Ciao DD, certo che la vita è anche altro. In qualche caso solo "altro". Ma eros e thanatos sono contrapposte da sempre come i massimi elementi del ciclo vitale.
Tu non devi personalizzare qualsiasi argomento, io parlo sempre in generale. Non tutte le persone (e tantomeno gli uomini) sono uguali, si tratta solo di trovare quelle che hanno piu' affinità con noi e , per fortuna, qualcuna esiste.

Non posso darti torto, solo che è dura rimanere sul vago quando ti verrebbe voglia di spaccare la faccia a qualcuno per il tempo che ti ha fatto perdere, per le illusioni che ha creato e per tutto lo schifo che ti ha fatto "mangiare"... difficile, io non riesco, sono fatta cosi! (hahahha.. quante volte ho sentito questa frase )vedo tutto nero in questo periodo, sono disgustata dal comportamento di alcune persone, disgustata al punto tale da non riuscire neppure a trattenere la rabbia, la quale... fuori dal mio controllo (e poi non so neppure se ho voglia di controllarla ) fuoriesce ad ogni parola che dico.

La vita è molto di più... vero, credevo esistesse l'amicizia, credevo esistesse il rispetto... invece, in questa società, non potrà mai succedere..mai, allora perchè illudermi? Di nuovo? naaaaaaaa.... ribadisco, preferisco un sano pessimismo che mi permette di vedere tutto il negativo ed evitare di sentirmelo, in seguito, piombare addosso come un macigno.

Non tutti gli uomini sono cosi?... si forse è vero, anzi..lo è sicuramente....conosco uomini che hanno un cuore, sensibilità e dolcezza...(difficile da trovare) ... ma il problema non è questo, il dilemma è altro, forse sono io che non ho più voglia di provare a giocare, di tirare i dadi sperando che escano due 6....

Sto cosi, non ci posso fare nulla...mentirei se dicessi che il mio è un discorso generico, non lo è... sono talmente arrabbiata con me stessa (in primo luogo)... che riuscire a distogliere l'attenzione dalla mia ira è quasi impossibile....

Siamo 'sovraesposti'ad una cultura neonata: è il percorso dell'essere umano.
E' più semplice, anche se decisamente infelice, restare neonati
piuttosto che svezzarsi.
La sete per l' emozioni è sete di vita ;
la sete di sesso è sete d' unione.
Nell' istinto non c'è nulla di sbagliato: ma l' istinto è un segnale ,
non la strada.
Il problema è la sovraesposizione alla cultura del restare "piccoli"
anziché percorrere con calma i gradini di uno svezzamento collettivo!!
La cosiddetta scuola dovrebbe aiutarci a sviluppare i nostri istinti, le nostre capacità mentre si limita a classificarle per poi schedarle o castrarle...
Il percorso è ancora lungo...
Mi affido alla volontà delle persone che come noi non hanno smesso di porsi domande, che non hanno ucciso dentro loro gli istinti né la sensibilità a percepirli.
La sete è il 'pennello', gli istinti 'i colori', la 'tela' la nostra vita :noi siamo i pittori.
Possiamo credere di essere già perfetti e maestri..buttare alla rinfusa i colori sulla tela, oppure..
Oppure, imparare ad affinare la nostra sensibilità all' arte,
l' arte di vivere...l' arte di amare.
Buona vita..a tutti !

Illudersi, ovvero, credere in qualcosa d'astratto, di non reale, vivere questa situazione e poi, improvvisamente, svegliarsi e rendersi conto che, la vita reale è tutt'altro.
Io sogno, sogno ad occhi aperti... E' un male? Sì, a questo punto credo proprio di sì.... il brusco risveglio, la rabbia che nasce dall'umiliazione d'essersi illusi che quanto si pensasse, fosse vero... eppure ti dicono di sperare, di continuare a sognare per non morire dentro.
Un amico, un giorno fece l'ipotesi di un uomo senza sensi, meglio, una persona che aveva ucciso i suoi istinti, le sue passioni....e, semplicemente, si limitava a vegetare.
In fondo, non sarebbe poi così male, vivere di aspettative è sempre un terno al lotto, può andare bene una volta su 100, ma le altre 99, haimè, finisce tutto a rotoli, ciò che vorremmo, ciò che sublimiamo e rendiamo il nostro vivere.
Oddio, forse il cinismo, l'incapacità di provare sentimenti...è la soluzione a tutte le menose questioni della vita...
Eppure, ti dicono di continuare a sognare....
E tu? Che cosa fai? Sogni, ti crei delle illusioni nelle quali credere, le fai tue... lentamente, costruisci un castello di sabbia, all'alba quando il mare, ancora, tiene umidi quei granelli che sotto la pressione di abili mani, s'incastrano , si compattano e danno una splendida "forma" al pensiero.
Ti preoccupi d'arredare quale castello, mobili, piante ornamentali.... tente, lampade...prepari una sorta di culla ove riposare i pensieri. Anche la mente si stanca...e necessita di meritato riposo.
Ma il sogno prosegue, s'accendono le luci, tu vaghi per i saloni del castello nella ferma convinzione che nessuno, mai, potrà abbattere le mura, solide, invalicabili. Chiudi il cancello e alzi il ponte, cerchi l'isolamento che permette la massima concentrazione in e su te stessa.
Costruisci questa splendida figura nell'attesa di chissà cosa, non sai, non immagini?
Sì che immagini, sì che lo sai.... nel profondo di te stesso sai tutto ma, ancora, è difficile riuscire a mettere a fuoco l'obiettivo....le immagini, risultano sfuocate...
Bha... mi sono illusa di nuovo....?????????
Eppure, sembrava tutto vero, giuro!!!!!
Che dire.... non ce la farò mai a non costruire quel castello ogni qual volta...senta la necessità di percepire il dolce languore del sogno...pur sapendo che un castello costruito senza solide fondamenta...è destinato a crollare.....

Magari col tempo imparerai a costruirlo su basi solide quel castello, gli errori di percorso ci aiutano in questo.
Te e tante persone che come te credono veramente nel raggiungimento di qualcosa di più vero intimamente..

L'alternativa qual è?
Non vivere per non morire?

Grazie! No!
E sai che anche per te non va bene, non ti basterebbe.

Buona giornata ed un abbraccio.