Ospite abituale
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si parla spesso di 2001 Odissea nello spazio, ma pochino di Solaris (mi riferisco alla versione originale di Tarkosvkij del 1972, non a quella più recente con George Clooney). Che dire? E' un film forse prolisso, datato, a tratti un po' ingenuo, ma con spunti di grande profondità e suggestione. Per chi non l'avesse visto riporto la trama:
"Lo psicologo Kris Kelvin viene incaricato di indagare sugli strani fenomeni che si verificano a bordo della stazione spaziale in orbita intorno a Solaris. Egli trascorre la sua ultima giornata terrestre nella casa di campagna del padre e, prima della partenza, improvvisa davanti ad essa un piccolo falò di vecchi ricordi: appunti, riviste e carte che risalgono al periodo dei suoi studi universitari. Tra questi ricordi c’è anche la fotografia di una giovane donna, che Kelvin porterà con sé nel suo viaggio.
Giunto nell’orbita di Solaris, Kris raggiunge la stazione spaziale, che sembra deserta. Una palla da gioco, che rotola ai suoi piedi, rivela tuttavia la presenza del dottor Snaut. Questi informa Kelvin del fatto che dei tre abitanti della stazione orbitante, Gibarjan, Sartorius e lui, il primo, che era anche il capo della spedizione, si è tolto la vita dopo che strani fenomeni hanno cominciato a manifestarsi.
Una volta sistemato il bagaglio nella sua stanza, Kelvin raggiunge quello che era stato l’alloggio di Gibarjan. Qui rintraccia una videoregistrazione che quest’ultimo aveva realizzato per lui, poco prima di uccidersi. Gibarjan avverte in questo modo l’amico psicologo che se anch’egli sperimenterà gli strani fenomeni che si sono manifestati all’equipaggio della base spaziale, non deve assolutamente pensare di essere pazzo. La causa di quei fenomeni è da rintracciare nel magma di Solaris, che Gibarjan dice di essere d’accordo nel sottoporre a bombardamento radioattivo.
Nel successivo incontro con Sartorius, Kelvin comprende che oltre a loro tre qualcun altro è presente sulla stazione orbitale. Ritornato alla videoregistrazione di Gibarjan, apprende che le misteriose presenze che si aggirano intorno ad essi sono la materializzazione dei fantasmi che abitano nella loro coscienza.
Così, subito dopo, appare al cospetto di Kelvin una giovane donna, che è praticamente la fotocopia di sua moglie Chari, morta suicida dieci anni prima.
Kelvin cerca di sbarazzarsi di quel fantasma ed invita la donna a salire su una navicella spaziale che manderà in orbita. Ustionato dalle fiamme sprigionatesi dal razzo vettore, Kelvin viene medicato da Snaut che ora può finalmente spiegargli la natura degli strani fenomeni che si presentano a bordo della stazione spaziale. I “replicanti” sono comparsi come ospiti un mese prima del suo arrivo, quando i tre scienziati hanno cominciato a bombardare la superficie dell’oceano pensante di Solaris (una sorta di materializzazione dell’inconscio freudiano).
Poco più tardi, Kelvin che credeva di essersi sbarazzato del fantasma di Chari lo vede invece ricomparire nella sua stanza, e a poco a poco se ne innamora. Sartorius, tuttavia, lo avverte: quella non è Chari, è soltanto una “replica”, un corpo che, anziché essere composto da atomi, è costituito da neutrini (di antimateria, quindi), stabilizzati dal campo magnetico di Solaris.
Feritasi gravemente contro una porta metallica, Chari vede appunto le sue ferite rimarginarsi all’istante. L’acido con cui Kelvin brucia poi un campione del suo sangue non produce effetti duraturi, perché il sangue della replicante si rigenera.
Ecco perciò i tre scienziati a confronto col problema di Faust: il problema dell’immortalità.
Per far cessare le apparizioni, Snaut e Sartorius hanno avuto un’idea. Queste vengono estratte dall’oceano di Solaris quando i tre scienziati si addormentano. La soluzione sarebbe quella di trasmettere all’oceano delle radiazioni con l’encefalogramma di Kelvin, durante il suo stato di veglia. E’ l’ultimo tentativo che possono fare, prima di ricorrere al bombardamento di Solaris con le radiazioni dell’"annichilatore" messo a punto da Sartorius, una macchina che sarebbe in grado di distruggere i neutrini del suo magmatico oceano.
Sartorius, Snaut e Kelvin rappresentano tre diversi atteggiamenti “scientifici”. Per Sartorius la “verità” scientifica costituisce un valore assoluto, un “imperativo categorico” indipendente dall’uomo stesso. Diversa è invece la posizione di Snaut che riconosce la necessità dell’indagine scientifica soltanto in relazione ai doveri che la scienza ha verso l’uomo. Distante da entrambi, Kelvin si chiede: “Ma perché andiamo a frugare nell’universo quando non sappiamo niente di noi stessi?” Il suo atteggiamento nei confronti della scienza è critico. Sartorius sostiene che Gibarjan si sarebbe ucciso perché era fondamentalmente un vigliacco, aveva paura… paura della conoscenza. Invece, Kelvin dice che Gibarjan non si è ucciso per paura, ma che si è ucciso per la vergogna: “La vergogna ecco il sentimento che salva l’uomo”, commenta Kelvin.
Alla festa di compleanno di Snaut, nella biblioteca, è presente anche Chari, che protesta nei confronti di Snaut e di Sartorius: il solo che con lei si comporti da essere umano è Kelvin, loro due invece la trattano come una presenza estranea, un nemico, ma lei sta diventando un essere umano, ha una sensibilità, esattamente come loro, e ama e soffre, in quanto è la loro stessa coscienza.
Per amore di Kelvin, la replicante tenta il suicidio, ingerendo dell’ossigeno liquido. Ma poco dopo riprende conoscenza.
Quando l’encefalogramma di Kelvin viene inviato all’oceano di Solaris, questi cade in uno stato di deliquio in cui sogna di incontrare sua madre. Risvegliatosi, apprende infine che Chari ha deciso di sottoporsi all’"annichilatore" di Sartorius e che tutti i replicanti sono spariti. Intanto, nell’oceano di Solaris hanno fatto la propria comparsa alcune isole.
Kelvin è di nuovo sulla terra, vede la casa di suo padre e vi si avvicina. Dalla finestra, scorge la figura dell’anziano genitore e sulla soglia di casa si inginocchia davanti a lui. Così, mentre la cinepresa si allontana man mano, ci accorgiamo che questa scena avviene all’interno di un’isola dell’oceano di Solaris."
Ultima modifica di ancient : 29-11-2005 alle ore 10.32.42.
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