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Cultura e Società - Problematiche sociali, culture diverse. >>> Sezione attiva sul forum LOGOS: Tematiche Culturali e Sociali |
06-10-2007, 08.44.47 | #3 | |
Moderatore
Data registrazione: 10-04-2006
Messaggi: 1,444
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Riferimento: Siamo liberi di essere ricchi..?
Citazione:
ce chi nasce ricco e diventa ricchissimo..ce chi nasce povero e diventa sempre piu povero |
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06-10-2007, 12.14.51 | #4 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 24-04-2006
Messaggi: 486
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Riferimento: Siamo liberi di essere ricchi..?
Citazione:
Se fossimo in un mondo migliore la domanda sarebbe : siamo capaci di essere ricchi? Se fossimo in un mondo perfetto la domanda sarebbe: che bisogno c'è di essere ricchi? |
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06-10-2007, 17.30.41 | #5 | |
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Data registrazione: 03-07-2006
Messaggi: 250
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Riferimento: Siamo liberi di essere ricchi..?
Citazione:
c'è una ricchezza materiale ed una interiore. se parli della prima, in campo economico in un territorio dove c'è ricchezza questa si diffonde come un'onda (piu' si spende piu' si diffondono i soldi) e lo stesso avviene per la povertà.Per cui sarebbe meglio vivere dove ci sono molte persone ricche perche si avrebbe la possibilità di diventarlo. Ricco o povero cone aggettivo sostantivato non ha per me significato perchè apprezzo le persone per quello che sono e non per quello che hanno. se parliamo dell'altra ricchezza allora bisogna precisare che tutto cio' che ha un valore non ha prezzo. |
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06-10-2007, 19.27.02 | #6 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 02-04-2002
Messaggi: 2,624
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Riferimento: Siamo liberi di essere ricchi..?
Citazione:
Bellissimo Se parliamo solo di denaro che equivale inevitabilmente al potere materiale trovo che sia un danno incalcolabile al progresso dell'umanità. Chi nasce ricco non conosce la povertà e quindi non comprende gli altri (poveri). Come proverbio dice: il sazio non crede al digiuno. E della spiritualità non credo gli importi tantissimo. Chi nasce povero è incavolato nero e spende la propria vita (in genere) per diventare ricco o quanto meno raggiungere una sicurezza economica. Questo determina un freno all'evoluzione spirituale. E' difficile fare l'uno e l'altro bene, o anche benino. In genere il povero diventa ricchissimo per vincita di lotteria che è un colpo di fortuna riservati a pochi intimi di madre fortuna o per imbrogli e furti di varia destrezza. Chi vince alla lotteria difficilmente avrà una vita .....e vissero felici e contenti. Molti se la rovinano, la vita. Personalmente ritengo che non siamo affatto liberi di essere ovvero di diventare ricchi, se sei nato povero. Le caste dei ricchi tendono a derubare quelli che stanno sotto di loro e spesso anche quelli che stanno sopra di loro o di fianco. E danno calci a chi cerca di fare la scalata.... A me, personalmente, i ricchi mi fanno tanta pena e paura. Ringrazio Dio di non avermi punita severamente facendomi nascere in una casa di ricchi. Se io fossi parente stretto di Berlusconi o fossi Berlusconi stesso e mi vedessi dal di fuori direi che Dio è stato molto severo con me. Vorrei tanto che un giorno tanti e tanti cittadini si sentissero LIBERI DI NON ESSERE RICCHI. Che cosa stupenda! Che grande conquista! Oggi, (non so ieri) la società preme per "essere qualcuno" per "farsi valere" per non dover chiedere "quanto costa?" che se chiedi quanto costa vuol dire che non puoi permettertelo. Questo non vuol dire assolutamente che io esalti la povertà e la miseria! me ne guarderi bene. L'individuo è libero, veramente libero, quando tutti i bisogni primari (fame, sete, casa, sicurezza, lavoro) siano una realtà e non utopia. La ricchezza oltre un certo limite è privazione totale della propria libertà e di quella altrui. Altro che liberi di essere ricchi! Hanno costruito solide e luccicanti prigioni che attirano mortalmente, come le falene muoino impattando contro le lanterne accese. Il denaro è simile al canto delle sirene che incanta e poi uccide. E se non uccide il corpo di certo attenta allo spirito. |
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07-10-2007, 14.43.45 | #7 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 30-06-2007
Messaggi: 710
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Riferimento: Siamo liberi di essere ricchi..?
Citazione:
Non sono affatto certa di avere "centrato" la domanda, e quindi chiedo. "Liberi di essere ricchi" sta per "liberi di procurarsi beni e vantaggi acquistabili in denaro"? SE la domanda è questa, mi sembra che rispondano i fatti, dovunque. Ma , restando in Italia , mi sembra che questa libertà sia fastosamente rappresentata da interi eserciti di "ricchi": dai politici ai mafiosi, dai calciatori alle veline, dagli ereditieri a quelli "fatti da soli" Oppure "liberi di essere ricchi" sta per "liberi di GODERSI beni e vantaggi acquistabili e acquistati in denaro, senza doversi rovinare qualcosa pensando a chi è povero?". SE la domanda è questa... resto comunque MOLTO ottimista: è stato già detto che il ricco (almeno quello NATO ricco) normalmente ignora le istanze (normalmente PRIMARIE) del povero. Per cui il problema (eventuale) si riduce da solo ai NUOVI ricchi (che invece SANNO cosa signofica essere poveri). Credo , però, che sia abbondantemente lenito dalle stesse peculiarità caratteriali che consentono di diventare "nuovo ricco". Sì, è vero: c'è sempre qualche stupido TG o dossier o speciale.... che altera il gusto della prelibatezza da 300 euro servita in guanti bianchi... perchè fa vedere eserciti di persone che agonizzano per non aver neanche l'aspirina dopo che non hanno avuto per quel po' di stentata sopravvivenza dalla nascita.. neanche la farina e l'acqua.... E' vero: questo può limitare la libertà di "godersi" la ricchezza (non per tutti, ma i nuovi ricchi sono più esposti). Se il problema fosse questo, credo che sarebbe atto umanitariamente dovuto quello di cancellare 'sti c...o di TG o dossier o speciali... che alterano il rito del sushi (con quello che costa!!!!) |
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07-10-2007, 21.11.55 | #8 |
Moderatore
Data registrazione: 08-02-2004
Messaggi: 706
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Colazione da Tiffany
Questa discussione mi ha fatto tornare in mente una frase pronunciata da Audry Hepbourn nel famoso film: "If only I could find a place in the world that makes me feel like Tiffany's, I think I'd buy a house and give the kat a name..."
I soldi sono importanti, c'è poco da fare. Sul concetto di ricchezza penso ognuno abbia la propria opinione, rapportata al proprio personale tenore di vita... Una buona parte degli Italiani, oggi, è povera... rapportata agli altri Italiani, of course. Un'altra parte si ritiene povera (o meglio... piange miseria), pur non essendolo. Tutto è relativo. Anche il cassaintegrato se poi guarda all'Africa, o all'India o alla Cina, o anche solo all'Albania (così vicina a noi) è ricco. Berlusconi, se guarda a Gates,è quasi un pezzente Bene o male il nostro traballante Stato sociale ci concede molto: di essere curati con poco, tutti; di mangiare, tutti; di istruirsi, tutti. Tanto che il Paese è pieno di immigrati clandestini: perché in fondo essere poveri in Italia non è la cosa peggiore che esista al mondo. Poi c'è la povertà dettata dal consumismo: se non posso comprare tre cellulari al mese mi sento di non valere niente... e infatti chi spende di più? Mi verrebbe da dire: i poveri spendono, i ricchi investono. I nuovi ricchi spendono... in fondo, spendere smisuratamente più che ricco fa "cafone". I vecchi ricchi, i nobili, un po' perché in difficoltà a mantenere i patrimoni, un po' per formazione, spendono in modo più accorto, senza dare nell'occhio perlopiù... perché non dare il giusto peso al denaro è indice di assenza di nobiltà. Non curarsi dei meno fortunati è indice di assenza di nobiltà... e così ci sono un sacco di nobildonne vissute solo per le opere filantropiche. Oggi in Italia, dico la verità, avrei timore ad esser ricca: sembra una caccia aperta. Essere ricchi appare quasi come una colpa. Oppure essere ricchi giustifica inutili riverenze. Essere ricchi comporta, più o meno velatamente, che le persone si pongono il problema che lo sei e si domandano cosa potrebbero ricavarne... Questo è il principale motivo che porta i ricchi a dissimulare o a frequentare solo i propri simili. Chi agisce nella legalità si accontenta di un tuffo in piscina o di una raccomandazione, chi agisce nell'illegalità organizza la rapina o il sequestro. Non credo nella necessaria insensibilità dei ricchi, così come non credo nella necessaria generosità dei poveri. C'è un lato bello nella povertà... aiuta a sviluppare il senso della provvidenza. La capacità di affidarsi sapendo che ogni giorno arriverà ciò che è necessario. Bisognerebbe pensarla come gli americani: trattare da pari tutti, perché chi oggi è giù potrebbe domani essere su... e viceversa... e imparare a confrontarci più con noi stessi e meno con gli altri. |
09-10-2007, 13.35.42 | #9 | |
Ogni tanto siate gentili.
Data registrazione: 14-03-2007
Messaggi: 665
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Riferimento: Siamo liberi di essere ricchi..?
klee
Citazione:
La nostra opinione su cosa? Sulle varianti sopra riportate? Potremmo affermare che navighiamo nel mare della casualità, nel quale avvengono le ipotesi da te riportate; però come si fa a dare un'opione sulla casualità? Ma per non lasciarci così vorrei ampliare la tua domanda con il seguente quesito: giacché la stragrande maggioranza dei poveri hanno una grossa possibilità di diventari benestanti, se non ricchi, perché continuano a rimanere poveri? Ovvero: che cos'è che impone loro di rimanere tali, come fosse un micidiale Imprinting acquisito fin dalla nascita? Ti ricorda qualcosa l'Imprinting? Proviamo ad andare indietro con la memoria...Chissa? Affettuosi saluti. |
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09-10-2007, 16.38.00 | #10 |
Utente bannato
Data registrazione: 19-09-2007
Messaggi: 522
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Riferimento: Siamo liberi di essere ricchi..?
Siamo liberi di usare la ricchezza come vogliamo, ovvero cosa comporta l'essere ricchi o poveri ?
Penso che la responsabilità sia prerogativa umana che lo legittima o meno di avere/possedere i beni di cui dovrebbe essere garante rispetto alla propria coscienza. Non siamo pertanto "liberi" di essere ricchi, come di giudicare, soprattutto le differenti condizioni. Se si prendesse un povero e lo si rendesse ricco, come si comporterebbe questi ? E lo stesso vale per un ricco. Come può ad esempio cambiare la personalità o la sicurezza personale in funzione di quello che appariamo esteriormente ? Poter fare qualcosa di più rispetto ad altri non significa vivere per se stessi, perché chi non possiede niente o chi possiede lo stretto necessario per vivere non può che pensare alla propria sopravvivenza; cosa che non riguarda invece chi è benestante, il quale non ha bisogno di pensare a sé, avendo già quanto gli occorre, mentre è OBBLIGATO a pensare ed agire ad un livello più ALTO, quindi in un discorso d'INSIEME. La dinamica sociale che trova l'equilibrio nel rapporto tra ricchezza e povertà non può appartenere alla civiltà umana, propriamente definita. CHI E' RICCO - senza coscienza - DETERMINA - anche senza fare niente di male - LA POVERTA' MOLTI DI ALTRI .. Chi possiede qualcosa non sempre è perché lo meriti anche, ma certamente ne deve COSCIENTEMENTE essere RESPONSABILE rispetto a tutto quanto può FARE ( fino ai massimi estremi delle proprie possibilità ). Per me, in coscienza, chi non è amministratore dei propri beni, non fa neanche parte del suo popolo, del suo 'genere'... |