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14-04-2008, 21.17.14 | #22 |
Ospite abituale
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Riferimento: Parliamo di scuola
Un'ultima cosa...
Giuro, moderatore, l'ultima! Un insegnate (che in altri termini professionali è laureato, specializzato e abilitato con alle spalle molti anni di precariato) guadagna ca. 13 euro l'ora. (1300 euro al mese, di cui 18 ore in cattedra e il trenta per cento dell'orario dal svolgere nel pomeriggio, cioè riunioni) nel pomeriggio, per i cosiddetti approfondimenti, percepisce 150 euro in più a quadrimestre (totale 300 euro ad anno scolastico) il lavoro extra orario non è retribuito i corsi di recupero che il Ministro Fioroni ha inserito sono a carico dell'insegnante durante il periodo invernale che quello estivo, gli studenti hanno il diritto a parteciparvi, a meno che il genitore non ne comunichi, tramite lettera, la non partecipazione... Ce ne saranno delle belle... i recuperi sono partiti quest'anno , chissà come sarà l'estate...??? P.S. Domani per 85 euro sono impegnata dalle 8.00 di mattina alle 20.00 ca. (pausa pranzo sempre con gli studenti) per un totale di 3 euro l'ora. Spero non succeda niente, la responsabilità se uno dei miei 26 studenti si fa male è mia e possono anche richiedermi i danni. Ma, se mi va di lusso, spero di anticipare l'ora di rientro, mi farebbe comodo risicare almeno una mezz'ora, e rientrare alle 19.30, dato che mercoledì, per andare a scuola mi alzo alle 6.00, colazioncina veloce, alle 8.00 entro ed esco alle 13.20, dalle 9.00 alle 10.00 è vero che un'ora di buco, per il ricevimento dei genitori (che spesso vengono), in cui se mi avanza tempo farò la relazione (non retribuita, ma obbligatoria) per la dispersione scolastica. Ma ti dirò... non avendo nemmeno il tempo di fumare una sigaretta... almeno ne guadagnerò in salute polmonare |
15-04-2008, 00.25.14 | #23 |
Ospite abituale
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Riferimento: Parliamo di scuola
Bh... intanto devo dire che mi dispiace per la tua "reazione" a mio avviso troppo passionale. In fondo qui stiamo facendo accademia e parliamo in astratto, senza fare casi personali. Se tu attaccassi in maniera 1000 volte più pesante di come ho fatto io con i professori (ma in fondo ho detto cose vere)la categoria degli ingegneri, credo che non mi sfiorerebbe l'idea di versare una lacrima, anzi... forse io stesso ci metterei il carico sopra.
Purtroppo è una costante, e francamente non capisco perchè, ogni volta che si parla di scuola e di professori, scivolare su toni e stati di alterazione progressiva, con conseguente chiusura a riccio degli insegnanti che partecipano alle discussioni, a difesa incondizionata della categoria. Io, fossi un insegnante, anzichè tessere le lodi del mio mestiere sperticandomi in episodi di eroismo e da libro cuore, mi chiederei piuttosto perchè, nella società, c'è questa percezione del lavoro a scuola e mi farei un esame obiettivo di coscienza, non tanto per verificare se io mi comporto bene, ma per capire se il quadro generale della mia professione -il contratto di lavoro, per intendersi- è coerente con quello che c'è fuori o se è così distante dal resto da essere percepito come privilegiato. Fai bene a sottolineare tutte le attività extra che fai nella scuola. Bisognerebbe che fossero pubblicizzate al fine di eliminare il pregiudizio che il professore fa 3 mesi di vacanza. Per quanto, mi sembra eccessiva la tua "difesa". Suvvia, io ho 26 giorni di ferie all'anno e alla fine me ne avanzano sempre 5 o 6 (3 settimane che faccio ad Agosto anche io, perchè chiude la ditta)... tu ne fai di meno? Giura! E poi. Io non avevo quinte, quindi non ho fatto gli esami di maturità e come me chi non insegna in un quinto, va in ferie ai primi di giugno. Poi, gli esami cominciano 20 giorni dopo la fine delle lezioni. Poi a Natale si fanno 20 giorni di vacanza, poi a Pasqua una settimana... insomma... non mi far ripetere cose ovvie; che un insegnante abbia obiettivamente un sacco di tempo libero sta nei fatti e non è solo una mia opinione. Anzichè preoccuparmi di trovare "coperture" per giustificare questi vuoti, non sarebbe più logico ammettere che invece il tempo libero c'è, ma siccome non è per colpa tua te lo prendi e ringrazi? E d'altra parte, se il tempo libero non ci fosse, tanti prof non potrebbero fare il doppio lavoro. Ma non parlo solo degli ingegneri. Il papà di mio cognato, per esempio, era professore di italiano e per anni ha insegnato la mattina nella scuola pubblica e il pomeriggio in quella privata (in nero) e con le ripetizioni ci si è comprato la seconda casa. Il bello è che se lui ora leggesse queste due righe, anche lui mi direbbe che non è vero, che lui si è sempre dedicato anima e corpo... Insomma questa sorta di corporativismo io lo trovo inaccettabile soprattutto quando viene fatto con uno (me) che se il figlio o la moglie facessero una fesseria, non avrebbe difficoltà a riconoscere e magari a criticare moglie o figlio che hanno fatto una fesseria. Bisognerebbe, ripeto, fare un'analisi obiettiva per capire perchè la professione a scuola viene percepita in maniera così "squalificante" se squalificati si sentono i professori. Quindi, non ci sono per me casi personali. Bisogna discutere per casi generali e non per situazioni particolari. Mi riifuto di credere che gli esempi, certamente veri, ma da libro Cuore che hai fatto tu rappresentino la scuola italiana. Sicuramente ci sono casi difficili, ragazzi disadattati, famiglie assenti, bullismo, giovani handicappati e quant'altro, ma sono casi particolari. Il fatto generale e obiettivamente riscontrabile è che gli studenti italiani sono tra i peggio preparati in Europa. Vogliamo parlare di questo, anzichè dei colloqui con i genitori e delle riunioni organizzative i primi di settembre? Perchè in fondo non ha molto senso rinfacciarmi se io, secondo te non so insegnare e se ho o non ho abusato dei privilegi del professore, facendomi coprire dai colleghi (anche perchè in altrettanti casi i colleghi li ho coperti io...). |
15-04-2008, 00.57.39 | #24 |
Ospite abituale
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Riferimento: Parliamo di scuola
Prima di continuare, visto che ho letto ora il tuo ultimo intervento, mi verrebbe da dire che quando calcoli la retribuzione oraria, dovresti quantomeno considerare le ore lavorate nell'anno e non quelle in due singoli giorni. Se infatti considerassi anche i 60/90 giorni di ferie annue (almeno 2 mesi pieni l'estate e 1 l'inverno tra Natale e Pasqua), vedresti la tua retribuzione oraria salire esponenzialmente. Ma non è solo questo, è undiscorso più ampio che parte dalle pressioni. Tu in classe "comandi" e nessuno ti discute. Nondevi rispondere a nessuno, se non alla tua coscienza, dl tuooperato e i fruitori del tuo lavoro non possono criticarti, perchè loro sono dei ragazzi e tu un professore. Nel mondo del lavoro, invece, il tuo operato è sempre messo in dubbio, non solo da chi ti controlla, ma anche da chi collabora con te. Soprattutto rischi in continuazione e dalle tue decisioni dipendono tante cose "misurabili" (prevalentemente soldi!). Questo da un carico di stress decisamente superiore. Ma mi rendo conto che se non hai mai gestito dei lavori o delle persone "adulte" e con professionalità compiute, non puoi percepire la differenza. Per questo io ti auguro di continuare a fare la professoressa il più a lungo possibile, mentre auguro a me di potere, prima o poi, tornare a farlo il professore.
Comunque dicevo. Non tutte le scuole e le scolaresche sono "border line" come le dipingi,ma vorrei rassicurarti sul fatto che anche nella mia scuola ho "sedato" una rissa prendendo per l'orecchio i due ragazzini coinvolti e portandoli nell'ufficio del Preside (sospesi per 3 giorni). Anche io ho giocato la sera a calciotto contro i miei alunni (e li ho battuti), anche io sono andato con loro in pizzeria e son stato loro confidente. In un caso ho respinto l'offerta di qualcuno che mi voleva "presentare sua sorella", ma in maniera simpatica. Il mio rapporto con tutti i miei ragazzi è stato idilliaco. Ma che c'entra? Io spero di aver fatto capire loro un po' della meccanica delle macchine e di aver trasmesso uno stimolo a studiare, ad essere curiosi, ad approfondire e a non essere superficiali. Qualche volta ho lasciato stare la lezione e ho parlato di valori della persona, qualche volta li ho aiutati con le derivate in matematica, qualche volta ho spiegato loro i rudimenti del bridge e qualche volta abbiamo parlato di pallone, ma alla base di tutto loro sapevano che dovevano studiare la mia materia e, senza presunzione, posso dire che l'hanno fatto e che mi hanno giudicato di gran lunga migliore del loro professore di ruolo (sospeso perchè sotto processo per atti osceni in luogo pubblico... guarda un po'!). Ma chissenefrega di questi "ricordi" lacrimevoli. Io ero lì principalmente per insegnare Meccanica delle macchine e tutte le mie azioni dovevano essere volte a perseguire l'obiettivo di far capire loro la mia materia. E questo dovrebbero fare tutti i prof.: insegnare bene la loro materia. Poi c'è tutto il resto, i corollari che invece per te diventano, sembra, la cosa più importante. Io preferirei un prof severissimo e irraggiungibile umanamente, piuttosto di uno simpaticissimo che però non insegna la sua materia. A margine di tutto, infine, desidero dire che: Meccanica delle macchine si fa in terza ITIS e poi non si fa più. Non è materia di esame, quindi è un insegnamentom minore. Io ero supplente e "ignorante" dei doveri dei professori. Ho chiesto al mio tecnico di laboratorio se dovessi partecipare alle riunioni programmatiche e lui mi rispose "che vieni a fare, tanto tu l'anno prossimo non ci sei" e io gli ho dato retta, anche perchè non mi andava di decidere per altre persone. Tutto qui. |
15-04-2008, 11.35.33 | #25 |
Ospite
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Riferimento: Parliamo di scuola
Frollo e pipoca..., condivido i vostri modi di vedere..., non del tutto, ma comunque in linea di massima li condivido.
Secondo me la scuola dovrebbe cambiare proprio come tipologia di studio..., tutte le scuole dovrebbero essere dei licei, dove si insegnano solo due materie basilari, obbligatorie, filosofia, italiano e inglese (logicamente inglese con un/una prof madre lingua). Tutte le altre materie, devono essere a scelta dello studente. Partiamo con ordine. Alle elementari si insegna un pò di tutto, come si fa ora, italiano, inglese, storia, geografia, scienze, matematica, filosofia (dovrebbe seguire un corso adatto a dei bimbi dove si parla dei loro problemi e di discuterne insieme, in maniera però sensata, insegnare il senso morale), e TOGLIERE religione. Alle medie si prepara i ragazzi, nei 3 anni, sempre con le materie presenti adesso, però più nello specifico, anche se ammetto che tre anni sono davvero pochi... Alle superiori, da qui ero partito inizialmente, tutti gli istituti dovrebbero essere licei, dove si insegnano come materie obbligatorie, di base, filosofia, italiano e inglese. Filosofia perchè è la madre di tutte le materie, scientifiche e non, italiano perchè è la lingua della nostra cultura, e inglese perchè è la lingua della cultura mondiale. Tutte le altre materie, adesso liceali e altre professionali, devono essere a scelta dello studente. Esempio. Mi piacerebbe diventare un architetto. Oltre a filosofia, italiano e inglese, mi creo il percorso di materie che devo seguire per raggiungere almeno in parte la mia meta. Allora seguirò chimica, fisica, matematica, storia dell'arte (sicuramente altre che ora non mi vengono in mente). Alla fine dell'anno, oltre a dover superare gli esami periodici delle 3 materie obbligatorie (e non compiti in classe o interrogazioni), dovrò superare anche gli esami inerenti al mio percorso di studi, con un minimo e un massimo di punteggio, che alla fine dell'anno, sommati, dovranno darne uno globale. Mettendo caso che se uno prende sempre i voti minimi delle materie durante l'anno, sommandoli, non possono essere equivalenti a quelli minimi previsti per superare l'anno, così che viene bocciato ed è obbligato ad un miglior rendimento (sistema basato, almeno un pò, sul merito). Questo modo di riformare la scuola, oltre a preparare una persona non solo a livello umanistico ma anche professionale, serve per poi abilitare lo studente ad un approccio migliore alla facoltà, che vedendo magari, gli interessi iniziali dello studente, invece di cercare una facoltà, sarà l'università stessa a interessarsi e a chiamarlo, proponendo anche borse di studio. Tralasciando la mia riforma "personale" della scuola, e ricollegandomi a voi, credo che ogni scuola abbia metodi differenti di lavoro, purtroppo, e ogni insegnante abbia metodi differenti di insegnamento. Che le scuole, non abbiano uno standard qualitativo uguale, è davvero indecente, mentre, che gli insegnanti abbiano metodi differenti di insegnamento, ben venga, questo perchè, potrebbe spingere gli studenti (ma maggiormente i genitori) a preferire una scuola invece di un'altra anche a livello pubblico e non solo privato. Il discorso di impegno morale che fa pipoca, è ammirevole, perchè oltre a fare il suo lavoro, lo fa anche con impegno mettendoci quel qualcosa in più che serve per migliorare e sopportare gli sforzi. D'altro canto ha ragione frollo, quando dice che gli insegnanti "per bene" dovrebbero difendersi dai loro colleghi bighelloni, se così fosse credo ci sarebbe un bisogno imminente di insegnanti. |
18-04-2008, 10.15.32 | #26 | |
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Sagge parole, Pipoca, ed hai tutto il sostegno di coloro che, onestamente, sudando, LAVORANDO CON AMORE hanno formato quelle belle persone che oggi lavorano nelle Università di tutti i paesi del mondo. |
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18-04-2008, 21.27.38 | #27 | |
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Originalmente inviato da Pipoca .....Inoltre, bada bene, la mia ira non è rivolta a te o ad altri, ma a tutti coloro che tentano di sminuire l'istruzione come valore, passando a volte, purtroppo, anche attraverso i professori. Citazione:
Pensa che sono così d'accordo anche io su questa cosa, che mi accodo volentieri a Monica3. Il punto è che insieme ai professori che sudano e lavorano con onestà e amore, non solo ce ne sono altri che onestà e amore non sanno cosa siano, ma costoro sono per di più "impunibili", grazie ad un sistema che non riconosce il merito e non misura le capacità didattiche di nessuno. Ho dimenticato la chicca. Nei vari consigli di classe il leit motiv della preside e la sua preoccupazione principale era quella di "mantenere" le classi: se bocciavamo troppe persone bisognava unificare le classi all'anno successivo (già io facevo lezione in un quarto con 9 studenti e a un terzo con 18), con conseguente perdita di fondi, posti, potere ecc. Abbiamo promosso ragazzi con preparazione indecente dando loro anche 5 debiti, per non far chiudere la sexione "meccanica". La scuola oggi deve fare i conti anche con queste cosucce... |
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25-04-2008, 09.32.28 | #28 | |
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Citazione:
Persone di idee diverse hanno partecipato a questa discussione. Ho stralciato questa frase tra una massa di parole di varie persone, compresa me, cariche di rivendicazioni, sentimentri, frustrazioni. Credo che l'essenza dell'insegnare sia racchiusa in questo magico momento della trasmissione della conoscenza in cui lo spirito dell'allievo e dell'insegnante si fondono per avanzare insieme. |
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25-04-2008, 21.51.39 | #29 | |
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Riferimento: Parliamo di scuola
Citazione:
Perdonami se "spezzo" brutalmente la poesia dll'immagine magica che hai dipinto... ma del "magico momento" al ministero della pubblica istruzione che gliene frega??? Dovrebbe invece imparare a gestire professionalmente il corpo docente in maniera seria, coivolgente e gratificante per i "migliori" e sistematicamente intollerante con gli scaldasedia. E poi vanno rivisti gli orari, l'impegno e l'attività didattica e non didattica. PS: con il ballottaggio a Roma, il 25 Aprile e il primo maggio, i professori hanno incassato altri 10 giorni di ferie extra!!! Ma è possibile che non ci sia nessuno che si ribelli per questo inaudito pivilegio??? |
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26-04-2008, 11.23.12 | #30 | |
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Riferimento: Parliamo di scuola
Citazione:
A Lussemburgo ed in Germania gli insegnanti sono fra le categorie più pagate dal pubblico impiego. Il loro compito viene considerato uno dei cardini della società ed a loro viene richiesto molto ma le loro vacanze vengono rispettate come momenti di recupero di energie, vista la quantità di attenzione che essi devono dare, e come momenti di formazione, aggiornamento e ricerca. La formazione degli insegnanti e la ricerca pedagogica stanno alla base del successo dell'Inghilterra nel settore dell'educazione, capitolo primo nel prodotto nazionale lordo di questo paese. Credo che lo svuotamento della funzione degli insegnanti (di cui anche una certa sinistra è responsabile, intendiamoci) sia uno dei fattori della crisi dei valori che hanno portato la società italiana al suo stato attuale. Le glorie del passato stanno alquanto sbiadendo di fronte agli altri comportamenti che stanno connotando l'opinione che si ha nel mondo degli italiani. O quanto meno non si considerano più gli italiani capaci di fare quello di cui in passato erano maestri. |
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