E quando lo avrei fatto?

benissimo.....poter parlare di loro, degli animali, e poter raccontare di quei tratti di vita percorsi insieme.
Ho vissuto per più di trent'anni in campagna potendo così condividere le mie giornate con loro e questo è stato motivo di crescita non solo per me ma in modo particolare per i miei figli, che hanno così imparato cosa vuole dire il rispetto, l'amicizia, l'amore....
Nella mia casa hanno trovato ospitalità cani e gatti (molti di loro randagi che venivano abbandonati in giardino) e l'avevano scelta come dimora anche dei ricci che, trovati feriti tra i cespugli e portati dal veterinario per poi lasciarli in libertà, mi si sono "intrufolati" non visti dalla porta di una terrazza che dava sul giardino per nascondersi in un ripostiglio.
Di storie da raccontare ne avrei tante ma d'istinto mi sono ricordata della gelosia che provava Manuel, il mio gatto persiano, non appena mio marito mi si avvicinava (veniva a dormire con me.... non ridete!... e non appena percepiva che forse non ero solo sua mi si avvinghiava al collo).
E che dire di Jassica...la persiana nera che per anni ha fatto la cat-sitter di mio figlio...per la nanna.
Fingeva di addormentarsi accanto a lui e se ne stava immobile sotto le coperte fin tanto che, a forza di coccolarla, il bambino si addormentava...; lei poi, con dolcezza e con la delicatezza di una piuma, piano piano se ne andava.
E Chicca....la persiana rossa.. inseparabile amica di mia figlia, l'unica che potesse aiutarla ed avvicinarla nei momenti critici dell'adolescenza; il solo accarezzarla la rasserenava
E poi c'è Luna, la cagnolina che obbliga e spinge mia madre anziana a camminare...
Abbiamo avuto anche "paperetta", vinta (che brutto questo termine!) piccolissima ad una sagra, dove si pescano nelle bocce degli animali di plastica; mi si era affezzionata a tal punto che mi correva incontro quando mi vedeva e si nascondeva dietro alle mie gambe se arrivava qualche persona che non conosceva...pensate...a modo suo mi dava dei baci...punzecchiandomi,ma senza farmi male, con il becco sul viso quando mi chinavo.
Questi...piccoli episodi...di "pet-terapy" per bambini e anziani, altri ricordi riguardano i parti delle mie gatte che mi chiamavano perchè stessi loro vicina in quei momenti. Sapeste che emozione quando sono riuscita a salvare con un "piccolo massaggio cardiaco" un cucciolo che ormai era morto.
...e poi..... le loro morti.... un ciclo della mia vita che si è concluso con tanto dolore: anche in questo caso mi hanno chiamato affinchè potessi star loro accanto...Manuel e Chicca sono morti tra le mie braccia e il dolore provato è stato veramente grande!

M. Antonia Dei Negri
katerpillar

Meno male che vi sono ancora molti forumisti (che brutta parola) che si attengono ai contenuti del thread, altrimenti per ogni discussione bisognerebbe improntare una causa per lesa maestà. Ascoltate questa.

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Un giorno entro in un Zoo Farm per comprare un animale da compagnia alla mia terzogenita, che aveva espresso il desiderio di un gattino. Entrati nella fattoria lei si ferma davanti a delle gabbie, dove vi erano alloggiate delle scimmiette di stazza molto piccola ma con una lunga coda.

Mentre mia figlia guadava incuriosita una di loro, stando a debita distanza dalle grate della gabbia, la scimmietta allungò velocemente la sua abilissima mano, strappando direttamente gli occhiali da vista dal naso di mia figlia, la quale si mise immediatamente a piangere.

La bestiolina, come se avesse compreso, continuava a guardare gli occhiali e mia figlia che piangeva, cercando di comprendere cosa cera di tanto strano per piangere in quel modo; ad un certo punto allungo, la mano che stringeva gli occhiali e li porse a mia figlia, che non voleva assolutamente riprenderli. Allora il proprietario del negozio provò a prenderli lui, ma la scimmietta ritirava prontamente la mano, come per dire che lui non era il leggittimo proprietario di quegli occhiali.

Alla fine della storia, per non farli rompere, il proprietario decise di aprire la gabbia e prese tra le sue braccia la scimmietta che, come si accostò a mia figlia le buttò le braccia al collo, non volendole più staccarle. Fu lì che mia figlia passo dal pianto ad uno smagliante sorriso, con la morale della favola che eravamo entrati per comprare un gattino di razza europea e siamo usciti con una scimmietta di razza africana,e un paio di occhiali miracolosamente salvati.

continua alla prossima puntata

katerpillar
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Per la cara scimmietta feci costruire una bellissima gabbia da tenere in casa, con tutti gli accorgimenti del caso per tenerla linda e pulita. Un giorno, durante la sua solita uscita per la casa, abbracciata amia figlia (si faceva prendere solo da lei), la piccolina pensò bene di scappare, arrampicandosi sull'armadio della mia stanza da letto.

Poiché non dava retta a nessun richiamo, pensammo bene di prendere una scala per andarla a prendere, anche perché si avvicinava l'ora del suo pasto, ma come salivo sulla scala e ellungavo le mani per prenderla, la stessa saltava fino al lampadario, e quando mettevo la scala sotto il lampadario lei risaltava sull'armadio.

La cosa andò avanti per circa un paio d'ore, dopo di che decidemmo di farci prestare un'altra scala dai vicini per averne una sotto il lampadario e una sotto l'armadio. Alla vista delle due scale, l'animaletto che noi consideriamo stupido, si lasciò prendere senza fare nessuna obbiezione...anzi mi butto le braccia al collo ancor prima che allungassi le mie per acchiapparla.

Le conclusioni di quell'episodio sono queste: gli animali hanno la stessa intelligenza degli uomini, solo che l'hanno indirizzata in altri settori, come la sopravvivenza dentro la foresta. Infatti proviamo noi a vivere dentro la foresta 24 ore su 24, e vediamo quanto resistiamo a mani nude.

Agghiacciante.
Non c'è altro da aggiungere.

Secondo me, caro z4nz4r0, di agghiacciante nel mondo, nonché nella nostra società, c'è ben altro .....

E' chiaro che quella scimmietta si era affezionata alla bimba.

Sempre a proposito di scimmie, ho letto ieri su più quotidiani:

<ROMA (24 agosto) - Molestate dalle scimmie. C'è un villaggio, in Kenya, dove gli abitanti sono tormentati giorno e notte da centinaia di cercopitechi grigioverdi, scimmiette rapaci e insolenti, che oltre a razziare il cibo della comunità, molestano le donne. Il villaggio è affamato e vive nel terrore, costretto a stare sempre allerta durante il giorno e nelle notti insonni.

«Quando cerchiamo di cacciare le scimmie indossiamo pantaloni e cappello per sembrare uomini», ha raccontato alla Bbc Lucy Njeri, abitante del villaggio.

«Ma loro capiscono benissimo la differenza e non scappano da noi e indicano il nostro seno. Ci ignorano e continuano a rubare gli ortaggi», prosegue la donna. A volte seguono minacciosi quanto inequivocabili gesti osceni: «Le scimmie si afferrano il petto e indicano i loro genitali. Abbiamo paura che ci molestino sessualmente», racconta ancora la signora Njeri.>

E ancora:

<Il deputato keniano Muite, eletto nella circoscrizione dove sorge il villaggio di Nachu, su pressione dei residenti si è rivolto al servizio naturalistico nazionale, chiedendo che si faccia qualcosa. I cercopitechi grigioverdi - ha raccontato il parlamentare - arrivano a centinaia all'alba, entrano nelle fattorie, divorano e fanno scorte di mais, patate, fagioli e degli altri ortaggi. Uccidono i cani da guardia e a volte anche i capi di bestiame. Imparano a evadere dalle trappole o a eluderle, non temono le minacce e sono ben organizzate con ruoli di sentinella e di «palo» che allertano i saccheggiatori quando c'è un pericolo.

Muite è stato però accolto dai risolini in parlamento quando ha raccontato ai suoi colleghi deputati che le scimmie se la prendono con le donne, in quanto custodi e responsabili delle fattorie e degli orti, mentre gli uomini sono fuori con il bestiame. I cercopitechi infatti hanno paura degli uomini, ma non di donne e bambini. Il risultato di queste razzie è che la gente del villaggio ora riceve aiuti umanitari per sopravvivere.>

Cosa faremmo noi in casi simili?

L'articolo è stato tratto da Il Messaggero di ieri.

Per cominciare potremmo smettere di leggere i giornali.

E' vero, anche perché la carta si ottiene a caro prezzo, con l'abbattimento degli alberi.

Io però li leggo online ......

Ciao a tutti.

A proposito di animali: sin da bambino mi sarebbe piaciuto averne uno ma la situazione ehmm... familiare contingente non era molto aperta a questo mio desiderio.

Oggi anche mi piacerebbe possederne uno ma, un pò mi conosco e un pò il problema che mi pongo è quello se è giusto condannare un animale alla fine di tutto al mio volere o quello di coloro che vivono con me.

Comunque....

Babbo Natale lo scorso anno portò alle mie bambine una bella coniglietta nana bianca e furbissima.
A volte sembrava un gatto o un cane per il modo in cui interagiva e, vederla morire, quando sicuramente non era ancora il momento, mi fece male. perchè....è una cosa diffile da spiegare.

Adesso, penso quando spesso sento le richieste delle bimbe, le quali desidererebbero possederne uno, che il desiderio di vivere con un animale è una cosa importante perchè richide un senso di responsabilità, di coerenza, di sentire la vita dell'altro che anche se piena di pelo rimane sempre un essere vivente.

Emulerò i bistrattati genitori, mi opporrò ( moglie permettendo ) a far entrare animali per farli vivere in un appartamento con i ritmi isterici che ti impone il lavoro, la città, noi....


Ciao ciao.

Citazione:
Originalmente inviato da katerpillar

z4nz4r0

katerpillar

Scusami, mi ero sbagliato, mi sono messo una paura!