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Cultura e Società - Problematiche sociali, culture diverse. >>> Sezione attiva sul forum LOGOS: Tematiche Culturali e Sociali |
24-10-2007, 09.50.38 | #22 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 26-04-2007
Messaggi: 169
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Riferimento: lo sguardo dal basso.......
Citazione:
Intendi,che realsiticamente,in questo momento è impossibile? Bè certo,però non dimentichiamoci che quando dico "politici"parlo di centinaia di persone che fanno campagne e prendono voti,soldi e benefici per gestire il potere,e francamente,mi piace l'idea di aspettarmi qualcosa da loro,altrimenti si arriverà al punto che loro stanno nel loro mondo che si auto-alimenta e noi staremo da quest'altra parte senza che nessuno prenda le redini di niente,con tutto che rimane sempre uguale a se stesso per inerzia. Io non l'ho ancora capito che cos'è che devono risolvere,visto che spesso sembra quasi che non valga la pena scomodarli,questi nostri poveri politici, che non possono mica cambiare le cose,perchè maI?Per loro va tutto abbastanza bene così com'è... Gestisono il potere,loro possono prendere delle decisioni,noi no, quindi io mi aspetto e come che loro facciano qualcosa. Non è una questione di relegare ad altri,è una questione di apettarsi qualcosa dai soli che un po' di possibilità ce l'avrebbero. Per quello che mi riguarda non farebbero altro che il loro mestiere... |
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24-10-2007, 10.12.08 | #23 | |
Moderatore
Data registrazione: 08-02-2004
Messaggi: 706
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Riferimento: Esiste la capacità di autocritica?
Citazione:
Sono di fretta e sinceramente non credo avrò tempo a breve di cimentarmi in indagini socio -politico-economiche e studi vari per rispondere in modo compiuto. Ritengo, mia personale opinione suffragata solo da qualche breve colloquio con addetti ai lavori, che il turismo di massa distrugga il pianeta: i luoghi incontaminati così come le città d'arte... solo che il turismo di massa è uno dei pochi settori in cui l'economia va, e va bene, porta soldi e allora non lo si dice. Non è che inquina solo l'automobilina che uso per andare a lavoro, inquina anche l'aereo che mi porta ai caraibi. Se in 100.000 tutti i giorni tiriamo per sbaglio una pinnata alla barriera corallina mentre la guardiamo stupiti, certo la barriera corallina non ne gode. Motivo per cui ci sono posti in cui l'accesso turistico è controllato e limitato. Per non parlare dei rifiuti prodotti in posti che non hanno alcuna capacità di smaltirli. Detto questo, secondo me, la serenità non appartiene alla vita terrena, specie se non si fa ricerca spirituale, e la ricchezza capitalistico/consumistica produce ricchezza, e produce povertà. Sulle caste, aggiungo solo che non comprendo perché si stia sempre a pensare che l'avvocato "ingiustamente" renderà suo figlio avvocato. Magari il figlio dell'avvocato voleva fare il pittore, e invece gli tocca quello che ha iniziato papà. Ma perché, il figlio del gelataio cosa farà? E il figlio del carrozziere? E negli altri paesi chi è avvocato? Il figlio dell'operaio? Ne siamo sicuri? Poi, a ben guardare, studiano più i figli degli operai che quelli degli avvocati, ma non capisco perché ci si stupisca che chi ha costruito qualcosa voglia lasciarlo ai figli: che siete tutti stalinisti qui? E' chiaro che respirare, fin da piccoli, una certa aria facilita l'apprendimento. Mio padre è un artigiano: io di quel settore lì ne so abbastanza, pur facendo tutt'altro, perché l'ho respirato sin da piccola. Logico che se ci avessi lavorato avrei imparato forse prima e meglio di uno che arrivava da fuori, logico che avrei già avuto l'impianto aziendale fatto. Ci sono mestieri che se non lo fai perché lo facevano in famiglia, neppure sai che esistono. Poi c'è chi vuole cambiare settore: io l'ho fatto. Ho trovato difficoltà medie, non del tutto differenti da quelle che incontrano figli di professionisti del settore. Certo è più dura, ma non impossibile. C'è infine un settore tanto dibattuto: l'università. Prima di tutto, quelli che si scandalizzano perché alla Cattolica non prendono tutti (servizio televisivo di alcuni mesi fa) si dovrebbero domandare quanti ne prendono ad Harvard. E quelli che si scandalizzano perché la Bocconi si paga, si dovrebbero chiedere quanto si paga ad Oxford. D'altra parte, se si esce dalla Cattolica, forse il lavoro lo si trova abbastanza facilmente. Per quanto riguarda la carriera universitaria, quella è una nota dolente... ma non è solo necessario essere "figli di...", magari vi basta essere un po' ruffiani. Mi ricordo il primo anno un mio prof, ai più meritevoli all'esame, formulava la frase "ci venga a trovare in dipartimento": che tradotto vuol dire, mi fai da porta borse per 10 anni, ti sfrutto notte e giorno e forse qualcosa alla fine ottieni. Lì la scelta è individuale, dipende dalla voglia che si ha di fare il tappetino. Fi sono figli di, è vero, ma anche persone disposte a lisciare ed ingraziarsi, e rendersi sempre disponibili. Poi si può essere bravi o meno bravi, farlo per carattere o per mestiere, ma sempre lisciare bisogna (anche se non è verissimo in tutte le facoltà). Sul discorso borse di studio, faccio un appunto a parte: in questo paese, spesso, non si conoscono i propri diritti e non si sa cercare. Non si sa scrivere l'application, non si sa scrivere il curriculum, non si sa gestire il colloquio. Tutte cose che contano. In generale non si sa scrivere. Ho un amico, laureato, phd, vuole far carriera, sogna il giornalismo. Una volta mi ha chiesto un consiglio su un articolo, versione definitiva. Dimmi che ne pensi, mi ha chiesto. Era illeggibile, un italiano assolutamente scadente farciva un contenuto di banalità. Immaginatevi il peggio, e scendete sotto. In punta di piedi ho provato a dire qualcosa che si avvicinasse alla verità: correggi! Si è risentito, e ha lasciato perdere. Lui, per la cronaca, si ritiene vittima di un sistema ingiusto che non dà opportunità ai giovani... forse era meglio se faceva l'agente immobiliare, come il papà... |
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24-10-2007, 18.37.29 | #24 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 02-04-2002
Messaggi: 2,624
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Riferimento: lo sguardo dal basso.......
Citazione:
Io sono stata fra le ultime "infornate" di concorsi pubblici a livello nazionale in cui i raccomandati (c'erano anche allora) si dissolvevano nella massa. Fummo assunti in tanti, e nessuno delle decine e più che ho conosciuto erano stati raccomandati da chicchessia! niente vescovi, niente politici, niente amici degli amici. Solo le proprie capacità. Così, io, fresca fresca di scuola, riuscii a superare vecchi laureati, senza alcuna raccomandazione. E quella massa di assunzioni fu tra gli ultimi baluardi della meritocrazia, chi ha vinto quel concorso si è sempre distinto in capacità, impegno, senso del dovere, rispetto ecc. Non mi sto elogiando, lungi da me. Io sono tra quelli che si ritiene super super super fortunata perchè viene pagata per fare quello che le piace. Amo il mio lavoro, l'ho sempre amato anche se con gli anni si è continuamente trasformato, rivoluzionato. Niente posto al solo, avere una vita dignitosa non è un posto al sole. Oggi è IMPOSSIBILE accedere ad un posto pubblico sia per la esiguità dei concorsi, sia per il decentramento che ne ha fatto un mezzo di contrattazione per .....una mano lava l'altra ed entrambe lavano la faccia.... Qui viene infangata la dignità umana. E il danno è per l'intera collettività. Stamattina è venuta una donna sui 35 anni, sembrava più vecchia, e mi ha detto di essere senza lavoro, iscritta alle liste di collocamento, si adatta a lavorare qualche giorno al mese (tre in alcuni casi) fa volantinaggio, qualche poco lavoro in nero e.....una marea di concorsi e una montagne di richieste di lavoro. Non ho chiesto se era laureata o diplomata, ma mi ha detto: dopo aver tanto studiato deve continuare a mantenermi mia madre settantenne. Avrei voluto abbracciarla e consolarla, ma non so come l'avrebbe presa. Un viso dolcissimo ma sconfitto, invecchiato, deluso: una vita smarrita nell'attesa di poter ottenere la propria dignità. Chi osa dire che siamo un popolo civile credo non sappia nulla di cosa voglia dire civiltà. Questi giovani diventeranno vecchi senza aver potuto realizzare le loro vite. Chi non sa se il mese prossimo o fra 20 giorni avrà i soldi per mangiare come può pensare alla propria vita? Ribadisco che siamo tornati ai tempi delle caverne, lì chi era più bravo nella caccia aveva la speranza di sopravvivere, qui nel cemento delle città che frutti possiamo raccogliere? Ho visto pensionati rovistare nella spazzatura chi è quello sventurato essere che si permette di dire: fate figli, la popolazione invecchia! |
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25-10-2007, 10.21.26 | #25 |
Ospite abituale
Data registrazione: 11-10-2007
Messaggi: 663
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Riferimento: i figli delle caste
Vorrei invitare a riflettere su alcuni punti.
1) RICERCA. Non la ricerca di "stato", ma proprio quella che dovrebbero fare le aziende private. Per motivi culturali manca del tutto; qualsiasi imprenditore dirà che non se lo può permettere: l'industria deve produrre e non fare esperimenti. 2) COMPETIVITA'. Per anni, anche in base al punto 1), la competività del sistema produttivo italiana si è giocata solo ed esclusivamente sul fattore "cambio della lira". L'Euro ha messo a nudo il problema in italia più che in altri paesi europei. Il cambio euro/dollaro ha ulteriormente peggiorato la situazione. 3) COMMERCIALE. In alcuni settori la "distribuzione" arriva ad assorbire fino al 90% del costo finale. Da molti anni i maggiori utili conseguibili nel settore della distribuzione (rispetto alla produzione) hanno spostato l'imprenditoria sempre più nel settore commerciale. Il punto 1) ha come conseguenza tragica il mancato inserimento dei giovani nel mondo del lavoro. Puntare solo sulla produzione rende di fatto poco appetibile per l'azienda puntare sul giovane. La poca competività sul mercato, conseguenza anch'essa in parte della mancata ricerca, ha comportato di riflesso una contrazione degli investimenti, con ricadute negative sull'occupazione. Il punto 3) ha di fatto creato opportunità, ma non nel senso classico di "posti di lavoro"; di fatto la distribuzione tende a creare occupazione precaria. Se si aggiunge il fatto che l'imprenditore italiano ha sfruttato la legge sulla flessibilità (di per sè non negativa) essenzialmente per avere lavoro a basso costo (ovvero solo per sfruttare) si può capire come si è arrivati alla situazione attuale. Non credo che il "governo politico" possa farci molto su questi punti; è l'imprenditoria che deve cambiar pelle. Può solo migliorare i famosi ammortizzatori sociali, come ad esempio in Francia (compito difficile se non impossibile, a causa del debito pubblico e della pressione fiscale già troppo alta). La situazione è figlia probabilmente del "magna-magna" degli anni 80, che hanno creato l'illusione del benessere diffuso a scapito della voragine dei conti pubblici; oggi paghiamo le conseguenze di quella scelleratezza (e come sempre le pagano i più deboli) politica (ed anche di alcune scelte irrazionali come quella sul nucleare). |
26-10-2007, 20.22.41 | #26 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 02-04-2002
Messaggi: 2,624
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Riferimento: i figli delle caste
Citazione:
Il governo ha aperto la porta e fatto entrare i lupi nel recinto delle pecore, possiamo parlare quanto vogliamo ai lupi, sul rispetto che devono avere verso le pecore.....pian piano se le mangeranno tutte Superfluo ricordare che ....il lupo perde il pelo ma non il vizio storia insegna che il "padrone" non va tanto per il sottile, se poi le leggi sono in suo favore non ne parliamo!! Il problema è il divario abissale fra caste ricche e gli "intoccabili" (mi riferisco agli emarginati dell'India), ovvero tutti quelli che stanno sotto. Il passato dovrebbe inseganre che non è in discussione se ci sarà o meno una rivoluzione ma quanto tempo ci vorrà perchè avvenga. Arriva il "troppo" e la gente non guarda più per il sottile a quello che fa o non fa. Di fatto, telefonini o non, siamo tornati al medioevo. I "signorotti" oggi non più tutti rinchiusi nei castelli ma in pregiatissime e invalicabili ville, e la plebe arranca come può andando a sbattere contro i super corazzati recinti visibili ed invisibili dei "fortunati" che continuano a depredare i poveri per arricchire i ricchi. |
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01-11-2007, 15.22.30 | #27 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 19-11-2004
Messaggi: 69
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Riferimento: i figli delle caste
Citazione:
Comunque se fossi la tua amica io ti cancellerei immediatamente dal giro delle amicizie, non sei affidabile inquando vai in giro a spifferare certe cose |
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