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Cultura e Società - Problematiche sociali, culture diverse. >>> Sezione attiva sul forum LOGOS: Tematiche Culturali e Sociali |
17-10-2007, 17.43.08 | #3 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 02-04-2002
Messaggi: 2,624
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Riferimento: i figli delle caste
Citazione:
I concorsi pubblici ormai sono una rarità in assoluto, e può entrarvi solo il figlio di.... il super super raccomandato L'Italia è ricchissima, ma se in una famiglia dai le briciole a otto figli e al decimo e undicesimo tutta la torta, allora come considerare quella famiglia ricca o povera? E andiamo sempre di più verso il blocco di ogni possibilità di avere una vita dignitosa e onesta. O nasci nella casta o sei fuori. Unica eccezione è la delinquenza, unico sbocco alla quale si accede per "merito" e non solo per casta e raccomandazione. L'unione fa la forza e per questo tv, politici, poteri religioso-economico tendono a dividere e rimbecillire la gente il più possibile. |
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17-10-2007, 19.32.01 | #4 | |
Moderatore
Data registrazione: 08-02-2004
Messaggi: 706
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Riferimento: i figli delle caste
Citazione:
Ho un'amica che a 35 anni ha vinto il concorso per notaio. Come ha fatto? Studiando. Ha studiato per 10 anni di fila, dopo il lavoro, tutti i santi giorni. Ha studiato nel weeekend quando io me ne andavo fuori a divertirmi. Ha preso pure ferie dal lavoro per studiare. La raccomandazione non è l'unica strada, l'altra strada è la determinazione. Personalmente riconosco che non avrei mai avuto la voglia di passare 10 anni (forse i più belli che la vita regala) così... però non veniamoci a raccontare che contano solo le raccomandazioni, perché non è così. Tutti possono arrivare, ma serve una grandissima forza di volontà e una grandissima determinazione: alle volte è anche necessario riconoscere i propri limiti. Io li riconosco. Detto questo, le caste esistono, ma oggi, nelle libere professioni ad esempio, le baronie contano molto meno di 100 anni fa. E' innegabile. Non raccontiamoci che per fare il medico bisogna avere il padre medico perché non è vero. E' vero che bisogna valere il triplo e faticare il triplo di chi ha il padre medico, ma si riesce ad arrivare, e si gira a testa alta. Compiangersi non serve a niente, mai. PS Mary accetta la battuta: scusa ma Alberto Angela nella casta come lo collochi? |
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17-10-2007, 21.32.45 | #5 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 18-09-2006
Messaggi: 618
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Riferimento: i figli delle caste
Citazione:
e lo sai qual'è il bello?che nonostante tutto veniamo considerati BAMBOCCIONI!ti rendi conto?siamo a livelli allucinanti... |
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18-10-2007, 22.33.03 | #6 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 02-04-2002
Messaggi: 2,624
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Riferimento: i figli delle caste
Citazione:
Alberto Angela è l'unico che, pur appartenendo alla casta, non è andato avanti unicamente per "nepotismo" ma per meriti. E' diventato più bravo del padre Alberto, straordinario, è tra i pochissimi che pagherei profumatamente, che vorrei avere sempre di più in video, e conserva una umanità, un amore per la natura, un rispetto per l'ambiente, una passione per la storia che non so se ce ne sono altri come lui. Di certo non in tv. (e poi è anche bello, a me piace. Mio marito lo sa, nessuno si preoccupi) In quanto alla tua amica, sono felice per lei. Ma non credere che sia sempre così. Pensa che ci sono concorsi fatti su misura, con requisiti tali che solo quel canditato designato può avere, per non parlare dei concorsi truccati che sono ormai rientrati nella normalità. No, l'eccezione può solo confermare la regola. Guarda che un po' di tv bisogna anche vederla, le baronie odierne sono di una sfrontatezza senza limiti. Non hanno più alcun pudore, il senso della vergogna. Se tu vivi in un paradiso speciale sono felice per te e per i tuoi concittadini, ma alla mia conoscenza viene solo nepotismo o "figlismo" sfrenato, caste recintate di filo spinato ecc. mi viene la nausea solo a ricordare e parlarne. Non guardiamo al singolo caso che è riuscito a "sistemarsi" ma allarghiamo lo sguardo intorno a noi e anche oltre. Una risicata minoranza non fa certo la norma. |
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18-10-2007, 22.45.09 | #7 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 02-04-2002
Messaggi: 2,624
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Riferimento: i figli delle caste
Citazione:
ho una rabbia dentro che se fossi un drago brucerei una montagna Che un ministro della Repubblica si permetta di ridicolizzare una generazione di giovani mi sembra incredibile, stomachevole. I loro figli sono tutti belli e sistemati, e non solo i figli, mogli, parenti, amici, amici degli amici..... Una generazione umiliata e sfrutta dai ladroni del potere. E poi ogni tanto esce il demente di turno che dice: non si fanno più figli la popolazione invecchia dimenticandosi di aggiungere: ci servono schiavi da poter sfruttare, se la mano d'opera è scarsa non potremmo più sfruttarli a dovere. Avessi vent'anni oggi mi guarderei bene dal mettere al mondo un figlio, perchè li amo. Amo ogni creatura di questo mondo e non trovo giusto invitarli in una realtà abominevole di gente alienata, in una società alienata. Di solito non sono pessimista, ma sono in grado di affrontare la mia sofferenza non quella degli altri. E questi giovani (non solo i miei figli) così demoralizzati e sconfitti mi stringono il cuore. |
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19-10-2007, 11.40.51 | #8 | |
Moderatore
Data registrazione: 08-02-2004
Messaggi: 706
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Riferimento: i figli delle caste
Citazione:
Vabbe' Mary, se insisto sembra un attacco a te, che stimo come persona in grado sempre di regalarmi una parola di conforto, quando ne ho avuto bisogno. Ci sono raccomandati capaci e raccomandati incapaci, precari per sfortuna e precari per incapacità. Non vivo in un paradiso ma nemmeno in un inferno. Il precariato è solo uno specchietto per allodole: anche l'indeterminato non permette di campare, semmai permette di contrarre debiti. La tv ogni tanto la guardo, ieri ad esempio girellando ho trovato Santoro che parlava di precariato, accanto a lui una bambolona bionda (vestita anziché seminuda) diceva stupidaggini fingendosi intellettuale... mi pare il nome fosse Beatrice Borromeo, non so perché ma la mia testolina ha subito visualizzato una cinquecento... Mi sono chiesta se siano più pericolose le donne che fanno vedere il sedere o quelle che fingendosi piene di intelletto, di fatto in tv ci stanno solo perché belle, o raccomandate... |
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19-10-2007, 16.31.07 | #9 | |
Avanti è la vita
Data registrazione: 06-04-2006
Messaggi: 129
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Riferimento: i figli delle caste
Citazione:
Concordo. Molte volte ho sentito la scusa di concorsi truccati per giustificare la propria incapacità. Come ho visto raccomandati fallire in concorsi che avrebbero dovuto stravincere. Concordo anche sui bamboccioni. Ricordo molto bene alla fine del liceo (non troppo tempo fa) la scelta di molti miei amici. La stragrande maggiornaza rinunciò alle proprie aspirazione solo perchè avevano paura di allontanarsi da casa e da mammà con il risultati che adesso sono ancora parcheggiati là. Anche sul fatto del lavoro che non si trova avrei molto da discutere: anche in questo caso ho visto molte persone che rinunciavano perchè lo ritenevano troppo duro o perchè lo reputavano non degno per se o scocciante. Quanti hanno rinunciato durante al tirocinio di avvocati perchè si reputavano sottoutlizzati nel fare le fotocopie? O perchè dovevano alzarsi presto la mattina e andare a lavorare furi? Quanti dicono "io xy per meno di X000 euro non mi muovo"? Figli laureati che vivono alle spella dei genitori è perchè non hanno trovato lavoro o non hanno voluto cercarlo? Come in tutte le cose cmq la via di mezzo sta nel mezzo c'è gente che veramente non c'è la fatta e gente che usa tutto questo solo per alibi. La cosa però che mi da fastidio è vedere nei giovani come una specie protetta. Questo non si può fare perchè poi hanno turbe psitiche, quest'altro per loro non è adatto, questo non è bello, questo non è colpa loro ecc... ciao |
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19-10-2007, 22.34.04 | #10 |
Ospite abituale
Data registrazione: 15-03-2004
Messaggi: 69
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Riferimento: i figli delle caste
Oggi in Italia la meritocrazia è una realtà inesistente e non vedo questa affermazione come una favola o un modo per trovare giustificazioni ai giovani che incontrano difficoltà nel trovare un'occupazione degna e confacente alle proprie effettive capacità. Esistono le caste più che in ogni altro paese delle democrazie occidentali, ed è un dato di fatto. Il potere è sempre dei soliti che lo occupano per quanto più possono per poi passarlo ai figli. Che abbiano le competenze o meno. E questo limita enormemente l'accesso al mercato del lavoro in determinati settori. In Italia non vale la regola per cui dici: voglio diventare professore, mi metto in gioco con altre persone, le sfido in concorsi pubblici e cerco di dimostrargli quello che valgo. La giuria inizierà prima ad analizzare tutti i raccomandati e poi se c'è ancora qualche posto a disposizione li darà a chi se lo merita. La casta e la raccomandazione non sono un'eccezione in Italia, ma una regola. Basta farsi un attimino un giro nelle altre realtà europee per capirlo, per accorgersi di quanto la realtà sia differente. E non è pessimismo ma realtà. I giovani di oggi (io rientro tra questi giovani) hanno davanti a sé un futuro incerto. Sono dei precari. E la speranza che questo sistema possa cambiare è assai buia e remota. Dovrebbe cambiare la politica in primis. E con questo penso di aver detto tutto. Oggi, come mi diceva il professore Francesco Pancho Pardi ieri in una conferenza che ho presieduto a Firenze, possiamo solo incavolarci, magari usare internet come valvola di "sfogo psicologico", tanto la situazione è questa, molto marcia, scandalosa, con pochi margini di cambiamento. Perché le caste dettano legge e non è facile spodestarle. D'altronde non saranno certo loro "giustamente" a tirarsi indietro, a compiere il primo passo.
Non possiamo fare paragoni, e con questo chiudo, fra l'Italia di oggi e l'Italia di cento anni fa, dicendo oggi ci sono meno caste di quante ce n'erano allora. Vorrei ben vedere! ( a parte che manifesto comunque dei dubbi in proposito ) Cento anni fa il nostro Paese viveva sotto una monarchia. Oggi che siamo una Repubblica (delle banane direbbe qualcuno) non possiamo accettare assolutamente una situazione del genere, che è scandalosa. |