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03-05-2007, 13.51.10 | #26 |
Nuovo ospite
Data registrazione: 02-05-2007
Messaggi: 1
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Riferimento: I Grandi Classici della Letteratura
Salve a tutti...sono fresco, fresco di iscrizione...
Libri da leggere? Mhmm, vediamo un pò... Da parte mia ti consiglio assolutamente "LA SONATA A KREUTZER" di Tolstoj. L'ho letto tutto d'un fiato, breve ma intenso...e se mentre lo leggi ascolti il primo movimento della "Sonata per violino e pianoforte op.47" di Beethoven, dedicata a Rodolphe Kreutzer appunto, a parer mio la lettura diventa ancora più affascinante. Bellissimo è anche NOTRE DAME DE PARIS di Hugo. Anche se non è proprio un classico, dato che è abbastanza recente, ti consiglio comunque IL NOME DELLA ROSA di Umberto Eco. In certi momenti, lo ammetto, ti verrebbe proprio voglia di lasciar perdere (vedi la descrizione del portale della cattedrale lunga pagine e pagine) ma la storia è senza dubbio coinvolgente come poche! Non appena leggerò qualche altra cosa che mi colpirà particolarmente ve lo farò sapere...ciao ciao Alex |
01-06-2007, 15.55.55 | #27 | |
ad maiora
Data registrazione: 02-01-2005
Messaggi: 275
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Riferimento: I Grandi Classici della Letteratura
Citazione:
Ciao! I miei classici preferiti sono (tra quelli non ancora citati): - Il Gattopardo, di Giuseppe Tomasi di Lampedusa - Il nome della rosa, di Umberto Eco, che nonostante l'appartenenza a un'epoca più recente rispetto ad altri romanzi, io considero già un classico - Il profeta, di Kalhil Gibran - i libri di Agatha Christie (io amo in particolare Poirot), se sei un'amante di gialli |
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01-06-2007, 19.34.52 | #28 |
Ospite abituale
Data registrazione: 15-03-2004
Messaggi: 69
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Riferimento: I Grandi Classici della Letteratura
Salute!
I classici che più amo e che consiglio sono: "Il piccolo principe" di Antoine de Saint-Exupéry; "La vita operosa" di Massimo Bontempelli (è un titolo poco conosciuto ma è molto bello, un romanzo che racconta con ironia la vita di uno scrittore alla ricerca della vita operosa nella milano dei primi del 900); "Il codice di Perelà" di Aldo Palazzeschi; "Come un romanzo" di Daniel Pennac (per dire quello che preferisco dell'autore, ma su Pennac si va sempre sul sicuro); "Una vita" e "La coscienza di Zeno" di Svevo; Alcuni libri già citati "La nausea" di Sartre, i romanzi delle Bronte; Tutto Calvino (bellissimo "Il sentiero dei nidi di ragno") e soprattutto per restare in tema la serie di saggi scritti dall'autore raccolti nel libro "Perché leggere i classici". E voglio chiudere proprio con una citazione di Calvino, un'intervista del 1980 all'<<Europeo>> dove indica alcuni classici del Novecento da lui particolarmente ammirati: "Amo soprattutto Stendhal perché solo in lui tensione morale individuale, tensione storica, slancio della vita sono una cosa sola, lineare tensione romanzesca. Amo Puskin perché è limpidezza, ironia e serietà. Amo Hemingway perché è matter of fact, understatement, volontà di felicità, tristezza. Amo Stevenson perché pare che voli. Amo Cechov perché non va più in là di dove va. Amo Conrad perché naviga l'abisso e non ci affonda. Amo Tolstoj perché alle volte mi pare d'essere lì lì per capire come fa e invece niente. Amo Manzoni perché fino a poco fa l'odiavo. Amo Chesterton perché voleva essere il Voltaire cattolico e io volevo essere il Chesterton comunista. Amo Flaubert perché dopo di lui non si può più pensare di fare come lui. Amo Poe dello Scarabeo d'oro. Amo Twain di Huckleberry Finn. Amo Kipling dei Libri della Giungla. Amo Nievo perché l'ho riletto tante volte divertendomi come la prima. Amo Jane Austen perché non la leggo mai ma sono contento che ci sia. Amo Gogol perché deforma con nettezza, cattiveria e misura. Amo Dostoevskij perché deforma con coerenza, furore e senza misura. Amo Balzac perché è visionario. Amo Kafka perché è realista. Amo Maupassant perché è superficiale. Amo la Mansfield perché è intelligente. Amo Fitzgerald perché è insoddisfatto. Amo Radiguet perché la giovinezza non torna più. Amo Svevo perché bisognerà pur invecchiare. Amo...". Italo Calvino. Un caro saluto a tutti! Michele. |