ATTENZIONE Forum in modalità solo lettura Nuovo forum di Riflessioni.it >>> LOGOS |
22-02-2008, 19.41.57 | #5 | |
like nonsoche in rain...
Data registrazione: 22-09-2005
Messaggi: 1,770
|
Nulla di nuovo sotto sale
Citazione:
Se non si sapesse proprio nulla sulla luce non vedo come si potrebbe costruire una lente ed inoltre se non si sapesse proprio nulla di energia non vedo come si potrebbero costruire motori di ogni tipo... ma hai mai visto un’immagine di un microscopio elettronico? E lo spettro della radiazione cosmica di fondo? E ciò che succede in una reazione subnucleare? Ed i miliardi di transistors che ti permettono di comunicare con me? Ed il corpo umano visto attraverso una risonanza magnetica? Le teorie di punta possono eccome suggerire inferenze sulla "realtà", quella fenomenica e sensibile, ed anzi discriminare tra un sistema filosofico ed un altro, non tener almeno conto di questo vuol dire fare della ideologia o meglio “demagogia”; al popolo occorrono sempre nuovi demoni, a volte c’è la stregoneria, altre volte la scienza, altre la religione... ma quella che è sempre perdente risulta essere la coscienza umana, l’anima, l’essenza dell’uomo, il cui primato vorresti affermare non comprendendo di fatto ciò che vuol dire “scienza” ed in effetti non mi hai risposto, come prevedevo; finché si fa dell’aria fritta, come stai facendo, bene, se si va sul particolare... ecco il deserto. La scienza, insieme alla cugina tecnologia, sono arti umane capaci di realizzare i suoi sogni ed il tentare di screditarle evidenziando solo l’esistenza di gerarchie autoritarie e di “liturgie laiche” non è proprio l’ultima novità di questi tempi. E’ chiaro che esistono, sono frutto della mente umana, non stai evidenziando che una banalità, ma da qui a farne di tutta l’erba un fascio ce ne passa... ed alla nutrita schiera di epistemologi che ancora si occupano dell’etere e sono sconvolti dalla contrazione delle lunghezze, direi di dedicare appunto meglio le proprie “energie” visto che loro sanno sicuramente che cos’è l’energia, giusto? A parte questa battuta sugli amici filosofi, credo che come dici occorra molta umiltà per accostarsi a questi discorsi, sennò si rischia di cadere, come stai facendo, in banalità inarticolate. Personalmente per uscire dal tunnel dei mass-media non ho tv (è stato un caso, ma ora mi sono abituato), né ascolto radio, solo a volte leggo giornali e quando ci sono cose che mi interessano; mi informo con internet e scelgo i contenuti e gli approfondimenti che più mi incuriosiscono o riguardano. Il web è dunque il mio pusher massmediatico... ed il tuo? Assicurati che la “roba” sia sempre buona poiché avendoti un po' letto in giro mi ero costruito di te un'immagine differente. Vabbè... proiezioni... |
|
22-02-2008, 19.45.43 | #6 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 30-09-2004
Messaggi: 2,009
|
Riferimento: p.s.
Citazione:
Non credo alla palingenesi del mondo perché non sono millenarista in nessun senso. |
|
22-02-2008, 19.54.23 | #7 |
Ospite abituale
Data registrazione: 21-02-2008
Messaggi: 1,363
|
Riferimento: ... anche la regina e tutti le corrono dietro...
Non ho trovato in questa discussione (la prima che trovo in questo forum e forse oramai desuaeta) una definizione per me esaustiva sul cosa sia scienza, cosa sia filosofia, cosa sia arte, cosa sia tecnologia.
Forse si suppone che la cosa sia chiara, ma a dir la verità, per me non lo è affatto e mi è parso che nemmeno gli interventi aiutino in tal senso...anche perchè su alcune affermazioni non concorderei..per es. cosa è tecnica e in nche cosa differisce dala scienza. Che poi la scienza sia un'arte mi giunge nuova...anzi, al'opposto, mi pare molto radicata nella nostra cultura l'idea che la scienza dovrebbe essere piu' vicina alle umane pulsioni...sul che non concordo...ma è un pensamento che pervade il nostro immaginario collettivo. Daltra parte fino ad ora mai ho sentito riferirsi ad Einstein o a Dirac o a Fermi... o a Stephen Hawking...ecc... come fossero artisti anche se per certo erano ben dotati di pensiero laterale. E la tecnica? puo' essere o non puo' essere che sia in gran parte una ricaduta della scienza?...per quanto un certo livelo tecnologico fosse già peresente nel'antichità E l'arte? potrei forse considerare il mio carrozziere un artista (nonostante Giugiaro) o un semplice artigiano che aplica le nozioni apprese dalla esperienza....per quanto le botteghe artigiane del nosto rinascimento siano state straordinarie fucine di artisti...o forse possiamo attribuire il fenomeno al diverso significato della parola fra oggi e allora. Qualcosa però anche mi perplime che mi patre anche conformisticamente pervasivo nella nostra società......ed è questo continuo attribuire da parte di alcuni... ogni azione e pensiero e tensione o pulsione umana ad un insano desiderio di sgraffignare potere, quattrini, sopraffazione...costi quel che costi! Ora io sono certo ingenuo assai piu' della media degli orsi , ma credo che il persistere in questa cultura universalmente denigrante, sia assai piu' deleterio delle stesse male azioni che pur con spirito di sopraffazione e di irefrenabile egoisnmo certe persone compiono. Ciao. |
23-02-2008, 03.25.34 | #8 |
like nonsoche in rain...
Data registrazione: 22-09-2005
Messaggi: 1,770
|
Sulla Scienza
Senza alcuna pretesa di completezza, per Scienza potremmo intendere quel vasto insieme di conoscenze ottenute con quello che viene chiamato “metodo scientifico” e che consiste essenzialmente nella ricerca di relazioni riproducibili e verificabili nella realtà in studio; per esteso potremmo includere nella definizione di Scienza il metodo scientifico stesso, le conoscenze acquisite e sempre provvisorie, le persone che vi lavorano e dunque l’essenziale spinta “umana” da un lato a ricercare nella natura osservabile dei modelli razionali sempre più comprensivi e delle “leggi” che li esprimano quantitativamente con l’ausilio della matematica e che possano spiegare il comportamento della natura e dall’altro a porre sotto costante verifica queste acquisizioni, con la convinzione che esse possano essere falsificabili e dunque suscettibili di miglioramenti, modifiche e perfezionamenti.
La Scienza procede per ipotesi che, in virtù del metodo scientifico, devono avere come principale caratteristica quella d’essere falsificabili ovvero in poche parole devono poter comprendere in sé delle procedure sperimentali atte a verificarne la validità ovvero l’aderenza ai risultati sperimentali; la Scienza, dunque, anche nei suoi aspetti più teorici, comporta un costante e necessario dialogo sperimentale con la “realtà”, fenomenica e sensibile, indipendentemente dalle interpretazioni filosofiche che possiamo avere su di essa. In poche semplici parole potremmo così riassumere alcuni punti fondamentali della Scienza:
Vi sono naturalmente critiche da più parti nei confronti del metodo scientifico, anche aspre, poiché per esempio nella pratica accade che con difficoltà si abbandoni una teoria che a lungo ha resistito, in caso inizino ad esservi delle evidenze a suo sfavore, ma si tenda piuttosto ad adattarla oppure si dice che il modo di procedere degli scienziati sia più guidato da singole intuizioni, potremmo dire artistiche ed estetiche, che dal rigido metodo al quale si rifanno; secondo i critici più anarchici tale metodo in realtà non esisterebbe proprio e la Scienza nel suo complesso procederebbe per paradigmi accettati e “rispettati” destinati ad essere rivoluzionati secondo un procedere non lineare, come parrebbe invece mostrarci il metodo scientifico “ortodosso”. Linearità o no, comunque, alcune di queste dispute si riducono a mera accademia, secondo me e non solo, quando i risultati sperimentali mostrano uno straordinario accordo con le teorie (ed accade molto spesso), indipendentemente dal modo con cui si è arrivati a costruirle. L’esperimento, nonostante anche le resistenze degli scienziati, che sono uomini, costituisce il giudice supremo di ogni ipotesi scientifica. Personalmente per quanto posso essere d’accordo con un modo anarchico di vedere il procedere scientifico, questo si deve uniformare prima o poi ai criteri qui appena abbozzati e dunque mantiene una sua forte coerenza interna, nonostante il procedere possa essere a volte irrazionale. Ripeto, poiché questo è il punto più importante, i risultati sperimentali nei più svariati campi straordinariamente in accordo con le previsioni teoriche, tant’è che i primi a stupirsi sono gli scienziati stessi, sono il metro da cui partire per misurare, criticare e giudicare la Scienza; rispetto a tale questione, tutto il resto, comprese le importanti questioni metodologiche dibattute tra i filosofi, assumono, secondo me e non solo, un ruolo di secondo piano. |
23-02-2008, 03.35.53 | #9 |
like nonsoche in rain...
Data registrazione: 22-09-2005
Messaggi: 1,770
|
La tecnologia con tutto ciò non c’entra granché, essa applica nella pratica i risultati della Scienza e da questo punto di vista li conferma costantemente; la Scienza stessa poi naturalmente sfrutta ampiamente la tecnologia nell’ambito sperimentale. Spesso la si critica poiché in realtà il suo procedere sarebbe nient’altro che legato ai risultati applicabili nel concreto dalla tecnologia: questo è un aspetto problematico, in effetti, poiché per la ricerca scientifica occorrono tanti soldi e dove girano in quantità i soldi spesso l’unica morale è quella del profitto a scapito degli ideali. Vi sono settori scientifici, quelli maggiormente “sperimentali”, molto vicini in effetti alla tecnologia, ma essi continuano per la maggior parte a mantenere quella “moralità” che i principi del marketing e della finanza non hanno mai avuto.
Sottolineo “per la maggior parte”, poiché purtroppo esistono scienziati burocrati, che personalmente faccio fatica a chiamare “scienziati” (e, secondo me, si potrebbe discutere il caso della Fusione Fredda), i quali se ne infischiano di tutti i principi della Scienza e sono asserviti ai poteri dominanti, muovendo capitali e coscienze e facendo percepire purtroppo al grande pubblico che la Scienza sia in realtà un’aristocrazia che si vuol sostituire a quelle che hanno ormai perso il proprio potere, ma questo, come spero ora vi sia chiaro, nella Scienza non sta proprio scritto e coloro che vi lavorano sono spinti con umiltà dallo stesso “sacro” fuoco che era dei primi “astronomi” millenni fa, Astronomia che si considera storicamente la prima branca della Scienza, fuoco che spinge al voler comprendere, con la propria mente e con i propri strumenti e limiti, questa realtà naturale che ci circonda e che noi siamo. Ripeto senza nessuna pretesa di completezza od organicità il mio vuole solo essere un contributo affinché possiate interessarvi, approfondire e guardare sempre con sguardo critico e scettico, come la stessa Scienza insegna, ad ogni affermazione rigida e banale su di essa (indipendentemente da chi l'afferma), come quelle qui portate da Giorgiosan e d’altronde a guardare con sguardo critico e scettico a tutto ciò che vi pare sembri non “giusto” secondo la vostra coscienza ed esperienza; questo è uno degli insegnamenti, se volete “anarchici”, della Scienza che potrebbe dare tanto alla società moderna. |
23-02-2008, 11.37.39 | #10 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 30-09-2004
Messaggi: 2,009
|
Riferimento: ... anche la regina e tutti le corrono dietro...
Citazione:
Non prendere artista nella accezione attuale il cui ambito è quello della produzione estetica ma in quella attuale di artigiano, che forse è più efficace per quello che voglio dire. Anche quegli artisti son artigiani, al di la della "gonfiatura" che alla parola artista si da, ed anche alla produzione estetica. Le persone oneste ed umili ci sono ma sono poche e non sono loro che determinano i valori secondo i quali il mondo umano, nella sua connotazione negativa, si muove e teorizza. Quello che ho fatto come ho potuto, era la pars destruens e quando si vuole smitizzare lo si fa argomentando in questo senso. C'è anche una pars construens che riguarda scienza tecnologica. Definire arte la scienza è positivo... ma umile, come è appropriato per tutte le attività e conoscenze umane. Ciao |
|