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Umberto Galimberti
Umberto Galimberti (Monza, 2 maggio 1942) è un filosofo, psicoanalista, saggista e accademico italiano, tra le figure più influenti e discusse del panorama intellettuale contemporaneo. Professore emerito di Filosofia della Storia, Psicologia Generale e Psicologia Dinamica presso l'Università Ca' Foscari di Venezia, Galimberti ha dedicato la sua opera a un'analisi interdisciplinare che intreccia filosofia, psicoanalisi junghiana, fenomenologia e antropologia culturale. Giornalista per La Repubblica e autore di oltre cinquanta pubblicazioni, è noto per il suo approccio critico alla società moderna, dominata dalla tecnica, dal nichilismo e dalla perdita di senso dell'esistenza umana. Il suo pensiero, profondamente influenzato da Martin Heidegger, Carl Gustav Jung, Friedrich Nietzsche e Karl Jaspers (di cui è stato allievo diretto durante i soggiorni in Germania), rifiuta etichette ideologiche rigide, ma si schiera spesso su posizioni anticapitaliste, anticonsumistiche e critiche verso il dominio della razionalità strumentale.
Biografia
Nato a Monza il 2 maggio 1942, Umberto Galimberti compie gli studi classici e si laurea in Filosofia all'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano nel 1965, con una tesi su Karl Jaspers relatore Emanuele Severino. Interrompe temporaneamente gli studi per motivi economici, lavorando come operaio in Germania, esperienza che rafforza il suo interesse per il pensiero esistenziale tedesco. Negli anni Sessanta frequenta l'Università di Basilea, dove entra in contatto diretto con Jaspers, diventando suo allievo e traducendo in italiano diverse sue opere (tra cui Verità e esistenza, La fede filosofica e antologie su verità e filosofia).
Dal 1976 insegna Antropologia Culturale all'Università Ca' Foscari di Venezia, diventando nel 1983 professore associato di Filosofia della Storia e, dal 1999, ordinario. Ricopre anche cattedre di Psicologia Generale, Psicologia Dinamica e Filosofia Morale. Dal 1985 è membro ordinario dell'International Association for Analytical Psychology (IAAP), l'associazione internazionale di psicologia analitica junghiana. Collabora con Il Sole 24 Ore (1986-1995) e poi con La Repubblica, dove tiene rubriche e interventi su temi filosofici e sociali.
Galimberti è sposato con Tatjana Rojc (1946-2015), biologa molecolare che ha contribuito alla stesura del suo Dizionario di Psicologia. La coppia non ha avuto figli. Continua a tenere conferenze, lezioni e interventi pubblici in Italia e all'estero, spesso su temi come il disagio giovanile, le emozioni e l'impatto della tecnica sulla psiche umana.
Pensiero filosofico
Il pensiero di Galimberti sfugge a classificazioni ideologiche strette, ma si fonda su un'intersezione tra psicoanalisi (Freud e soprattutto Jung), esistenzialismo (Heidegger e Jaspers) e critica nietzschiana al nichilismo occidentale. Centrale è il concetto di età della tecnica: ispirato a Heidegger, Galimberti descrive la tecnica non come mero strumento umano, ma come un "ambiente" autonomo che ha spodestato l'uomo dal centro dell'esistenza. In un mondo dominato dall'efficienza e dal "fare" (in opposizione all'"agire" finalistico greco), l'individuo diventa un "mezzo tra mezzi", perdendo il senso tragico dell'esistenza e cadendo nel nichilismo passivo o attivo (soprattutto tra i giovani).
Altri temi chiave:
- Il simbolo e l'anima: Riprendendo Jung, Galimberti vede nel simbolo la base primordiale della psiche, antecedente alla razionalità logica. L'anima (intesa in senso junghiano come dimensione profonda e archetipica) è minacciata dalla razionalità tecnica e dal consumismo.
- Il corpo e le emozioni: Opere come Il corpo (1983) e Il libro delle emozioni (2021) esplorano come il corpo sia stato "oggettivato" dalla cultura occidentale, e come le emozioni siano represse o mercificate nella società contemporanea.
- Critica alla psicoanalisi e ritorno alla filosofia: Galimberti sostiene che la psicoanalisi fallisce di fronte all'"insensatezza" dell'età della tecnica; solo una "pratica filosofica" (ispirata ai Greci e a Socrate) può aiutare a orientarsi nel disagio esistenziale, recuperando la saggezza tragica senza ricorrere a miti religiosi.
- Nichilismo e giovani: Ne L'ospite inquietante (2007) e La parola ai giovani (2018) descrive il nichilismo attivo dei giovani come reazione al vuoto di ideali, invitando a un'educazione che tenga conto dell'apparato emotivo.
Galimberti critica il capitalismo per la sua riduzione dell'uomo a funzione economica e il cristianesimo per aver "desacralizzato" il sacro, svuotando il cielo di dei ma lasciando un vuoto non colmato dalla tecnica.
Opere principali
Galimberti ha pubblicato oltre 50 volumi, molti editi da Feltrinelli (che sta ripubblicando le sue Opere complete). Ecco una selezione cronologica delle più significative:
- Heidegger, Jaspers e il tramonto dell'Occidente (1975) – Prima opera maggiore, analisi esistenziale del declino occidentale.
- Psichiatria e fenomenologia (1979) – Critica fenomenologica alla psichiatria.
- Il corpo (1983) – Studio antropologico e psicoanalitico del corpo nella cultura occidentale.
- La terra senza il male (1984) – Sul mito junghiano e l'inconscio collettivo.
- Dizionario di psicologia (1992, ed. ampliata 1999; nuova ed. 2018) – Opera enciclopedica di riferimento.
- Psiche e techne. L'uomo nell'età della tecnica (1999) – Testo cardine sulla dominazione tecnica.
- Le cose dell'amore (2004) – Analisi filosofica dell'amore e del desiderio.
- L'ospite inquietante. Il nichilismo e i giovani (2007) – Sul disagio giovanile.
- I miti del nostro tempo (2009) – Smascheramento dei miti contemporanei (giovinezza eterna, crescita economica, moda).
- Cristianesimo. La religione dal cielo vuoto (2012) – Critica al cristianesimo come origine del nichilismo occidentale.
- La parola ai giovani (2018) – Dialogo con la generazione del nichilismo attivo.
- Heidegger e il nuovo inizio (2020) – Guida aggiornata al pensiero heideggeriano.
- Il libro delle emozioni (2021) – Esplorazione delle emozioni nella società digitale.
- L'etica del viandante (2023) – Riflessione etica nell'età della tecnica, senza centri fissi.
Molte opere sono tradotte in diverse lingue e utilizzate in ambito accademico e divulgativo.
Eredità e attualità
A oltre 80 anni, Galimberti rimane una voce critica e profetica: le sue analisi sul dominio della tecnica, sul disagio giovanile e sulle emozioni "mercificate" appaiono oggi quanto mai attuali, in un'epoca di intelligenza artificiale, social media e crisi di senso. Le sue conferenze attirano migliaia di persone, e i suoi libri continuano a vendere centinaia di migliaia di copie, rendendolo uno dei filosofi italiani più letti e citati del XXI secolo.
Su Riflessioni.it, nella rubrica Riflessioni sul Senso della Vita di Ivo Nardi segnaliamo: Intervista a Umberto Galimberti
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