferro, ma con catene ben più strette e dolorose.
Che razza di mondo hanno costruito i nostri avi?!
Davvero non possiamo farci nulla?!

Ne siamo così certi?! Ma, allora, santo cielo perchè non siamo rimasti nelle caverne?!!!!! Il più forte mangiava, sopravviveva e si riproduceva, e nessuno trovava da ridire.

Siamo diventati tecnologici solo per autodistruggerci. Bella cosa!!!

Ciao
Mary
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Vecchio 18-09-2003, 08.37.13   #14
alessandro
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Messaggi: 176
Cara Mary, sostieni che un tempo il più forte mangiava, ma che differenza vedi con i tempi attuali? La logica del profitto non è prerogativa americana, ma frutto di un pensiero costruito da una civiltà malata nelle sue fondamenta. Quello che è successo nell'ultimo decennio, é accaduto perchè la vergogna e il menefreghismo l'hanno lasciato accadere, le responsabilità non sono mai della storia , ma,degli uomini che la fanno. Il crollo del blocco sovietico aveva fornito al mondo la possibilità di cambiare direzione, si è invece optato per lo sfruttamento indiscriminato, si è delegato il mercato a dettare le sue regole etc... Spettatori dello show abbiamo applaudito le sinistre, che si inchinavano alle logiche clintoniane dell allargamento dei mercati e alle privatizzazioni selvagge. Poi una mattina ci siamo alzati, e il bambino era gia lì, qualcuno l'ha battezzato Impero, ma i suoi genitori non sono solo americani...
alesssandro
alessandro is offline  
Vecchio 18-09-2003, 20.21.52   #15
Mary
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Hai ragione, Alessandro.

Una volta ho letto una frase in cui si diceva che il male cresce dove il bene dorme.

Gesù diceva: "l'albero buono produce frutti buoni, quello cattivo frutti cattivi". Allora perché gli uomini si ostinano a coltivare con tanto accanimento frutti cattivi?! In verità li coltivano per gli altri o lasciano che gli altri li coltivino, senza sapere che quei frutti prima o poi salteranno sul piatto di tutti, anche il loro.
Il magnate della finanza forse ignora che respira e mangia come tutti gli altri uomini?!
Siamo tutti responsabili, ma lo sono ancor di più coloro che hanno rastrellato il potere fra gli uomini: religioni, politici, potenze economiche.
Ogni singolo individuo dovrebbe richiamare alla propria mente quel monito di Cristo. Dovrebbe abbandonare tutto quello che i propri antenati hanno fatto e che ha prodotto mal-essere.

Quindi ritengo inutile, oggi, ritenere colpevoli solo coloro che sono al vertice del potere, ma accettare la propria personale responsabilità riguardo all'andamento della vita su questo pianeta.

Solo attraverso noi stessi possiamo cambiare la rotta della nostra nave, quella nave in cui tutti gli esseri sono imbarcati.

Ciao
Mary
Mary is offline  
Vecchio 20-09-2003, 01.23.52   #16
Claudio
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Perdonatemi la lunga assenza...

...in questi gg non ho molto tempo per collegarmi, e quando lo faccio non ne ho molto per leggere tutto...
Allora, mi pare di aver capito che non sia stato capito il senso di questo valore che lo stato da ad ogni cittadino. Non si tratterebbe di un sussidio di disoccupazione. Nessuno deve fare carte false per ottenerlo. Ognuno ne ha diritto per il solo fatto di esistere. Lo stato riconoscerebbe la giustizia di una valorizzazione del genere. Nessuno che debba chiedere l'elemosina per vivere e nessuno che debba sentirsi in colpa perché più agiato di altri. Il lavoro non creerebbe ricattatori e ricattati. Ciascuno avrebbe il tempo di trovarsi il lavoro che più ama fare, anche se da solo non si reggerebbe in piedi. Uno che ama fare musica, per esempio, potrebbe continuarla afare, anche se non produce dischi e non si svende alle mode correnti. Il solo fatto di amare un'attività ti permetterebbe di esercitarla anche se non è quella che ti tiene in vita. La delinquenza sarebbe prerogativa di gente con grossi disagi psichici.
La cosa che apprezzo di più in questa idea è che nessuno deve svendere il proprio tempo e la propria vita per un'attività che non ama, solo per il fatto di dover stare a galla.
Il rispetto dell'ambiente, dell'uomo e della vita acquisterebbero un significato vero e sacro.
Sarebbe la fine della corsa al profitto, che è una aberrazione della difficoltà del vivere quotidiano...
Ma ora è meglio che mi fermo, anche per legger meglio i vostri interventi.
Un'altra cosa... sul sito Open economy si intende sperimentare un'economia che permetta questo reddito di cittadinanza (RdC) tramite un sistema economico nuovo e molto interessante. Dateci un'occhiata...

Ultima modifica di Claudio : 20-09-2003 alle ore 01.26.46.
Claudio is offline  
Vecchio 20-09-2003, 19.07.31   #17
Mary
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Claudio, condivido pienamente il tuo pensiero.
Non solo lo condivido ma vorrei tanto che divenisse realtà.

Il primo passo è già desiderarlo e volerlo. Il secondo è scoprire in che modo sia possibile contribuire ad attuarlo.

Vorrei tanto che se ne continuasse a parlare che non restasse solo una bella idea che si mette poi nel cassetto.

Non ho avuto il tempo di leggere il sito che hai consigliato, spero di poterlo fare presto.

Ciao
Mary
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Vecchio 21-09-2003, 23.20.12   #18
salice
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Vorrei prima di tutto dare un abbraccio virtuale a Claudio e VanLag. Cercavo sempre di considerare questo forum come uno spazio per un puro scambio di idee, ma col passare del tempo certe persone diventano molto “famigliari”.

Quando voi parlate di una somma mensile che darà dignità alla persona, permettendole di vivere senza elemosinare – mi viene in mente una somma che per forza ti deve permettere di sopravvivere ma non di vivere. Non so in quanto possa consistere questa somma, ma è sicuramente diversa per ciascuno di noi.
Io conosco più di una persona che non si alzerebbe per la colazione, ma direttamente per il pranzo o la cena avendo 500 euro mensili garantiti.
Quante persone continuerebbero il loro lavoro la cui paga mensile si aggira spesso a poco più delle nostre tonde 500 euro se ci fosse la possibilità di averli senza lavorare?
La cosa strana che trapela tra le parole è che da una parte c’è la richiesta di una somma di denaro, per vivere o sopravvivere in modo dignitoso, comunque una somma che qualcuno deve guadagnare e pagare come tasse immagino, in quanto i soldi non si creano da soli. Dall’altra parte c’é un disprezzo per il soldi visti come profitto.
Mary maneggia le idee di Lenin e del Gesù con una disinvoltura sorprendente. Ma è possibile che da cent’anni di esperienza comunista non siamo riusciti a imparare nulla. Il comunismo non è riuscito a garantire il pane ai suoi cittadini tutte le mattine, per non parlare dei cornetti…
Perciò in un mondo dove miliardi di persone (anche in Italia) sgobbano per sopravivere - la tua richiesta Claudio è irreale o richiederebbe la creazione di barriere doganali che oscurerebbero la visione dei tramonti e dell’alba, perché all’orizzonte orientale si vedono miliardi di esseri che sgobbano più di dodici ore al giorno, senza ferie e con una visione Confuciana del lavoro.
Già oggi ci sono delle persone che non dormono sogni tranquilli vedendo il ritmo della crescita cinese, perciò augurerei a tutti noi di avere anche in futuro un lavoro, anche se non sarà retribuito come vogliamo o con le ferie che desideriamo.
salice is offline  
Vecchio 22-09-2003, 15.04.42   #19
cannella
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500 euro per il diritto a vivere una vita dignitosa, per una società che rispetti la dignità umana.
Non sono d'accordo, per un insieme di ragioni.
Mi vengono in mente argomenti alla rinfusa, uno è il ricordo di un soggiorno a Londra; ecco i disoccupati lì hanno un assegno e la possibilità di una casa. I risultati sono deprimenti: un tasso di alcolismo crescente, nascite senza controllo anche fra giovanissimi (con uno o più figli l'assegno logicamente aumenta), abbandono scolastico precoce ecc..
Mi stupivo nel vedere ragazze giovanissime spingere carrozzine o bambini giocare per terra in una compagnia di ragazzi con tatuaggi e piercing.
Il fatto è che se manca un motore, un fine, un interesse per alzarsi la mattina si finisce per rimanere a letto e non tutti hanno interessi e passioni spirituali, non tutte le persone sono spinte da un'ambizione per aumentare la propria cultura o la propria crescita personale.
Un'altra cosa è che la dignità nella società non è un discorso da ridurre alla sussistenza, anche se capisco che l'obbligo di un lavoro che non si ama per sopravvivere è un problema reale.
E poi, quando si può vivere dignitosamente con 500 euro al mese, scegliere se la vorare o no, approfondire i propri interessi, cosa cambierebbe in realtà? Saremmo tutti più felici? Il consumismo diventerebbe consapevole e meno sprecone? Si limiterebbe l'uso di auto e si riciclerebbe i rifiuti? I bambini potrebbero goicare in strada? Si smetterebbe di costruire abusivamente e le bustarelle non avrebbero più ragione d'esistere?
Non ci credo.

Ma per voi, cosa rende dignitosa la vita?
cannella is offline  
Vecchio 22-09-2003, 17.08.52   #20
Mary
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Un popolo civile è formato da cittadini evoluti e progrediti.

Non sono per il comunismo o capitalismo. Io sono per una società che cammina verso l'evoluzione. Per il momento stiamo scivolando verso una costante involuzione. Non mettiamo la testa nella sabbia come gli struzzi, per favore.

I soldi a palate non iscrivono un individuo nella lista delle persone evolute. E neppure una decina di lauree. Tantomeno una discendenza blasonata.

Conosco personalmente persone sfruttate in un modo tale che al loro confronto gli schiavi dei tempi dei romani se la passavano piuttosto bene.

Chi ha trovato trovato un posto di lavoro non può relegare chi non ci è riuscito nella categoria di serie "Z".

C'è gente che vive nell'angoscia ogni giorno perché non sa come procurarsi da mangiare, persone di 30 - 40 anni costrette ad elemosinare dai genitori pensionati qualche euro per tirare avanti. E sono fortunati se li hanno ancora (i genitori).

Gli esseri umani non sono fazzolettini di carta che getti dopo l'uso. E se non ti servono li metti nel cassetto.

Sono certa che alcuni individui, ricevendo 500 euro al mese, automaticamente si trasformerebbero in stracci inservibili.

Visto che non siamo così evoluti, si dovrebbe offrire un sussidio con dei limiti ben precisi: niente figli, e l'obbligo di prestare un servizio civile. Ci sono tanti lavori necessari alla collettività.
Uno, utilissimo, per esempio, sarebbe quello di controllare i boschi per prevenire incendi, bracconaggio e discariche abusive.
Raccolta differenziata dei rifiuti, vigilanza delle strade. Di lavori da fare se ne possono trovare fin che vogliamo.

Un lavoro utile in attesa di qualcosa di meglio che consenta di vivere nel rispetto della dignità di essere vivente.
Avete mai guardato un cane randagio diritto negli occhi?! Sono di una struggente tristezza e sofferenza. Anche loro hanno perso la dignità alla vita. E come loro ci sono tanti uomini e donne a cui è stata negata tale dignità.
E anche noi ne siamo responsabili.

Ho un'amica di 50 anni che ha fatto l'operaia in fabbrica per tanti anni. Ora la fabbrica ha chiuso i battenti. Non le spetta neppure la cassa integrazione. E' disperata. A 50 anni chi la prende?!
Non ha più l'età nemmeno per fare la prostituta perché gli uomini le vogliono più giovani per i loro piaceri.
Cosa le resta?! Autoeliminarsi?! A molti farebbe piacere.
Usa e getta. Niente di particolare.

In un mondo tecnologico siamo diventati parti di un ingranaggio. Ci siamo trasformati in macchine, e neppure delle più perfette.

A chi piace così, non ha nulla di cui preoccuparti. A tutti gli altri io dico diamoci da fare, anche con il solo pensiero.
Ciao
Mary
Mary is offline  

 



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