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04-10-2007, 23.11.33 | #5 |
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Data registrazione: 03-07-2006
Messaggi: 250
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Riferimento: democrazia: il bluff storico
mi sembra che sul punto che ci sia una falsa democrazia si sia tutti daccordo.
ha ragione chi dice che le masse prima ignoranti, adesso lo siano inconsapevolmente e vengano manovrate nei bisogni,....ha ragione chi dice che ogni popolo ha l governo che si merita (tant'è che io penso che i parlamentari rispecchino pienamente l'uomo medio italiano), etc... io non ho la soluzione al problema ma di sicuro il problema c'è e non si possono risolvere problemi nuovi con metodologie vecchie. la democrazia ha fatto il suo tempo, adesso dovremmo trovare forme nuove di gestione del bene comune. Quali siano non lo so, ma mi auspico che menti "illuminate"possano cercare vie nuove ed innovative rispetto a schemi storici datati. |
04-10-2007, 23.44.42 | #6 |
Ciò che è, è!
Data registrazione: 01-04-2002
Messaggi: 202
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Riferimento: democrazia: il bluff storico
Una società a misura d'uomo può esistere solo quando tutti i membri si possono incontrare di persona e parlare faccia a faccia, prendendosi cura l'uno dell'altro. Oltre un certo numero (meno di mille individui, un piccolo villaggio) la situazione sfugge di mano a tutti e così per evitare di autogestirsi si inventano i "rappresentanti del popolo", ma effettivamente, da quel momento in poi l'uomo si allontana dal suo prossimo e anche da se stesso.
La democrazia che viene intesa attualmente è solo oligarchia camuffata. Noi crediamo che col voto abbiamo mandato i "nostri" rappresentanti, invece abbiamo "leggittimato" la nostra alienazione ed il loro potere su di noi. Mi permetto di postare una intervista a Manitonquat, che ho fatto un po' artigianalmente in giugno di quest'anno: Intervista a Story |
05-10-2007, 13.13.39 | #7 |
Ospite
Data registrazione: 24-02-2005
Messaggi: 11
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Riferimento: democrazia: il bluff storico
Questo è un argomento che obbligherebbe a tenere un intero corso universitario per scoprire macroscopicamente tutti i punti...
Ovviamente,io non ne sono in grado. Sostengo che la democrazia è la forma di governo "meno-peggio" tra tutte quelle proposte dalla storia. La forma ideale di governo sarebbe una democrazia a selezione meritocratica,nel senso che soltanto i più meritevoli possono votare. Non si può ottenere questo...ma non si può nemmeno tornare alla forma oligarchica pura(qui ci sarebbe da sostenere la tesi di Luciano Canfora nel suo "critica della retorica democratica")e allora si prende la via di mezzo...cioè la democrazia di rappresentanza. |
06-10-2007, 17.35.45 | #8 | |
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Data registrazione: 03-07-2006
Messaggi: 250
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Riferimento: democrazia: il bluff storico
Citazione:
tutto è possibile per legge. Bisognerebbe pero' mettersi daccordo su cosa si intende per "meritevole". Comunque almeno è un'idea di cambiamento reale per uscire da questa oligarchia di vecchi traviati. |
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09-10-2007, 08.03.43 | #9 |
Ospite abituale
Data registrazione: 19-03-2007
Messaggi: 216
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Riferimento: democrazia: il bluff storico
Il problema è che non esistono i 'più meritevoli'. O siamo tutti uguali, e quindi ognuno ha diritto ad esprimere la propria preferenza, oppure supponiamo che vi sia qualcuno che ha meno diritti di altri. In tal caso vorrei proprio capire in base a quale criterio si fa la cernita.
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09-10-2007, 11.26.24 | #10 |
Ospite abituale
Data registrazione: 27-06-2007
Messaggi: 105
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Riferimento: democrazia: il bluff storico
Uno dei più antichi clichè ci racconta di come il governo migliore debba essere creato a somiglianza del popolo e in suo potere....
Presto ci viene detto che la democrazia, basata sul modello greco( perchè le origini contano) è ciò che ogni uomo che voglia vivere libero su questo pianeta debba desiderare. Allora si mette insieme una banda di rappresentanti, si fa votare qualche volta il popolo, e si affigge sul nome dello stato l'appellativo: democratico. Siccome il concetto di democrazia ha le origini che tutti sappiamo, è giusto considerare un odierno governo democratico come fedele al suo appellativo? Riesce a onorare la memoria greca o è solo uno specchio dietro cui nascondere una tipologia di governo antidemocratica? Innanzitutto voglio buttare in mezzo la mia idea(me ne approprio indebitamente)che si basa su un modello proporzionale, ovvero, più lo stato aumenta di dimensioni più si ci deve avvicinare a un governo totalitario, più è piccolo più si deve avvicinare la forma democratica. La forma democratica di un governo applicata a uno stato di grandi dimensioni è in pratica una farsa, e pure nociva, e ne siamo un esempio. La democrazia nasce per dare potere al popolo, ma ancora prima del popolo all'individuo, che sente la sua influenza soltanto nel momento in cui viene a rispettarsi quello che io chiamo "elemento personale". Le elezioni democratiche moderne hanno avuto il loro "picco di democrazia" nella parentesi(parentesi o no?) delle elezioni Bush. Anche perchè è sempre da ricordare che i greci utilizzavano questa metologia applicandola a città stato, parlano terra terra, se siamo in cinque a votare posso essere sicuro che il mio voto valga qualcosa e che i governanti staranno ben attenti anche solo a contraddire tre tra noi cinque. Più il numero aumenta, più il governo diventa deciso e regolato dalle masse, più è facile che vada al potere un uomo che accontanta venticinque milioni di persone e ne scontanta altrettante... Va di per se dire che le politiche governative odierne rispecchiano sempre più le "profezie" della Luxemburgo tanti anni fa, e questo ci concede una tregua nel nostro "nervosismo politico".Così come va di per se dire, che "stranamente", si va ancora contro al modello greco e a quel che dico inseguendo la globalizzazione.....Ma intanto i fervori politici non esistono più, al massimo un broncio e un mezzo sorriso per il nostro futuro... |