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02-04-2008, 17.19.28 | #3 |
Ospite
Data registrazione: 17-01-2007
Messaggi: 14
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Riferimento: La scandalosa banalizzazione della storia nei libri di testo
Ciao, volevo rispondere a Socrate 78,
concordo, specie sull'attuale diffusione della cultura storica (e dunque anche politica) per mezzo di stolidi e faziosi slogan. Sono uno studente-ricercatore di storia moderna, ma sono particolarmente sensibile anche alle problematiche di questo tipo. Proprio l'altro giorno ho inviato una email al webmaster del'ANPI (l'associazione nazionale dei partigiani d'Italia) per discutere, anzi, per tentare di aprire un dialogo con loro riguardo alla storia resistenziale 43-45 etc. etc. Dubito che mai pubblicheranno il mio scritto sul loro sito, scritto che non si incentrava sul dibattito vertente i crimini dell'Urss, Cambogia, Cuba, titini, vecchio PCI ed altro ancora. Tutto questo risultava, certo, implicito nelle mie righe. Il mio scritto era però per lo più inerente la mistificazione che della storia la politica e la cultura italiana ha fatto durante il lungo bipolarismo USA-URSS. Per cui, cercare di revisionare il passato é stato cretinamente bollato come un tentativo politico d'oltranzismo destrista. Nulla di più lontano dalla verità. Amo spesso citare il caso di Renzo de Felice, storico illustre tuttaltro che di destra. Com'è noto e come certamente saprai, egli fu storico contemporaneo autore d'una monumentale opera sul Duce e sul ventennio. Giacché de Felice "si era permesso" di riaprire una pagina della storia italiana che non doveva venir riaperta (era questa l'antifona del PCI e lo è ancora nei partiti che dal PCI sono derivanti) venne proposta la sua estromissione dall'Università. Comunque, penso sarai più o meno d'accordo con me. Ma d'altronde parimenti la pensano intellettuali, giornalisti, storici e scrittori come Paolo Mieli, Sergio Romano, Indro Montanelli, Silvio Bertoldi, Francesco Perfetti e tanti, tanti altri ancora, che di certo non sono né ignoranti né dei faziosi. |