ATTENZIONE Forum in modalità solo lettura Nuovo forum di Riflessioni.it >>> LOGOS |
|
Testi per Riflettere - Commenti sugli articoli della omonima rubrica presente su WWW.RIFLESSIONI.IT - Indice articoli rubrica |
22-06-2013, 18.41.17 | #23 |
Ospite
Data registrazione: 21-06-2013
Messaggi: 3
|
Riferimento: L'incubo del teologo
Se posso permettermi, ci terrei a sottolineare una cosa, forse non così importante ai più, per me fondamentale.
Concerne l'idea Buddista, se vogliamo l'idea base a tutte le religioni che possano definirsi tali, vale a dire il rispetto profondo dell'altro, sia esso uomo o animale (e sono poi sinonimi), e il conseguente comportamento che mira a raggiungere un radicale status dove non sia possibile danneggiare altre specie animali, o vegetali. Ebbene, alla luce del rispetto verso tutti gli animali, e non perché mi reputo superiore, bensì perché spero di far riflettere su questo punto (posto che non si sia già fatto), possiamo dire quindi che anche i virus, i batteri e tutto ciò che li circonda rientrano nel range di specie animali da non voler danneggiare? E anche se fosse possibile evitare, nel corso di una vita, di uccidere il più piccolo dei moscerini, cosa ne é del virus che il vostro corpo distrugge dentro di voi per vivere? Queste domande non hanno lo scopo di ottenere una soluzione anche contro il problema virus, il che oggigiorno resterebbe a lungo insoluto, no, queste domande vogliono mettere in luce l'assurdità che una seppur potenzialmente nobile proposta come quella del non nuoccere ad alcun animale comporta. Se siamo d'accordo, cerchiamo di andare oltre. Di esempi ne abbiamo avuti, per fortuna: gli Indiani d'America. Non erano saccenti, bensì, come direbbe Fromm, ragionevoli. Ragionavano in una maniera a noi ancora incomprensibile, prova ne é che i pochi superstiti vivono recintati manco fossero allo zoo sotto gli occhi di tutti, e per di più vivevano in pieno equilibrio con la natura. Questa, che a mio modo di vedere è l'arte più nobile che possa contraddistinguere un uomo, si manifesta con la consapevolezza della responsabilità che i propri gesti richiedono nell'esser fatti: io posso sì cibarmi di cibo animale, e questo non fa di me un vigliacco assassino, ma prendo solo ed esclusivamente ciò di cui ho bisogno, lo stretto necessario, e, perché no, ringrazio la Natura per aver reso possibile tutto questo; io posso sì difendermi dagli insetti, ma non posso coltivarli, andando a sconvolgerne l'equilibrio. Non a caso, amici miei, quando l'uomo bianco, WASICHU, ovvero "colui che ruba il grasso", colui che, in sostanza, prende più di quel che necessita, approda in America, il bisonte, nel giro di diversi anni, quasi scompare. Il lupo, di cui putroppo poco si parla, viene quasi completamente soppresso nei territori degli Stati Uniti d'America, sopravvivendo solo in Canada e Alaska. Prima di noi era l'equilibrio, quello sano, se volete contraddistinto da superstizioni, canti, preghiere, riti, ma libero, umano, vitale. Quello che noi abbiamo fatto, e non voglio entrare nel merito del Capitalismo, giacché evaderei dall'ambito del tema qui trattato, è stato creare un impero (da emporio, accatastare, accumulare) che disponesse giorno e notte, estate e inverno di tutto ciò che l'annoiato cittadino avesse voglia. Così possiamo mangiare certi frutti tutto l'anno, perchè li importiamo. Possiamo entrare in un qualsiasi locale aperto la sera e scegliere fra diverse possibilità la carne che più ci aggrada. Tutto questo meccanismo, di cui ho parlato in minima parte, ha come fondamentale, fisiologico bisogno l'aver "di più", possedere un surplus. Oggi purtroppo, per come viviamo noi, questo equilibrio quasi non viene neanche intravisto, neanche lontanamente pensato dai più, i quali si limitano a consumare, diventando abili aguzzini passivamente indotti allo spreco e all'accumulo. Un fenomeno vi è, però: il vegetarianesimo. Questa è la risposta del bambino che soffre e che non riesce, perchè non gli si dànno i mezzi, a elaborare il suo malessere, trovando una soluzione. Io non condanno i vegetariani, voglio però farli ragionare, così come chi ha parlato prima di me. Spero di esserci, almeno in parte, riuscito. NB: qualsiasi dubbio o qualsiasi critica sarà ben accetta. L. C. |
18-08-2013, 15.47.05 | #24 | |
Ospite
Data registrazione: 12-08-2013
Messaggi: 33
|
Riferimento: L'incubo del teologo
Citazione:
Non la conoscevo e ti ringrazio per il post. Russel era geniale nella mente e nell'anima. Credo in effetti che molti casini dell'uomo derivino da questa mania di essere il figlio prediletto. Gli fanno eco la "razza prediletta" (che sia ebrea o ariana il concetto non cambia) fino ai tanti: "Perchè non posso avere il meglio?" "Perchè questa cosa è accafuta proprio a me?" "Devo diventare qualcuno" ecc. ecc. Ho cominciato a star bene nelle mia vita quando una mattina svegliandomi ho capito: - Sono importante quanto una piantina del bosco. - Da quel giorno sono rientrata nel cosmo e il mio senso di esclusione è finito. |
|
18-08-2013, 16.41.54 | #25 | |
Ospite
Data registrazione: 12-08-2013
Messaggi: 33
|
Riferimento: L'incubo del teologo
Citazione:
Haha, capisco perchè ti piace Catone, però se accetti la retrocessione riesci a capire gli animali, i bambini e pure le donne, da sempre discriminate affinchè non possano dimostrare quello che sono, e cioè di avere quel quid animico più degli uomini.. ma questo è l'ultimo velo che cade.. quando cade... |
|
18-08-2013, 16.56.55 | #26 | ||
Ospite
Data registrazione: 12-08-2013
Messaggi: 33
|
Riferimento: L'incubo del teologo
Citazione:
Citazione:
Ma la terra, la pietra, l'erba e l'ape e la formica formano un campo che forse ha un'anima da campo, e la Terra magari ha un'anima da Terra. Credo che la distinzione sia sempre della mente, perchè percepisce la materia inanimata come morta per cui predilige la materia che crede viva. Molti pensano che gli animali non abbiano sentimenti come noi umani, o che i bambini non capiscano, credo sia la nostra mente che ha un ideale di uomo e di adulto, e pure di materia animata. |
||
19-10-2013, 15.43.41 | #27 |
prof
Data registrazione: 28-05-2011
Messaggi: 221
|
Riferimento: L'incubo del teologo
Gli ammassi di cellule od altro, il cervello, un'anfratto di roccia, qualunque cosa detta o pensata, vera o falsa, una remota stella del cielo, in generale ogni cosa, fosse pure una stupidaggine, ma che per un attimo ha richiamato l'attenzione dell'Osservatore universale, cioè, dell'IO, è oggetto dell'Universo la cui origine è nell'IO che ne è la singolarità origine. L'Universo è nell'IO come l'IO è nell'universo è quest'ultimo è una costruzione logica dell'altro. La materia costitutiva del tutto è la Conoscenza.
|