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01-11-2003, 12.04.47 | #6 |
Ospite abituale
Data registrazione: 08-04-2002
Messaggi: 2,959
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Coprisi d'oro e farsi vedere dalla gente ha una valenza contestuale certa: distinguere nettamente chi decide da chi subisce (ambendo a poter decidere). Decontestualizzando l'evento e proporzionandolo ad una soluzione di solitudine, il tutto riduce questo narcisimo proattivo ad una semplice quanto inutile esibizione senza pubblico. Il denaro ha valore solo quando è negoziabile, ma la vita di ognuno di noi non ha prezzo (anche se le compagnie di assicurazione la pensano diversamente).
Il contesto non solo esalta il valore ma serve anche a determinarlo. Ammettere la sua dinamicità e contestualità e vedere come le scale di valori “a priori” corrispondano alla melma nella quale è impantanata la diligenza è condizione necessaria, anche se non ancora sufficiente per portarla in salvo. Tu porti nel quadro la sacralità della vita. Un valore direi di base e difficilmente negabile. Eppure durante la seconda guerra mondiale ci sembrò normale mandare a morire sui campi di battaglia milioni di giovani. Il perché ci sembrò “normale” quel sacrificio è semplice c’era in gioco un altro valore che in quel contesto era più importante e questo valore era la libertà dei popoli. Se è vero com’è vero che per un miliardario perso nel deserto del Sahara, un bicchiere d’acqua avrebbe un immenso valore, mentre non hanno valore, per lui, in quel momento, le montagne d’oro accatastate nelle sue banche, è importante capire che non esiste un “valore” che possa dirsi tale se è disgiunto dal contesto. Se si capiamo questo gettiamo via le tabelline di valori “ a priori”, sulle quali basiamo le nostre vite e le nostre scelte ed iniziamo a vivere con maggiore “leggerezza”, (e la diligenza riprende a correre). Se si capisce che il valore è dinamico e contestuale si girano le spalle ai custodi del valore, (il potere), perché loro custodiscono il simbolo del valore, la sua etichetta, ma non il valore vero, infatti nessuno potrà mai dirci qual’è il valore nel nostro contesto, per il semplice motivo che solo noi siamo al centro di quel contesto. Non solo, ma anche nel nostro contesto non potremo formulare tabelle di valori statici, proprio perché essendo contestuale il valore si evolve con la vita. Questo eviterebbe gli scontri nei quali i miei “sistemi di valori” si scontrano con quelli degli altri. Nota scherzosa finale: non so se ti quaglia grande Jedi…. ho trovato tutte queste idee in un manoscritto che viene fatto risalire ai tempi quando “l’impero” non esisteva ancora ed il nostro maestro Joda insegnava ai giovani Jedi l’arte della vita. Ciao….. |