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Cultura e Società - Problematiche sociali, culture diverse. >>> Sezione attiva sul forum LOGOS: Tematiche Culturali e Sociali |
13-10-2007, 12.37.12 | #15 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 02-04-2002
Messaggi: 2,624
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Riferimento: Siamo liberi di essere ricchi..?
Citazione:
Verissimo, si guadagna in materia e si perde in spirito. E nessuno si ferma un attimino a riflettere. La forma corporea prima o poi si dissolverà e tornerà polvere o cibo per altre forme di vita, lo spirito purtroppo o per fortuna non credo scompaia così facilmente. Se ritieni di essere solo corpo allora puoi darti ai bagordi quanto vuoi, ma se hai il minimo sospetto che in te vi è anche un'anima allora dovresti preoccupartene (ovviamente ciò è rivolto ai ricchi materiali o a chi anela alla ricchezza materiale). Parlo di una spudorata ricchezza, ovviamente. Differente dal benessere che ti permette di non preoccuparti di mettere su il pranzo con la cena o le bollette da pagare. A volte mi domando ma Berlusconi (è la spudorata ricchezza per eccellenza, è conosciuto da tutti, amato o odiato da tutti) qualche volta gli passa mai per la testa che un giorno dovrà abbandonare la propria forma fisica e andare a dare gli esami di ammissione per il paradiso? Si sente VERAMENTE a posto con la propria coscienza? Uno spudorato ricco si sente mai a posto con se stesso? Mi fido di quel che dicono perchè io preferirei evitarmi tale esperienza. Preferisco fare i conti con il fine mese piuttosto che rischiare di inaridirmi con quel mondo senz'anima. |
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13-10-2007, 12.37.23 | #16 | |
Utente bannato
Data registrazione: 19-09-2007
Messaggi: 522
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Riferimento: Siamo liberi di essere ricchi..?
Citazione:
Quando si può avere tutto è troppo facile, ma chi non lo ha deve desiderarlo molto, da qui il senso di "libertà" nell'ottenerlo o nel tendere ad esso ( dalla "dolce" schiavitù di quanto ci procura il non potere... ) .. Altresì, mi chiedo se un tal "desiderio" sia quanto bisognerebbe associare al concetto di "libertà"... Credo che il problema reale sia in fin dei conti sempre lo stesso: l'essere realmente "ricchi" o "poveri" ... dentro .. Forse, quando non si "desidera" più egoisticamente, si ottiene la vera Libertà, non solo d'essere, ma anche del fare a prescindere dall'esterno/da quanto si può o meno .. |
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18-10-2007, 00.43.19 | #17 | |
Utente assente
Data registrazione: 21-07-2004
Messaggi: 1,541
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Riferimento: Siamo liberi di essere ricchi..?
Non essendo ricco (dal punto di vista materiale), non posso sapere come si sentono i ricchi.
Anzi, onestamente sono povero, ma sono povero in Svizzera, e difatti non mi posso lamentare dello stato in cui mi ritrovo. Bene o male ho tutto ciò di cui necessito per poter vivere una vita degna di essere vissuta. Ma a parte queste considerazioni, trovo interessante la seguente frase scritta da Seneca: Povero non è chi possiede poco, ma chi desidera di più. Ed effettivamente, io, non desiderando praticamente nulla di più - dal punto di vista materiale - di quanto non possegga già (ma essendo lo stesso povero - così vengo perlomeno considerato dalla società), non mi reputo affatto sfortunato o altro ancora, anzi, mi reputo fortunato già solo di poter usufruire quello che mi viene concesso (il pc ad esempio è un regalo da parte di mia nonna, la quale fa parte del ceto medio; io personalmente mica potevo permettermi di comprerne uno). Detto brevemente, se uno trova la felicità da povero, o riesce a convivere bene con essa - la povertà -, non vedo un vero motivo per cui voler diventare ricchi a tutti i costi - dal punto di vista materiale. Importante, alla fin fine, è stare bene con sé stessi, o no? Uguale se ricchi o poveri. Ho imparato ad accontentarmi dello stato in cui mi trovo. (Paolo in Filippesi 4:11) Forse è questo il segreto - per ciò che concerne la sfera materiale. Citazione:
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19-10-2007, 23.25.58 | #18 | |
Utente bannato
Data registrazione: 22-05-2007
Messaggi: 363
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Riferimento: Siamo liberi di essere ricchi..?
Citazione:
Se le proprie capacità sono modeste non si arriva da nessuna parte. A quel punto scatta l'auto-assoluzione piagnistea. E uno se la canta e se la suona volentieri la fiaba dell'orso che con le proprie capacità reali non si arriva da nessuna parte.. Senza auto-assoluzione c'è il rischio di fare a se stessi un sacco di domande imbarazzanti. Meglio pensare che la colpa sia della corruzione, o tutt'al più anche del governo (ladro).. o no?! (Piove, governo ladro .. ve lo ricordate? Era uno slogan del migliore qualunquismo del dopoguerra...) |
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20-10-2007, 08.37.30 | #19 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 02-04-2002
Messaggi: 2,624
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Riferimento: Siamo liberi di essere ricchi..?
Citazione:
Quel che dici può anche essere vero, forse lo è. Ciò non toglie in nessun modo che le "caste" hanno fatto e fanno sempre di più il vuoto intorno. Non cerchiamo di mitigare la realtà con briciole di realtà. Come dire: sulla tavola ci sono briciole.... la tavola è sporca! Oggi la realtà è che le capacità servono veramente a poco o sono per pochi eletti (tipo quelli che vincono la lotteria). Conosci qualcuno personalmente, per sentito dire, o visto in tv che si è arricchito con le proprie capacità? Io, no. Conosco e so di ricchi che hanno rubato sia al pubblico che al privato. |
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21-10-2007, 04.59.47 | #20 |
Utente bannato
Data registrazione: 22-05-2007
Messaggi: 363
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Una storia come tante.
Nasce in provincia da famiglia modesta. Perde il padre a 13anni. Si trasferisce in città x studiare, senza amici e senza telefono. Si laurea come può. Spedisce un curriculum in carta bianca ai migliori, agli inarrivabili che stanno lassù, lo studio dei guru. Fa il colloquio. Viene preso come ultima ruota del carro. Pure le segretarie lo trattano a pesci in faccia. Lavora molto, per dieci dodici anni. Crede in se stesso. Corre veloce, e il proprio lavoro gli viene riconoscito. Si arricchisce. Apre il giornale una mattina e la notizia del giorno riguarda una operazione economica di cui lui è stato uno dei registi, e che interesserà migliaia di persone, investitori, lavoratori, imprese dell'indotto. Si guarda ale spalle. E' arrivato. E pensa che suo padre magari sarebbe stato fiero di lui. Se ci fosse stato.
Questo qui io lo conosco personalmente. |